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Quello che mi sorprende è la convivenza in una stessa struttura, il Sacco, della prof.ssa Gismondi e del prof. Galli.
Si saluteranno, quando si incrociano ospedale? Si rivolgeranno la parola?
Il Sacco è una struttura d'eccellenza, sicuramente entrambi saranno validi professionisti, però nel loro atteggiamento sta tutta la differenza fra un clinico, il prof. Galli, che vede e conosce personalmente i malati, e una studiosa da laboratorio, che vede solo vetrini e reagenti.
La Gismondi e i suoi collaboratori nel primi giorni (e forse anche adesso) si sono ritrovati a lavorare giorno e notte, a dormire due ore a notte e lei ha reagito un po' d'istinto e ha detto qualche corbelleria.
Galli sarà anche lui sotto grande pressione, però mi sembra più equilibrato.
Burioni a sua volta ha risposto male, ha, come si dice, "sclerato" perché se già fai uno sforzo pazzesco per far capire la gravità della situazione alla popolazione, chiedi di stare in casa (e inizialmente nessuno ci stava) e ti vedi compromettere tutto da una collega, una che dovrebbe stare dalla stessa parte della barricata...

Galli è venuto fuori dopo rispetto alla Gismondi. è venuto fuori quando il problema era non riuscire più a curare tutti. credo che in ambito scientifico sia normale la convivenza tra pensieri differenti. soprattutto quando vi sono ruoli differenti. le questioni della Gismondi non riguardano il campo di azione di Galli e viceversa, anche se ora tutto pare sovrapponibile. è sotto gli occhi di tutti che esistono diversi modi di reagire di fonte a questo virus, e sto parlando di amministrazioni politiche di differenti stati. bisogna andare di sintesi e ascoltare tutti, eliminando via via i meno credibili alla riprova dei fatti. la Gismondi ha sbagliato all'inizio, non meno dei medici di mezzo mondo che sostengono alcune dichiarazioni di eminenti politici esteri; in seguito si è ricreduta sulla durata e sulle conseguenze del contagio da codvi, pur non avendo cambiato l'impostazione ideale di fondo. ti ricordo che anche la Capua pensa che i dati vadano armonizzati. e se lo pensa vuol dire che c'è qualche stato- chi sarà?- che registra il tutto seguendo più la linea di pensiero della Gismondi che quella di Burioni.

In momenti d'emergenza, quando si chiede uno sforzo particolare ai cittadini, si deve remare tutti dalla stessa parte, soprattutto se si è parte della stessa squadra. Ci pensano già i NoVax e i virologi-della-rete a minimizzare.
Se la pensi diversamente fate una bella riunione, si prende una decisione e anche se non sei d'accordo ti adegui.
Il messaggio della Gismondo è stato dannosissimo. Prova ad andare sulla pagina di Burioni e leggi che parole si sta prendendo, che offese pesantissime è costretto subire da quei co.glio.ni dei NoVax. Quanti tentativi di delegittimazione deve subire.

quello che dici è veramente insopportabile e odioso. lo scienziato saprà scrollare le spalle e tirare dritto nonostante questi idioti.

però non è minimizzare. come ha fatto all'inizio. è offrire un'altra visione, non meno buia direi. sono le due matrici di pensiero per affrontare il virus nelle democrazie occidentali.

Sono d' accordo sul remare tutti dalla stessa parte ma Burioni non puo' dire come ha fatto su Twitter che i morti per influenza sono solo 2-300 all' anno. Li conosce anche lui i dati dell' ISS.

ogni volta che ci penso mi crollano le braccia. penso a quelle povere persone che muoiono come uno che sta annegando, da coscienti. non riesco a levarmi questa immagine dalla testa. ed è sulla melma di questa immagine che mi viene da pensare, nel torbido, con i piedi bloccati. il buio, l'immobilità. la solitudine e la coscienza lucida della prossimità alla morte. chi vive queste situazioni vive in un mondo estremo il cui urlo di dolore è insopprimibile. la morte si diffonde e c'è qualcuno che fa di tutto per impedirla. Galli per me ha questa visione delle cose. Burioni- per quanto santone con ragione scientifica aprioristica- e la Gismondo fanno parte di un mondo distante dalla malattia. ed è per quello che hanno matrici di pensiero. Galli pensa a salvare, contenere, stringere una mano per l'ultima volta. potrebbe ammalarsi e morire pure lui, tanto vicino è alla bestia! gli altri, pur non al sicuro, possono pensare ai dati e al loro senso logico, strutturale e strategico.

ascoltare Galli adesso è come telefonare ad uno che sta sul fronte durante la guerra. dobbiamo renderci conto di questo. fronte di guerra alla malattia, non è l'ufficio di guerra dove pensano alle strategie e dove i morti sono dati statistici. Galli ha parlato di ospedali scambiati per il fronte di guerra, mentre dovrebbero essere retrovie.

i casini "veri" stanno solo per incominciare. da lunedi chiusi i cantieri. sono sicuro che qui si riesce ad organizzare il lavoro in cantiere in sicurezza, per esempio limitando le persone al chiuso o in generale. leggo che chiudono le fabbriche. e siamo già in recessione! speriamo che passi il più presto possibile

hai letto, indietro nella discussione, sulla reale data prevista di attenuazione del contagio?

perdonate l'eccesso di interventi ugnoli.

la grande differenza che ci viene comunicata dal fronte, la differenza rispetto all'influenza, che è una collina, un degradare verso la morte lentamente, con interventi mirati ad ammorbidire il più possibile- per un senso profondamente umanistico- la grande caduta; la differenza è la veloce e subitanea gravità. non solo nei soggetti senili, anche in quelli giovani, di media età e di prossimità alla senilità. uno sta male gravemente da subito, giovane o vecchio. e questo, per la nostra sanità pubblica non prevede una domanda. salviamo tutti, questa è la nostra sanità originaria.

una cosa assurda è che la nostra sanità sia rimasta fedele ai principi più alti della medicina umanistica nonostante nella sostanza sia stata scheletrizzata. svenduta ai conti, ai bilanci, allo scambio, alla politica, alla finanza, e a un po tutto, a qualsiasi cosa che ne comprasse le intenzioni.

qui localmente +41 (+30%) in mezza giornata, metà in Ospedale, 10 intensivi (160) e 3 morti. non bene

tonione ha scritto: 14 mar 2020, 0:02 ... la nostra sanità sia rimasta fedele ai principi più alti della medicina umanistica nonostante nella sostanza sia stata scheletrizzata. svenduta...

non diciamo fesserie please. ogni bilancio regionale spende 2/3 sulla sanità. una buona, ottima sanità non salva una società, ne si autoalimenta. la verità è che non possiamo neanche più permetterci questa sanità, allungare la vita media di x anni a costi sempre maggiori.

Studio interessante anche se non aggiornatissimo nei dati:

https://medium.com/@tomaspueyo/coronavi ... d3d9cd99ca

This is what you can conclude:
Excluding these, countries that are prepared will see a fatality rate of ~0.5% (South Korea) to 0.9% (rest of China).
Countries that are overwhelmed will have a fatality rate between ~3%-5%