Io intervengo con molto ritardo, ed è difficile dire qualcosa che non sia già stato detto.
Parto da due annotazioni di carattere personale:
Primo: se dovessi dare la pagella agli azzurri, credo sarebbe la prima volta che do a tutti almeno la sufficienza in 16 anni che li seguo.
Secondo, e ben più importante, se i ragazzi Sabato mi hanno entusiasmato, O'Shea mi ha commosso.
Più che l'allenatore dell'Italrugby sembra il papà, e penso che se la differenza si vede da quattro parole in TV, si DEVE sentire negli spogliatoi. Anche per questo sono un abbastanza tranquillo nei confronti dei cali di attenzione che hanno portato l'Italia a non infilare mai due belle partite consecutive. O'Shea sembra avere a cuore i ragazzi e la Nazionale molto più di quello che il suo ruolo richiede, sono certo che saprà gestire l'ebbrezza di una vittoria storica e portare i ragazzi a Padova nella migliore condizione possibile. Poi, la palla è ovale e vedremo, ma le premesse almeno sono buone.
Tutti hanno parlato di una prestazione maiuscola in difesa, "come non si vedeva da tempo".
No. Io una difesa così non l'ho MAI vista, ho colto dei passi avanti importanti, per quanto poco appariscenti.
Ve la ricordate la "difesa piavesca" di qualche anno fa? Anche allora le prestazioni monstre non mancavano, ma arrivavano inevitabilmente a ridosso della linea di meta e grazie al cuore enorme dei ragazzi, che sputavano i polmoni per fare un placcaggio in più.
Sabato la nostra performance mi pareva frutto di organizzazione, oltre che cuore, gente che si muove assieme come una squadra, non il singolo San Mauro o San chi vuoi che va a portare l'ennesimo placcaggio a tre metri dalla try line.
Credo di non aver mai visto l'Italia rimodellare la linea difensiva mentre Favaro o Venditti escono per anticipare il placcaggio.
Il frutto - e la prova - di tutto ciò lo identifico nei molti placcaggi avanzanti, cosa che ai tempi della "difesa piavesca" era rara come i panda giganti.
Secondo me la chiave della partita sta lì: se ad ogni fase perdi 2 m anzichè guadagnarne, e ogni volta che apri la palla hai due avversari che sembrano Spitfire, fai presto a non saper più che pesci pigliare, anche se sei il SAF.
Infatti, alla fine, gli unici acuti sudafricani sono venuti dal vituperatissimo Damian De Allende (soprannominato "ball killer" in patria, da noi lo chiameremmo "Bostik") che, nell' 1vs1, riusciva spesso a guadagnare il vantaggio.
Ho letto poi di qualcuno che non capiva perchè il game plan prevedesse McLean che calcia in campo. Non lo so nemmeno io, ma posso supporre che, sebbene consideri Luke l'unico in Italia che può ricoprire dignitosamente tutti i ruoli dal #10 al #15, come #12 sta ancora crescendo.
Già è bene che abbia placcato alla disumana, che non abbia fatto il "ball killer" come il suo collega dall'altra parte e che abbia fatto la sua parte palla in mano (lo so, non è velocissimo, ma ha quella corsa "rotta" che non sai mai da che parte va), nei calci lasciamolo un po' tranquillo. Aggiungo poi che non ricordo un calcio di Luke da dentro i 22 e non mi vengono in mente nemmeno tutti questi #12 calcianti...
Un pensiero alla partita con Tonga. Qualcuno ha detto che adesso è più difficile, io dissento. Era una partita da vincere per forza sia prima che dopo la vittoria contro i Boks, ma adesso, oltre che arrivarci con un morale nettamente diverso, abbiamo un obiettivo più semplice. Se avessimo perso col SAF, con Tonga era necessario convincere, oltre che vincere. Con questa vittoria nel paniere, sfido chiunque a lamentarsi di una eventuale "ugly win" Sabato prossimo.
Un'ultima cosa, di cui il neomoderatore jpr williams (con la minuscola

) mi è testimone. Sono anni che sostengo che in campo ci vogliono, prima che 15 (o 23, fate voi) rugbisti, 15 atleti. jpr storse pure il naso la prima volta che glielo dissi. Le ultime due partite mi danno un po' di ragione, e, azz, sono soddisfazioni!