Inviato: 8 feb 2008, 19:07
Proviamo ad analizzare la situazione.
Come salute e come morale, stiamo meglio noi, questo è chiaro. Nonostante la recente sconfitta in casa e gli infortuni, gli inglesi sono tuttora convinti di batterci con relativa facilità, e questo è un vantaggio per noi. Magari la squadra inglese, se ancora sorretta come ai Mondiali da uno spirito di gruppo, potrebbe trasformare la rabbia e la frustrazione per le critiche in patria in una prestazione d'orgoglio; ma potrebbe anche darsi che questa squadra si sfaldi alle prime difficoltà, se nello spogliatoio non regna armonia d'intenti (magari!
).
Analizzando le formazioni, gli albionici sono in emergenza in prima linea. Bene, perché i titolari sono molto forti. Si tratta però pur sempre della prima linea di una nazionale inglese: noblesse oblige! Pensare di andare a spasso con loro, pur con un gruppo collaudato come il nostro, è pura utopia. Avremo sicuramente un vantaggio nel finale di partita con due piloni freschi, ma dobbiamo vedere come ci arriviamo. Tra i piloni, spero che Ghiraldini possa far sentire la sua maggiore freschezza soprattutto nel gioco aperto.
In seconda linea la battaglia sarà dura: loro sono grossi ed esperti. Negli allineamenti la nuova "gestione Parisse" sta dando buoni frutti (anche se all'Irlanda mancava un certo O'Connell), che però avrà un durissimo banco di prova domenica.
Lo scontro tra le terze promette scintille e sarà probabilmente la chiave per determinare l'andamento della partita. Sinceramente non conosco Lipman che di nome, ma con un Mauro così non ce n'è per nessuno (forse il Martyn Williams di Twickenham può contrastarlo, forse). Haskell lo vedo superiore ai nostri closeside, che però hanno il vantaggio di poterlo affrontare avvicendandosi, tra Parisse e Easter bisogna vedere se prevarrà la solidità dell'inglese o la mobilità del nostro.
Pier sostiene che Travagli è meglio di Gomarsall. Io spero che sappia far valere la sua gioventù, perché se Gomarsall trova spazi, è abbastanza esperto da sfruttarli.
Wilko... non puoi batterlo. Devi sperare che non basti. Ci condizionerà tantissimo. Dovremo fare una pressione infernale su di lui per limitarlo. Per farlo, abbiamo Parisse, Masi, Mauro e Mirco, non credo che sarà una domenica di tutto riposo per lui.
Masi calcerà? Di certo, il deficitario gioco al piede a Dublino ci ha messo nella condizione di dover attuare il gioco di Mallett in posizioni svantaggiose (ricordo lo strabismo della statistica: abbiamo avuto più possesso e meno territorio). Da un lato, mettere in campo un sistema di gioco "sudafricano", basato sul possesso vicino ai raggruppamenti e l'apertura al largo solo se in potenziale soprannumero, è rischiosissimo contro avanti esperti e smaliziati come quelli inglesi, che possono sempre metterti quella manina in ruck e rubarti l'ovale sotto il naso. Dall'altro andare a sondare le profondità della difesa inglese senza il criterio che può dare un MA dal piede esperto è un azzardo che può risultarci fatale. Vedremo in che cosa consiste la "fase due" dell'avvicinamento di Masi al ruolo, e soprattutto se prevede l'uso del piede.
Non vedo grandissime differenze tra i centri nostri e loro. Flood è più talentuoso, Mirco più veloce (se finalmente riesplodesse quel passo in più che aveva nel 2006!...
); Noon e Canale, sul campo fanno scopa (nel senso che si annullano a vicenda, che cosa avevate capito?
).
Nelle ali abbiamo sicuramente un punto debole. Ma confido nel fatto che Robertson possa far valere la sua velocità. Solo che non potrà dare nessuno spazio al suo dirimpettaio, perché appena uno qualsiasi di quei due prende velocità, gli sarà arduo fermarlo. Lo stesso vale per Galon, che invece ha il fisico, ma non la corsa di quei due. Comunque la rigiri, possono farci molto male. L'unica è limitarli a corse molto vicino alla touche, dove possano essere fermati con l'aiuto della linea laterale. In ogni caso, l'unico sistema per fermare i 3/4 inglesi è una difesa di squadra rigorosa e attenta; purtroppo, è esattamente quello che, secondo Mallett, ci è mancato a Dublino. Speriamo che in settimana ci abbiano lavorato! Vainikolo sostiene di voler forzare canali centrali: magari! Al centro non temiamo azioni di forza. Temo però che Ashton questo lo sappia.
Andando a vedere gli estremi, non so chi mi faccia più pena. Sia Bortolussi che Balshaw sono stati massacrati da critica, stampa e tifosi e stanno attraversando un periodo di appannamento. Spero tanto che il nostro sappia tirarsene fuori, magari con l'aiuto dello stadio.
Come salute e come morale, stiamo meglio noi, questo è chiaro. Nonostante la recente sconfitta in casa e gli infortuni, gli inglesi sono tuttora convinti di batterci con relativa facilità, e questo è un vantaggio per noi. Magari la squadra inglese, se ancora sorretta come ai Mondiali da uno spirito di gruppo, potrebbe trasformare la rabbia e la frustrazione per le critiche in patria in una prestazione d'orgoglio; ma potrebbe anche darsi che questa squadra si sfaldi alle prime difficoltà, se nello spogliatoio non regna armonia d'intenti (magari!
Analizzando le formazioni, gli albionici sono in emergenza in prima linea. Bene, perché i titolari sono molto forti. Si tratta però pur sempre della prima linea di una nazionale inglese: noblesse oblige! Pensare di andare a spasso con loro, pur con un gruppo collaudato come il nostro, è pura utopia. Avremo sicuramente un vantaggio nel finale di partita con due piloni freschi, ma dobbiamo vedere come ci arriviamo. Tra i piloni, spero che Ghiraldini possa far sentire la sua maggiore freschezza soprattutto nel gioco aperto.
In seconda linea la battaglia sarà dura: loro sono grossi ed esperti. Negli allineamenti la nuova "gestione Parisse" sta dando buoni frutti (anche se all'Irlanda mancava un certo O'Connell), che però avrà un durissimo banco di prova domenica.
Lo scontro tra le terze promette scintille e sarà probabilmente la chiave per determinare l'andamento della partita. Sinceramente non conosco Lipman che di nome, ma con un Mauro così non ce n'è per nessuno (forse il Martyn Williams di Twickenham può contrastarlo, forse). Haskell lo vedo superiore ai nostri closeside, che però hanno il vantaggio di poterlo affrontare avvicendandosi, tra Parisse e Easter bisogna vedere se prevarrà la solidità dell'inglese o la mobilità del nostro.
Pier sostiene che Travagli è meglio di Gomarsall. Io spero che sappia far valere la sua gioventù, perché se Gomarsall trova spazi, è abbastanza esperto da sfruttarli.
Wilko... non puoi batterlo. Devi sperare che non basti. Ci condizionerà tantissimo. Dovremo fare una pressione infernale su di lui per limitarlo. Per farlo, abbiamo Parisse, Masi, Mauro e Mirco, non credo che sarà una domenica di tutto riposo per lui.
Masi calcerà? Di certo, il deficitario gioco al piede a Dublino ci ha messo nella condizione di dover attuare il gioco di Mallett in posizioni svantaggiose (ricordo lo strabismo della statistica: abbiamo avuto più possesso e meno territorio). Da un lato, mettere in campo un sistema di gioco "sudafricano", basato sul possesso vicino ai raggruppamenti e l'apertura al largo solo se in potenziale soprannumero, è rischiosissimo contro avanti esperti e smaliziati come quelli inglesi, che possono sempre metterti quella manina in ruck e rubarti l'ovale sotto il naso. Dall'altro andare a sondare le profondità della difesa inglese senza il criterio che può dare un MA dal piede esperto è un azzardo che può risultarci fatale. Vedremo in che cosa consiste la "fase due" dell'avvicinamento di Masi al ruolo, e soprattutto se prevede l'uso del piede.
Non vedo grandissime differenze tra i centri nostri e loro. Flood è più talentuoso, Mirco più veloce (se finalmente riesplodesse quel passo in più che aveva nel 2006!...
Nelle ali abbiamo sicuramente un punto debole. Ma confido nel fatto che Robertson possa far valere la sua velocità. Solo che non potrà dare nessuno spazio al suo dirimpettaio, perché appena uno qualsiasi di quei due prende velocità, gli sarà arduo fermarlo. Lo stesso vale per Galon, che invece ha il fisico, ma non la corsa di quei due. Comunque la rigiri, possono farci molto male. L'unica è limitarli a corse molto vicino alla touche, dove possano essere fermati con l'aiuto della linea laterale. In ogni caso, l'unico sistema per fermare i 3/4 inglesi è una difesa di squadra rigorosa e attenta; purtroppo, è esattamente quello che, secondo Mallett, ci è mancato a Dublino. Speriamo che in settimana ci abbiano lavorato! Vainikolo sostiene di voler forzare canali centrali: magari! Al centro non temiamo azioni di forza. Temo però che Ashton questo lo sappia.
Andando a vedere gli estremi, non so chi mi faccia più pena. Sia Bortolussi che Balshaw sono stati massacrati da critica, stampa e tifosi e stanno attraversando un periodo di appannamento. Spero tanto che il nostro sappia tirarsene fuori, magari con l'aiuto dello stadio.