Tallonatore80 ha scritto:Nota a margine, torno sulla partita:
c'era qualcosa che mi inquietava e sono andato a rivedere la partita con calma. All'errore di Padovani (comprensibile con palla bagnata, passo arretrante e nessun aiuto + ragazzino jovane che si vede arrivare A. Jones + Halfpenny) NESSUNO DEI NOSTRI è andato a dire "calma dai che adesso la riprendiamo". Anzi, all'errore sono seguiti:
1) Faccia scazzata di Parisse (C)
2) Piloni con la lingua a terra
3) Nessun incoraggiamento
4) Mezzo cazziatone di Gori (mi pareva lui)
Quotonissimo. Come ho scritto anche nel pezzo per il blog quell'errore è stato un momento spartiacque, ma dicendo questo non intendo affatto dire che la colpa di quanto accaduto dopo è di Edo. Semplicemente ed oggettivamente da lì in poi non siamo più esistiti. E le cose che tu elenchi sono molto più "colpevoli" dell'errore di Padovani che in quella situazione ci può tranquillamente stare. Ciò che non ci può stare sono i punti che tu elenchi.
Tallonatore80 ha scritto:Ecco...
Io da capitano avrei fatto di tutto per rincuorare il ragazzino, e avrei messo nella mischia una furia mostruosa per dimostrargli che l'errore si poteva sistemare (Jpr ti ricordi i calcetti maledetti di griffen quando in serie A c'era un errore? vedevi la squadra rincuorarsi perchè tanto c'era il capitano a sistemare le cose). Ecco... io non vedo mai Sergio, che rimane un giocatore FORMIDABILE, risolvere un problema. Che ne so... McCaw o O'Driscoll se c'erano rogne le risolvevano, nel bene e nel male.
Forse Sergio non è sereno, lo vedo teso, nervoso, come scazzato. Oso dire che sembra pensare "mi tocca giocare e fare figura di merda internazionale perchè devo giocare con sta gente inadeguata".
Boh...
Spero non sia così.
Io le partite purtroppo le guardo con 8 paia di occhi: quelli del tifoso, quelli del giocatore, quelli dell'arbitro e quelli dell'allenatore. Seguire una partita con me (qualcuno lo sa) è una via crucis

Quotonissimo anche questo, sperando di non essere iscritto d'ufficio fra i detrattori di quello che, con tutti i suoi difetti, è il giocatore di maggior caratura di cui disponiamo.
Paul come motivatore dei suoi compagni era unico.
Io ricordo un episodio fondamentale, tanto per far capire cosa fa un capitano.
Qualche anno fa un Calvisano neopromosso in eccellenza gioca una sorprendentissima finale scudetto contro la strafavorita Prato. Nel primo tempo i toscani ci asfaltano, come da pronostico. Nel secondo cominciamo a giocare anche noi e rientriamo in partita. A quel punto subiamo una meta non proprio regolarissima: quella era una squadra di ragazzini che, messa sottissimo per un tempo, subiva una meta così così che li ricacciava indietro. In situazioni così, normalmente, gliela dai su perchè dici "Vabbè ci abbiamo provato, ma non c'è niente da fare".
Paul va in area di meta, raccoglie la palla e, senza dire una sola parola di protesta all'arbitro (ripeto: senza nessuna protesta per una meta irregolare subita che voleva dire scudetto perduto) torna in mezzo al campo parlando fitto coi suoi compagni e facendo gesti esortativi evidentissimi. Non saprò mai cosa gli ha detto. So che quella partita stregata l'abbiamo vinta.
Questo fa un capitano.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)