Luqa-bis ha scritto:Domanda.
Visto che questi giocatori sono in Eccellenza,
in quel campionato come si erano espressi?
@ Mr Ian
Non sono d'accordo.
La missione di questa nazionale è valutare i giocatori diciamo giovani di III fila per valutarne l'ingresso nel II livello.
Secondo me meglio affidarli ad un tecnico già formato.
Poi, intendiamoci , se a uno non piace lo stile e la strategia di Guidi.. che sia esperto, formato o novello, cambia poco.
per quello che ho potuto vedere io:
Michieletto: mi ha impressionato in ogni partita che ho visto. Ha una penetrazione verticale molto bella. Solido in ricezione dalla Touche ed ha una accelerazione sul cambio di linea molto efficace. una delle seconde migliori della stagione secondo me.
Giammarioli: ha talento ma non ha ancora il ritmo internazionale. A questo livello (anche tra selezioni di secondo piano) oltre al talento occorre saper eseguire e fare le cose semplici a grande velocità. ha molto margine e come flanker non mi dispiace. ha fatto una buonissima stagione. Ma le terze linee hanno bisogno di giocare assieme spesso alla mediana per aprire e esplorare la difesa avversaria.
Bruno: l'ho visto meno rognoso rispetto all'eccellenza, dove comunque è stato spesso redarguito per la sua irruenza. Sembrava contratto. Ha fatto una grande stagione Imho
De Santis: ieri non ha girato come doveva secondo me. Troppi buchi e poca corsa. Irriconoscibile rispetto al campionato.
Amenta: troppo appesantito. Un carrier deve essere si grosso, ma a livello internazionale per me deve avere anche solidità di corsa e capacità di "rimbalzo". insomma, o Bastaraud o Parisse... ha giocato al suo livello
Marinaro: non mi ha mai convinto nemmeno in campionato. Ma è il "futuro". Potrebbe fare la fine di tanti altri 9, dato che in Under 20 ci sono talenti sicuramente più puri di lui. Troppo grosso e ingessato muscolarmente rischia di fare la fine di Palazzani al primo anno di celtic, quando aveva perso la sua agilità a vantaggio di una maggiore massa muscolare. Magari poi si abitua al nuovo peso e riprende almeno il suo guizzo.
Azzolini: non è il giocatore che ho visto crescere. Non so cosa gli stiano facendo. Una volta era guizzante e fantasioso. adesso è lento e macchinoso. Maicol per favore, RIPIGLIATI ! si sto ragazzo ho visto belle cose in passato... ora boh... sono perplesso. e mi dispiace molto.
1 -2 3 titolari: quando continuano a darti palle killer dalla mediana che non capisce che esistono altre opzioni per creare spazio oltre al pick and go finisci prima la benzina. Logorati ma sicuramente finchè sono stati in campo sono stati una certezza.
Lucchin: enrico non è un campione, ma ci mette sempre il fisico ed ha una buona rapidità. non ha giocato male. anche se sul suo canale ha preso un buco sanguinoso.
Bettin: mi sono già espresso sul suo intervento. io, uno che in un match internazionale fa ste cose, assieme al suo degno compare della partita precedente, lo metterei in tribuna. Il rugby si gioca di fisico è vero, ma è un gioco di testa. Così ci si fa male e si fa male agli altri. Ha mantenuto il suo standard poco lucido come in eccellenza. secondo me non abbiamo bisogno di certe teste in nazionale, dato che poi si parla di "percezione della disciplina". Sciocco e cattivo l'intervento, sotto gli occhi dell'arbitro.
1-2-3 riserve: dominati, massacrati e ridicolizzati dai loro dirimpettai. Visti giocare poco in eccellenza e quel poco che li ho osservati, non mi hanno mai impressionato
Buscema: a me bush non è mai dispiaciuto. Forse anche lui meno lucido del solito e qualche erroraccio difensivo. Ha l'attenuante che quello non è il suo ruolo.
Corazzi: Ha fatto una partita di sostanza come lo è stato il suo campionato. Deve secondo me sgrezzare alcune skill e migliorare il posizionamento in risalita. Non l'ho mai visto tentare un intercetto, cosa che oramai è sempre più richiesta ai numeri 6. gran placcatore e manine non proprio fatate, ma in fin dei conti se l'è giocata.
Spero di non essere stato offensivo, ho cercato di fare una semplice analisi di osservazione comparata sui giocatori che ho avuto modo di osservare durante l'anno.