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@gorgo
Non ho dati "storici", ma il rugby in Romania si gioca a buon livello dagli anni '70 (se non ricordo male nel '69 i rumeni batterono la Francia con largo anticipo su di noi, senza contare la batosta per 69-0 che ci rifilarono a fine '70). Se il tuo amico di laggiù definisce il rugby "poco popolare" da loro vuol dire che rendere popolare il nostro sport fuori dalle sue enclaves dev'essere molto difficile.
Sai che mi hai dato l'idea per un pezzo di ricerca da mettere sul blog quando i campionati saranno finiti ed avrò più tempo per dedicarmici?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
JosephK. ha scritto:Comunque in spagna si giocherà la finale del top 14 e a novembre erano stati venduti già 50 mila biglietti...
A CArdiff ho visto un buon numero di spagnoli (almeno 2 club di una ventina di persone*) e anche a Roma ci sono sempre alcuni spagnoli a vedere la partita.
* tutti a tifare per il più forte, cioè con solo simboli gallesi...
Stavo pensando che peró il nostro calcio sta dando una buona mano al nostro sport, eh? Se fossimo stati noi cosí forti, padroni assoluti nel modo dal 2008 al 2012, ancora oggi con i club in Champions, con centinaia di campioncini in tutti i migliori club del mondo (e ad occhio, molti di una certa educazione, senza mille tatuaggi, senza Cassano e Balotelli per intenderci), avremmo il seguito dei media e pubblico che abbiamo oggi? Con 1 vittoria ogni 10 partite?
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
Ilgorgo ha scritto:
Qualcuno ha scritto che i buoni risultati della nazionale maggiore e dell'Heidelberg sono dovuti soprattutto agli equiparati/naturalizzati
Bisognerebbe andare a vedere i luoghi di nascita.
Film già visto con la Polonia del 1990-92, cion l'Olanda a cavallod el 2000 (ai tempidi Elisara) con la Spagna di qualche anno fa, con la Russia Sudafricana del 2002 (quella poi espulda dal mondiale 2003) e ad un livello piu' alto dall'Italia con sino ad 11 argentini e sanzariani in campo anni fa.
Ilgorgo ha scritto:
Qualcuno ha scritto che i buoni risultati della nazionale maggiore e dell'Heidelberg sono dovuti soprattutto agli equiparati/naturalizzati
Bisognerebbe andare a vedere i luoghi di nascita.
Film già visto con la Polonia del 1990-92, cion l'Olanda a cavallod el 2000 (ai tempidi Elisara) con la Spagna di qualche anno fa, con la Russia Sudafricana del 2002 (quella poi espulda dal mondiale 2003) e ad un livello piu' alto dall'Italia con sino ad 11 argentini e sanzariani in campo anni fa.
Ad essere precisi, i luoghi di formazione. C'è gente che ha fatto una vita un po' zingara, nasce in un posto, da bambino sta in un altro, da aldolescente in un altro ancora... se non sbaglio, ad esempio, questa è la storia di Tommy Allan. Per gente così, non c'è altro da dire che una volta che il regolamento sia rispettato la questione è chiusa.
Ma queste sono (ancora) eccezioni. Concordo con te che nella maggioranza dei casi il luogo di nascita è il dato dirimente.
Restano fuori i sentimenti, il concetto di Patria, il senso di appartenenza...
Per me quello che conta prima di tutto è la cittadinanza. Se puoi combattere nell'esercito regolare di un Paese, puoi anche giocare nella sua nazionale di rugby. Da qui il concetto di "mercenari".
Il concetto di "formazione" è impalpabile... Io sono cresciuto in Italia ma ho avuto per tutte le giovanili un allenatore gallese. Sono di formazione italiana o gallese?
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Ilgorgo ha scritto:
Qualcuno ha scritto che i buoni risultati della nazionale maggiore e dell'Heidelberg sono dovuti soprattutto agli equiparati/naturalizzati
Bisognerebbe andare a vedere i luoghi di nascita.
Film già visto con la Polonia del 1990-92, cion l'Olanda a cavallod el 2000 (ai tempidi Elisara) con la Spagna di qualche anno fa, con la Russia Sudafricana del 2002 (quella poi espulda dal mondiale 2003) e ad un livello piu' alto dall'Italia con sino ad 11 argentini e sanzariani in campo anni fa.
Sí, molti sono equiparati (ad occhio un 50%, ma da confermare), ma i tedeschi non sono degli improvvisati, su questo me la sento di non avere dubbi. Se equiparano, non lo fanno per il solo successo immediato.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
JosephK. ha scritto:Comunque in spagna si giocherà la finale del top 14 e a novembre erano stati venduti già 50 mila biglietti...
A CArdiff ho visto un buon numero di spagnoli (almeno 2 club di una ventina di persone*) e anche a Roma ci sono sempre alcuni spagnoli a vedere la partita.
* tutti a tifare per il più forte, cioè con solo simboli gallesi...
Inoltre ricorderete che nel Sei Nazioni femminile venne preferita la Spagna all'Italia fino al 2006.
Garryowen ha scritto:Restano fuori i sentimenti, il concetto di Patria, il senso di appartenenza...
Per me quello che conta prima di tutto è la cittadinanza. Se puoi combattere nell'esercito regolare di un Paese, puoi anche giocare nella sua nazionale di rugby. Da qui il concetto di "mercenari".
Il concetto di "formazione" è impalpabile... Io sono cresciuto in Italia ma ho avuto per tutte le giovanili un allenatore gallese. Sono di formazione italiana o gallese?
gli equiparati non sono cittadini..... E talvolta nenche gli oriundi hano il passaporto
Garryowen ha scritto:Restano fuori i sentimenti, il concetto di Patria, il senso di appartenenza...
Per me quello che conta prima di tutto è la cittadinanza. Se puoi combattere nell'esercito regolare di un Paese, puoi anche giocare nella sua nazionale di rugby. Da qui il concetto di "mercenari".
Il concetto di "formazione" è impalpabile... Io sono cresciuto in Italia ma ho avuto per tutte le giovanili un allenatore gallese. Sono di formazione italiana o gallese?
gli equiparati non sono cittadini..... E talvolta nenche gli oriundi hano il passaporto
Hai scritto "Bisognerebbe andare a vedere i luoghi di nascita" e io ho risposto con lo status di cittadino. Il luogo di nascita conta poco, puoi essere cittadino italiano anche se sei nato in Argentina.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Garryowen ha scritto:Restano fuori i sentimenti, il concetto di Patria, il senso di appartenenza...
Per me quello che conta prima di tutto è la cittadinanza. Se puoi combattere nell'esercito regolare di un Paese, puoi anche giocare nella sua nazionale di rugby. Da qui il concetto di "mercenari".
Il concetto di "formazione" è impalpabile... Io sono cresciuto in Italia ma ho avuto per tutte le giovanili un allenatore gallese. Sono di formazione italiana o gallese?
gli equiparati non sono cittadini..... E talvolta nenche gli oriundi hano il passaporto
Hai scritto "Bisognerebbe andare a vedere i luoghi di nascita" e io ho risposto con lo status di cittadino. Il luogo di nascita conta poco, puoi essere cittadino italiano anche se sei nato in Argentina.
Guarda che per giocare come oriundo non è necessario il passaporto . Basta ce lavesse tuo nonno... Amche perchè per "ricostruire" una cittadinanza per discedenza possono volerci anni di pratiche.
Al di là che non c'è un passaporto scozzese o gallese...la regola infatti dice che conta dove sei nati, dove è nato un tuo genitore o tuo nonno.
Questo perchè i processi di naturalizzzazione sono troppo dioverse da nazione a nazione, anche per chi ha le dovute discendenze.
Inoltre la ricostruzione della cittadinanza per un nipote di Italiano richeide delle pratiche che possono essere lumghe e che per esperienza familgliare possono "intopparsi" anche solo per una virgola sui certifictai di NAscita o per un secondo nome mancate da un a parte o dall'altra dell'oceano.
Conosco oriundi che giocano in Italia che non hanno il passaporto Italiano, ma giocano comunque come Italiani perchè hanno potuto dimostrare di avere il nonno o la nonna italiana.
Laporte ha scritto:Al di là che non c'è un passaporto scozzese o gallese...la regola infatti dice che conta dove sei nati, dove è nato un tuo genitore o tuo nonno.
Questo perchè i processi di naturalizzzazione sono troppo dioverse da nazione a nazione, anche per chi ha le dovute discendenze.
Inoltre la ricostruzione della cittadinanza per un nipote di Italiano richeide delle pratiche che possono essere lumghe e che per esperienza familgliare possono "intopparsi" anche solo per una virgola sui certifictai di NAscita o per un secondo nome mancate da un a parte o dall'altra dell'oceano.
Conosco oriundi che giocano in Italia che non hanno il passaporto Italiano, ma giocano comunque come Italiani perchè hanno potuto dimostrare di avere il nonno o la nonna italiana.
Però ci sono giocatori che non sono nati in Italia ma sono cittadini italiani, o no?
Per questo la tua osservazione "bisogna vedere i luoghi di nascita" non vuol dire nulla. Mi sembrava di essere stato chiaro.
Poi se, come hanno scritto, sono pieni di equiparati è un'altra faccenda. Questa, semmai, è l'informazione che serviva.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Garryowen ha scritto:
Però ci sono giocatori che non sono nati in Italia ma sono cittadini italiani, o no?
Per questo la tua osservazione "bisogna vedere i luoghi di nascita" non vuol dire nulla. Mi sembrava di essere stato chiaro.
Poi se, come hanno scritto, sono pieni di equiparati è un'altra faccenda. Questa, semmai, è l'informazione che serviva.
Parlavano dei paesi FIRA, i quali hanno ciascuno le proprie regole.
Oriundi ne hann molti di sicuro (come il frateklo di Lund che giocava per La norvegia.
Garryowen ha scritto:
Però ci sono giocatori che non sono nati in Italia ma sono cittadini italiani, o no?
Per questo la tua osservazione "bisogna vedere i luoghi di nascita" non vuol dire nulla. Mi sembrava di essere stato chiaro.
Poi se, come hanno scritto, sono pieni di equiparati è un'altra faccenda. Questa, semmai, è l'informazione che serviva.
Parlavano dei paesi FIRA, i quali hanno ciascuno le proprie regole.
Oriundi ne hann molti di sicuro (come il frateklo di Lund che giocava per La norvegia.
Esempio sbagliato. Lund è norvegese
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Garryowen ha scritto:
Però ci sono giocatori che non sono nati in Italia ma sono cittadini italiani, o no?
Per questo la tua osservazione "bisogna vedere i luoghi di nascita" non vuol dire nulla. Mi sembrava di essere stato chiaro.
Poi se, come hanno scritto, sono pieni di equiparati è un'altra faccenda. Questa, semmai, è l'informazione che serviva.
Parlavano dei paesi FIRA, i quali hanno ciascuno le proprie regole.
Oriundi ne hann molti di sicuro (come il frateklo di Lund che giocava per La norvegia.
Esempio sbagliato. Lund è norvegese
Hai ragione un frtaello è nato in Inghilterra l'altro in Norvegia... Facciamo lil Georgiano Grégoire Yachvili ?