Poccio ha scritto:mq cambiando focus, contro l'irlanda io la vedo ben dura...la loro terza linea è più forte della nostra a mio avviso e la nostra terza linea è il nostro reparto più forte!! paura, eh...
Se le terze italiane (Parisse soprattutto) giocano come contro l'Inghilterra, non abbiamo granché da temere da quelle irlandesi.
Ma se Parisse sgabbiana lontano dal bd e dalle ruck per fare i suoi numerini tra i 3/4, i soli Zanni e Barbieri (o chi per loro) non sono in grado di caricarsi di tutto il lavoro fisico!
L'Irlanda ha in Sean O'Brien un giocatore esplosivo in attacco, ma che ancora in difesa non si sporca tanto il muso a sgrugnarsi, tende a entrare in ruck quando i palloni sono da rubare oppure quando è tra i primi.
Dissicuro lo fa più del "medio Parisse" visto nell'ultimo anno. Inoltre ha un impatto fisico devastante, sia in attacco che in difesa, è un armadio ma più solido.
Tuttavia il Parisse di sabato gli è 2 spanne sopra.
Come giocano gli altri due (Heaslip e Ferris)?
Bilanciatissimi.
Tutti ad ammirare le prodezze di O'Brien in attacco, senza guardare quanti cavolo di palloni che ruba Heaslip a partita (3 limpidi possessi almeno) e senza contare il lavoro che fa Stephen Ferris in difesa.
Heaslip fa spessissimo il lavoro di un 7, dal lato chiuso del campo è lui di solito a rubare palloni. Inoltre lavora in ruck in maniera impressionante, incessante, a contrastare fisicamente chi ci sta lì. Rompe le palle, tenta controruck (lui e Healy tantissimo) e costringe l'attacco ad aggiungere uomini, togliendone dal gioco fuori.
Fuori c'è il signor Ferris che aspetta ogni avversario a braccia aperte: è un picchiatore, è il George Foreman del rugby, ai mondiali ha preso McCalman, Horwill, Elsom, McCabe, Ashley-Cooper e li ha smontati fisicamente uno a uno. Poi una settimana dopo l'ha fatto con Castrogiovanni, Parisse e Barbieri.
Lui è la terza linea più importante dell'Irlanda (erano secoli che non avevano uno così): è lì per prendere i ball carrier avversari, quelli che dovrebbero targettare certi difensori e dare avanzamento al gioco, e annullarli fisicamente.
Per contro in attacco è meno presente palla in mano, anche se quando ce l'ha, si fa sentire!
Ma Zanni, Barbieri e Parisse visti sabato non hanno niente di meno di questi. I problemi saranno altrove... (dietro, molto dietro)