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C'è stata un analisi sugli sport in NZ e, stranamente, il rugby non è più così saldo al vertice come una volta. Calcio, basket ed altri sport stanno drenando atleti.
A questo va aggiunto che cmq è un isola di 5 Mil di abitanti, ovvero il Veneto..
Di contro, hanno perso contro il miglior sistema di sviluppo giovanile di tutta Ovalia, e sarà pure un caso, ma appena le quote "nere" hanno trovato maggiore spazio, abbiamo visto una tipologia di atleti che prima in nazionale non so vedevano..
La NZ cmq non sta attraversando un buon momento di forma a livello di sviluppo del talento, basta vedere i loro risultati in 20 e qualcosa vorrà pure dire...

@jpr: vero sugli automatismi, ma una cosa per esempio pensando a ieri é mettere per la prima volta Stewart titolare con Ryan ed O'Mahony i loro due uomini che comandano la touche, altra metterlo senza quei due come fatto ieri (e senza Furlong e Porter volendo).
Contro-esempio, Bealham al 6N ha giocato benissimo e non ha fatto rimpiangere Furlong, ma era inserito in un contesto con 13/14 dei titolari, se invece metti 4-5 titolari e 10-11 non e poi li rigiri anche ad ogni partita gli automatismi é veramente difficile che ci siano.

@jpr e garry: si la fonte Fiji é andata, e coi Moana si asciugherá anche quella di Tonga e Samoa eventualmente. Stesso discorso vale per gli Australiani che non a caso anche sono in enorme difficoltá. Per caritá i NZ piú degli Aussies avranno comunque giocatori per restare nel giro che conta per me, ma non la profonditá per essere dominanti. In tutto questo a ridere mi sa saranno i Sud Africani ed i Francesi.

@ian: gli studi sugli altri sport indicano quel problema da un bel po', il basket soprattutto é cresciuto molto grazie anche a qualche NZ che si é stabilizzato bene nella NBA. Diversis tudi indicano anche nel problema concussions una delle cause del problema. Sulla formazione, una cosa sottavultata, soprattutto per la U20, é che per anni loro erano gli unici a fare un certo tipo di lavoro coi ragazzi giovani, i loro metodi sono stati esprotati e replicati, varie unions hanno migliorato il tipo di lavoro che si fa a quel livello quindi c'é stato un livellamento verso l'alto.

Una cosa che ho sempre pensato è che loro han sempre dato più di quello che hanno ricevuto, o meglio, davano in competenze fuori dal campo e raccoglievano vittorie in campo.
Adesso che però gli altri, hanno capito da loro come si fa, anche i risultati iniziano ad arrivare pure contro i loro maestri, argentini il caso più lampante.
Poi c'è da dire che, quando loro parlano di wellfare dei giocatori, poi le cose le fanno sul serio..
Nell immediato, la soluzione "migliore", sarebbe quella di aprire le porte a tutti in uscita e provare a sviluppare altri tipi di profili.
Da un punto di vista prettamente rugbistico, a loro manca maledettamente lo scontro frequente con i bokkies..

Però un po' m'incazzo.
Insomma, se il mio Galles fosse riuscito a portare a casa una partita che a quel punto avrebbero vinto anche Viadana o le zebre (aspetta, no, le zebre no, facciamo Viadana e basta per andare sul sicuro...) gli zozzoni avrebbero messo in fila un cappotto dietro l'altro.
Bisogna ammazzarli fintanto che sono moribondi, perchè quelli sono come la gramigna: ricrescono

Vabbeh, stasera mi diverto. Coqs-Wallabies secondo me sarà proprio bella.
Spero in tanti primi piani del batrace!

jpr williams ha scritto: 27 ago 2023, 11:55

Garry ha scritto: 27 ago 2023, 11:48Siamo troppo abituati a considerare infallibili i neozelandesi, e allora cerchiamo queste motivazioni "esterne"

Concordo.
Sino a venerdì sera il percorso degli AB's era stato strepitoso tanto da farmi rivedere la sicurezza tipica della mitica squadra con McCaw, Carter, So'Oyalo, Conrad Smith e soci.
Venerdì poi non giocavano contro pizza&fichi, ma contro i campioni del mondo che hanno piazzato una prestazione di un'aggressività fisica spaventevole.
Insomma, non darei troppo peso.
Piuttosto, parlando di singoli, non capisco questa insistenza su Telea, giocatore che mi appare spesso svagato e individualista.
Con un Claeb Clarke in rosa, poi...

Però Caleb Clarke ha molti limiti pure lui eh

Giocatori illimitati non me ne risultano.
Di sicuro non Telea.

jpr williams ha scritto: 27 ago 2023, 13:14 Giocatori illimitati non me ne risultano.
Di sicuro non Telea.

Telea il più sudafricano dei neozelandesi, un giocatore assolutamente atipico per gli standard AB, ma che negli ultimi anni è stato un crescendo di miglioramenti.
Lui è uno che ha il fisico e lo sa usare, gli altri no.

Clarke invece è mingherlino.

Telea in difesa non ha nulla di sudafricano

Mah sino a quando le famiglie figiane e samoane si trasferiranno in Nuova Zelanda o Australia, All Blacks and Wallabies potranno usufruire di una aliquota di isolani.
O pensate che tutti farebbero come Capuozzo e Varney e non come Egonu, Sylla , Forulunso?

Luqa-bis ha scritto: 27 ago 2023, 14:33 Mah sino a quando le famiglie figiane e samoane si trasferiranno in Nuova Zelanda o Australia, All Blacks and Wallabies potranno usufruire di una aliquota di isolani.
O pensate che tutti farebbero come Capuozzo e Varney e non come Egonu, Sylla , Forulunso?

Luqa ora hanno la possibilitá di un percorso verso il pro a casa, senza doversi muovere loro, i genitori, la famiglia. La cosa infiacchisce molto l'offerta di andare a sculla come boarding anche in NZ o Australia o spingere la famiglia o uno dei due genitori a trasferirsi col figlio. Il sistema di scouting era (e presumo lo sia ancora) molto intenso. Stesso vale per le accademie messe su in loco da club francesi ed inglesi con "diritto di prelazione" (mi si lasci passare il termine). Ovviamente ci saranno sempre flussi migratori, questi non scompaiono nessuno pensa questo, ma lo scouting con offerta di boarding o altro non ha piú il valore che "noi ti offriamo una possibilitá che qua non hai".

Lo dico, secondo me i Wallabies prendono una ripassta oggi

@ coruchbindset

Che abbiano un percorso per il professionismo anche loro lo vedo e apprezzo.
Ma , al netto delle solite ironie, non mi pare che avere due franchigie e un accademia abbia impedito che ci fossero giocatori italiani all'estero o che ci fossero giocatori di formazione estera con radici italiane.

Luqa-bis ha scritto: 27 ago 2023, 17:58 @ coruchbindset

Che abbiano un percorso per il professionismo anche loro lo vedo e apprezzo.
Ma , al netto delle solite ironie, non mi pare che avere due franchigie e un accademia abbia impedito che ci fossero giocatori italiani all'estero o che ci fossero giocatori di formazione estera con radici italiane.

come detto i flussi migratori non li togli del tutto, ma alcuni legati agli scouts e a certe proposte un po’ si

Ma che difesa hanno fatto i francesi sulla prima meta australiana?
Sono impazziti?
Nemmeno gli italiani nei loro peggiori momenti andavano in tre su un solo attaccante