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Squilibrio ha scritto: 23 dic 2020, 14:14

Garry ha scritto: 23 dic 2020, 14:11

Squilibrio ha scritto: 23 dic 2020, 13:58

Garry ha scritto: 22 dic 2020, 16:00 Peccato che non si sia candidato Cantoni.
Per quello che sta facendo a Colorno io lo avrei votato di corsa.

https://www.federugby.it/index.php?opti ... 48&lang=it

Beh, ma cosa c'entra Cantoni?

Leggi tutto, suqalificato per offese all'arbitro... Sinceramente mi sembra strana la cosa perchè io l'ho sempre visto come una persona composta e a modo a vedere le partite.

Comunque si a Colorno a mio parere sta facendo bene, ne hanno messo di tempo ma penso che sia l'unica realtà davvero positiva del parmense

ma Cantoni con il discorso Zebre non c'entrava nulla? non era lui il riferimento politico del progetto di privatizzazione che poi si è squgliato come sappiamo?
All'epoca abbiamo speso fiumi di parole su chi fosse il responsabile del fallimento Zebre....

Immaginare Vaccari in cordata con Gavazzi mi sembra fantascienza. La famiglia Vaccari è in rotta da tempo con Gavazzi e una candidatura di Paolo ufficializzata dopo che il Presidente è sceso nuovamente in campo, sarebbe una chiara dichiarazione di distacco e indipendenza. Se ciò accadrà sarà interessante leggere il suo programma che, per essere credibile, dovrà avere dei contenuti innovativi e di chiaro cambiamento dalla linea della passata gestione. La persona comunque è di buon livello, con una credibilità rugbystica alle spalle e potrebbe avere delle buone possibilità vista anche a sua esperienza trascorsa negli ambienti federali. La favola del suo coinvolgimento non trasparente nell'assegnazione dei contributi per la realizzazione dei campi , nasce dalla solita macchina del fango tipicamente italiana e non ha mai avuto alcun riscontro reale.

https://www.ilmessaggero.it/sport/rugby ... 57444.html
Interessante intervista a De Anna, uno dei candidati.
Per quanto riguarda il rapporto Vaccari,-Gavazzi non me so abbastanza, io prendevo spunto da quello che scrive Giovannelli (che sinceramente non mi ispira per nulla fiducia)

A me invece non dà nessuna fiducia De Anna. Uomo per tutte le stagioni, politico di lungo corso in un partito che non commento per misericordia

speartakle ha scritto: 24 dic 2020, 8:04 https://www.ilmessaggero.it/sport/rugby ... 57444.html
Interessante intervista a De Anna, uno dei candidati.
Per quanto riguarda il rapporto Vaccari,-Gavazzi non me so abbastanza, io prendevo spunto da quello che scrive Giovannelli (che sinceramente non mi ispira per nulla fiducia)

Ma davvero vuole smantellare il sistema delle accademie federali Under 18 e Under 20? E’ mutuato da fior di nazioni potenze nel rugby e inoltre le nazionali giovanili - almeno loro - se la cavano di gran lunga meglio di quella dei “grandi”?
«Sì, costano troppo, non danno abbastanza risultati e hanno fatto saltare un corretto rapporto fra club, franchigie e nazionali».

Disfare quanto faticosamente costruito negli ultimi dieci anni è facile, ma poi come rifare? Come ripartire per inseguire avversari già molto più veloci?
«Le accademie non serviranno più, eccetto quella del centrosud, perché le due franchigie (Zebre Parma e Benetton Treviso, ndr) dovranno avere l’under 20 e schierare anche un XV seniores nel Top 10 ovvero Top 12. E anche le squadre di questo campionato dovranno allestire l’under 20 che ogni domenica in trasferta viaggerà insieme alla squadra maggiore per contenere i costi».

Forse sono io che non ho capito bene ma le accademie non vanno bene però praticamente vuole le accademie U20 delle franchigie (che vuole private entrambe) oltre alla seconda squadra nel massimo campionato. Ora già le nostre franchie sono le più povere del pro14 (le zebre sicuro ma anche Benetton nella parte bassa). Da dove vengono quei 10/15 milioni? Dai privati? Auguri. Dalla federazione? E allora dov'è il risparmio.
Senza contare che le accademie U18 con queste ipotizzate non c'entrano nulla

Se si leggono i programmi si vedono piccoli cambiamenti fra l'uno e l'altro per il semplice motivo che sono tutti condizionati dal doversi adeguare alla sfida del rugby internazionale pro.
A parte chi propone anche qui la decrescita felice, non si offendano per favore, il rugby italiano deve confrontarsi con questo e la credibilità delle proposte si misura esclusivamente rispetto all'obiettivo fisso.
Non ci sono delusioni possibili e i percorsi devono essere la gestione migliore delle attuali risorse e i progetti credibili per incrementarle.
Il resto è artificio inutile, se non dannoso.
Esiste poi il piano della credibilità su cui non entro, se non per elencare alcuni motivi di scarsa opportunità in forma di domanda a cui chi vota dovrà dare risposta:
# l'usato sicuro, più Saccà di Gavazzi in ragione della sua costante permanenza nei posti di diretta responsabilità Fir, può dare ancora una spinta propulsiva al rugby italiano?
# il competitore storico Innocenti riuscirà a trovare un gruppo credibile di consiglieri da affiancare, visto che alcuni passi del suo programma sono stati adattati al reale?
# la new entry Poggiali oltre alla sua patinata presentazione perché non ricerca un accordo con altri per essere più competitivo?
# Vaccari, che pare avere un un appoggio variegato e diffuso, avrà il coraggio di confrontarsi con Gavazzi, che però a mio avviso non si è schierato contro di lui?
Gli altri a mio avviso non hanno possibilità e, forse, è meglio così.

speartakle ha scritto: 24 dic 2020, 8:04 https://www.ilmessaggero.it/sport/rugby ... 57444.html
Interessante intervista a De Anna, uno dei candidati.

Alla fine di questo articolo c'è anche il programma vero e proprio: https://www.nprugby.it/elio-de-anna-con ... programma/

Tralasciando l'impostazione grafica che poteva essere considerata accettabile forse 15 anni fa, mette sia idee che cifre nero su bianco. Due problemi:
- le idee non vengono giustificate. Es. Campionati maschili tutti la domenica, perché?
- non si capisce da dove arrivano i soldi. I fondi da CVC sono una tantum, qui invece si propongono delle spese correnti per la federazione mica da ridere. Inoltre propone che le franchigie abbiano una seconda squadra in Top12 e una u20 ciascuna, senza però fare cenno a finanziamenti ulteriori. Con il budget attuale fanno fatica a stare dietro al Pro14, figuriamoci ad altri due campionati.

jentu ha scritto: 24 dic 2020, 11:02Se si leggono i programmi si vedono piccoli cambiamenti fra l'uno e l'altro per il semplice motivo che sono tutti condizionati dal doversi adeguare alla sfida del rugby internazionale pro.
A parte chi propone anche qui la decrescita felice, non si offendano per favore, il rugby italiano deve confrontarsi con questo e la credibilità delle proposte si misura esclusivamente rispetto all'obiettivo fisso.

Se parli di me non mi offendo affatto.
Solo non parlo affatto di decrescita felice, ma, piuttosto, di realistica presa di coscienza dell'incolmabile distanza fra noi e quelli con cui presuntuosamente pretenderemmo di confrontarci. Non c'è niente da decrescere, solo da non montarsi la testa.
Come se un onesto agriturismo pretendesse di fatturare come McDonald's.

marte_ ha scritto: 24 dic 2020, 11:00

speartakle ha scritto: 24 dic 2020, 8:04 https://www.ilmessaggero.it/sport/rugby ... 57444.html
Interessante intervista a De Anna, uno dei candidati.

Forse sono io che non ho capito bene ma le accademie non vanno bene però praticamente vuole le accademie U20 delle franchigie...

Non devi cerare un senso alle parole di uno che è in politica da 25 anni, e in un certo tipo di politica.
Cerca il consenso e sente da che parte tira il vento.
Se giri sui social (anche qui) le voci ricorrenti sono che il sistema delle accademie costa troppo che non dà "abbastanza risultati" , e "com'era bello il campionato under 20" ecc...ecc...

Poi passa alle sparate: franchigie con seconda squadra nel massimo campionato eccetera.

Comunque con Olivier Magne ha giocato una bella carta, un nome "pesante", anche se da allenatore ancora.
Me lo ricordo sulla panchina del Brive e forse anche nella U20 francese

Garry ha scritto: 24 dic 2020, 11:27 Comunque con Olivier Magne ha giocato una bella carta, un nome "pesante", anche se da allenatore ancora.
Me lo ricordo sulla panchina del Brive e forse anche nella U20 francese

Vero, e solletica i ricordi anche con Villepreux, ma una cosa sono gli uomini immagine, che andrebbe verificato se sanno di essere stati nominati, altro è un sistema strutturato, che funziona indipendentemente da chi comanda.
È credibile solo chi è capace di costruirlo

Con tutto il rispetto per l immenso Villepreux, ma oggi i sistemi di gestione e sviluppo sono altra cosa.
Non me ne vogliano, ma il modello neozelandese o inglese per me sono i migliori.
Mi piace l idea dei manager al posto giusto, delle u20 legate alle franchigie, ma il resto è fuffa come ad esempio il campionato u20

speartakle ha scritto: 23 dic 2020, 15:53 ma Cantoni con il discorso Zebre non c'entrava nulla? non era lui il riferimento politico del progetto di privatizzazione che poi si è squgliato come sappiamo?
All'epoca abbiamo speso fiumi di parole su chi fosse il responsabile del fallimento Zebre....

Io ho parlato di Colorno non di Zebre

Sto ascoltando la presentazione personale di Poggiali.
Devo dire che la persona sembra molto valida.
Ancora mi deve convincere il programma, e ha alcuni punti che non mi piacciono, ma soprattutto non mi convincono assolutamente i compagni di strada.

Squilibrio ha scritto: 25 dic 2020, 11:24

speartakle ha scritto: 23 dic 2020, 15:53 ma Cantoni con il discorso Zebre non c'entrava nulla? non era lui il riferimento politico del progetto di privatizzazione che poi si è squgliato come sappiamo?
All'epoca abbiamo speso fiumi di parole su chi fosse il responsabile del fallimento Zebre....

Io ho parlato di Colorno non di Zebre

Eh grazie...