MONDIALE UNDER 20
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Campo11
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Re: MONDIALE UNDER 20
Io ho delle perplessità sulla partita di Campagnaro; è vero è giovane e ha più tempo per farsi ma contro il Galles è stato il ''meno-peggio'': al primo minuto ha rischiato di farsi stoppare un calcetto a scavalcare ai limiti della ns linea dei 22, ha dato 2 palle-uomo a rischio grave di infortunio, nel calcio, escluso il drop, non ha dato una gran prova di precisione. Bisogna riconoscere nel ragazzo coraggio nel prendere le decisioni, quello si, ma al 90% erano tutte sbagliate o mal eseguite, comunque è giovane e si farà!!
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JosephK.
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Re: MONDIALE UNDER 20
Comunque è l'unico che ci ha provato e ha fatto vedere qualche lampo di valore e un po' di voglia di inventare qualcosa. Io ricordo anche qualche buona percussione centrale.Campo11 ha scritto:Io ho delle perplessità sulla partita di Campagnaro; è vero è giovane e ha più tempo per farsi ma contro il Galles è stato il ''meno-peggio'': al primo minuto ha rischiato di farsi stoppare un calcetto a scavalcare ai limiti della ns linea dei 22, ha dato 2 palle-uomo a rischio grave di infortunio, nel calcio, escluso il drop, non ha dato una gran prova di precisione. Bisogna riconoscere nel ragazzo coraggio nel prendere le decisioni, quello si, ma al 90% erano tutte sbagliate o mal eseguite, comunque è giovane e si farà!!
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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zorrykid
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Re: MONDIALE UNDER 20
che per caso sia la differenza tra chi gioca ogni domenica e chi fa solo schemi, palestra e panchina?JosephK. ha scritto:Comunque è l'unico che ci ha provato e ha fatto vedere qualche lampo di valore e un po' di voglia di inventare qualcosa. Io ricordo anche qualche buona percussione centrale.Campo11 ha scritto:Io ho delle perplessità sulla partita di Campagnaro; è vero è giovane e ha più tempo per farsi ma contro il Galles è stato il ''meno-peggio'': al primo minuto ha rischiato di farsi stoppare un calcetto a scavalcare ai limiti della ns linea dei 22, ha dato 2 palle-uomo a rischio grave di infortunio, nel calcio, escluso il drop, non ha dato una gran prova di precisione. Bisogna riconoscere nel ragazzo coraggio nel prendere le decisioni, quello si, ma al 90% erano tutte sbagliate o mal eseguite, comunque è giovane e si farà!!
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Ghiaccio
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Re: MONDIALE UNDER 20
qualsiasi sia il motivo di un così scarso livello quantitativo e qualitativo del gioco, o dovuto a una preparazione carente o un sovraccarico da troppe ripetizioni, a un ingozzo collettivo presso l'accademia federale, o financo perchè il nostro rugby arriva solo fin li ...... i tecnici dovrebbero mettersi da parte .... se dei ragazzi di 18-19 anni non sono esplosivi, svegli, carichi, precisi, aggressivi, intelligenti e non hanno il MANA come dicono i maori, non può essere colpa dei singoli e se così fosse : "molto male" vuol dire che non sappiamo neanche selezionarli.... cosa hanno fatto a Tirrenia in preparazione ? sono tutti così scarichi mentalmente ?
eppure l'ultimo 6 nazioni qualche sprazzo di gioco accettabile c'è stato possibile che facciamo sempre un passo avanti per poi farne uno e mezzo indietro ?
lasciamo poi stare le scelte tattiche.... non so giudicare da tecnico ... so giudicare da appassionato ....ma è il caso di far calciare un bravo ragazzo che NON arriva a 40 metri utili di calcio con tutta la buona volontà e il vento a favore ? che scelta è calciare sempre e comunque ? ma non è possibile vedere una squadra che porta troppi uomini sui punti di incontro anche quando non servono e questi stessi ci mettono troppo tempo a far uscire la palla e troppo tempo ad alzarsi e a ritornare utili sul punto successivo ? è possibile avere pochi palloni all'apertura quasi sempre isolata dalla reattività della difesa avversaria ? è possibile vederli salire in difesa con la lentezza delle mucche da latte nei pascoli dell'Engadina ? è possibile vedere la nostra ala non riuscire a recuperare lo sprint-escargot di un flanker ? è possibile non notare quanto rare siano le occasioni in cui sull'uno contro uno i nostri ragazzi superino l'avversario o rompano il placcaggio ? Parlo da appassionato non da tecnico ma il prodotto finale è veramente di seconda fascia.....
eppure l'ultimo 6 nazioni qualche sprazzo di gioco accettabile c'è stato possibile che facciamo sempre un passo avanti per poi farne uno e mezzo indietro ?
lasciamo poi stare le scelte tattiche.... non so giudicare da tecnico ... so giudicare da appassionato ....ma è il caso di far calciare un bravo ragazzo che NON arriva a 40 metri utili di calcio con tutta la buona volontà e il vento a favore ? che scelta è calciare sempre e comunque ? ma non è possibile vedere una squadra che porta troppi uomini sui punti di incontro anche quando non servono e questi stessi ci mettono troppo tempo a far uscire la palla e troppo tempo ad alzarsi e a ritornare utili sul punto successivo ? è possibile avere pochi palloni all'apertura quasi sempre isolata dalla reattività della difesa avversaria ? è possibile vederli salire in difesa con la lentezza delle mucche da latte nei pascoli dell'Engadina ? è possibile vedere la nostra ala non riuscire a recuperare lo sprint-escargot di un flanker ? è possibile non notare quanto rare siano le occasioni in cui sull'uno contro uno i nostri ragazzi superino l'avversario o rompano il placcaggio ? Parlo da appassionato non da tecnico ma il prodotto finale è veramente di seconda fascia.....
Ghiaccio
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Campo11
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Re: MONDIALE UNDER 20
La grande differenza tra i ns rugbysti e quelli delle altre squadre, a mio avviso, sta nella reattività atletica; se poi ci mettiamo anche la lentezza nell' adattamento alle varie situazioni di gioco il tutto si moltiplica e i 50 punti di differenza contro il Galles ne sono la + chiara dimostrazione. Qualcuno ha sbagliato, o il programma o la preparazione atletica, è evidentissimo, ammetterlo???
- andrea12
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Re: MONDIALE UNDER 20
Da allenatore e da preparatore fisico non voglio credere che i problemi siano solo questi. Per me, il problema è un po' più garve e strutturale: la bruttissima e inultile evidenza che le cosiddette "giocate", da un certo livello in su, non solo non servono ma sono anche deteriori. I ragazzi, tutti, per il livello in cui sono, non sanno nè leggere nè decidere in base a quello che avviene dall'altra parte (ed lo vediamo ancora meglio sulle decisioni di gioco al piede.........). Si assite sempre ad una intenzione di applicare qualcosa che, in quel momento, non ci sta. Il rugby U.14/16, quello in cui insieme si decide per quello che accade davanti (quindi testa alta e provare a capire cosa sta succedendo e cosa è opportuno fare), qui non è stato metabolizzato (ma per molti sarebbe una vera novità). Rispetto al top rugby di 5/8 anni fa, dove tutto veniva strutturato, andando anche a creare la convinzione di poter uscire dai casini con la regoletta fatta e rifatta, non funziona più. Anzi, gli stessi australiani, gallesi e ancora di più i francesi (che non hanno mai digerito molto il concetto di struttura), ma anche molti altri, giocano a vista e la decisione collettiva proviene da quella che io chiama intelligenza collettiva; ma che in più, ti permette velocità di esecuzione molto più efficaci (se leggiamo uguale là davanti, dobbiamo decidere, senza accordarci, cosa è meglio). Ma questo proviene solo da un vissuto qualitativo: no sacconi, no scudi, no skill fine a sè stesse o a ciò che predetermina il coach e neppure agli schemi (eventualmente ne puoi fare qualcuno sulle ripartenze da fase statica ma per poi viaggiare d'istinto: touch e qualche situazione da mischia ordinata).
Manca la lettura e la gioia di giocare.
Spero di avere torto.
Buon rugby per domani
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koma
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Re: MONDIALE UNDER 20
Barrabas ha scritto:Lo hanno ampiamento annunciato.koma ha scritto:
Purtroppo RaiSport non ha ancora ufficializzato il palinsesto di domani; teoricamente nel pomeriggio dovremmo avere conferme in merito..![]()
Domani Francia-Inghilterra alle 18.10 e Italia-Argentina alle 20.10 in diretta. Sudafrica-Nuova Zelanda in differita alle 23.
GGGRRRRRAAAAAAZIE !!!!!!
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Tallonatore80
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Re: MONDIALE UNDER 20
andrea non ti serve un vice ? faccio il tesserino e mi fiondo da voi.andrea12 ha scritto:Da allenatore e da preparatore fisico non voglio credere che i problemi siano solo questi. Per me, il problema è un po' più garve e strutturale: la bruttissima e inultile evidenza che le cosiddette "giocate", da un certo livello in su, non solo non servono ma sono anche deteriori. I ragazzi, tutti, per il livello in cui sono, non sanno nè leggere nè decidere in base a quello che avviene dall'altra parte (ed lo vediamo ancora meglio sulle decisioni di gioco al piede.........). Si assite sempre ad una intenzione di applicare qualcosa che, in quel momento, non ci sta. Il rugby U.14/16, quello in cui insieme si decide per quello che accade davanti (quindi testa alta e provare a capire cosa sta succedendo e cosa è opportuno fare), qui non è stato metabolizzato (ma per molti sarebbe una vera novità). Rispetto al top rugby di 5/8 anni fa, dove tutto veniva strutturato, andando anche a creare la convinzione di poter uscire dai casini con la regoletta fatta e rifatta, non funziona più. Anzi, gli stessi australiani, gallesi e ancora di più i francesi (che non hanno mai digerito molto il concetto di struttura), ma anche molti altri, giocano a vista e la decisione collettiva proviene da quella che io chiama intelligenza collettiva; ma che in più, ti permette velocità di esecuzione molto più efficaci (se leggiamo uguale là davanti, dobbiamo decidere, senza accordarci, cosa è meglio). Ma questo proviene solo da un vissuto qualitativo: no sacconi, no scudi, no skill fine a sè stesse o a ciò che predetermina il coach e neppure agli schemi (eventualmente ne puoi fare qualcuno sulle ripartenze da fase statica ma per poi viaggiare d'istinto: touch e qualche situazione da mischia ordinata).
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La penso esattamente come te.
Manca la gioia di giocare.
e il coraggio di tentare.
tanti schemi, tra l'altro applicati male, e zero grinta.
Continuo a pensare che sia impossibile per un ventenne avere i crampi dopo 40 minuti di partita...
io alla loro età, senza accademie ne palestre, correvo 80 minuti di partita, dopo aver fatto 30 minuti di riscaldamento, ed a fine partita avevo ancora energia per rompere le palle sotto le docce
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
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Ale_86
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Re: MONDIALE UNDER 20
Niente salto dei fossi per lungo all´intervallo?Tallonatore80 ha scritto: io alla loro età, senza accademie ne palestre, correvo 80 minuti di partita, dopo aver fatto 30 minuti di riscaldamento, ed a fine partita avevo ancora energia per rompere le palle sotto le docce
Perdona, ma era servita su un piatto d´argento
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Tallonatore80
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Re: MONDIALE UNDER 20
No, i fossi no... ma c'era una certa biondina... 
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zorrykid
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Re: MONDIALE UNDER 20
Credo che il problema principale è che le accademie sono fine a se stesse. Per come sono fatte diventano il punto di arrivo e non il punto di partenza di un giocatore. Chi viene chiamato in accademia pensa già di essere arrivato. Sto dubbio mi viene quando sento ragazzi che tornano al club e non giocano perchè hanno preso una bottarella in allenamento, oppure dicono, quando alleni, che cavolo stai dicendo in accademia si fa così, o propongono in allenamento o adirittura in partita cose che fanno in accademia... Son con te quando dici ragioniamo sul cosa fare piuttosto sul come fare. Ma certe capacità le devi avere. Resto allibito quando vedo che i calci d'invio sono fatti dal MM piuttosto che da un'apertura. Se da apertura non sai fare un drop decente da una ripresa del gioco, difficilmente hai una gestione del gioco al piede quando hai la palla in mano... Velocità, profondità, linee di corsa sembrano parole straniere per noi...andrea12 ha scritto:Da allenatore e da preparatore fisico non voglio credere che i problemi siano solo questi. Per me, il problema è un po' più garve e strutturale: la bruttissima e inultile evidenza che le cosiddette "giocate", da un certo livello in su, non solo non servono ma sono anche deteriori. I ragazzi, tutti, per il livello in cui sono, non sanno nè leggere nè decidere in base a quello che avviene dall'altra parte (ed lo vediamo ancora meglio sulle decisioni di gioco al piede.........). Si assite sempre ad una intenzione di applicare qualcosa che, in quel momento, non ci sta. Il rugby U.14/16, quello in cui insieme si decide per quello che accade davanti (quindi testa alta e provare a capire cosa sta succedendo e cosa è opportuno fare), qui non è stato metabolizzato (ma per molti sarebbe una vera novità). Rispetto al top rugby di 5/8 anni fa, dove tutto veniva strutturato, andando anche a creare la convinzione di poter uscire dai casini con la regoletta fatta e rifatta, non funziona più. Anzi, gli stessi australiani, gallesi e ancora di più i francesi (che non hanno mai digerito molto il concetto di struttura), ma anche molti altri, giocano a vista e la decisione collettiva proviene da quella che io chiama intelligenza collettiva; ma che in più, ti permette velocità di esecuzione molto più efficaci (se leggiamo uguale là davanti, dobbiamo decidere, senza accordarci, cosa è meglio). Ma questo proviene solo da un vissuto qualitativo: no sacconi, no scudi, no skill fine a sè stesse o a ciò che predetermina il coach e neppure agli schemi (eventualmente ne puoi fare qualcuno sulle ripartenze da fase statica ma per poi viaggiare d'istinto: touch e qualche situazione da mischia ordinata).
Manca la lettura e la gioia di giocare.
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Re: MONDIALE UNDER 20
ohibo'...
chissà perche' questa cosa che dici zorry l'ho sentita più e più volte...
altro che non giocare per una bottarella...
Io ho solo una perplessità: che cosa ci guadagna materialmente un club a mandare i ragazzi in accademia e vederseli rimandare grassi e pigri? spero che almeno vi diano dei soldi...
chissà perche' questa cosa che dici zorry l'ho sentita più e più volte...
altro che non giocare per una bottarella...
Io ho solo una perplessità: che cosa ci guadagna materialmente un club a mandare i ragazzi in accademia e vederseli rimandare grassi e pigri? spero che almeno vi diano dei soldi...
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Tallonatore80
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Re: MONDIALE UNDER 20
Andrea Cavinato, ct della Nazionale Italiana U20, ha ufficializzato la formazione che domani sera alle ore 20.10 (diretta Rai Sport 2), allo Stadio "Battaglini" di Rovigo, affronterà l'Argentina nelle semifinali dei playout del Mondiale U20. Esordio fin dal primo minuto dei due "rincalzi", Conforti e Sarto, mentre si conferma in mediana il giovanissimo Campagnaro.
La partita di domani metterà le due squadre una di fronte all'altra per la seconda volta in soli otto giorni: il 14 giugno, sempre a Rovigo, gli Azzurrini ed i Pumitas si erano affrontati nella seconda giornata della Pool A ed i sudamericani si erano imposti per 3-27 sull'Italia.
Un risultato che Leso e compagni puntano a ribaltare domani sera davanti al pubblico rodigino per poter festeggiare in anticipo la permanenza nell'elite internazionale giovanile senza dover passare dallo spareggio salvezza a cui sarebbero invece costretti domenica, in caso di sconfitta, contro la perdente dell'altra semifinale dei play-out tra Tonga e Scozia.
Nella formazione titolare, dopo la sconfitta contro il Galles di sabato a Treviso, rientrano Cosulich a estremo e Visentin all'ala tra i trequarti, con il neoconvocato Leonardo Sarto subito all'ala dal primo minuto. Confermata tanto la coppia dei centri con Alberghini e Castello che la mediana con Palazzani alla mischia e Campagnaro all'apertura, mentre in terza linea Conforti prende il posto di Bocchi - spostato in seconda linea - con la maglia numero otto e Brancoli che riconquista un posto tra i flanker insieme al sempre presente Ghiraldini. In seconda, Bocchi divide il reparto con Gerosa, confermato titolare. In prima linea, inamovibili i piloni Leso e Quaglio, con Lupetti che torna dal primo minuto nel ruolo di tallonatore.
"Sarà una partita diversa da quella di otto giorni fa - spiega Andrea Cavinato - perché ormai le due squadre si conoscono e non penso che i Pumitas punteranno ancora sul dominio fisico dei propri avanti quanto sulla possibilità di metterci in difficoltà sui palloni di recupero. Per questo - prosegue il tecnico degli Azzurrini - la qualità del nostro possesso sarà fondamentale. Dovremo essere noi a fare la partita, non l'Argentina. Detto ciò, voglio vedere una squadra umile, che si ricordi della sconfitta subita nella prima partita contro i sudamericani e che sia consapevole di come, per vincere domani, sia necessario dare più del 100%. In attacco dovremo cambiare passo - chiude Cavinato - mentre in difesa non potremo concedere la superiorità negli scontri individuali che abbiamo concesso sino a ora".
ITALIA U20
15 Augusto COSULICH (Benetton Treviso)
14 Leonardo SARTO (Petrarca Padova)
13 Giovanni ALBERGHINI (HBS GranDucato Parma)
12 Tommaso CASTELLO (Banco di San Giorgio Cus Genova)
11 Michele VISENTIN (Benetton Treviso)
10 Michele CAMPAGNARO (Rugby Mirano)
9 Guglielmo PALAZZANI (Cammi Calvisano)
8 Federico CONFORTI (Petrarca Padova)
7 Edoardo GHIRALDINI (Petrarca Padova)
6 Giacomo BRANCOLI (Livorno Rugby)
5 Filippo GEROSA (BancaMonteParma Crociati)
4 Jacopo BOCCHI (Benetton Treviso)
3 Piermaria LESO (Petrarca Padova)
2 Andrea LUPETTI (Estra I Cavalieri Prato)
1 Nicola QUAGLIO (Femi-CZ Rovigo)
a disposizione
16 Giovanni MAISTRI (Cammi Calvisano)
17 Riccardo CAGNA (MPS Viadana)
18 Alfio MAMMANA (Amatori Catania)
19 Andrea BALSEMIN (HBS GranDucato Parma)
20 Vittorio CALLORI DI VIGNALE (Estra I Cavalieri Prato)
21 Francesco MENON (Consiel Firenze 1931)
22 Guido CALABRESE (Gladiatori Sanniti)
FONTE: RUGBY1823
http://rugby1823.blogosfere.it/2011/06/ ... gnaro.html
La partita di domani metterà le due squadre una di fronte all'altra per la seconda volta in soli otto giorni: il 14 giugno, sempre a Rovigo, gli Azzurrini ed i Pumitas si erano affrontati nella seconda giornata della Pool A ed i sudamericani si erano imposti per 3-27 sull'Italia.
Un risultato che Leso e compagni puntano a ribaltare domani sera davanti al pubblico rodigino per poter festeggiare in anticipo la permanenza nell'elite internazionale giovanile senza dover passare dallo spareggio salvezza a cui sarebbero invece costretti domenica, in caso di sconfitta, contro la perdente dell'altra semifinale dei play-out tra Tonga e Scozia.
Nella formazione titolare, dopo la sconfitta contro il Galles di sabato a Treviso, rientrano Cosulich a estremo e Visentin all'ala tra i trequarti, con il neoconvocato Leonardo Sarto subito all'ala dal primo minuto. Confermata tanto la coppia dei centri con Alberghini e Castello che la mediana con Palazzani alla mischia e Campagnaro all'apertura, mentre in terza linea Conforti prende il posto di Bocchi - spostato in seconda linea - con la maglia numero otto e Brancoli che riconquista un posto tra i flanker insieme al sempre presente Ghiraldini. In seconda, Bocchi divide il reparto con Gerosa, confermato titolare. In prima linea, inamovibili i piloni Leso e Quaglio, con Lupetti che torna dal primo minuto nel ruolo di tallonatore.
"Sarà una partita diversa da quella di otto giorni fa - spiega Andrea Cavinato - perché ormai le due squadre si conoscono e non penso che i Pumitas punteranno ancora sul dominio fisico dei propri avanti quanto sulla possibilità di metterci in difficoltà sui palloni di recupero. Per questo - prosegue il tecnico degli Azzurrini - la qualità del nostro possesso sarà fondamentale. Dovremo essere noi a fare la partita, non l'Argentina. Detto ciò, voglio vedere una squadra umile, che si ricordi della sconfitta subita nella prima partita contro i sudamericani e che sia consapevole di come, per vincere domani, sia necessario dare più del 100%. In attacco dovremo cambiare passo - chiude Cavinato - mentre in difesa non potremo concedere la superiorità negli scontri individuali che abbiamo concesso sino a ora".
ITALIA U20
15 Augusto COSULICH (Benetton Treviso)
14 Leonardo SARTO (Petrarca Padova)
13 Giovanni ALBERGHINI (HBS GranDucato Parma)
12 Tommaso CASTELLO (Banco di San Giorgio Cus Genova)
11 Michele VISENTIN (Benetton Treviso)
10 Michele CAMPAGNARO (Rugby Mirano)
9 Guglielmo PALAZZANI (Cammi Calvisano)
8 Federico CONFORTI (Petrarca Padova)
7 Edoardo GHIRALDINI (Petrarca Padova)
6 Giacomo BRANCOLI (Livorno Rugby)
5 Filippo GEROSA (BancaMonteParma Crociati)
4 Jacopo BOCCHI (Benetton Treviso)
3 Piermaria LESO (Petrarca Padova)
2 Andrea LUPETTI (Estra I Cavalieri Prato)
1 Nicola QUAGLIO (Femi-CZ Rovigo)
a disposizione
16 Giovanni MAISTRI (Cammi Calvisano)
17 Riccardo CAGNA (MPS Viadana)
18 Alfio MAMMANA (Amatori Catania)
19 Andrea BALSEMIN (HBS GranDucato Parma)
20 Vittorio CALLORI DI VIGNALE (Estra I Cavalieri Prato)
21 Francesco MENON (Consiel Firenze 1931)
22 Guido CALABRESE (Gladiatori Sanniti)
FONTE: RUGBY1823
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Re: MONDIALE UNDER 20
Io inizio a pensarla un po' come Tonni, mi sa che i carichi di lavoro sono stati drammaticamente segati. Perché al 6 nazioni comunque un po' più di brillantezza in campo c'era.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
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Ghiaccio
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Re: MONDIALE UNDER 20
condivido al 100%andrea12 ha scritto:Da allenatore e da preparatore fisico non voglio credere che i problemi siano solo questi. Per me, il problema è un po' più garve e strutturale: la bruttissima e inultile evidenza che le cosiddette "giocate", da un certo livello in su, non solo non servono ma sono anche deteriori. I ragazzi, tutti, per il livello in cui sono, non sanno nè leggere nè decidere in base a quello che avviene dall'altra parte (ed lo vediamo ancora meglio sulle decisioni di gioco al piede.........). Si assite sempre ad una intenzione di applicare qualcosa che, in quel momento, non ci sta. Il rugby U.14/16, quello in cui insieme si decide per quello che accade davanti (quindi testa alta e provare a capire cosa sta succedendo e cosa è opportuno fare), qui non è stato metabolizzato (ma per molti sarebbe una vera novità). Rispetto al top rugby di 5/8 anni fa, dove tutto veniva strutturato, andando anche a creare la convinzione di poter uscire dai casini con la regoletta fatta e rifatta, non funziona più. Anzi, gli stessi australiani, gallesi e ancora di più i francesi (che non hanno mai digerito molto il concetto di struttura), ma anche molti altri, giocano a vista e la decisione collettiva proviene da quella che io chiama intelligenza collettiva; ma che in più, ti permette velocità di esecuzione molto più efficaci (se leggiamo uguale là davanti, dobbiamo decidere, senza accordarci, cosa è meglio). Ma questo proviene solo da un vissuto qualitativo: no sacconi, no scudi, no skill fine a sè stesse o a ciò che predetermina il coach e neppure agli schemi (eventualmente ne puoi fare qualcuno sulle ripartenze da fase statica ma per poi viaggiare d'istinto: touch e qualche situazione da mischia ordinata).
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