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Sarà forse perché impegnato nell'organizzazione locale quindi anche con altri obiettivi da tenere d'occhio, sui quali ancora fortunatamente non ho letto critiche, non me la sento di dare giudizi drastici come alcuni di quelli che ho letto. Reputo anch'io la partita non bella, credo che la fase offensiva dei trequarti sia carente o che sui calci, di qualsiasi tipo, c'è da lavorare ma non riesco a condividere il giudizio negativo tout court su Mallet. Secondo me è ormai chiaro che gli è stata chiesta la qualificazione ai quarti come unico obiettivo del suo mandato e lui lo vuole raggiungere facendo crescere gli uomini che sceglie portandoli a incontrare sempre i migliori e contro i migliori se vinci una partita, comunque tu la vinca, i meriti li devi prendere eccome, vuoi per il morale ma vuoi anche perché è comunque un premio al lavoro fatto. Per me chiosare la vittoria su Samoa definendola falsata dalla scarsa condizione degli isolani o definire la Nuova Zelanda di Milano la terza o quarta scelta o il SA squadra degli stanchi o dei fuoriforma è quantomeno fuorviante.

PS - Ma a voi non fa tenerezza JK che commenta la partita come se fosse ancora il coach italiano?

IL PAGELLONE DI ITALIA-SAMOA: Da 0 a 10 tutti i voti della sfida di Ascoli tra Italia e Samoa: serpentina, camicia e tecnica da rimorchio samoana, placcaggio alla Robespierre e beneficenza sinceramente alcolica http://www.rugbyuniontimes.com

anche secondo me si doveva vincere e si è vinto, quindi obiettivo raggiunto. Però si è persa la possibilità di provare ad aprire qualche pallone, è ovvio che il diktat dello staff tecnico era quello di calciare tutto perchè si vedeva che i giocatori non prendevano neanche in considerazione altre ipotesi, però nel secondo tempo vista la pochezza di samoa si poteva provare qualcosa di diverso magari con qualche cambio.
Rimane comunque il mio dubbio, si vuole fare un gioco offensivo basando tutto sui calci ma non si hanno giocatori che sanno calciare decentemente, si rinuncia a cercare le mete ma si preferisce impostare tante fasi per cercare un calcio di punizione ma non si ha un giocatore che sa piazzare (ieri bergamirko decisamente insufficiente al piede, ma soprattutto si può presentare a livello internazionale uno che ogni tanto nel suo club calcia, dicendo poi che da oggi lo farai seguire dal tuo staff per migliorare i calci, non era meglio farlo seguire prima e poi magari farlo piazzare in partita).
Insomma, la sensazione è sempre quella che mallet e il suo staff siano sempre molto superficiali e pecchino di faciloneria, in competizioni più lunghe come il sei nazioni e i mondiali, dove le altre squadre sistemeranno tutto, questo potrà diventare veramente penalizzante.

stilicone ha scritto: era un bel calcione ... ed è uscitro forse anche perchè le arre di meta mi sembravano un po' cortine.

le aree di meta erano cortine anche per Esau, ma si e' vista la differenza di calcio... diciamo che ultimamente i nostri calci tattici sono andati generalmente male e che c'e' un gran bisogno di lavorarci su.

Per quanto riguarda i presunti ferrei "diktat" degli allenatori di non aprire mai la palla, beh, la panchina, col passare dei minuti, ha gridato sempre piu' forte di aoprire, di giocare... ma i giocatori non hanno molto seguito le indicazioni.
Che sia perche' perdere 13 partite di seguito pesa???

stilicone ha scritto:Per me McLean ha calciato bene. Una sola volta ha calciato direttamente in touche da fuori dei 22, nel secondo tempo .
Nel primo tempo un suo calcio era finito fuori a fondo campo: ma era un bel calcione lungo e centrale (penso che, se era cosi' centrale, tale direzione fosse voluta), ed è uscitro forse anche perchè le arre di meta mi sembravano un po' cortine.
Gli altri calci direttamente in touche da fuori dei 22, se non me ne è sfuggito qualcuno, sono stati: 2 di Tebaldi, 2 di Bergamirco, 1 di Gower.

Io ne ho contati tre sbagliati abbastanza gravemente e in generale un gioco al piede poco efficace, comunque possono benissimo essere due. Il fatto è che qui urgono delle scelte: abbiamo "piazzatori" che non piazzano da sotto i pali, abbiamo calciatori che nel gioco al piede fanno cose disastrose come sabato.
- O teniamo tutto così, giochiamo ancora "conservativamente", teniamo l'ottimo Mc Lean difensivo con le su prese alte, teniamo l'ottimo Gower difensivo (e in verità sabato più che sufficiente anche al piede) sperando che ogni nostri 10 errori al piede francesi, gallesi e co. ci puniscano solo la metà delle volte, sperando che la mischia produca grandi avanzamenti e mete tecniche, sperando che le touche funzionino perfettamente e che prendiamo molte punizioni vicine ai pali. Cioè teniamo tutto così e preghiamo Dio Ovale che ce la mandi buona
- O inseriamo almeno un calciatore/piazzatore di valore superiore agli attuali, penso ad Orquera a 10, spostando Gower a primo centro, o Marcato a 15 tenendo l'attuale mediana.

Non è detto che la seconda soluzione porti a risultati migliori, anzi, è il vecchio discorso già fatto sopra della coperta corta, solo che io un Piano B (e uno C, e uno D...) lo metterei sempre in conto: qui invece abbiamo fatto tre partite a giocare esclusivamente a calciare lungo e pedalare (magnificamente tra l'altro) con la mischia.

dg ha scritto: 2) MOM lo avrei dato a Geldenhuys (come ho detto in tribuna) solo perché in due occasioni, è stato il primo a correre verso il pallone e ad arrivare a mettere pressione al samoano che raccoglieva dentro i 22:. non è esattametne il compito di una seconda linea, soprattutto così fisica.

Geldenhuys e Perugini, secondo me, sono stati i migliori dei nostri di questi tre incontri.

Scusate, ho visto solo il primo tempo e la fine del secondo. Devo aggiungere alcune cose a quelle già dette:
1) siamo stati in superiorità numerica per 22 minuti nel secondo tempo per il rosso al samoano; sicuramente il risultato doveva essere più rotondo e avremmo dovuto osare di più aprendo il gioco.
2) mi dispiace molto per Bocchino e l'altro azzurro che dovevano entrare alla fine ma non ne hanno avuta la possibilità: io li avrei messi prima in campo anche perchè stavamo vincendo, avevamo un uomo in più, se non provi giocatori nuovi e non muovi di più il pallone in queste circostanze allora non lo faremo mai.

Per il resto: Mc Lean ottima meta, continuiamo a puntare su questo ragazzo, ha ampi margini di miglioramento.
Per quanto riguarda i calci: non so quanto ci voglia a prendere nello staff tecnico della nazionale un esperto nel gioco al piede che possa non solo allenare i nostri ma anche incoraggiarli a migliorare su questo fondamentale, prevedendo programmi di allenamento e che cerchi collaborazione anche con gli staff dei club.
Mi sembra che purtroppo abbiamo ancora troppe cose che non sono seguite in maniera professionistica, non possiamo aspettare che crescano giocatori bravi al piede così dal nulla, dobbiamo attivarci e far crescere competenze in questo campo!

Vorrei fare una notazione sul pubblico. Dopo qualche anno di giri e rigiri in Europa su tutti gli stadi possibili e immaginabili, devo dire che il pubblico italiano di rugby è dopo quello irlandese il più educato e rispettoso. Anni luce meglio di Francia e Scozia.

yeti ha scritto:Vorrei fare una notazione sul pubblico. Dopo qualche anno di giri e rigiri in Europa su tutti gli stadi possibili e immaginabili, devo dire che il pubblico italiano di rugby è dopo quello irlandese il più educato e rispettoso. Anni luce meglio di Francia e Scozia.

Bravo yeti. Hai fatto bene a sottolinearlo. Continuiamo così, e fa piacere vedere che i "veci" educano i nuovi, manifestando dissenso contro i pochi sparuti fischi. Accogliamo a braccia aperte i nuovi appassionati, e facciamoli sentire importanti (lo sono davvero, più di noi) insegnando loro il modo corretto di stare sugli spalti, in modo che possano subito sentirsi a casa propria.

Diciamo che siamo come i nostri automobilisti all'estero.....tutti perfettini per paura di fare la solita figura degli italiani. Il rugby per noi è estero, quando giocheremo solo per vincere perché dello spettacolo non ci importa fischieremo i calciatori avversari.

supermax ha scritto:Il rugby per noi è estero

Ma anche no, per qualcuno.

yeti ha scritto:Vorrei fare una notazione sul pubblico. Dopo qualche anno di giri e rigiri in Europa su tutti gli stadi possibili e immaginabili, devo dire che il pubblico italiano di rugby è dopo quello irlandese il più educato e rispettoso. Anni luce meglio di Francia e Scozia.

Io ero a san siro e a tratti mi e' sembrato che il pubblico fosse un po come quei campagnoli che vanno a messa la domenica tutte eleganti e timorati di dio. Ci sta il fair play, ma non vedo nulla di male in qualche fischio qua e la.

Nel basket per esempio cerchi di distrarre l'avversario nel tiro libero, non vedo la necessita' di tutto questo purismo nel calcio di punizione di un avversario, soprattutto quando e' una punizione generosa data da un 'arbitro che per tutta la partita ha sorvolato sui falli avversari. Insomma si puo' essere anche un po polemici senza essere dei caproni come nel football.

kkarli ha scritto:Ma anche no, per qualcuno.

Ovviamente generalizzo e, fatalmente, esprimo un'opinione se vogliamo rozza. Sarà un discorso brutto ed elitario, della serie "non ti sta mai bene niente", ma temo ed auspico la fase nella quale, oltre che ad assistere allo spettacolo, avremo anche serie aspettative di vittoria......siamo sicuri che manterremo, in generale, questa correttezza? Ovvio poi che non vedo l'ora che arrivi questa fase, significa che avremo vinto qualche test match contro le grandi anche noi.....

supermax ha scritto:siamo sicuri che manterremo, in generale, questa correttezza?

Sicuri che la manterremo, no. Sicuri che dobbiamo essere noi a vigilare i nostri spalti e ad educare al rugby, sì. Quindi, sicuri che deve essere fatto ogni tentativo.
Ricordiamo una certa bottiglietta vergognosa, per favore, che è il primo piccolo segnale di cosa potrebbe accadere se si abbasserà anche di poco la guardia.