Pagina 32 di 36

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 27 feb 2012, 22:50
da stalker
maniac ha scritto: ... Metti Williams, Nitoglia ... per Masi, Venditti ... Non c'è gran differenza ...
Oddio, credo che quei due un po' di pepe in più ai trequarti lo metterebbero. E anche birra... ...sopratutto Dingo (anzi per lui semplicemente bira)!
Comunque sostanzialmente concordo su quello che era il tuo ragionamento.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 9:03
da Mad Max
[quote="calep61]
Ora, i principali, se non tutti, club di rugby di alto livello, diciamo dall’eccellenza in su, ma potremmo tranquillamente tirare dentro anche le categorie A e, ovviamente le due franchigie, hanno organizzato all’interno della loro struttura una sorta di accademia giovanile, chi riconosciuta ed appoggiata direttamente dalla FIR e chi un po’ meno, ma tutte pienamente rientranti nel programma didattico assoggettato all’ombrello della Federazione che sponsorizza, comunque, in qualche misura tali iniziative.
Ora, vogliamo analizzare le soluzioni adottate da alcuni dei principali di questi club nelle abituali scelte fatte per la copertura dell’apertura nei rispettivi campionati in corso, bene (vado un po’ a memoria):
Grande Milano - Gerhard Boshoff, inglese (se non sbaglio)
Possibile che con così tante accademie nessuna abbia saputo far crescere aperture degne di poter competere con questi giocatori stranieri, c’è un problema di programmi svolti in queste accademie o è un problema genetico della natura italica che non permette la crescita di buoni giocatori in questo ruolo tanto da far richiedere dai club sempre l’aiuto oltrefrontiera, [/quote]


risponderti in privato mi sembra la cosa più corretta


Io non ho l'abitudine di spacciare per vere cose che non so per certo che lo siano, quindi mi da fastidio leggere certe cose quindi ti prego tu, e tutti gli altri simili a te, di smettrerla di spacciare per vere cose o fantasie irreali ...

Ora sulle altre società non so nulla, quindi soprassiedo, ma mio figlio gioca nelle giovanili del progetto Grande Milano , e quindi qualche cosa ne so: in questa squadra NESSUN giocatore è pagato con uno stipendio fisso tale da permettergli di svolgere l'attività rugbystica come professionista e sono TUTTI ragazzi giovani di Milano, gli stranieri che vedi in rosa non sono prezzolati ma lavorano come comuni mortali e vivono a Milano, al massimo qualcuno prende dei rimborsi spese a fronte di attività svolte per la società, ergo i normali 5 giorni di allenamento non sono sostenibili da nessuno dei giocatori della rosa e di conseguenza, a maggior ragione in uno sport di contatto come il rugby, questo si traduce in minor capacità atletica (gli ultimi 10-20 minuti di ogni partita sono in "apnea") e un tasso altissimo di infortuni (attualmente abbiamo 17 giocatori infortunati) e tutto questo porta alla situazione di classifica che puoi vedere...

Nello specifico del signor Gherard Boshoff, che peraltro è anche un bel giocatorino e che si è visto consegnare il testimone dalle mani di un signor Morisi, non fà eccezione e non è un giocatore prezzolato dall'estero e non sta togliendo spazio alle aperture che stanno crescendo dietro a lui: semplicemente vive a Milano e gioca meglio di loro, per il momento, quindi correttamente gioca lui; nel momento in cui qualcuno garantirà una qualità/quantità di gioco migliore, sarà rimpiazzato. Le squadre professionistiche funzionano così.

Per le tue statistiche abbiamo anche un nazionale svizzero, un egiziano ecc. ma sono tutti ragazzi che vivono e lavorano a Milano e che hanno la passione del rugby e non sono stipendiati

scusa della prolissità

grazie

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 9:24
da bep68
franzele ha scritto:Scusate se mi intrometto, l'articolo irlandese che ci critica e critica ancora più pesantemente la gestione "politica" del rugby tricolore mi sembra velato dalla solita supponenza anglosassone, loro ingrediente irrinunciabile, ma nella sostanza non mi pare che abbiano pisciato tanto fuori dal boccale. In particolare quando si parla della inspiegabile assenza di ogni programmazione per quanto riguarda la ricerca/costruzione di un giocatore chiave come l'apertura.
Togliendo dalla discussione qualsiasi riferimento al sovrannaturale (in sintesi estrema: sappiamo tutti che in fondo è anche questione di c***) e rimanendo nel recinto di "quello che si può e si deve fare", considerati i risultati e analizzando i percorsi che li hanno determinati, potremmo dire che nell'ultimo (grosso modo) decennio chi doveva fare, muovere, decidere, programmare, in realtà e a conti fatti non ha combinato un beato...nulla, affidandosi con scarsa fortuna al già citato fattore "sovrannaturale" e a qualche ideuzza es-temporanea, se non addirittura es-otica, comunque quasi sempre es-terofila.
I risultati sono sotto gli occhi di tutto il mondo e a questo punto non li considero neanche più giustificabili, tale e tanta è la mancanza di un qualsiasi tipo di intelligenza applicata al problema, che quindi è lì, assolutamente irrisolto. Domanda: esiste una soluzione? Io mi rispondo sì, e nell'abrasivo articolo irlandese trovo confermate alcune considerazioni fatte da me e da altri, magari davanti una birra post allenamento (implicita auto dichiarazione di competenza appassionata, ma sui generis, ai confini con l'In-competenza).
Esempio: Campagnaro ha 18/19 anni, è da quando è un under 12 che ne sento parlare benissimo, c'è stato chi me lo ha descritto come un fenomeno, un predestinato, occhi appassionati e forse un po' troppo entusiasti lo hanno visto quattordicenne come "un futuro capitano della nazionale". Apertura, ottimo calcio, forza fisica fuori dalla norma, carattere, determinazione, estro. E udite udite... Intelligenza.
Un caso come potrebbero essercene quanti altri in una generazione? Quanti quattordicenni c'erano così in Italia quattro anni fa? Solo uno? Cinque? Quindici? Non lo so. E secondo me non lo sa neanche la federescion che, invece di programmare un percorso di crescita personalizzato, allenamenti personalizzati, tutoraggio, seminari in Italia e all'estero ( sei la FIR, hai un sacco di soldi e potere, non riesci a coltivare un ragazzo molto dotato meglio di come riesci a coltivare i tuoi mercanteggi e la tua corte?), si limita all'elezione in accademia e al minimo sindacale di una esperienza in un campionato non propriamente eccelso come la serie A nostrana. Mi viene in mente lui, ma secondo me ce ne sono altri, che andrebbero seguiti con professionalità, intelligenza devozione, ci vuole, ma intendo dire ci voleva, un "progetto apertura" invece di quella incommensurabile castronata del "progetto statura", forse ancora meglio ci sarebbe voluto un "progetto materia grigia" per una dirigenza tecnica e ahimè politica di trascurabilissima levatura.
La differenza, soprattutto quando si parla di raggiungere risultati, la si fa con le buone idee, con la competenza, con l'intelligenza e la capacità di portare a termine buoni progetti, in una parola direi: onestà, eliminando qualsiasi traccia di marciume politicheggiante, compromissorio e, sempre in una parola: disonesto, che però è forse il dato più evidente e tristemente ineluttabile della nostra classe dirigente, rugbistica e non.
non dirò in quale regione per non penalizzare i ragazzi selezionati.esiste un selezionatore regionale, ex mediano di apertura, che ritiene il gioco al piede un qualcosa che i ragazzi in under 14 non devono fare, così come non devono tirare drop e provare a piazzare. in francia invece fanno degli stage di una settimana sul gioco al piede, molto frequentati e per fortuna anche da ragazzi italiani.è mai possibile che ci sia della gente dedicata alla formazione che non si renda conto che i ragazzi proprio in under 14 cominciano ad avere il senso dello spazio poichè passano ad una dimensione di campo da gioco quasi reale? è mai possibile criticare un ragazzo se prova a piazzare una punizione, quando non ha proprio niente da perdere visto che in under 14 non esiste nemmeno la classifica ufficiale, motivo per cui la pressione sul risultato è perfettamente gestibile dai ragazzi?il gioco al piede come guadagno territoriale è anche più facile poichè la profondità è spesso coperta dal solo estremo, per cui è più facile per i ragazzi con un colpo d'occhio capire le zone scoperte ed andare lì a portare pressione.quando deve essere l'età in cui cominciano ad affinare queste abilità se poi ne abbiamo realmente bisogno quando hanno 18 anni?

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 9:58
da PiVi1962
bep68 ha scritto:
franzele ha scritto:non dirò in quale regione per non penalizzare i ragazzi selezionati.esiste un selezionatore regionale, ex mediano di apertura, che ritiene il gioco al piede un qualcosa che i ragazzi in under 14 non devono fare, così come non devono tirare drop e provare a piazzare. in francia invece fanno degli stage di una settimana sul gioco al piede, molto frequentati e per fortuna anche da ragazzi italiani.è mai possibile che ci sia della gente dedicata alla formazione che non si renda conto che i ragazzi proprio in under 14 cominciano ad avere il senso dello spazio poichè passano ad una dimensione di campo da gioco quasi reale? è mai possibile criticare un ragazzo se prova a piazzare una punizione, quando non ha proprio niente da perdere visto che in under 14 non esiste nemmeno la classifica ufficiale, motivo per cui la pressione sul risultato è perfettamente gestibile dai ragazzi?il gioco al piede come guadagno territoriale è anche più facile poichè la profondità è spesso coperta dal solo estremo, per cui è più facile per i ragazzi con un colpo d'occhio capire le zone scoperte ed andare lì a portare pressione.quando deve essere l'età in cui cominciano ad affinare queste abilità se poi ne abbiamo realmente bisogno quando hanno 18 anni?
La questione vera è che occorrerebbe lavorare per obiettivi.
Sei un selezionatore regionale? Dovresti, tra gli altri, avere degli obiettivi sulla crescita dei ragazzi a te affidati anche nel campo dei calci.
Invento un "target" al momento: la percentuale di calci realizzati nei vari campionati.
Se non raggiungi il target, a casa, cambi mestiere.

Se si guarda come sono organizzate le federazioni vincenti (yearbook della Nuova Zelanda, ad esempio), si noterà che le organizzazioni lavorano così: obiettivi con sistema di premi/punizioni.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 10:39
da Tallonatore80
mariemonti ha scritto:
Tallonatore80 ha scritto:la verità è che non si puo' chiedere solo a treviso di sfornare atleti da nazionale. E' obbligatorio rendere competitiva anche l'altra franchigia e non infarcirla di ex atleti nazionali e scartini. l'alternativa è concentrare tutto su treviso e pescare qualche ragazzo dall'eccellenza. non voglio entrare in polemica con nessuno ma l'unica squadra che sta realmente contribuendo in questo momento è treviso, viadana si barcamena e l'ha anche detto brunel che non è di un livello accettabile.
C'e' ancora molto da lavorare.
Non voglio entrare in polemica con nessuno, ma confondi i risultati in campionato con i risultati per la nazionale.
Il sistema franchigie esiste da meno di due anni, in meno di due anni tramite gli Aironi sono arrivati in nazionale: Venditti, Toniolatti (va imputato agli Aironi perchè da ala c'è arrivato tramite gli Aironi), De Marchi, D'Apice, sono in "rampa di lancio" Furno e Biagi, è stato recuperato Staibano che sembrava perso per la nazionale, hanno testato o stanno testando Trevisan, Benettin e Ferrarini. Mi sembra che stiano facendo esattamente quello che chiedeva la FIR.
Si lo so, le franchigie esistono da poco e sicuramente gli Aironi stanno sacrificando i risultati in Pro12 a favore della crescita dei giovani da lanciare. Ritengo non giusto per una società sola doversi sobbarcare questa responsabilità sacrificando i risultati. Però Treviso oltre che alla materia prima, sta dando un'immagine un po' meno scafessa dell'italrugby. Ha vinto qualche partita, è decisamente in crescita, porta giocatori di livello elevato in nazionale. ed anche treviso è "franchigia" (anomala in quanto molto simile ad una SRL a socio unico ;) )da 2 anni.
Diamo atto agli aironi del sacrificio, ma forse occorre, come qualcuno suggeriva prima, che oltre alle materie prime ci sia anche qualcuno, a livello federale, che le sappia lavorare. La carenza di staff tecnico in fir è qualcosa di disarmante. Chiedono professionismo alle franchigie ma non ne hanno in federazione. per la serie son tutti finocchi col culo degli altri.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 11:23
da mariemonti
Beh, se in FIR non sanno sfruttare questi risultati, non sfruttano né quello che gli arriva dal Treviso né quello che gli arriva dagli Aironi.
Però con gli atteggiamenti distruttivi non si va molto avanti.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 11:28
da calep61
stalker ha scritto:
calep61 ha scritto:...
Non sono d'accordo.
- il gioco dell'Italia di Brunel... ...differenza
stalker ha scritto:Ribadisco sinteticamente i concetti che forse non hai colto. 1 - Ho scritto non sarebbe necessariamente cambiato niente, che è differente dall'affermare non sarebbe sicuramente cambiato niente, non so se mi spiego. 2 - Tutto il resto sono ipotesi, ragionevoli e argomentate quanto si voglia, ma semplice ipotesi su fatti che sarebbero potuti andare in un certo modo o in mille altri. Tipo: non avessimo preso la meta in chiusura di tempo chissà... ...forse ne avremmo prese tre in più nella ripresa...
Ovvio che siamo nel limbo delle ipotesi, tranne che per un aspetto che qualunque sportivo e non necessariamente rugbysta conosce, giocare una partita con l'ansia dello score inadeguato che può significare essere sotto nel punteggio, piuttosto che avere l'avversario attaccato al break, nel rugby avere una differenza inferiore a 7, comporta una pressione psicologica che non aiuta ad essere sereni e tranquilli nelle fasi di gioco.
Ecco, gli errori alla piazzola, ma anche la meta mancata da Sgarbi (mancata, forse, è un po' un eufemismo, ma l'occasione era decisamente ghiotta) nel primo tempo hanno comportato questo nell'economia del gioco, con un'Italia che ha potuto giocare con maggiore tranquillità o un'Irlanda con maggiore ansia, per solo pochi minuti iniziali (nei quali, tra l'altro, Botes aveva gia sbagliato un penalty ed un drop, ergo potevamo essere 9 a 0, anzichè 3 a 0). La validità di questa tesi, oltre che dalla logica propria che gli appartiene, è confortata dall'agonismo, la grinta e anche molta ansia con cui l'Irlanda ha cercato di segnare la prima meta, doppiamente importante proprio per uscire velocemente da questo piccolo tunnel di paura psicologica in cui era incominciata ad entrare una volta trovatasi in svantaggio, per giunta a casa loro.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 11:35
da aperturaestremo
Mr Ian ha scritto:Condivido quasi tutte le cose dette da aperturaestremo, te ne hanno dette un bel pò fra ieri e oggi... 8- :wink: ...
Grazie.
Mr Ian ha scritto: E avendo per mia fortuna del tempo a disposizione, vedo molte partite di rugby, di tutti i campionati.
Posso affermare che il rugby giocato in Italia è inguardabile, ma è vero che le franchige sono fondamentali per lo sviluppo del rugby giocato, anzi io ne farei pure una terza....
Sempre che ci facciano entrare, ho idea che dovremmo portare piu' soldi.
Mr Ian ha scritto: In questo momento abbiamo 2 celtiche, di cui una fortemente spinta dalla federazione, e il tipo di gestione si vede dai risultati...e l'altra celtica che ERA ed è una squadra ha sempre scazzi con la federazione, ma in compenso porta a casa i risultati....già la cosa dovrebbe iniziare a farci pensare...
Le franchigie dovrebbero essere il laboratorio di ogni nazionale, sia per quanto riguarda il tipo di gioco che la mentalità; la federazione invece dovrebbe agire in maniera capillare nel contribuire lo sviluppo del rugby nei territori distanti dai centri nevralgici, con l'aiuto anche di professionisti stranieri, circa 10 fa in Sicilia si aggirava Roy Bish fra tutti i campi di provincia, lo conobbi a Modica, ero bimbo....
Assolutamente d'accordo con te. Ribadito a scanso di equivoci che Treviso ha dato e da' un contributo fondamentale al nostro movimento, sia d'elite che giovanile, ma considerato anche che siamo in celtica da soli 18 mesi e che quindi e' difficile valutare risultati tangibili ancora, io dico che e' evidente da tutti i post che i nostri guai in questo momento sono in mediana, la discussione sull'apertura si trascina da decenni. Dopo (quasi) ogni partita discutiamo del perche' abbiamo perso, ma ci ritroviamo sempre a parlare della mediana. Dopo l'Inghilterra il forum si e' spaccato Botes si'/Botes no, ora di nuovo Botes ha giocato bene ma ha calciato male etc. Ma intanto cosa facciamo per far crescere delle aperture decenti? Io mi mostravo perplesso sul fatto che la nostra realta' di punta (non me ne vogliano i tifosi di Viadana, che comunque hanno a MA Oliver e Orquera, uno straniero ed un giocatore che puo' piacere o meno ma non di primissimo pelo, poi qualche volta gioca Tebaldi), Treviso, ha Burton e De Waal aperture, uno straniero ed un italiano non di formazione. Io non ho nulla contro gli stranieri, ci mancherebbe, se Treviso prendesse in mediana Genia e Carter ne sarei felice, mi accontenterei anche di Parra e Morne' Steyn, ma il punto era: questi due giocatori non sono fenomeni, Burton non solo non sarebbe titolare in Australia ma in nessun'altra squadra del 6N (con un punto interrogativo sulla Scozia, che sta lanciando giovani a ripetizione, Laidlaw, Jackson e Weir che pero' fino a questo momento non mi convincono). Idem per Botes, non lo vedo titolare come MM in nessun'altra squadra del 6N. Ora, per il futuro, non sarebbe meglio affidarsi ai giovani del nostro movimento piuttosto che prendere stranieri buoni ma non fenomenali? La Benetton ha vinto 7 partite sulle 22 finora disputate (ed un pareggio), quindi 1/3. Bene. Intanto l'Italia 6N ne ha perse 3 su 3. Con una mediana titolare Gori/Morisi (o Semenzato/Marcato fate voi, anche se Marcato non e' piu' giovanissimo) la Benetton quante ne avrebbe vinte? Io 2-3 penso di si', anche se questa e' una stagione anomala per via del mondiale. E' meglio una Benetton che vince 7-8 partite, anche 10 l'anno, senza pero' competere seriamente ne' per i playoff celtici ne' per i quarti HC e una nazionale che affonda o una Benetton che magari ne vince solo 2 ma che intanto fa giocare i nostri giovani? E quanto detto per la Benetton vale anche per Viadana, non ho digerito l'esclusione di Bocchino (Orquera passi, ma Oliver no). Se crescono bene i nostri giovani, ne beneficiano anche Treviso e Viadana. Io sogno due (anche tre) franchigie piene di giocatori italiani (e con questo termine intendo anche persone di passaporto diverso ma che sono cresciute e vivono in Italia) fra i 18 e i 22 anni, insieme a qualche straniero davvero super. I migliori di questi a 22 anni possono sia restare oppure andare a giocare con contratti economicamente piu' vantaggiosi in Premiership o in Top14, ne guadagnerebbe la nazionale -confrontarsi con realta' nuove e diverse fa sempre bene- e la loro squadra li rimpiazzerebbe con altri giovani. E' un sogno, ma parliamone. Il Galles difficilmente vince a livello di squadre, lo avevo gia' detto, ma intanto sforna dei giovani favolosi, molto piu' interessanti (parere personale) di quelli irlandesi, anche se noi non siamo il Galles, lo so. Questo e' il tema.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 11:42
da aperturaestremo
tonione ha scritto:
puerile? puoi tran(c)uillamente dire vergognoso, volgare e patetico. ma il ragazzino è partito subito sul pesante e non ho resistito. però come potrai notare non ho detto nemmeno un "pezo di imondizio" e nemmeno un "bullshit", non volevo essere accusato di plagio o di furto di copyright, anche se ad un certo punto, lo ammetto, ero proprio tentato. comunque il ragazzino a me ricorda di più emmepi.
Grazie per il ragazzino, purtroppo ho superato i 40, ma grazie lo stesso. Ti ho insultato ma vedo che neanche tu ci vai leggero. Ma non ho mai insultato le tue opinioni anche perche', in 6 post in cui mi citi, non me le hai scritte, ancora non so, al di la' del fatto evidente che sei tifoso di Treviso, come la pensi, pertanto, t'invito a scrivermi le tue opinioni -che immagino saranno "lievemente" differenti dalle mie- sui temi da me proposti, poi ne possiamo (o no, come vuoi) parlare. Tutto qui.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 11:44
da aperturaestremo
Rugby-Tv ha scritto: Tonione porta pazienza, questo è quello che sosteneva che all'ultimo minuto di HC tra Treviso e Ospreys, i gallesi avessero sbagliato a calciare per il pareggio, invece di andare in touche e cercare di vincere la partita.
Pensa quanto ne sa di rugby...
E' una cosa che qualche giorno dopo ha detto anche Gareth Edwards (non e' un caso che io abbia vissuto e giocato- ad infimi livelli, per carita'- tanti anni in Inghilterra e conosca un po' l'ambiente gallese) possibile che neanche lui ne capisca di rugby?

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 11:58
da aperturaestremo
Hap ha scritto:
madflyhalf ha scritto:
Senza offesa, ma da come parli, non mi pare nemmeno che tu sia un luminare di filosofia (per la qualità delle tue argomentazioni) o maestro di galateo per neonate teste coronate (per il modo di esprimerti)...
mad, per l'amore di Iddio, non ficcartici pure tu eh :rotfl: :-]
Tu quoque Hap? Non dici niente quando vengo attaccato da altri utenti (ce ne sono almeno un paio di queste perle) off-topic e gratuitamente e censuri l'unico intervento, peraltro educato, in mia difesa, da una persona con la quale ho spesso "battibeccato"? Ah, mondo crudele, destino cinico e baro! :-] :-] :-]

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 12:48
da Hap
aperturaestremo ha scritto:
Tu quoque Hap? Non dici niente quando vengo attaccato da altri utenti (ce ne sono almeno un paio di queste perle) off-topic e gratuitamente e censuri l'unico intervento, peraltro educato, in mia difesa, da una persona con la quale ho spesso "battibeccato"? Ah, mondo crudele, destino cinico e baro! :-] :-] :-]
No no, è che io prevedevo che se si fosse acceso anche mad avremmo dovuto dedicare altre pagine a questo interessantissimo intermezzo :-]
E volevo evitarlo :-]
Comunque sia concordo con mad, per quello che vale :wink:

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 12:52
da franzele
se devi vincere per forza non rischi. Liberando le società dalla necessità di vincere a tutti i costi si potrebbe incentivare un largo uso della sperimentazione in ruoli chiave.
Per esempio , fare un campionato a 12 squadre, senza retrocessioni, che per un periodo di sperimentazione (5 anni? un settennato tipo Quirinale?) si giocano lo scudetto e in forte regime di collaborazione con la federazione e le accademie provano giovani talentuosi sollevandoli da pressioni eccessive.
Non credo che sia un'idea nuova e penso che si scontri con i mille interessi di parte, con i campanili e con gli affarucci sghembi dei procuratori, vecchi e nuovi vizi della bislunga tricolore, però io penso che sarebbe la strada giusta.
Sulla specializzazione precoce dei ragazzi non sono completamente d'accordo, vero che il rugby moderno pretende gestualità e abilità individuali specifiche (sono quelle che qualcuno chiama skills? non sono molto aggiornato, pardon) che si acquisiscono più facilmente in giovane età, però è anche vero che è bene che i ragazzi fino ai 14 anni, abbiano come obiettivo principale il divertimento, dovrebbero poter giocare in tutti i ruoli e non averne uno fisso e definito. Nei limiti del possibile naturalmente, il ciccio starà sempre in mischia e la schia starà fuori, ma insomma, a grandi linee bisognerebbe mantenere una certa elasticità.
Bisogna poi dire che anche la pratica di altri sport può contribuire positivamente alla formazione di un buon rugbista, dalle arti marziali, specialmente lo judo, al nuoto, al basket, fino all'odiatissimo calcio, tutti gli sport sviluppano abilità specifiche che possono essere utili al futuro giocatore. Quindi la guida tecnica e politica del movimento, tasto dolente temo, dovrebbe muoversi a 360°, coinvolgendo tutti gli aspetti a partire da quello principale che secondo me deve essere quello educativo, promovendo azioni di interscambio anche con altre federazioni, cose che peraltro fanno in molti altri paesi, anche e soprattutto di cultura rugbistica evoluta.
Poi si possono fare anche altre cose, tipo cercare di portarsi a casa un giovane di sicuro talento con passaporto italiano, ma non bisogna fare solo questo, magari facendolo giocare anche se si rivelerà una schiappa solo per veder giustificato un investimento economico o di immagine. Questo è sbagliato, disonesto e rovinoso per tutto il movimento, soprattutto per quei ragazzi che si fanno il culo quadro ogni settimana nei campetti della provincia italiana e che meritano rispetto e riconoscenza

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 12:56
da Hap
franzele ha scritto: Poi si possono fare anche altre cose, tipo cercare di portarsi a casa un giovane di sicuro talento con passaporto italiano, ma non bisogna fare solo questo, magari facendolo giocare anche se si rivelerà una schiappa solo per veder giustificato un investimento economico o di immagine. Questo è sbagliato, disonesto e rovinoso per tutto il movimento, soprattutto per quei ragazzi che si fanno il c*** quadro ogni settimana nei campetti della provincia italiana e che meritano rispetto e riconoscenza
Sono d'accordo. E' quel SOLO che hai scritto che fa tutta la differenza del mondo.

Re: Irlanda - Italia

Inviato: 28 feb 2012, 13:06
da jentu
bep68 ha scritto: non dirò in quale regione per non penalizzare i ragazzi selezionati.esiste un selezionatore regionale, ex mediano di apertura, che ritiene il gioco al piede un qualcosa che i ragazzi in under 14 non devono fare, così come non devono tirare drop e provare a piazzare. in francia invece fanno degli stage di una settimana sul gioco al piede, molto frequentati e per fortuna anche da ragazzi italiani.è mai possibile che ci sia della gente dedicata alla formazione che non si renda conto che i ragazzi proprio in under 14 cominciano ad avere il senso dello spazio poichè passano ad una dimensione di campo da gioco quasi reale? è mai possibile criticare un ragazzo se prova a piazzare una punizione, quando non ha proprio niente da perdere visto che in under 14 non esiste nemmeno la classifica ufficiale, motivo per cui la pressione sul risultato è perfettamente gestibile dai ragazzi?il gioco al piede come guadagno territoriale è anche più facile poichè la profondità è spesso coperta dal solo estremo, per cui è più facile per i ragazzi con un colpo d'occhio capire le zone scoperte ed andare lì a portare pressione.quando deve essere l'età in cui cominciano ad affinare queste abilità se poi ne abbiamo realmente bisogno quando hanno 18 anni?
Già mi sembra di averlo sentito anch'io. :oops:
Pienamente d'accordo sul resto.