Combattere

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

tentativo di avocare un argomento di discussione nato altrove.

lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo non è un destino irrevocabile. si può temperare, si può migliorare. Il capitalismo come è venuto se ne andrà. sarebbe importante che nell’andarsene non provocasse un numero esorbitante di vittime (cit).

la finanza speculativa come il predatore che colpisce la preda più debole? rafforzando così la genia? la finanza che evidenzia le debolezze del bosco non ripulito a dovere e perciò assolutamente bruciabile? la finanza che ha un ruolo necessario, o al limite non colpevole, per la sopravvivenza della specie?

lavoratoriiii prrrrrrrrr.

come si fa a soggiacere ad una tale portata di corbellerie ad elevato tasso di perniciosità.

questa parabola che alcuni economisti spesso ripetono e che ho visto comparire anche qua: se un’organizzazione che agisce sul mercato non funziona, il mercato, che è sempre razionale, ne decreterà la morte. quindi se le agenzie di rating sono sopravvissute, che so alla delegittimazione che ebbero, per esempio, con la crisi del ‘29, quando un sacco di triple A crollarono rovinosamente, oppure al crollo più recente della Lehman Brothers, valutata come si fa con le stelle del firmamento, se esse non sono state eliminate dal mercato, una spiegazione ci sarà. secondo italos le stesse agenzie di rating sarebbero dovute morire, o bruciare, e comunque sarebbero dovute scomparire. questo non è successo, è evidente, paiono ancora più rafforzate. chissà perché il fuoco purificatore non le ha avvolte…
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jpr williams
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Re: Combattere

Messaggio da jpr williams »

Caro tonione, lasciami innanzitutto precisare che non faccio lo speculatore di mestiere e non li amo particolarmente, semplicemente non demonizzo loro, come non demonizzo altre figure professionali.
Ciò detto mi sembra tu confonda gli enti con i loro difetti che dovrebbe essere compito delle autorità regolatorie correggere. E le autorità regolatorie sono sempre emanazione della politica, non della finanza.
Le agenzie di rating, soprattutto nel 2008 (ho vissuto direttamente come operatore gli eventi, nel '29, per quanto sia vecchio, non c'ero ancora) si sono macchiate di errori gravissimi soprattutto a causa di un patente conflitto di interessi: spesso erano fornitrici di servizi di consulenza per le stesse aziende i cui bilanci analizzavano per dare un rating alle loro emissioni. Una cosa francamente oscena, ma consentita dalle laschissime leggi imposte a far data dall'amministrazione Reagan per finire finalmente con Obama (e che adesso Trump minaccia di rimettere in pista).
A proposito delle agenzie di rating e per stare all'attualità una cosa va però precisata: le agenzie di rating hanno sbagliato spesso in maniera disonesta quando si trattava di dare giudizi positivi e di darli su aziende private. Come è facile capire i giudizi negativi, specie quelli sugli stati, non sono mai conseguenza di conflitti di interesse. Quando le agenzie declassano qualcuno in genere non c'è sotto nulla di losco, amzi.
Il problema è più quando promuovono, soprattutto enti privati, perchè lì è importante verificare che non vi siano conflitti di interesse.

Quanto alla finanza in generale non è né buona, né cattiva: è uno strumento per fare altro, tutto sta a vedere come lo si usa.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

per come ti poni, per quello che dimostri di essere, essere, all'interno del forum, non ti vedo proprio come speculatore. per come la vedo sei troppo coerente per essere uno speculatore. è impossibile. certo ti ho odiato un po' quando hai detto di aver venduto buoni italiani preferendoli ad altro. ho pensato, eccolo qua, quello che mi dice che la finanza non è poca cosa. in seguito a questo pensiero lubrico ho moderato ed allargato la comprensione di quello che puoi essere quando sgobbi per mettere un panino sulla tavola. e, per vie che ti confesserò solo in presenza di una buona birra- in presenza perchè potrei anche semplicemente guardarla, senza berla -sono arrivato a desumere che no, hai veramente scelto gli esteri al posto dei bot, o come si chiamano, perchè sei coscienzioso e razionale fino a farti esplodere la pancia dai nervi e dagli scrupoli. no, non sei uno speculatore. navighi in un mare in cui li incontri, ma non sei parte di loro per quel motivo.

vado a risponderti:

... la ragione di ciò risiede nel fatto molto semplice che sono esse stesse( le agenzie di rating ) a fare il mercato, con una tale forza e capacità egemonica che sopravvivono a ogni forma di smentita che dallo stesso mercato (sic!) promana.perché questo è il nodo vero: certo, il conflitto di interesse esiste, perché chi le possiede, le agenzie, può manipolare i titoli come meglio crede, ma dire ciò mi si perdoni, è cadere in una banalità.
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jpr williams
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Re: Combattere

Messaggio da jpr williams »

tonione ha scritto:per come ti poni, per quello che dimostri di essere, essere, all'interno del forum, non ti vedo proprio come speculatore. per come la vedo sei troppo coerente per essere uno speculatore. è impossibile. certo ti ho odiato un po' quando hai detto di aver venduto buoni italiani preferendoli ad altro. ho pensato, eccolo qua, quello che mi dice che la finanza non è poca cosa. in seguito a questo pensiero lubrico ho moderato ed allargato la comprensione di quello che puoi essere quando sgobbi per mettere un panino sulla tavola. e, per vie che ti confesserò solo in presenza di una buona birra- in presenza perchè potrei anche semplicemente guardarla, senza berla -sono arrivato a desumere che no, hai veramente scelto gli esteri al posto dei bot, o come si chiamano, perchè sei coscienzioso e razionale fino a farti esplodere la pancia dai nervi e dagli scrupoli. no, non sei uno speculatore. navighi in un mare in cui li incontri, ma non sei parte di loro per quel motivo.
Hai fatto un mio ritratto professionale praticamente perfetto. Te la metto così: prendo il mio lavoro in maniera coscienziosa. Io penso sempre che le persone non mi affidino i loro soldi, ma i loro risparmi. Soldi e risparmi non sono la stessa cosa. I sldi sono materia fungibile, oggetti, mezzi per. I risparmi no, sono un'altra cosa: sono sacrifici, speranze, sicurezze, talora sogni. In una parola sono la vita syessa delle persone ed io ne ho cura come un medico che si occupa della salute. Il mio particolare inquadramento professionale come libero professionista fa si che io considei come miei "datori di lavoro" i risparmiatori con cui interloquisco e non la banca che mi mette a disposizione mezzi e strutture. A quelli e non a questa debbo la mia reputazione, remunerazione ed, in ultima analisi, pagnotta. Pagnotta per me e per la mia famiglia.
Quindi se giudico che un certo investimento sia pericoloso per un cliente che mi ha affidato i suoi risparmi (e non i suoi soldi) io quel titolo lo vendo o, se non ce l'ho, non lo compro.
La birra, poi, perchè guardarla? Così la intimidisci: lascia che si nasconda dentro di te.
tonione ha scritto:vado a risponderti:

... la ragione di ciò risiede nel fatto molto semplice che sono esse stesse( le agenzie di rating ) a fare il mercato, con una tale forza e capacità egemonica che sopravvivono a ogni forma di smentita che dallo stesso mercato (sic!) promana.perché questo è il nodo vero: certo, il conflitto di interesse esiste, perché chi le possiede, le agenzie, può manipolare i titoli come meglio crede, ma dire ciò mi si perdoni, è cadere in una banalità.
Le agenzie di rating non fanno il mercato, contribuiscono a farlo. Innanzitutto sono 4 e questo costituisce già una forma di garanzia: avrai notato che, ad esempio, sul nostro debito la direzione del giudizio è stata univoca (e per forza...), ma, diciamo così, l'intensità del giudizio negativo ha avuto delle sfumature.
Più in generale la "pulizia" dei mercati finanziari è data soprattutto da un fattore: la trasparenza, intesa come circolazione di una molteplicità di informazioni certificate e dal libero formarsi dei giudizi su di esse. Ed i giudizi non escono solo dalle 4 sorelle (o meglio 3 sorellone ed una sorellina), ma da una molteplicità di soggetti: analisti indipendenti, banche d'affari, governi, banche centrali. Una vera polifonia in cui, non di rado, vi sono voci dissonanti.
C'è un solo ambito in cui il ruolo delle agenzie è fondamentale e consiste nel fatto che gli investitori istituzionali (specie i grandi fondi pensione e quelli assicurativi, oltre che le Banche centrali quando effettuano acquisti di titoli nel quantitative easing) non possono acquistare o detenere titoli che non rientrino nel rango investment grade (i nostri BTP stanno adesso sull'ultimo strapuntino disponibile della categoria, una posizione scomodissima). Ma mi sembra giusto che istituzioni di quel tipo non possano detenere titoli con un livello di rischio eccessivo, visto il tipo di prestazioni che sono chiamate a distribuire. Peralto, come detto, se c'è un terreno in cui non si può nemmeno ipotizzare conflitto di interessi è proprio quello dei ratings sugli stati, visto che gli stati non possono essere "clienti" delle agenzie. Inoltre, come già avevo spiegato, sono i giudizi positivi a poter potenzialmente nascondere qualcosa di losco, mai quelli negativi.
Scusa la sbrodolata...
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

speculazione, questo fanno le agenzie di rating. e quando hanno cominciato ad aggredire anche i titoli degli stati è cominciata l'era della cessione delle idee ai mercati, della cessione della costituzione. cosa sono infatti le costituzioni, se non idee sublimi alle quali si rivolge un popolo? le agenzie di rating hanno attaccato gli stati e le loro idee, vari stati, varie idee. diciamo che prima si sono fatte le ossa nei paesi asiatici, o del sudest asiatico o sud americani per poi attaccare a mano bassa Stati Uniti e mondo occidentale tutto. qualcuno a cominciato a dubitarne, qualcun altro a lamentarsi di loro. il fatto notevole e rimarcabile è il discreto e supino accomodamento fatto dalla politica: hanno consegnato l'idea di Europa ai mercati* e quindi a loro, i retingisti, o un oligopolio, se preferisci. -*cit.

nessun male supremo, solo una petit chose volta a nascondere vere e proprie malefatte perpetrate spingendo un bottone.
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

(H!).
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jpr williams
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Re: Combattere

Messaggio da jpr williams »

Non sono d'accordo nemmeno su una sillaba di quello che hai scritto, ma oggi purtroppo, non ho tempo di risponderti.
Appena ho tempo ti prometto che lo faccio.
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

abbiamo un'occasione tragica per vedere se i nostri ragazzi sanno combattere sul campo con dei veri combattenti. una vera prova da donare all'assetato pubblico regbistico italiano di saper combattere per la maglia.
potrebbe essere, come hanno suggerito Sconcerti e Feltri, e qualcun altro che non ricordo, che il destino delle squadre di club abbia ormai sopravanzato il destino delle nazionali e che i club se ne freghino di quello che vuole o avrebbe bisogno la nazionale. che i club sono pieni di gente che non ha un chiaro spirito nazionale, piuttosto un chiaro desiderio di vittorie e di affari autarchici. bene, tutto ciò, non vale per il rugby italiano. dove le squadre professionistiche hanno un chiaro spirito e ispirazione nazionale. perciò l'elemento saliente e discriminante è il senso di appartenenza primitivo ad una comunità definita ed ampia. sentimento che può fare la reale differenza quando si deve combattere.

perciò domani potremmo avere una solida prova di quanto nazionali sono i nostri ragazzi. e soprattutto di quanto sappiano combattere realmente spinti da questo spirito. domani infatti sarà una battaglia della voglia di combattere. ci sarà bisogno di gente che si immola e di gente che si slancia. dovremmo saper reggere alla volontà di sfidarli, di provocarli, di apparirgli dalle gambe e dalla mascella debole. mentre battere duro quando serve sarà indispensabile. battere duro, pensando di andare oltre! non di fermarsi lì. l'ovale domani verrà lanciato in aria, quando ricadrà per l'ultima volta sul campo domandiamoci se i nostri ragazzi hanno combattuto o meno. se ci hanno entusiasmato. ecco, se ci hanno entusiasmato! quella è la vittoria.

bene, ora posso andare nella discussione Italia-Georgia.
zappatalpa
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Re: Combattere

Messaggio da zappatalpa »

bravo, bella osservazione. se i nostri credono alle parole che stanno dicendo alcuni, penso a Lovotti, che questa partita non la considera diversa dalle altre, potremmo svegliarci molto male. loro sono chiaramente venuti per farci la pelle, e su questa precisa partita non sarà nenche tanto importante se uno gioca nel Batumi o in Top14. In prima battutta i nostri dovranno essere pronti ad accettre qualsiasi tributo e rilanciare. Forza ragazzi
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

i nostri sono riusciti ad imporre il loro maggior livello, senza troppe fatiche. non è stato necessario il sentire la nazionale. lo spirito ha però fatto capolino quando si è trattato di eseguire, fornendo ai ragazzi una maggiore determinazione. ma non è stato protagonista della partita con la Georgia.

proviamo a vedere se emerge con l'Australia lo spirito nazionale. prevale invece la convinzione della forza distribuita ed omogenea nelle volontà del nostro allenatore. una cosa che ha tratto in inganno molti che si sono spinti a paragonare la sua visione a quella di Mallet. mentre non ha nulla del Mallet. ad esempio Mallet era molto rigido mentre lui sembra più elastico, più reattivo. al contrario l'aver schierato un convalescente ad estremo pur di non mettere Canna non denota molta elasticità mentale. dal canto australiano Ceika è il cuore di questa Australia ed è un allenatore molto cinico, un vero figlio di buona donna. se gli aussie lo seguiranno, e pare che ultimamente non lo facciano, potranno colpirci nei punti deboli con precisione. punti deboli che avrei evidenziato ne post di martedì e che non cambierei stasera. tranne per il fattore Tebaldi. Cehika vorrà pressione su di lui. come vivrà il Tebaldi questa cosa? sapranno, i nostri, essere abbastanza conservativi nel campo di patate in cui si giocherà domani? ho la domandite come vanz? si? no?
Soidog
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Re: Combattere

Messaggio da Soidog »

tonione ha scritto:i nostri sono riusciti ad imporre il loro maggior livello, senza troppe fatiche. non è stato necessario il sentire la nazionale. lo spirito ha però fatto capolino quando si è trattato di eseguire, fornendo ai ragazzi una maggiore determinazione. ma non è stato protagonista della partita con la Georgia.

proviamo a vedere se emerge con l'Australia lo spirito nazionale. prevale invece la convinzione della forza distribuita ed omogenea nelle volontà del nostro allenatore. una cosa che ha tratto in inganno molti che si sono spinti a paragonare la sua visione a quella di Mallet. mentre non ha nulla del Mallet. ad esempio Mallet era molto rigido mentre lui sembra più elastico, più reattivo. al contrario l'aver schierato un convalescente ad estremo pur di non mettere Canna non denota molta elasticità mentale. dal canto australiano Ceika è il cuore di questa Australia ed è un allenatore molto cinico, un vero figlio di buona donna. se gli aussie lo seguiranno, e pare che ultimamente non lo facciano, potranno colpirci nei punti deboli con precisione. punti deboli che avrei evidenziato ne post di martedì e che non cambierei stasera. tranne per il fattore Tebaldi. Cehika vorrà pressione su di lui. come vivrà il Tebaldi questa cosa? sapranno, i nostri, essere abbastanza conservativi nel campo di patate in cui si giocherà domani? ho la domandite come vanz? si? no?
Io Canna lo farei giocare sempre. Ma a 10. Ha fantasia e coraggio. Allan lo metterei a 12 o a 15, non farli giocare assieme mi sembra uno spreco. E per il futuro O'Shea lo vedrei bene stile Dor tipo Laporte con Bradley C.T
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

sai com'è soidog. te sei un realista. io un fantasista. e all'apertura metto uno che sa com'è Tebaldi. e quello con il campo d'avanti lo metterei dietro. in modo che possa avere spazio, capire la partita. avere tempo giusto di uscita. Hayward non garantirà questo in quanto convalescente. e poi Canna è meglio di Hayward. ha molte più capacità. deve trovare il campo, financo da estremo in versione fantasista.

Foley, marcare lui che un paio di giocate di Folau possiamo anche sopportarle, fossero pure due mete di fila. è Foley il collegamento di Ceika. marcarlo.
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

divago, e si vede quando lo faccio.
Italos suggerisce, in uno dei suoi interventi dopo la partita contro l’Australia e attraverso un racconto dalla prospettiva storica, il modo in cui dovremmo intendere l’arbitro nel rugby. non un attore ma un protagonista principale, financo un regista, la cui importanza è indiscutibile. esso determina l’uso della forza, tanto per dire, che in uno sport di combattimento è tutto: la presenza o meno di un fallo nei punti di scontro fisico. in comune con il calcio deve stare attento al fuorigioco. solo che il fuorigioco nel rugby è in tante situazioni, non in una sola! ci sono una piccola montagnola di fuorigioco nel rugby. e fuorigioco di qua e di là e di su e di giù. nel rugby l’arbitro assomiglia ad un organo di vigilanza con potere sanzionatorio e repressivo. quando c’è una nuova regola, o una reinterpretazione di una vecchia, sono convinto, sono gli arbitri che si adattano con maggior fatica, non i giocatori. se fosse per loro, manco il fuorigioco ci sarebbe. e probabilmente chi segna scoreggiando avrebbe un punto addizionale. tutto questo, e molto di più, rientra nei termini istituenti e costituzionali, nel nostro sport preferito. c’è però bisogno di assimilare questi termini costituenti per avere la giusta visione prospettica nel volgersi alla critica dell’arbitro.

tutto ciò per dire arbitro cornuto? quello che ho detto addentando una coscia di pollo mentre aspettavo di vedere terminare la gioia nel viso di Tebaldi. mangiavo la coscia arrosto e sapevo, avevo sentito, sapevo che era tutto inutile. ormai la mia bocca non masticava, cianciava, non rispondeva di lei. diceva pezzo di scarafaggio, immundizio, verme solitario di te stesso. Tebaldi ancora non lo sapeva. lui era lì che urlava, era il momento. quando era bello. quando era felice. quando era entrato come il migliore dei felini nello spazio tra il mediano avversario, concentrato nella ricezione della schiaffetta del lungagnone. Il Tebaldi lo sapeva, ha guardato, ha visto ed è partito in connessione temporale con la partenza del passaggio del suo avversario. è partito come un gatto sul topo. è entrato a cento sulla ricezione dell’ovale, come fosse per lui, era per lui. eccola la fantasia difensiva che volge al contrattacco. eccolo il colpo di genio che li manda in confusione. zoccolo immaturato immondo nata da una rana! testina da manzolino. poi qualcuno del gruppo che lo avvolge nei festeggiamenti si accorge; prima lo avvolgevano, sopra e sotto, ora lo svestono. e lo lasciano da solo visibile alla telecamera. il viso s’era smontato. l’occhio palombo. le gambe, ne sono sicuro, quello scatto non lo faranno più. non ne vale la pena.
Consulente
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Re: Combattere

Messaggio da Consulente »

tonione ha scritto:non ne vale la pena.
Esatto e' proprio questo il pericolo, che alla fine i nostri ragazzi comincino a pensare che non ne vale la pena.
E contro gli Aussie e' successo.
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

ci stiamo avvicinando a lunghe falcate verso il sei nazioni. al primo scontro con la Scozia in casa loro. c'è una parte che mi consiglia prudenza, nel dire e nel parlare. sono in una condizione di raccolta delle energie. devo ancora sentire qualcosa di definito.

la parte neocorticale del cervello potrebbe essere sostituita da una app in alcuni casi. quella biogrammatica meno.
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