ps dimenticavo, non al rugby rovigo ma al comune di rovigo che è proprietario dello stadio.arbi ha scritto:no hai ragione, mi pare di capire che la regione veneto ha erogato ( con i soldi di tutti i contribuenti ) un'importo di 1.000.000 di euro per aggiornare /sistemare/adeguare lo stadio di via alfieri , quindi non resterà che vedere i frutti di tutto questo, una nuova struttura adatta appunto...aspettiamo.CapitanFracassa ha scritto:In merito al finanziamento di opere pubbliche, evidentemente non sai di che cosa si stia parlando.arbi ha scritto:si praticamente come pulirsi il c... con la m....CapitanFracassa ha scritto:Il fatto è che in questo caso nulla viene erogato alla società.blackjack ha scritto:Lo sei stato, e c'è evidentemente una differenza tra erogare ad un altro ente pubblico ed erogare (garantire, più esattamente) ad un privato, anche se l'effetto è analogo
Grazie della puntualizzazione
E' un semplice finanziamento di un'opera pubblica su proprietà comunale.![]()
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Per il resto, probabilmente sei un esperto.![]()
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FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
Sale l’attesa per la partita tra Femi Cz Rugby Rovigo e Rugby Club Toulon, valido per il quarto turno di Amlin Challenge Cup 2009-2010, programmata per sabato alle 15 allo stadio Mario Battaglini di Rovigo. E per gli abbonati sarà un doppio momento di festa. Prima della partita, infatti, è prevista la Festa del ringraziamento, dedicata proprio a tutti coloro che hanno acquistato un abbonamento stagionale. L’occasione è di quelle da non lasciarsi scappare con gli abbonati come festeggiati e il Rugby Club Toulon di Johnny Wilkinson, Felipe Contepomi e Tana Umaga ospite d’onore della giornata. I giocatori e lo staff della squadra francese, infatti, saranno a Rovigo per l’incontro di Amlin Challenge Cup e, nell’occasione, parteciperanno alla festa organizzata dalla Femi Cz Rugby Rovigo per ringraziare la risorsa più preziosa della società: i tifosi, e in particolare gli abbonati. L’appuntamento è per sabato alle 13.30 allo stadio Mario Battaglini di via Alfieri 46, a Rovigo, per un piccolo rinfresco pre-partita organizzato nella sala consiliare dell’impianto. Nell’occasione tutti gli abbonati potranno ritirare i numerosi gadget compresi nei vari pacchetti. Per maggiori informazioni tutti gli abbonati possono contattare la segreteria della società al numero 0425699136 oppure mandare una mail all’indirizzo e-mail: info@rugbyrovigo.com. Dopo la festa tutta l’attenzione si concentrerà sul match, che potrà essere seguito anche via radio e sul web. Prosegue infatti, dopo il debutto nell’occasione dell’incontro di Super 10 con il Consiag I Cavalieri Prato, la nuova iniziativa della società in collaborazione con il media partner Delta Radio. Una diretta radiofonica di circa tre ore (dalle 14.30 alle 17.30) dal campo, con aggiornamenti in tempo reale, interviste ai protagonisti e ai tifosi e intrattenimento. Non una radiocronaca vera e propria, bensì una diretta fuori dagli studi, un programma di intrattenimento rivolto a tutti, non solo a tifosi e appassionati, che animerà il sabato pomeriggio degli ascoltatori di Delta Radio, e al contempo li informerà sul match dei Bersaglieri e su ciò che accade allo stadio Battaglini.
A condurre la trasmissione Gimmi Bragaglia, lo speaker della squadra rossoblù, e Gloria Violati Tescari. Due voci che faranno sentire in tutto il polesine quelle delle migliaia di tifosi che partita dopo partita sostengono la squadra. Gli aggiornamenti in tempo reale sul risultato dell’incontro potranno essere seguiti anche sull’homepage del sito web della società: http://www.rugbyrovigo.com, come già avvenuto con successo nel match con il Prato e quello di andata con il Toulon.
La voce della Rugby Rovigo arriva sempre più lontano, ma il modo migliore per gustarsi le imprese dei Bersglieri è dal vivo, cioè allo stadio; come fanno tutti gli abbonati a cui è dedicata la Festa del ringraziamento di sabato.
preso dal sito della Rugby Rovigo
A condurre la trasmissione Gimmi Bragaglia, lo speaker della squadra rossoblù, e Gloria Violati Tescari. Due voci che faranno sentire in tutto il polesine quelle delle migliaia di tifosi che partita dopo partita sostengono la squadra. Gli aggiornamenti in tempo reale sul risultato dell’incontro potranno essere seguiti anche sull’homepage del sito web della società: http://www.rugbyrovigo.com, come già avvenuto con successo nel match con il Prato e quello di andata con il Toulon.
La voce della Rugby Rovigo arriva sempre più lontano, ma il modo migliore per gustarsi le imprese dei Bersglieri è dal vivo, cioè allo stadio; come fanno tutti gli abbonati a cui è dedicata la Festa del ringraziamento di sabato.
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
17 Dicembre 2009 - Jonny Wilkinson sabato al Battaglini
La notizia che tutti attendevano è arrivata. Jonny Wilkinson è stato convocato dal Rugby Club Toulon per la trasferta di Rovigo. Il campione inglese figura nella lista dei 26 giocatori che sabato allo stadio Mario Battaglini sfideranno la Femi Cz Rugby Rovigo per l’incontro valido per il quarto turno di Amlin Challenge Cup 2009-2010. Insieme a Wilkinson saranno a Rovigo anche altri grandi campioni come Felipe Contepomi, il capitano Matt Henjak e l’indimenticabile Tana Umaga, direttore sportivo del club transalpino. Wilkinson e compagni saranno a Rovigo già nella serata di domani e sabato mattina sosterranno un allenamento di rifinitura al Battaglini in preparazione dell’incontro. Poi i campioni del Toulon saranno ospiti della Festa del ringraziamento, dedicata agli abbonati della Rugby Rovigo, programmata per le 13.30 di sabato nella sala consiliare del Battaglin. A seguire il match e poi il terzo tempo con i giocatori di entrambe le squadre. Per il general manager rossoblù Antonio Pagano è “un onore e un piacere ospitare campioni di questo calibro. Si tratta di una grandissima opportunità da non lasciarsi sfuggire, anche dal punto di vista dell’immagine, oltra a quello agonistico”. Per l’allenatore dei Bersaglieri, Umberto Casellato la convocanzione di giocatori del calibro di Contepomi e Wilkinson “è un segno di grande rispetto che il Toulon tributa a Rovigo. Loro hanno dichiarato chiaramente di avere paura di non riuscire a segnare il bonus, per questo schierano una grande squadra anche dopo aver già messo a segno un 73-3”.
Per tutti i tifosi della Femi Cz Rugby Rovigo e gli appassionati di rugby in generale si tratta di un’occasione irripetibile per vedere da vicino Jonny Wilkinson, di quelle che non ci si può lasciar scappare.
La notizia che tutti attendevano è arrivata. Jonny Wilkinson è stato convocato dal Rugby Club Toulon per la trasferta di Rovigo. Il campione inglese figura nella lista dei 26 giocatori che sabato allo stadio Mario Battaglini sfideranno la Femi Cz Rugby Rovigo per l’incontro valido per il quarto turno di Amlin Challenge Cup 2009-2010. Insieme a Wilkinson saranno a Rovigo anche altri grandi campioni come Felipe Contepomi, il capitano Matt Henjak e l’indimenticabile Tana Umaga, direttore sportivo del club transalpino. Wilkinson e compagni saranno a Rovigo già nella serata di domani e sabato mattina sosterranno un allenamento di rifinitura al Battaglini in preparazione dell’incontro. Poi i campioni del Toulon saranno ospiti della Festa del ringraziamento, dedicata agli abbonati della Rugby Rovigo, programmata per le 13.30 di sabato nella sala consiliare del Battaglin. A seguire il match e poi il terzo tempo con i giocatori di entrambe le squadre. Per il general manager rossoblù Antonio Pagano è “un onore e un piacere ospitare campioni di questo calibro. Si tratta di una grandissima opportunità da non lasciarsi sfuggire, anche dal punto di vista dell’immagine, oltra a quello agonistico”. Per l’allenatore dei Bersaglieri, Umberto Casellato la convocanzione di giocatori del calibro di Contepomi e Wilkinson “è un segno di grande rispetto che il Toulon tributa a Rovigo. Loro hanno dichiarato chiaramente di avere paura di non riuscire a segnare il bonus, per questo schierano una grande squadra anche dopo aver già messo a segno un 73-3”.
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
dal sito della Rugby Rovigo e "Rovigo oggi" pare che Basson rimanga a Rovigo e l'allarme sia praticamente rientrato rimango dubbi però sulla questione.. di sicuro nessuno sopporterebbe che vesta un'altra maglia al di fuori di quella rossoblu, ma questa è una ipotesi remota. A confermare il tutto il presidente
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
Ma chi l'ha detto?!?!?Rovigoto18 ha scritto:............. di sicuro nessuno sopporterebbe che vesta un'altra maglia al di fuori di quella rossoblu
Se Basson vuole imitare Favaro di certo io non mi strapperò i capelli dalla disperazione
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Tito Lupini a Lallo Capitozzo dopo un'infortunio: Strinzi i denti Lallo dai........ Si zio pork a sò drio strinsarli in man!
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
be io si.. e mi è dispiaciuto anche x Favaro; con Favaro-Immelman-Abadje sarebbe stato una terza linea fortissima con tutto rispetto per Anouer e Van der Merwepelledorso ha scritto:Ma chi l'ha detto?!?!?Rovigoto18 ha scritto:............. di sicuro nessuno sopporterebbe che vesta un'altra maglia al di fuori di quella rossoblu
Se Basson vuole imitare Favaro di certo io non mi strapperò i capelli dalla disperazione!!!!!
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
l'intervista di gambato a gert small, parla di Irlanda,CL e rovigo
http://www.rovigooggi.it/articolo/2010- ... -campione/
Arrivano maglie sudafricane e rossoblu da autografare, richieste di foto e qualche minuto in disparte per un’intervista. Tutto nella massima tranquillità.
“Quando qualche giorno fa ho saputo che sarei stato ospite di Paolo Brizzante a Rovigo, dopo nove anni dall’ultimo passaggio qui, mi sono sentito molto carico. E’ come fare visita alla propria famiglia dopo tanto tempo e non potrebbe essere altrimenti, considerato quanto l’esperienza rodigina sia stata fondamentale per la mia crescita. Vedo facce invecchiate bene, vuol dire che lo spirito e l’ambiente continuano ad essere quelli di un tempo e ne sono felice”.
Stride sensibilmente il basso profilo di atteggiamento nell’ex-springbok, con la ribalta internazionale goduta negli ultimi anni.
“Da assistente di Jake White (ex-Ct della nazionale sudafricana, ndr) avevo un accordo che si sarebbe concluso pochi mesi fa, tournee dei British & Irish Lions compresa. I difficili rapporti tra lui e la federazione ci hanno invece portato a dare le dimissioni poco dopo la conquista della Coppa del Mondo 2007”.
Il più importante trofeo ovale del mondo, poco tempo dopo la vittoria della Currie Cup da capoallenatore con Western Province e due esperienze in Super12 con gli Stormers… non è abbastanza per un periodo di meritato riposo?
“Non molto; amo tantissimo il mio lavoro e dopo l’esperienza con i Boks volevo riprovare a misurarmi con il ruolo di capoallenatore. Ero arrivato ad un contatto con Munster, poi il nuovo coach della nazionale irlandese Declan Kidney (ex-Munster, ndr) cercava un assistente per il gioco degli avanti e Jake White, interpellato in merito, ha fatto il mio nome”.
Ardua scelta, non c’è che dire: una delle province rugbysticamente più blasonate al mondo od una nazionale da anni al vertice? Il risultato è che la generazione bella e perdente di Brian O’Driscoll fa finalmente suo il 6 Nazioni dopo 24 anni, con grand slam e triple crown incorporati.
“Opinione pubblica ed addetti ai lavori insistono sulla rivalità tra emisfero nord e sud. Io ho allenato ad alto livello in entrambi e per quanto riguarda il test-rugby, quello che fornisce caps ai giocatori, mi sento più a mio agio dove sono ora. E’ una questione di atmosfera, che ha implicazioni anche geografiche e mi fa dire che il 6 Nazioni è l’esperienza rugbystica ideale per tantissime ragioni. Rispetto al Tri-Nations ha una storia enorme e l’intensità agonistica del campo va di pari passo a quella emotiva. Ciò fa si che il calore dei supporters e la pressione dell’ambiente siano tangibili per un mese intero e palpabili sul terreno di gioco, anche per l’esigua distanza tra le varie nazioni partecipanti. Cosa che permette uno spostamento agevole e la possibilità di assistere facilmente ai vari match. Impensabile per un appassionato sudafricano, neozelandese o australiano, che per seguire la propria squadra ha invece davanti svariate ore di volo”.
Nord contro Sud. Cosa accade quando si forniscono 13 giocatori irlandesi ai Lions britannici per la tournee estiva contro - manco a dirlo - gli Springboks?
“Ho provato emozioni contrastanti. Da sudafricano attendevo questo momento da 12 anni, aspettativa ovviamente accresciuta dalla sconfitta nella serie del ’97. Da membro dello staff irlandese avrei risposto con orgoglio ed entusiasmo ad un’eventuale chiamata da parte del comparto tecnico dei Lions. Considerato il mio incarico attuale e quello precedente, potevo quasi prevedere il comportamento dei giocatori in campo, tantissimi dei quali conosco per forza di cose nel migliore dei modi. L’impegno di Churchill Cup in Canada con la rappresentativa irlandese “A” mi ha tutto sommato ‘evitato’ di vivere questa dissociazione”.
Meno di due anni alla prossima Coppa del Mondo. L’Irlanda rischia di arrivarci da nazionale leader dell’emisfero nord.
“Ma gli All Blacks, che ospiteranno la competizione, saranno come sempre i favoriti, assieme al Sudafrica campione uscente. Ho imparato la specialità di questa esperienza, che per essere vincente richiede di giocare 7 partite sempre in crescendo, una rispetto alla precedente. Il rischio è quello di arrivare alla forma ottimale troppo presto e, considerato il trionfale 6 Nazioni 2009, l’Irlanda questo rischio lo corre. Pertanto cerchiamo di tenere alta la tensione e la competizione per la maglia da titolare; c’è da dire che siamo ‘aiutati’ dai tanti emergenti di qualità desiderosi di affermarsi“.
Veniamo all’Italia. Segui le faccende di casa nostra?
“Rovigo, per l’Italia, è costantemente in cima alla classifica della mia curiosità. Cerco sempre di essere informato sui risultati dei rossoblu e sull’umore della piazza. Ho ovviamente sofferto molto negli ultimi anni, sia per il rischio retrocessione che per la qualificazione alle semifinali, centrata all’ultimo secondo. So che a tenere banco in questo momento è soprattutto la questione Celtic League”.
E’ così. Ma il movimento non risulta compatto nel pensare che l’ingresso in questa competizione possa elevare il livello.
“Bisogna fare dei distinguo. Ovviamente confrontarsi con una competizione in cui si gioca un rugby più continuativo, qualitativo, veloce e dinamico aiuta a crescere. Bisogna però ovviamente vedere come si sceglie di partecipare a questa competizione. Selezioni? Ok, può essere un’idea, ma fatte da chi? Da quello che ho imparato dell’Italia del rugby, le piazze di tradizione come Rovigo sono le colonne portanti del movimento, non tanto o non solo per quanto possono dare in tema di atleti di alto livello, quanto piuttosto di ambiente, visibilità, storia. Di questo bisogna tenere conto”
http://www.rovigooggi.it/articolo/2010- ... -campione/
Arrivano maglie sudafricane e rossoblu da autografare, richieste di foto e qualche minuto in disparte per un’intervista. Tutto nella massima tranquillità.
“Quando qualche giorno fa ho saputo che sarei stato ospite di Paolo Brizzante a Rovigo, dopo nove anni dall’ultimo passaggio qui, mi sono sentito molto carico. E’ come fare visita alla propria famiglia dopo tanto tempo e non potrebbe essere altrimenti, considerato quanto l’esperienza rodigina sia stata fondamentale per la mia crescita. Vedo facce invecchiate bene, vuol dire che lo spirito e l’ambiente continuano ad essere quelli di un tempo e ne sono felice”.
Stride sensibilmente il basso profilo di atteggiamento nell’ex-springbok, con la ribalta internazionale goduta negli ultimi anni.
“Da assistente di Jake White (ex-Ct della nazionale sudafricana, ndr) avevo un accordo che si sarebbe concluso pochi mesi fa, tournee dei British & Irish Lions compresa. I difficili rapporti tra lui e la federazione ci hanno invece portato a dare le dimissioni poco dopo la conquista della Coppa del Mondo 2007”.
Il più importante trofeo ovale del mondo, poco tempo dopo la vittoria della Currie Cup da capoallenatore con Western Province e due esperienze in Super12 con gli Stormers… non è abbastanza per un periodo di meritato riposo?
“Non molto; amo tantissimo il mio lavoro e dopo l’esperienza con i Boks volevo riprovare a misurarmi con il ruolo di capoallenatore. Ero arrivato ad un contatto con Munster, poi il nuovo coach della nazionale irlandese Declan Kidney (ex-Munster, ndr) cercava un assistente per il gioco degli avanti e Jake White, interpellato in merito, ha fatto il mio nome”.
Ardua scelta, non c’è che dire: una delle province rugbysticamente più blasonate al mondo od una nazionale da anni al vertice? Il risultato è che la generazione bella e perdente di Brian O’Driscoll fa finalmente suo il 6 Nazioni dopo 24 anni, con grand slam e triple crown incorporati.
“Opinione pubblica ed addetti ai lavori insistono sulla rivalità tra emisfero nord e sud. Io ho allenato ad alto livello in entrambi e per quanto riguarda il test-rugby, quello che fornisce caps ai giocatori, mi sento più a mio agio dove sono ora. E’ una questione di atmosfera, che ha implicazioni anche geografiche e mi fa dire che il 6 Nazioni è l’esperienza rugbystica ideale per tantissime ragioni. Rispetto al Tri-Nations ha una storia enorme e l’intensità agonistica del campo va di pari passo a quella emotiva. Ciò fa si che il calore dei supporters e la pressione dell’ambiente siano tangibili per un mese intero e palpabili sul terreno di gioco, anche per l’esigua distanza tra le varie nazioni partecipanti. Cosa che permette uno spostamento agevole e la possibilità di assistere facilmente ai vari match. Impensabile per un appassionato sudafricano, neozelandese o australiano, che per seguire la propria squadra ha invece davanti svariate ore di volo”.
Nord contro Sud. Cosa accade quando si forniscono 13 giocatori irlandesi ai Lions britannici per la tournee estiva contro - manco a dirlo - gli Springboks?
“Ho provato emozioni contrastanti. Da sudafricano attendevo questo momento da 12 anni, aspettativa ovviamente accresciuta dalla sconfitta nella serie del ’97. Da membro dello staff irlandese avrei risposto con orgoglio ed entusiasmo ad un’eventuale chiamata da parte del comparto tecnico dei Lions. Considerato il mio incarico attuale e quello precedente, potevo quasi prevedere il comportamento dei giocatori in campo, tantissimi dei quali conosco per forza di cose nel migliore dei modi. L’impegno di Churchill Cup in Canada con la rappresentativa irlandese “A” mi ha tutto sommato ‘evitato’ di vivere questa dissociazione”.
Meno di due anni alla prossima Coppa del Mondo. L’Irlanda rischia di arrivarci da nazionale leader dell’emisfero nord.
“Ma gli All Blacks, che ospiteranno la competizione, saranno come sempre i favoriti, assieme al Sudafrica campione uscente. Ho imparato la specialità di questa esperienza, che per essere vincente richiede di giocare 7 partite sempre in crescendo, una rispetto alla precedente. Il rischio è quello di arrivare alla forma ottimale troppo presto e, considerato il trionfale 6 Nazioni 2009, l’Irlanda questo rischio lo corre. Pertanto cerchiamo di tenere alta la tensione e la competizione per la maglia da titolare; c’è da dire che siamo ‘aiutati’ dai tanti emergenti di qualità desiderosi di affermarsi“.
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“Rovigo, per l’Italia, è costantemente in cima alla classifica della mia curiosità. Cerco sempre di essere informato sui risultati dei rossoblu e sull’umore della piazza. Ho ovviamente sofferto molto negli ultimi anni, sia per il rischio retrocessione che per la qualificazione alle semifinali, centrata all’ultimo secondo. So che a tenere banco in questo momento è soprattutto la questione Celtic League”.
E’ così. Ma il movimento non risulta compatto nel pensare che l’ingresso in questa competizione possa elevare il livello.
“Bisogna fare dei distinguo. Ovviamente confrontarsi con una competizione in cui si gioca un rugby più continuativo, qualitativo, veloce e dinamico aiuta a crescere. Bisogna però ovviamente vedere come si sceglie di partecipare a questa competizione. Selezioni? Ok, può essere un’idea, ma fatte da chi? Da quello che ho imparato dell’Italia del rugby, le piazze di tradizione come Rovigo sono le colonne portanti del movimento, non tanto o non solo per quanto possono dare in tema di atleti di alto livello, quanto piuttosto di ambiente, visibilità, storia. Di questo bisogna tenere conto”
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Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
"Vedo facce invecchiate bene..."
Bel commento. Small certamente è una grande persona...
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"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
mi è scappata una "elle" in piùgrubber ha scritto:"Vedo facce invecchiate bene..."
Bel commento. Small certamente è una grande persona...
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
Direi interessante la sua opinione sulla CL:
...“Bisogna fare dei distinguo. Sicuramente confrontarsi con una competizione in cui si gioca un rugby più continuativo, qualitativo, veloce e dinamico aiuta a crescere. Bisogna però ovviamente vedere come si sceglie di partecipare a questa competizione. Selezioni? Ok, può essere un’idea, ma fatte da chi? Da quello che ho imparato dell’Italia del rugby, le piazze di tradizione come Rovigo sono le colonne portanti del movimento, non tanto o non solo per quanto possono dare in tema di atleti di alto livello, quanto piuttosto di ambiente, visibilità, storia. Di questo bisogna tenere conto”.
...“Bisogna fare dei distinguo. Sicuramente confrontarsi con una competizione in cui si gioca un rugby più continuativo, qualitativo, veloce e dinamico aiuta a crescere. Bisogna però ovviamente vedere come si sceglie di partecipare a questa competizione. Selezioni? Ok, può essere un’idea, ma fatte da chi? Da quello che ho imparato dell’Italia del rugby, le piazze di tradizione come Rovigo sono le colonne portanti del movimento, non tanto o non solo per quanto possono dare in tema di atleti di alto livello, quanto piuttosto di ambiente, visibilità, storia. Di questo bisogna tenere conto”.
NO ALLO SPOSTAMENTO DEL MONUMENTO DEDICATO A MACI BATTAGLINI!:
http://www.petitiononline.com/maci/petition.html
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
Speriamo che la leggano anche a Treviso...L3gs ha scritto:Direi interessante la sua opinione sulla CL:
...“Bisogna fare dei distinguo. Sicuramente confrontarsi con una competizione in cui si gioca un rugby più continuativo, qualitativo, veloce e dinamico aiuta a crescere. Bisogna però ovviamente vedere come si sceglie di partecipare a questa competizione. Selezioni? Ok, può essere un’idea, ma fatte da chi? Da quello che ho imparato dell’Italia del rugby, le piazze di tradizione come Rovigo sono le colonne portanti del movimento, non tanto o non solo per quanto possono dare in tema di atleti di alto livello, quanto piuttosto di ambiente, visibilità, storia. Di questo bisogna tenere conto”.
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
Purtroppo bruttissima notizia per i rodigini e per tutti i rugbisti: ieri è morto Dirk Naude.
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
Scrivo così perchè penso che Naudè fosse ancora molto legato a Rovigo. Quando frequentavo il torneo Milani l'ho visto accompagnare squadre sudafricanegrubber ha scritto:Purtroppo bruttissima notizia per i rodigini e per tutti i rugbisti: ieri è morto Dirk Naude.
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
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Re: FemiCZ Rugby Rovigo 2009/2010
19 Gennaio 2010 - La Femi-Cz Rugby Rovigo ricorda Dirk Naudè
La Femi-Cz Rugby Rovigo vuole ricordare il compianto Dirk Naudè, campione rossoblu del passato scomparso prematuramente. Sabato, giorno in cui Dirk avrebbe compiuto 57 anni, i Bersaglieri sono impegnati nel match casalingo di Amlin Challenge Cup con i Saracens. Proprio in questa occasione sarà tributato a Naudè il giusto omaggio. Anche grazie alla disponibilità e alla sensibilità della Erc, che ha dato il proprio via libera, sono state messe a punto diverse iniziative per ricordare il campione sudafricano. E’ già stata preparata una cartolina commemorativa con l’immagine e un breve testo, tradotto anche in inglese, su Dirk; questa verrà distribuita a tutti i tifosi quando entreranno allo stadio. Prima del match verrà deposto un mazzo di fiori davanti ai vecchi spogliatoi e si osserverà un minuto di silenzio a centrocampo a cui parteciperanno anche alcuni vecchi compagni di squadra di Naudè. Bersagliotto e le cheerleaders non faranno il consueto show pre partita, mentre verrà suonato l’inno dei Bersaglieri che sarà dedicato al campione scomparso. La mascotte, comunque, farà il suo ingresso in campo nell’intervallo per allietare i supporters inglesi e i bambini presenti allo stadio. I giocatori della Femi-Cz Rugby Rovigo, poi, dovrebbero scendere sul terreno di gioco col lutto al braccio. La società, poi, vuole dare a tutti i tifosi e gli appassionati la possibilità di esprimere il proprio ricordo del gigante buono sudafricano. Per questo è stato preparato un cartello su cui chiunque può lasciare il proprio pensiero. Il manifesto “Addio Dirk” è stato allestito nella segreteria dello stadio Battaglini, dove già a partire da stasera chiunque potrà recarsi per consegnare la propria dedica che verrà affissa sul cartello. Ma il momento clou sarà sabato, giorno della partita con i Saracens, quando il manifesto “Addio Dirk” sarà posizionato davanti agli spogliatoi vecchi, dove tutti potranno recarsi a fine primo tempo e al termine dell’incontro, per affiggere la propria testimonianza, ricordo o saluto. I messaggi, poi, saranno raccolti e pubblicati sul sito web della società www.rugbyrovigo.com. La società, inoltre, è vicina alla famiglia e testimonia il proprio cordoglio per la dolorosa scomparsa di un grande uomo e di un grandissimo giocatore che resterà indelebile nella gloriosa storia della Rugby Rovigo.
La Femi-Cz Rugby Rovigo vuole ricordare il compianto Dirk Naudè, campione rossoblu del passato scomparso prematuramente. Sabato, giorno in cui Dirk avrebbe compiuto 57 anni, i Bersaglieri sono impegnati nel match casalingo di Amlin Challenge Cup con i Saracens. Proprio in questa occasione sarà tributato a Naudè il giusto omaggio. Anche grazie alla disponibilità e alla sensibilità della Erc, che ha dato il proprio via libera, sono state messe a punto diverse iniziative per ricordare il campione sudafricano. E’ già stata preparata una cartolina commemorativa con l’immagine e un breve testo, tradotto anche in inglese, su Dirk; questa verrà distribuita a tutti i tifosi quando entreranno allo stadio. Prima del match verrà deposto un mazzo di fiori davanti ai vecchi spogliatoi e si osserverà un minuto di silenzio a centrocampo a cui parteciperanno anche alcuni vecchi compagni di squadra di Naudè. Bersagliotto e le cheerleaders non faranno il consueto show pre partita, mentre verrà suonato l’inno dei Bersaglieri che sarà dedicato al campione scomparso. La mascotte, comunque, farà il suo ingresso in campo nell’intervallo per allietare i supporters inglesi e i bambini presenti allo stadio. I giocatori della Femi-Cz Rugby Rovigo, poi, dovrebbero scendere sul terreno di gioco col lutto al braccio. La società, poi, vuole dare a tutti i tifosi e gli appassionati la possibilità di esprimere il proprio ricordo del gigante buono sudafricano. Per questo è stato preparato un cartello su cui chiunque può lasciare il proprio pensiero. Il manifesto “Addio Dirk” è stato allestito nella segreteria dello stadio Battaglini, dove già a partire da stasera chiunque potrà recarsi per consegnare la propria dedica che verrà affissa sul cartello. Ma il momento clou sarà sabato, giorno della partita con i Saracens, quando il manifesto “Addio Dirk” sarà posizionato davanti agli spogliatoi vecchi, dove tutti potranno recarsi a fine primo tempo e al termine dell’incontro, per affiggere la propria testimonianza, ricordo o saluto. I messaggi, poi, saranno raccolti e pubblicati sul sito web della società www.rugbyrovigo.com. La società, inoltre, è vicina alla famiglia e testimonia il proprio cordoglio per la dolorosa scomparsa di un grande uomo e di un grandissimo giocatore che resterà indelebile nella gloriosa storia della Rugby Rovigo.
A NOI ROSSOBLU.. LA CELTIC NON VA GIU..