Rugby. Ieri sera consiglio al San Michele. Il club deve solo mettere nero su bianco col francese
Delpoux-Ghial, c’è l’intesa
Altri due rinforzi: il pilone Silva e l’italo-sudafricano Gallinetti
Perde quota l’ipotesi di confermare Kennedy
di Eugenio Barboglio
Ore contate per l’arrivo di
Marc Delpoux al
Ghial Calvisano. Da
Narbonne, la società del
Super 14 nella quale era inserito nello staff tecnico rimbalzano notizie di una sua quasi certa firma col club della Bassa. Ieri in sede al
centro San Michele si è tenuto un consiglio per sciogliere gli ultimi dubbi riguardo alla guida tecnica della società vicecampione d’Italia. In pratica c’era da trovare l’unanimità sulla proposta da fare all’allenatore transalpino, superando definitivamente
l’ipotesi di Adrian Kennedy, il secondo di Cavinato e che era il candidato naturale alla successione del trevigiano ora tornato in grembo alla federazione. Un ipotesi ancora aperta solo formalmente, ma che negli ultimi tempi ha perso progressivamente terreno tra i dirigenti gialloneri.
Delpoux in buona sostanza già questa mattina potrebbe diventare il nuovo allenatore del Ghial. Da parte sua non vi sarebbe nessuna riserva e sarebbe solo in attesa della formulazione da parte del Calvisano.
Le quotazioni di Kennedy sono quindi in netto ribasso. Il neozelandese che non ha mai costituito con Andrea Cavinato quello che si dice un binomio inscindibile, tenendo un costante profilo basso, era la soluzione interna che
Alfredo Gavazzi aveva precostituito per il dopo Cavinato. Ma Adrian - che durante la stagione ha faticato a ritagliarsi un ruolo non di nicchia, non legato cioè al solo lavoro con gli avanti -, non è evidentemente riuscito a fare breccia nei vertici gialloneri, tanto da convincerli a affidargli la guida tecnica all’indomani della sconfitta con il Benetton Treviso nella finale di Monza.
Il dilemma Kennedy-Delpoux rappresenta perfettamente la doppia anima del club calvisanese in fatto di guida tecnica: quella che inclina verso la Nuova Zelanda e quella opposta che spinge verso la scuola francese. Un dilemma che non è mai stato risolto attraverso una scelta di campo netta, se non chiamando due anni fa un italiano: Andrea Cavinato. Un dilemma che, andato via il trevigiano, sta dominando queste ore.
Delpoux 53 anni fa parte dello staff tecnico del Narbonne, club della massima serie francese. Il suo nome è stato caldeggiato vigorosamente da
George Coste che nutre nei suoi confronti una grandissima stima. Ultimamente era stato contattato anche dal
Racing che ha tentato di portarlo a
Parigi. Il francese però sin dai primi approcci con il Ghial ha mostrato interesse, attratto dalla possibilità di partecipare alla
Heineken Cup, e quindi di avere la migliore platea internazionale.
In attesa che sia detta l’ultima parola sull’ingaggio dell’allenatore, il club del presidente
Maurizio Casali continua a muoversi sul mercato. L’obiettivo è principalmente
un uomo di mischia, che potrebbe essere un numero otto o una seconda linea, che comunque ricalchi le caratteristiche di combattente di
Ackermann.
Intanto si completa la prima linea con l’arrivo dal Venezia Mestre di
Stefano Silva, pilone sinistro che ha militato anche nel
Gran Parma. Con
Perugini, volato a
Tolosa, Silva ha in comune l’origine aquilana. Ha 25 anni e a Brescia lo si ricorda con la maglia azzurra ai Mondiali Under 19 organizzati nella nostra provincia. Altra firma è quella di un utility back sudafricano ma di origine italiana:
Micheal Gallinetti, gioca
sia estremo che ala ed è un calciatore. E’ di formazione straniera però e come noto sul numero di giocatori cresciuti rugbisticamente in altri paesi ci sono limiti precisi. Conferma annuciata per
Vodo, che resterà ancora in giallonero. Infine da ricordare, anche se la notizia circola da tempo, l’arrivo di
Aaron Persico, la terza linea ala della nazionale (altro di formazione straniera essendo neozelandese) portato in Italia dal Viadana e poi tra i primi a percorrere la strada dei club stranieri.
Fonte:
http://www.bresciaoggi.it/ultima/oggi/Sport/Bag.htm