pilonepoltrone ha scritto: ↑17 feb 2021, 21:02
mi ero perso la risposta: controrispondo
posso aggiungere anche qualche altro trequarti:
Robertson
Semenzato
Sgarbi
Benvenuti
Garcia
Griffen
Orquera
Tebaldi
Buoni giocatori, ottimi professionisti, ma il livello delle altre allora era notevolemente superiore, secondo me molto di più di quello che è il gap attuale...
pilonepoltrone ha scritto: ↑17 feb 2021, 21:02
e soprattutto, Marcato, che avrebbe potuto essere chi ci avrebbe risolto il problema del mediano di apertura per svariati anni, e che invece... oh, magari poi si sarebbe perso per la strada e sarebbe diventato solo l'ennesima promessa mancata del rugby italiano, ma non lo potremo mai sapere, e credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che la disgraziata partita di Twickenham abbia dato un bel contributo alla sua sparizione dai palcoscenici internazionali
Sul sottoutilizzo di Marcato, meglio sul suo utilizzo fuori ruolo (perchè giocò parecchio con Mallet), posso anche essere d'accordo. Sono d'accordo soprattutto se parliamo della partita in coppia con Bergamauro in mediana.
Imputare a Mallett la sparizione dai palcoscenici internazionali anche no. Berbizier prima e Brunel poi avrebbero potuto (da francesi con gioco propositivo e non conservativi come Mallett, almeno nell'immaginario collettivo) utilizzare appieno le doti di Andrea, non lo fecero... quantomeno corresponsabili, direi...
In compenso Marcato è diventato un coach molto quotato per la fase difensiva delle sue squadre...
pilonepoltrone ha scritto: ↑17 feb 2021, 21:02
parlando di 6N, su 20 partite 3 vittorie (2 contro una Scozia mai così disastrata), 5 sconfitte sotto bonus, 12 sconfitte oltre il bonus di cui 8 con distacchi di 20 o più punti.
meglio di oggi? non è questo il mio punto. il mio punto è che con QUELLA squadra, contro QUEGLI avversari, in QUEL periodo si sarebbero potuti ottenere risultati migliori, e soprattutto si sarebbe potuto osare molto, molto di più sul piano del gioco. invece quello che abbiamo visto è stato un rugby vecchio, conservativo e brutto, con l'apice nell'orrore di Mauro mediano, una gestione che ha tenuto poco in conto potenzialità e caratteristiche dei nostri giocatori e del nostro movimento
Avessimo oggi quei risultati io mi leccherei le dita.
Come hai capito secondo me con QUELLA squadra, contro QUEGLI avversari, in QUEL periodo, tenendo conto che non c'erano ACCADEMIE, nè FRANCHIGIE e lo staff erano lui e Troncon (no scusa, Tronki c'è ancora, questa cancellala...) ha fatto più o meno il massimo, secondo me...
Poteva osare di più? Forse, ma nelle poche partite in cui ha provato (ricordo l'ultima in inghilterra per esempio) ha perso malamente. Ora che ci proviamo perdiamo malamente... allora e forse anche oggi, sembra che non fossimo e non siamo in grado di fare bene entrambe le cose: lui ha preferito cercare di prenderne meno possibile, Smith sembra percorrere la strada opposta, non c'è ragione o torto, ma visioni diverse...
Dal canto mio so che quando mi sedevo a vedere una partita dell'Italia di Mallett sapevo perfettamente che non avrei visto grandi giocate e mete spettacolari, ma sapevo altresì che avrei visto molto probabilmente una partita aperta fino all'ultimo. Ora mi siedo e so che è solo questione di tempo per vedere il bonuso offensivo dei nostri avversari (a proposito una bella statistica sarebbe vedere qunte volte con Mallett abbiamo preso più di 4 mete). Preferivo allora...
pilonepoltrone ha scritto: ↑17 feb 2021, 21:02
e che ha avuto la sua massima espressione in quell' "italiani no buoni per rugby" profferito standosene seduto come il drago Smaug sui soldini pagati dalla FIR (i
nostri soldini, peraltro, essendo la FIR un ente pubblico).
e magari ha anche ragione: a volte viene da pensarlo anche a me, che siamo " no buoni per rugby"; io però sono un signor nessuno che maltratta una tastiera seduto sul divano, lui un professionista che con questa caduta di stile ha solo evidenziato quale fosse la sua considerazione per chi gli pagava lo stipendio.
mi dispiace, ma sul valore del lavoro svolto da Mallett non riesco a farmi convincere. poi, per carità, io ammetto tranquillamente di capire poco di rugby quindi probabilmente mi sbaglio di grosso...
Primo: qui si tratta di opinioni legittime e non è mia intenzione convincerti di niente (anche perchè non ho nessun titolo per parlare da una cattedra).
Sulla frase attribuita a Mallett vorrei capire quanto c'è di vero e quanto sia leggenda metropolitana e, se provata, qual è il contesto (per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche stato un tentativo di spronare i ragazzi come dire: fate vedere che gli italiani sono capaci di giocare!).
Mi fermo qui e scusate la lunghezza