Mi dispiace, ma (Cit. Metabolik) " il modello australiano della ripulitura (inaugurato nella semifinale SA NZ del 2003)" (ovvero il portatore ha il sostegno appena dietro di lui, che sul placcaggio non può che entrare di lato a disassare l'intervento del recupero difensivo) fatto da Tonga mi sembrava che di recente non fosse più ammesso nella gestione dei punti d'incontro in celtic e nei test delle nazionali, invece ad un certo punto a Padova si possono fare ed hanno permesso ai tongani delle piattaforme sicure di attacco che, nelle occasioni che siamo riusciti a contrastare, vedevano altri tipi di intervento degli altri sostegni di conservazione "discutibili". La relazione del nostro capitano con l'arbitro a Padova, ma anche con il 2/3 della terna in campo a Firenze (ero molto vicino ad Owen) sono "difficoltose".jpr williams ha scritto:Tutto il resto lo sottoscrivo, ma non attacchiamoci a ste robe qua; il vittimismo non ci serve a niente. Gli errori (ammesso che di errori si possa parlare: magari abbiamo visto male noi al quindicesimo replay e non l'arbitro in campo) vanno e vengono. Quello che dobbiamo imparare a fare sono le scelte corrette e la gestione dei momenti come quello che evidenzi alla fine. Due calci in mezzo ai pali anzichè in touche e un pò di "temporeggiamento" nelle fasi finali ed ora staremmo a parlare di "prova di maturità" e di conferme. Se prima di sabato avevo buone ragioni per fidarmi di Conchuir e del suo staff, oggi ne ho ancora di più. Per quello che ho visto in campo e perchè penso che gli errori saranno un utile insegnamento.jentu ha scritto: abbiamo preso solo 3 mete con SAF e Tonga di cui una con un in avanti tongano evidente (abbiamo un problema con gli arbitri celtici e sarà bene individuare quale, visto che ci arbitrano ogni 2x3).
Allora riuscire a capire perchè e provare a risolvere il problema vuol dire crescere, spero tu sia d'accordo.