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JosephK. ha scritto:Io comunque provo in po' di tristezza. Gente come.lucchese, amenta, sarto ma pure giazzon... Manco trentenni e già a lasciare il rugby o a passare a semidilettantismo o al diletrantismo quando sono ai livelli più alti se non addirittura in nazionale. Il movimento deve trovare mezzi per riuscire a dare un minimo di stabilità almeno nel periodo in cui fanno gli atleti di professione.

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...e vedrai a fine anno quanto si allungherà questa lista...

thonk ha scritto:

JosephK. ha scritto:Io comunque provo in po' di tristezza. Gente come.lucchese, amenta, sarto ma pure giazzon... Manco trentenni e già a lasciare il rugby o a passare a semidilettantismo o al diletrantismo quando sono ai livelli più alti se non addirittura in nazionale. Il movimento deve trovare mezzi per riuscire a dare un minimo di stabilità almeno nel periodo in cui fanno gli atleti di professione.

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...e vedrai a fine anno quanto si allungherà questa lista...

Non vedo tutto questo problema. La base si é allargata, c'é gente che esce e gente che entra. Non é possibile che un movimento-azienda con un budget di ca. 70-80 milioni (budget di tutte le societá di Eccellenza e A comprese) possa garantire piú di 250-300 stipendi piú un migliaio di rimborsi spese esentasse. Ora sta alle societá finalmente tirare su un pó di soldi. A me viene tristezza guardando gli sponsor sui siti delle squadre, non viceversa. Poi qua lo dicono un pó tutti, Sarto Amenta ecc. hanno fatto bene, l'italiano in fondo meglio che cerchi la "sistemazione", i "rischi" senza doppia rete é meglio che se li prendano i foresti, i Sisi, i SAF, i Novillo e i Paz. Salvo poi accorgersene che ci danno la paga in qualsiasi sport

Ragazzi, c'è poco da stupirsi: il rugby non è il calcio. O arrivi a livelli altissimi oppure non puoi giocarlo senza costruirti qualcosa per il dopo. Coi guadagni ovali non ci campi di rendita come con quelli tondi. Talvolta quello che vuoi costruirti oggi per domani può non conciliarsi col restare al livello cui si è arrivati tecnicamente. E' triste, ma è reale.

jpr williams ha scritto:Ragazzi, c'è poco da stupirsi: il rugby non è il calcio. O arrivi a livelli altissimi oppure non puoi giocarlo senza costruirti qualcosa per il dopo. Coi guadagni ovali non ci campi di rendita come con quelli tondi. Talvolta quello che vuoi costruirti oggi per domani può non conciliarsi col restare al livello cui si è arrivati tecnicamente. E' triste, ma è reale.

come si fa a non darti ragione?
personalmente mi sto preparando a piangere e rimpiangere qualche giocatore e la cosa mi sta veramente mortificando.
devo ancora riprendermi dall'abbandono di Enrico Targa. Sabato era alla Guizza e a precisa domanda hai risposto:

"Se mi è dispiaciuto essere seduto sugli spalti? tu non hai idea di quanto ho invidiato i ragazzi poer tutto l'anno... oggi più che mai...".
Ilaria, la fidanzata, dice che si tiene in forma come se dovesse giocare.

a dire il vero perfino Ferraro, arrivato da Firenze, ha detto che per i primi 20 minuti non riusciva a stare seduto e voleva scavalcare la ringhiera...
ma questa è un'altra storia.

La differenza è che Targa avrebbe voluto essere in campo per giocare, Ferraro invece per menare cazzotti

E pensare che glielo pure impedito qualche volta...

Garryowen ha scritto:La differenza è che Targa avrebbe voluto essere in campo per giocare, Ferraro invece per menare cazzotti

Gigi è stato un grande giocatore, irruento se vogliamo, ma non un picchiatore professionista. Anzi, piuttosto ingenuo visto che le uniche volte che lo ha fatto si è sempre fatto beccare, a differenza di tanti "professionisti della castagna" bravissimi a tirar pugni e anche peggio senza farsi sgamare.
Dispiace vedere che uno deve essere sempre inchiodato ad un clichè solo per un paio di alzate di testa estemporanee.

thonk ha scritto:come si fa a non darti ragione?
personalmente mi sto preparando a piangere e rimpiangere qualche giocatore e la cosa mi sta veramente mortificando.
devo ancora riprendermi dall'abbandono di Enrico Targa. Sabato era alla Guizza e a precisa domanda hai risposto:

"Se mi è dispiaciuto essere seduto sugli spalti? tu non hai idea di quanto ho invidiato i ragazzi poer tutto l'anno... oggi più che mai...".
Ilaria, la fidanzata, dice che si tiene in forma come se dovesse giocare.

Purtroppo storie così ci saranno sempre. Enrico me lo ricordo bene e mi è sempre piaciuto molto, anche per la dedizione alla causa e l'attaccamento ai colori. Da noi è accaduta la stessa cosa con Alberto Bergamo, molto bravo e promettente ala/centro che dovendo scegliere fra il rugby ed il lavoro come ingegnere ha scelto giocoforza il secondo. Successe l scorso anno a Viadana ad uno dei migliori tallonatori italiani, Giovanni Scalvi, che optò per entrare in un prestigioso studio legale genovese e quest'anno, sempre a Viadana, per Tommaso Bergonzini, bravissimo pilone che ha deciso di aprire un'attività commerciale.
So di ragazzi, senza fare nomi, che in eccellenza prendono rimborsi spese di 7/800 euro al mese: che vuoi dirgli?

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:La differenza è che Targa avrebbe voluto essere in campo per giocare, Ferraro invece per menare cazzotti

Gigi è stato un grande giocatore, irruento se vogliamo, ma non un picchiatore professionista. Anzi, piuttosto ingenuo visto che le uniche volte che lo ha fatto si è sempre fatto beccare, a differenza di tanti "professionisti della castagna" bravissimi a tirar pugni e anche peggio senza farsi sgamare.
Dispiace vedere che uno deve essere sempre inchiodato ad un clichè solo per un paio di alzate di testa estemporanee.

Stesso discorso che ho fatto nel thread dell’Eccellenza in risposta a Rovigoto. Lì si parlava del pubblico di Rovigo, ma la sostanza è la stessa. Non si può chiamare cliché il frutto di un’osservazione diretta e ripetuta.

Garryowen ha scritto:Stesso discorso che ho fatto nel thread dell’Eccellenza in risposta a Rovigoto. Lì si parlava del pubblico di Rovigo, ma la sostanza è la stessa. Non si può chiamare cliché il frutto di un’osservazione diretta e ripetuta.

Quindi tu hai visto Ferraro tirare pugni ad ogni partita.
Chissà dov'ero in tutta la durata della sua carriera se gliel'ho visto fare una volta sola.

jpr williams ha scritto:

thonk ha scritto:come si fa a non darti ragione?
personalmente mi sto preparando a piangere e rimpiangere qualche giocatore e la cosa mi sta veramente mortificando.
devo ancora riprendermi dall'abbandono di Enrico Targa. Sabato era alla Guizza e a precisa domanda hai risposto:

"Se mi è dispiaciuto essere seduto sugli spalti? tu non hai idea di quanto ho invidiato i ragazzi poer tutto l'anno... oggi più che mai...".
Ilaria, la fidanzata, dice che si tiene in forma come se dovesse giocare.

Purtroppo storie così ci saranno sempre. Enrico me lo ricordo bene e mi è sempre piaciuto molto, anche per la dedizione alla causa e l'attaccamento ai colori. Da noi è accaduta la stessa cosa con Alberto Bergamo, molto bravo e promettente ala/centro che dovendo scegliere fra il rugby ed il lavoro come ingegnere ha scelto giocoforza il secondo. Successe l scorso anno a Viadana ad uno dei migliori tallonatori italiani, Giovanni Scalvi, che optò per entrare in un prestigioso studio legale genovese e quest'anno, sempre a Viadana, per Tommaso Bergonzini, bravissimo pilone che ha deciso di aprire un'attività commerciale.
So di ragazzi, senza fare nomi, che in eccellenza prendono rimborsi spese di 7/800 euro al mese: che vuoi dirgli?

Un altro dei fratelli Scalvi, che giocava a Colorno, ha smesso perché essendo laureato in medicina, è stato chiamato -credo- per un contratto al San Raffaele.
I direttori sportivi quando acquistano un giocatore devono stare attenti. Va bene se frequentano l’università, è un indizio anche della qualità del ragazzo, però non devono essere trovo bravi negli studi. Meglio acquistare dei fuoricorso

jpr williams ha scritto:Ragazzi, c'è poco da stupirsi: il rugby non è il calcio. O arrivi a livelli altissimi oppure non puoi giocarlo senza costruirti qualcosa per il dopo. Coi guadagni ovali non ci campi di rendita come con quelli tondi. Talvolta quello che vuoi costruirti oggi per domani può non conciliarsi col restare al livello cui si è arrivati tecnicamente. E' triste, ma è reale.

Che poi è triste fino ad un certo punto eh.

Perché almeno io non riesco ad immaginare un rugby che dia lavoro ben pagato a centinaia o migliaia di atleti, così come fa il calcio con relative punte retributive astronomiche, senza che poi diventi ostaggio dei media e degli sponsor e del processo del lunedì e delle mogli veline che fanno i reality e delle isterie collettive e delle tifoserie di buzzurri. Voi direte, la NBA e la NFL eccetera; ma questo funziona solo in America. L'unico sport professionistico di squadra che abbia attecchito in Europa con numeri decisamente superiori al rugby è il basket (pallavolo, pallamano e hockey credo di no, ma magari potrò essere smentito).

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:Stesso discorso che ho fatto nel thread dell’Eccellenza in risposta a Rovigoto. Lì si parlava del pubblico di Rovigo, ma la sostanza è la stessa. Non si può chiamare cliché il frutto di un’osservazione diretta e ripetuta.

Quindi tu hai visto Ferraro tirare pugni ad ogni partita.
Chissà dov'ero in tutta la durata della sua carriera se gliel'ho visto fare una volta sola.

In tutte le partite che ho visto, sì. Pochi scontri faccia a faccia, più spesso colpi a tradimento, da dietro o con l’avversario girato. La maggior parte delle volte così, senza un motivo apparente.

doublegauss ha scritto:Che poi è triste fino ad un certo punto eh.

Perché almeno io non riesco ad immaginare un rugby che dia lavoro ben pagato a centinaia o migliaia di atleti, così come fa il calcio con relative punte retributive astronomiche, senza che poi diventi ostaggio dei media e degli sponsor e del processo del lunedì e delle mogli veline che fanno i reality e delle isterie collettive e delle tifoserie di buzzurri. Voi direte, la NBA e la NFL eccetera; ma questo funziona solo in America. L'unico sport professionistico di squadra che abbia attecchito in Europa con numeri decisamente superiori al rugby è il basket (pallavolo, pallamano e hockey credo di no, ma magari potrò essere smentito).

Su questo sono in linea di massima d'accordo. Diciamo che, troisianamente parlando, si potrebbe fare 50 da orsacchiotto anzichè 1 da leone o 100 da pecora...
Fra i cristianironaldi e un rimborso da 7/800 euro si potrebbe anche fare un bello stipendio da impiegato di concetto o da quadro...

Garryowen ha scritto:

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:Stesso discorso che ho fatto nel thread dell’Eccellenza in risposta a Rovigoto. Lì si parlava del pubblico di Rovigo, ma la sostanza è la stessa. Non si può chiamare cliché il frutto di un’osservazione diretta e ripetuta.

Quindi tu hai visto Ferraro tirare pugni ad ogni partita.
Chissà dov'ero in tutta la durata della sua carriera se gliel'ho visto fare una volta sola.

In tutte le partite che ho visto, sì. Pochi scontri faccia a faccia, più spesso colpi a tradimento, da dietro o con l’avversario girato. La maggior parte delle volte così, senza un motivo apparente.

Allora uno di noi due non l'ha mai visto giocare davvero...