la LIRE dice NO!
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supermax
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Re: la LIRE dice NO!
Mah. Il rugby, come è più degli altri sport, non è fatto solo di business e tecnica ma anche di tradizioni e rituali. La Celtic League non è una coppa ma un vero e proprio campionato regionale dove le rivalità fra gallesi, scozzesi ed irlandesi hanno un senso in quanto sentite anche tra i tifosi per ragioni di contiguità. Le franchigie italiane c'entrerebbero esattamente come l'Argentina nel 6N, cioè nulla. Diverso sarebbe il caso della partecipazione nelle coppe europee con due o tre franchigie interregionali in cui inserire i migliori italiani e 5-6 stranieri di alto livello, che io vedrei molto più favorevolmente rispetto al progetto Magners League. Poi, ovviamente, tutto è opinabile....
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rivel1
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Re: la LIRE dice NO!
sunriseboy ha scritto:A parte che vietare gli stranieri oggi (per fortuna) non sarebbe più consentito perchè sarebbe una discriminazione in ambito lavorativo in base alla nazionalità (e sul punto l'Unione Europea è molto severa), ma poi paragonare le possibilità del movimento del calcio a quelle del Rugby, anche solo a titolo di "precedente", è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.cumonfeelthenoize ha scritto: Guarda c'è un precedente: nel 1964-66 il calcio vietò i giocatori stranieri, visto che i vivai erano a pezzi.... Ci misero fino al 1977 a vincere coppa UEFA, ma ce la fecero e senza stranieri. Nel frattempo si costruì la nazionale che perse imemritatamente i mondiali del 1978 e vinse quelli del 1982.
Dici che portare due "supersquadre" a Roma e Venezia ucciderebbe il Rugby italiano, ma dici che bisogna portare il Rugby nelle grandi città e salvare la provincia, diffondendolo nel territorio.
Beh, grazie! Se fosse così facile....è come dire che per risolvere il problema della fame in Africa basta dare da mangiare a tutto il continente nero....facile, no?![]()
E per portare il Rugby nelle grandi città (suppongo che tu intenda ad alto livello, visto che altrimenti c'è già) qual'è la ricetta? Costringere con le armi qualche grosso imprenditore ad investire nel Rugby con competenza, voglia ed entusiasmo?
Se si potesse....
La soluzione è : pubblicità!! i soldi della fir invece che sprecarli in varie cose si usano tutti per una mega campagna mediatica
paghi tv per spazi promozionali, paghi la gazzetta e tuttosport per mettere il rugby in ottava pagina invece che in trentesima
Bombardi gli italiani di rugby, e gli italiani andranno allo stadio. Continua a dire che il super10 è di alto livello, e gli italiani ci crederanno fino a che non diventrà la realtà. Scrivi che al flaminio a vedere la capitolina ci sono 5mila persone, e nel giro di 4-5mesi ci saranno per davvero. invece lo sportivo medio in italia sì e no che sa come è fatto il campionato di rugby italiano, però crede che la nazionale sia tra le sei più forti al mondo e perda solo per sfiga ogni partita del 6nazioni
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita
Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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sunriseboy
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Re: la LIRE dice NO!
.....Scrivi che abbiamo vinto il Grande Slam anche quest'anno, e tra qualche anno sarà la verità!rivel1 ha scritto: La soluzione è : pubblicità!! i soldi della fir invece che sprecarli in varie cose si usano tutti per una mega campagna mediatica
paghi tv per spazi promozionali, paghi la gazzetta e tuttosport per mettere il rugby in ottava pagina invece che in trentesima
Bombardi gli italiani di rugby, e gli italiani andranno allo stadio. Continua a dire che il super10 è di alto livello, e gli italiani ci crederanno fino a che non diventrà la realtà. Scrivi che al flaminio a vedere la capitolina ci sono 5mila persone, e nel giro di 4-5mesi ci saranno per davvero. invece lo sportivo medio in italia sì e no che sa come è fatto il campionato di rugby italiano, però crede che la nazionale sia tra le sei più forti al mondo e perda solo per sfiga ogni partita del 6nazioni
(Mi piacerebbe provare anche quache "Scrivi che..." politico, ma mi varrebbe un ban - giustamente - !!!)
Principio della termodinamica applicato al forum di rugby.it, altrimenti detto "legge di Flor": qualsiasi discussione dopo n pagine di thread si converte in un topic su Scanavacca.
http://www.nokappa.it
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giangi2
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Re: la LIRE dice NO!
Credo che Sunrise e rivel1 abbiano ragione; pubblicizza il campionato e vedrai che aumenteranno spettatori e praticanti. La CL al momento non è un'opzione praticabile: Pier ha buoi argomenti, ma non si può dimenticare che il rugby in Italia è fatto dalle società, e quelle di S10 non possono vedere di buon occhio le novità che ne compromettono visibilità e risorse (tanto più se il mercato è "drogato" dalla federazione che dovrebbe essere invece arbitro super partes).
Una via intermedia potrebbe essere la partecipazione delle franchigie alle coppe, ma già adesso secondo me Viadana, Calvisano e Benetton sono in grado di non sfigurare, quindi non so chi potrebbe farsi da parte per lasciare posto alle franchigie.
Preso atto di questo, la FIR potrebbe veramente cercare di imporre regole più restrittive sugli stranieri (ci sono già adesso, non credo che si corra il rischio di andare fuori dalle norme europee), magari usando un po' delle sue entrate per incentivare di più l'uso dei giocatori italiani e in questo modo aiutare una società che volesse invstire, ad esempio, per far tornare Masi o i Bergamasco.
Una via intermedia potrebbe essere la partecipazione delle franchigie alle coppe, ma già adesso secondo me Viadana, Calvisano e Benetton sono in grado di non sfigurare, quindi non so chi potrebbe farsi da parte per lasciare posto alle franchigie.
Preso atto di questo, la FIR potrebbe veramente cercare di imporre regole più restrittive sugli stranieri (ci sono già adesso, non credo che si corra il rischio di andare fuori dalle norme europee), magari usando un po' delle sue entrate per incentivare di più l'uso dei giocatori italiani e in questo modo aiutare una società che volesse invstire, ad esempio, per far tornare Masi o i Bergamasco.
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Squilibrio
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Re: la LIRE dice NO!
Giangi, gli altri hanno ragionissima ma se non siamo noi i primi a crederci non vedo come possano cambiare le cose.
Diciamo sempre che il livello si è abbassato e non andiamo allo stadio.
Io sabato ero a parma ed eravamo i soliti 200 circa.
Inizio a credere che noi dobbiamo sempre criticare per imposizione divina.
Siamo sempre in contraddizione comunque con le nostre affermazioni perchè quando parliamo del campionato italiano diciamo che il livello è più basso e le grandi si sono abbassate al livello delle altre poi quando andiamo in un altro topic diciamo che le 3/4 squadre maggiori fanno progressi nelle coppe europee.
In verità, diciamola tutta, in europa tolte treviso, overmach viadana e gran tutte le altre fannob i loro calcoli e schierano le seconde o terze scelte per limitare i danni.
In questo modo non possiamo valutare realmente la distanza tra noi e gli altri (che comunque rimane anche per motivi economici e di conseguenza di ampiezza della rosa).
Per spingere le società ad alzare il livello io (come fir) dREI MOLTI SOLDI alle società (perchè se guardate la tabella una buona parte resta alla fir) che producono giocatori di alto livello (non a chi lo acquista, a chi lo forma) e suddividerei i proventi delle coppe per buona parte tenendo conto dei risultati delle stesse coppe. Questo sarebbe un buon inizio per spingere le società a investire sui settori giovanili e a non fare figure di bip nelle coppe
Diciamo sempre che il livello si è abbassato e non andiamo allo stadio.
Io sabato ero a parma ed eravamo i soliti 200 circa.
Inizio a credere che noi dobbiamo sempre criticare per imposizione divina.
Siamo sempre in contraddizione comunque con le nostre affermazioni perchè quando parliamo del campionato italiano diciamo che il livello è più basso e le grandi si sono abbassate al livello delle altre poi quando andiamo in un altro topic diciamo che le 3/4 squadre maggiori fanno progressi nelle coppe europee.
In verità, diciamola tutta, in europa tolte treviso, overmach viadana e gran tutte le altre fannob i loro calcoli e schierano le seconde o terze scelte per limitare i danni.
In questo modo non possiamo valutare realmente la distanza tra noi e gli altri (che comunque rimane anche per motivi economici e di conseguenza di ampiezza della rosa).
Per spingere le società ad alzare il livello io (come fir) dREI MOLTI SOLDI alle società (perchè se guardate la tabella una buona parte resta alla fir) che producono giocatori di alto livello (non a chi lo acquista, a chi lo forma) e suddividerei i proventi delle coppe per buona parte tenendo conto dei risultati delle stesse coppe. Questo sarebbe un buon inizio per spingere le società a investire sui settori giovanili e a non fare figure di bip nelle coppe
- diddi
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Re: la LIRE dice NO!
La Celtic League è un torneo che si disputa solo dal 2001, tra squadre che prima non solo non si erano mai incontrate, ma nemmeno esistevano: "Munster", "Leinster", etc non sono i nomi di gloriose storiche società irlandesi, ma di regioni amministrative (come se da noi esistessero "Veneto" e "Lazio", o "Nord" e "Centro"); in Galles, dalle 9 società preesistenti, attraverso una politica di fusioni nell'alto livello IMPOSTA DALLA FEDERAZIONE si passò alle 4 attuali (per esempio i "Dragons" recano la doppia cittadinanza di Newport e Gwent, la cui rivalità ha poco da invidiare a quella, per dire, tra Padova e Rovigo). In questo contesto tutt'altro che tradizionale, dettato dalla convenienza sportiva ed economica e mirato al miglioramento del rugby domestico soprattutto nell'alto livello, l'Italia ci starebbe invece proprio bene; a tal punto che chi dirige quella baracca non vede per nulla male, stante anche la "crisi" del rugby scozzese, l'ingresso di nostre formazioni. A patto che la CL diventi IL torneo di riferimento per l'alto livello in Italia, a discapito del S10.supermax ha scritto:Mah. Il rugby, come è più degli altri sport, non è fatto solo di business e tecnica ma anche di tradizioni e rituali. La Celtic League non è una coppa ma un vero e proprio campionato regionale dove le rivalità fra gallesi, scozzesi ed irlandesi hanno un senso in quanto sentite anche tra i tifosi per ragioni di contiguità. Le franchigie italiane c'entrerebbero esattamente come l'Argentina nel 6N, cioè nulla. Diverso sarebbe il caso della partecipazione nelle coppe europee con due o tre franchigie interregionali in cui inserire i migliori italiani e 5-6 stranieri di alto livello, che io vedrei molto più favorevolmente rispetto al progetto Magners League. Poi, ovviamente, tutto è opinabile....
Faccio presente che in CL sussiste la regola del massimo di 2 stranieri extracomunitari in campo, max 1 in panchina e max 4 in rosa. Per quanto riguarda i giocatori di stati membri della UE, le restrizioni sono impossibili perché illegali; tra le società partecipanti sembra però esistere nei fatti un "gentelmen's agreement" per limitarne l'utilizzo. Anche dal punto di vista della promozione del vivaio domestico, quindi, ci sarebbe poco di cui lamentarsi.
Io sono dell'opinione che il rugby italiano si gioverebbe enormemente della cassa di risonanza della partecipazione in un grande torneo europeo. I nostri Zanni, Marcato, Pratichetti, Derbyshire... costretti a misurarsi "quotidianamente" con i vari O'Driscoll, O'Gara, Paterson, White, Williams, O'Sullivan..., e non solo a Roma per il 6N o per i turni preliminari delle coppe europee. L'idea non vi solletica?
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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franky52
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Re: la LIRE dice NO!
Perfettamente d'accordo ... ma come giustamente fa notare diddisupermax ha scritto:Mah. Il rugby, come è più degli altri sport, non è fatto solo di business e tecnica ma anche di tradizioni e rituali.
Quindi le tradizioni si creano con l'interesse. E come non approvare, ancora, quanto scrive:diddi ha scritto:La Celtic League è un torneo che si disputa solo dal 2001, tra squadre che prima non solo non si erano mai incontrate, ma nemmeno esistevano: "Munster", "Leinster", etc ....
Ma la Ns. LIRE non riesce a passare "all'Euro" e per difendere il business derivante dalla coltivazione di un orto spelacchiato con troppe erbacce (leggici quel che vuoi ... io intendo giocatori stranieri di bassa qualità), il che non fa crescre il vivaio dei giovani Italiani.diddi ha scritto:Io sono dell'opinione che il rugby italiano si gioverebbe enormemente della cassa di risonanza della partecipazione in un grande torneo europeo. I nostri Zanni, Marcato, Pratichetti, Derbyshire... costretti a misurarsi "quotidianamente" con i vari O'Driscoll, O'Gara, Paterson, White, Williams, O'Sullivan..., e non solo a Roma per il 6N o per i turni preliminari delle coppe europee. L'idea non vi solletica?
Avremmo dovuto fiondarci in CL, ma per le stesse ragioni di cui sopra i Dragons vanno, senza scontrarsi con la Ns. squadra, qualunque fosse il 31/05, in coppa e noi ci teniamo un campionato di livello infimo. Due selezioni sarebbero l'inizio per poi poterne chiedere 4.
Pensate che 4 selezioni professionistiche, itineranti non procurerebbero un aumento del pubblico?
La serie A semi professionistica continuerebbe a giovarsi del campanile per il richiamo del pubblico e potrebbe fare da vero polmone alle 4 selezioni ... con criterio ... territoriale (?)
Goofus bird: un uccello che vola all'indietro, perché non gli interessa sapere dove va, ma da dove viene.(Borges - Manuale di zoologia fantastica)
- Tanu
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Re: la LIRE dice NO!
Ha ragione Pier: Il discorso del pubblico è secondario in un primo momento.pier12345 ha scritto:ma chi se ne frega se ci saranno molti spettatori per i primi 2 o 3 stagioni?
quelli che Padova o Rovigo o Rma o parma o TV ecc tifaranno sempre per i loro sqaudre...
( un caso per dimostrare....en Munster la rivalita fra i clubs locali e propio intenso sia Crok Constitutuion o Garryowen o Crescent o Shannon etc etc.....Idem en Ulster con Ballymena etc)
i Selezioni non devonno essere subito competitivi...cosi si puo fare le sqaudre con anche i migliroi giocatori delle Serie A, qualche giocaotre che fa troppo panchina nel Top10 ecc...e se volete inserire 2 o 3 stranieri forte.
Non si deve nemmeno toccare i giocatori gia ingaggiato con i clubs del Top10...
il punto e che i Celtic League offre una piataforma quasi uncia per SVILUPPARE giocatori...fareli crescere , e poi en 2 o 3 stagioni avrete una altra parco di quasi 45-60 giocatori pronti per prendere i posti delle stranieri nel Top10.
chi se ne frega se perderanno di grosso scarti nelle primi 2 stagioni??? non e importante..PERCHE TUTTI SAPRANNO CHE SON 2 NUOVI SELEIZIONI E CI VUOLE TEMPO PER CRESCERE...
la ironica e che il Top10 uscira molto piu forte en 2 o 3 stagioni..perche avranno la possibilita di ingagiare i giocatori che ha gia 2 o 3 stagioni di sperienza giocando nel Celtic League./ Magners League.
cioe ...esiste la possibilita di aver eil pane ed anche comerlo...un campionato che sirivira per dare piu visibilita , svilupare i giocatori , proteggere gli ambizioni europei dei clubs, ed sirvire come un vivaio attivo che il clbs del top10 poi drenare seconde i lorofa bisogni.
Considerate che Glasgow, Edinburgh e Connacht hanno una media di circa 1500 spettatori a partita.
Se poi davanti a un Leinster, Munster od ospreys, magari con una squadra competitiva, non riusciamo a fare 4/5.000 spettatori allora il problema non si pone: il rugby italiano oggi non è pronto culturalmente. Ma non cerchiamo alibi.
"Whenever you're wrong, admit it; Whenever you're right, shut up!" Ogden Nash
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Cane_di_Pavlov
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Re: la LIRE dice NO!
A che servirebbe spendere soldi nel pubblicizzare un prodotto fruibile solo in veneto (dove pubblicizzare il rugby non servirebbe granchè), a Parma, in due paeselli spersi nella campagna, a Roma e forse forse a L'Aquila o Prato?
Pos. Comune Regione Prov. Abitanti
1 Roma Lazio RM 2.706.428[8]
2 Milano Lombardia MI 1.304.183
3 Napoli Campania NA 972.780
4 Torino Piemonte TO 900.520
5 Palermo Sicilia PA 665.628
6 Genova Liguria GE 614.736
7 Bologna Emilia-Romagna BO 372.699
8 Firenze Toscana FI 365.505
9 Bari Puglia BA 325.052[9]
10 Catania Sicilia CT 301.228
Queste sono le 10 città più popolose dello stivale, solo Roma avrà 1/2 squadre in s10.
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rivel1
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Re: la LIRE dice NO!
serve ad espandere il movimento...
perchè di 10 squadre farne due lo farebbe crescere?? e se a roma non vanno a vedere la capitolina pèerchè dovrebbero farlo con la selezione centrosud?
e cmq la pubblicità in veneto servirebbe eccome, visto che il continuo martellamento del calcio(quale poi? in veneto è a un livello indecente) ha portato ha un disinteresamento... il plebiscito fa tanta gente solo per il derby, il monigo è sempre vuoto(oltre che muto).. solo a favaro veneto(perchè è una novità) c'è spesso gente
però nei maggiori quotidiani veneti la prima notizia di sport locale è sempre il calcio, anche le la squadra del posto fa schifo in C2 ma conquista le coppe in top10
Perchè?
risposta personale: non avrebbe senso dare sempre maggiore rilievo a un prodotto inferiore e con meno giro di tifosi(per fortuna c'è ancora + gente al battaglini che al gabrielli) se non ci fossero in giro soldi passati direttamente dalla società
perchè di 10 squadre farne due lo farebbe crescere?? e se a roma non vanno a vedere la capitolina pèerchè dovrebbero farlo con la selezione centrosud?
e cmq la pubblicità in veneto servirebbe eccome, visto che il continuo martellamento del calcio(quale poi? in veneto è a un livello indecente) ha portato ha un disinteresamento... il plebiscito fa tanta gente solo per il derby, il monigo è sempre vuoto(oltre che muto).. solo a favaro veneto(perchè è una novità) c'è spesso gente
però nei maggiori quotidiani veneti la prima notizia di sport locale è sempre il calcio, anche le la squadra del posto fa schifo in C2 ma conquista le coppe in top10
Perchè?
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Re: la LIRE dice NO!
p.s
se il rovigo rugby avesse lo stesso supporto mediatico del calcio, il battaglini farebbe 3-4mila spettatori ogni sabato
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Cane_di_Pavlov
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Re: la LIRE dice NO!
Politiche di marketing già viste in altri sport e naufragati miseramente.
Pubblicizzo il prodotto rugby (prodotto a mio avviso invendibile, se si parla di s10), ti faccio venire la voglia di andare a vedere una partita... ok ma dove?
Da Milano, Torino, Napoli, Bologna, Palermo... 'ndo vado?
Soldi buttati.
A Rovigo non credo manchi il supporto mediatico... è mancata per troppi anni una società "seria" che sappia cosa sono marketing e comunicazione.
Pubblicizzo il prodotto rugby (prodotto a mio avviso invendibile, se si parla di s10), ti faccio venire la voglia di andare a vedere una partita... ok ma dove?
Da Milano, Torino, Napoli, Bologna, Palermo... 'ndo vado?
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A Rovigo non credo manchi il supporto mediatico... è mancata per troppi anni una società "seria" che sappia cosa sono marketing e comunicazione.
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Re: la LIRE dice NO!
a non rovigo non hanno MAI saputo cosa sia il marketing, e non lo sanno tutt'ora.basta che guardi il costo delle magliette... (80 euro... dico che ne avranno vendute 2 in tutto l'anno) o il sito ufficiale (still to come dalla prima di campionato)
però quando i giornali e le radio parlavano solo di rugby la gente andava a vedere il rugby! e non dirmi che la serie c2 di bassa classifica è + vendibile del super10
l'unica radio polesana dedica 4ore ogni domenica al calcio, 0 minuti la settimana al rugby...
però quando i giornali e le radio parlavano solo di rugby la gente andava a vedere il rugby! e non dirmi che la serie c2 di bassa classifica è + vendibile del super10
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nem0
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Re: la LIRE dice NO!
rileggendo queste pagine si capisce come un pò tutti abbiano ragione, ma per cercare di fare un passo avanti nella discussione bisogna accantonare i sogni(non abbandonarli), ragionare pragmaticamente e soprattutto decidere dove si vuol andare!!
in ambito gestionale si suole descrivere a fondo le diverse opzioni per poi poter sceglier con maggior raziocinio!
scelta A: l'assunto è che il rugby italico è diverso da quello "europeo", è di nicchia ed individua quasi una cerchia di persone a cui piace sentirsi diversa da tutto il resto che la circonda e si vuole che tale rimanga il mondo ovale dello stivale.A livello nazionale(campionati interni)cambierebbe poco, eccetto forse l'inutilità di un campionato"professionistico"(o considerato tale!), la fir dovrebbe riversare tutti gli introiti del 6 nazioni sulle nazionali e sulle società con criteri di meritocrazia e che premino l'utilizzo di atleti dei vivai.
risultato la situazione rimarrebbe immutata, con una lenta crescita(grazie ai soldi del 6N)del movimento, tranne forse l'eliminazione della dicitura "professionistico" dal S10. la nazionale vivrebbe come ora di atleti selezionati dai campionati esteri nel bacino azzurro, e da qualche equiparato d'occasione, mantenendo grosso modo il livello competitivo attuale.
scelta B:l'assunto è che sì il rugby italico è diverso da quello delle altre potenze ovali, ma non per questo deve decidere di esser figlio di un dio minore. Deve accettare di cambiare per poter crescere, perderà qualcosa ma acquisterà qualcos'altro.
a questo punto sappiamo che ci serve:
1)far giocare un buon rugby ai nostri tesserati(è solo apparentemente un'ovvietà!)
2)non snaturale lo spirito del rugby, altrimenti sviluppiamo solo un business
3)creare movimento intorno al nostro mondo(non riesco a pensare al rugby solo come ad un prodotto da vendere).
attualmente abbiamo due opzioni per perseguire questi obiettivi:
opzione 1:crescita interna modello francia od inghilterra, un pò la strada che stà percorrendo ora la FIR.
necessita di tempi maggiori, con il rischio che si spenga l'attenzione di cui oggi godiamo.
certo si potrebbe trasformare il S10 in un ottimo campionato già dalla prossima stagione, magari pagando uno stipendio federale base per gli azzurri che scelgano di giocare in italia, o sperando che 10 magnati si stanchino del calcio e si convertano al rugby...ma ho già scritto che bisogna accantonare(momentaneamente)i sogni quando si parla sul serio!!
opzione 2:per arrivare ad un buon rugby dobbiamo creare "movimento" a cui dare anche il mondo intorno alla palla ovale(e qui ogniuno di voi potrebbe parlarmi di una particolarità diversa di questo mondo).
per far questo dobbiamo inserirci nel panorama mediatico sportivo(tutelare la natura del rugby è + complesso e dipende un po' da tutti noi).
FIR, magari con la LIRE, dovrebbe creare un canale digitale , o stipulare una collaborazione con uno già esistente, che viva di S10, 6N, di realtà locali con video auto prodotti dalle piccole squadre e di un pizzico di campionati esteri(i costi non sarebbero improponibili).
ora per attirare l'attenzione su questo prodotto dobbiamo conquistare una fetta di attenzione dai generalisti, cosa che la nazionale è riuscita a fare, ma il S10 no! proporre un intero campionato è forse troppo...ci sarebbe giusto lo spazio per un paio di squadre e per le loro vicissitudini...la gente incomincierebbe ad interessarsi al rugby e per chi vorrà fare il passo successivo c'è pronto il S10.
ora ad ogniuno la propria scelta, ma se si scegliesse di entrare in ML(o CL) credo che nel lungo periodo(un lustro)ne gioverebbe anche il S10. il rapporto fra selezioni(con tetto per stranieri)e squadre di s10 sarebbe simile a quello fra prime squadre e seconde(modello benetton, capitolina etc)ed alle squadre che prestano(se vogliono)un giocatore non potendolo schierare si potrebbe dare un premio economico superiore all'ingaggio (del periodo di prestito) dello stesso,in europa solo le migliori del S10 e periodo di prova di 5 anni.
molto dispendioso(ma fattibile)per la FIR che dovrebbe partorire le due selezioni e la tv, ma in 5 anni abbiamo uno quadrone azzurro con 3 scelte per ogni posto in squadra!
troppo??
in ambito gestionale si suole descrivere a fondo le diverse opzioni per poi poter sceglier con maggior raziocinio!
scelta A: l'assunto è che il rugby italico è diverso da quello "europeo", è di nicchia ed individua quasi una cerchia di persone a cui piace sentirsi diversa da tutto il resto che la circonda e si vuole che tale rimanga il mondo ovale dello stivale.A livello nazionale(campionati interni)cambierebbe poco, eccetto forse l'inutilità di un campionato"professionistico"(o considerato tale!), la fir dovrebbe riversare tutti gli introiti del 6 nazioni sulle nazionali e sulle società con criteri di meritocrazia e che premino l'utilizzo di atleti dei vivai.
risultato la situazione rimarrebbe immutata, con una lenta crescita(grazie ai soldi del 6N)del movimento, tranne forse l'eliminazione della dicitura "professionistico" dal S10. la nazionale vivrebbe come ora di atleti selezionati dai campionati esteri nel bacino azzurro, e da qualche equiparato d'occasione, mantenendo grosso modo il livello competitivo attuale.
scelta B:l'assunto è che sì il rugby italico è diverso da quello delle altre potenze ovali, ma non per questo deve decidere di esser figlio di un dio minore. Deve accettare di cambiare per poter crescere, perderà qualcosa ma acquisterà qualcos'altro.
a questo punto sappiamo che ci serve:
1)far giocare un buon rugby ai nostri tesserati(è solo apparentemente un'ovvietà!)
2)non snaturale lo spirito del rugby, altrimenti sviluppiamo solo un business
3)creare movimento intorno al nostro mondo(non riesco a pensare al rugby solo come ad un prodotto da vendere).
attualmente abbiamo due opzioni per perseguire questi obiettivi:
opzione 1:crescita interna modello francia od inghilterra, un pò la strada che stà percorrendo ora la FIR.
necessita di tempi maggiori, con il rischio che si spenga l'attenzione di cui oggi godiamo.
certo si potrebbe trasformare il S10 in un ottimo campionato già dalla prossima stagione, magari pagando uno stipendio federale base per gli azzurri che scelgano di giocare in italia, o sperando che 10 magnati si stanchino del calcio e si convertano al rugby...ma ho già scritto che bisogna accantonare(momentaneamente)i sogni quando si parla sul serio!!
opzione 2:per arrivare ad un buon rugby dobbiamo creare "movimento" a cui dare anche il mondo intorno alla palla ovale(e qui ogniuno di voi potrebbe parlarmi di una particolarità diversa di questo mondo).
per far questo dobbiamo inserirci nel panorama mediatico sportivo(tutelare la natura del rugby è + complesso e dipende un po' da tutti noi).
FIR, magari con la LIRE, dovrebbe creare un canale digitale , o stipulare una collaborazione con uno già esistente, che viva di S10, 6N, di realtà locali con video auto prodotti dalle piccole squadre e di un pizzico di campionati esteri(i costi non sarebbero improponibili).
ora per attirare l'attenzione su questo prodotto dobbiamo conquistare una fetta di attenzione dai generalisti, cosa che la nazionale è riuscita a fare, ma il S10 no! proporre un intero campionato è forse troppo...ci sarebbe giusto lo spazio per un paio di squadre e per le loro vicissitudini...la gente incomincierebbe ad interessarsi al rugby e per chi vorrà fare il passo successivo c'è pronto il S10.
ora ad ogniuno la propria scelta, ma se si scegliesse di entrare in ML(o CL) credo che nel lungo periodo(un lustro)ne gioverebbe anche il S10. il rapporto fra selezioni(con tetto per stranieri)e squadre di s10 sarebbe simile a quello fra prime squadre e seconde(modello benetton, capitolina etc)ed alle squadre che prestano(se vogliono)un giocatore non potendolo schierare si potrebbe dare un premio economico superiore all'ingaggio (del periodo di prestito) dello stesso,in europa solo le migliori del S10 e periodo di prova di 5 anni.
molto dispendioso(ma fattibile)per la FIR che dovrebbe partorire le due selezioni e la tv, ma in 5 anni abbiamo uno quadrone azzurro con 3 scelte per ogni posto in squadra!
troppo??
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Re: la LIRE dice NO!
per piacere... gli italiani saranno anche scemi, ma non sino a questo punto.....li freghi pe run po', poi....rivel1 ha scritto:sunriseboy ha scritto:
La soluzione è : pubblicità!! i soldi della fir invece che sprecarli in varie cose si usano tutti per una mega campagna mediatica
paghi tv per spazi promozionali, paghi la gazzetta e tuttosport per mettere il rugby in ottava pagina invece che in trentesima
Bombardi gli italiani di rugby, e gli italiani andranno allo stadio. Continua a dire che il super10 è di alto livello, e gli italiani ci crederanno fino a che non diventrà la realtà. Scrivi che al flaminio a vedere la capitolina ci sono 5mila persone, e nel giro di 4-5mesi ci saranno per davvero. invece lo sportivo medio in italia sì e no che sa come è fatto il campionato di rugby italiano, però crede che la nazionale sia tra le sei più forti al mondo e perda solo per sfiga ogni partita del 6nazioni
Spendiamo i soldi bene...per vivai e propaganda....
la peggior pubblciità per il super 10, piuttosto sono le trasmissioni televisive: dopo aver visto il Super14 e la Guinnes è dura vedersi Catania-Treviso....