diddi ha scritto:Perugini-Ongaro-Castro: è il meglio che abbiamo in questo momento, nonstante quello che hanno scritto alcuni, secondo me sono andati bene e hanno tenuto e respinto il pack inglese, non proprio un cliente facile.
perfettamente d'accordo
Dellapè-Reato: sabato ho visto un Dellapè in grande spolvero, autore di placcaggi implacabili; anche se purtroppo deficitario in touch. Reato, a questi livelli, è tutto da scoprire e si troverà di fronte un mostro sacro come O'Connell: c'è di che far tremare le vene e i polsi e io, pur stimando il nostro, non sono per nulla convinto che andrà bene. Tuttavia questi benedetti "giovani" vanno provati. Fatti valere, Tommaso! E che chi di dovere ce la mandi buona...
Una nota sul (gioco del) touch: io non ho ben capito, non avendo assistito agli allenamenti quest'anno, chi comanda le chiamate. Ho il dubbio che in questo campo vi sia una diarchia Bortolami-Parisse, che non può che essere dannosa. L'infortunio di Borto l'avrebbe risolta, per il momento. Magari può essere un elemento a nostro favore. in ogi caso, dubito che Ongaro cercherà molto Reato nelle touch.
Anche qui concordo.
Zanni-Bergamauro-Parisse: eccola qua, la terza linea "leggera"! Può essere un azzardo calcolato, dal momento che la prima linea irlandese negli ultimi anni ha sempre sofferto la nostra in chiusa. Con questo schieramento perdiamo forza statica da impiegare in spinta, ma guadagnamo in dinamismo da applicare in campo aperto contro terze estremamente mobili e "tecniche" come quelle irlandesi del dopo-Easterby.
Certo che dire a questi che son leggeri, fa ridere.. però concordo anche qui
Griffen-McLean: per somma felicità di Toniolatti, torna il buon Paul, l'idolo di mio figlio (una suo foto autografata campeggia nella sua cameretta). Già da questo si capisce che sono favorevole al suo ritorno, stante l'indisponibilità del titolare, della riserva del titolare e della riserva della riserva del titolare. Mi dispiace per la riserva della riserva della riserva del titolare (questo è attualomente Toniolatti, in attesa che la "cura Troncon" dia i suoi frutti), ma in questo preciso momento lo spot col n. 9 DOVEVA essere affidato in mani esperte e sicure, che oltre tutto ben conoscono le qualità del nuovo compagno di mediana. Per quanto riguarda McLean, persino i suoi più ostinati detrattori devono ammettere che quanto meno non ha mostrato evidenti difetti. Io, che non ne sono né detrattore né ammiratore, devo dire che ha dimostrato di avere, oltre alla bombarda che già gli conoscevano, anche la capacità di variare tra apertura alla mano corta e lunga (da un suo passaggio di 20 mt è nata la nostra meta a Twicks, e ne ha fatto anche almeno un altro altrettanto teso e preciso), di saper correre negli spazi e di poter coprire difensivamente la propria zona di competenza (magari nei TM sarà stato altrimenti, ma sabato scorso ha fatto una superba partita difensiva). Chissà che non abbiamo trovato quello che cercavamo? Intanto, aspettiamolo a questa prova del fuoco davanti a O'Gara, dopo ne sapremo di più.
Concordo nuvoamente sul discorso Mc Lean. Per quanto riguarda Griffen/Toniolatti c'è anche un altro discorso da fare a mio avviso.
Come detto, Griffen è anche piazzatore e piuttosto preciso, con l'esclusione di Marcato, questa sua caratteristica potrebbe aver pesato anche sulla decisione di farlo scendere da subito (Mc Lean, non ha piazzato affatto bene nella partita di Sabato).
Pratichetti-Bergamirco-Canale-Robertson: avrei visto meglio l'inversione di 11 e 12, dal momento che Mirco aveva dimostrato di saper essere pericoloso all'esterno, oltre che tatticamente sagace, mentre al centro la sua velocità lo porta talvolta ad arruffare. Tuttavia non condivido l'opinione di chi sostiene che Mirco e Canale hanno disputato 2 6N deficitari, direi anzi che in questi anni hanno costituito la cerniera su cui è stata costruita una nuova Nazionale, non più cenerentola straperdente, ma degna avversaria da considerare.
Anch'io non avrei visto male l'ingresso di Bacchetti, che comunque avverrà nel secondo tempo. Spero per lui e per noi che voglia e sappia sfruttare la sua occasione.
Io sono un fortissimo sostenitore di Mirco all'ala. Secondo me sa davvero ricoprire ottimamente quel ruolo, come finalizzatore, in copertura, in supporto alle azioni di attacco. Per me dovrebbe rimanere all'ala e quanto mi paice all'ala, così tanto non mi piace a centro. Discreto placcatore, ma negli ultimi 2 sei nazioni, insieme a Canale, mi sono sembrati molto deficitari in attacco.
Masi: capitolo a parte. Sono d'accordo che il suo ruolo "naturale" è centro, che nel club gioca lì, ecc. ecc. ecc. Ma all'interno della linea dei 3/4 esiste una certa intercambiabilità, soprattutto tra centro ed estremo. Masi è sicuro dei suoi mezzi, fisicamente non è possibile intimidirlo (avete visto che placcaggio ha mollato all'arrembante Kennedy? Una seconda linea! Pazzesco!

), è allenato alle prese al volo anche sotto pressione. Non è estremamente veloce sullo scatto breve, ma ha un'ottima progressione come serve per chi entra nell'azione da dietro o deve schiacciare l'avversario verso la bandierina (concordo che il generoso sforzo di Castro sulla seconda meta inglese ha purtroppo ostacolato il suo recupero). E' perfettamente in grado di ripartire palla in mano e far male a difese che salgano in modo maldestro; dopo l'Argentina credo che abbia anche imparato ad usare parsimoniosamente delle ripartenze.
Un discorso a parte vorrei farlo per i suoi calci. Non sono tecnicamente ineccepibili, non sono millimetricamente chirurgici; però vanno alti e lunghi. Con le vecchie regole, la dote principale del calciatore era la precisione: un calcio a lunga gittata portato con l'angolo sbagliato non dava più guadagno di un calcio più corto ben direzionato verso la touch. Adesso che tanti calci non devono più andare in touch conta di più la 'petarda', e Masi è calciatore talmente potente da non doversi sforzare per calciare da un 22 all'altro; anzi la sua pedata va anche alta, di modo che la palla sta più in aria e dà modo alla difesa che sale di intervenire prima sul ricevitore. In sostanza, Masi estremo non mi entusiasma, ma nemmeno mi sconcerta.
Qui mi riallaccio al discorso di prima.
Quello che (tra le altre cose) non capisco di Mallet, è come sia possibile fare le formazioni a priori senza cambiare nulla in funzione degli avversari che andiamo a incontrare.
Un Canale, che ultimamente non mi sembra questo grande muro in difesa, contrapposto a BOD, e un Masi che in fase di copertura e di rilancio del contrattacco non è così ineccepibile, all'estremo con un O'Gara maestro nei calci di spostamento e nel condurre una gara molto tattica.
Certo non mi sconcerta nemmeno a me Masi all'estremo, ma sono sicuro che magari anche con una inversione (rimanendo sempre in casa e con questo convocati) tra 13 e 15 poteva essere altrettanto auspicabile come mossa.
Inoltre, mi spiace, ma continuo a sentire che questa è la migliore italia che potesse essere messa in campo.. secondo me, c'è un'ala sbagliata nella formazione, e non è Pratichetti!
Per finire: sono forti, fortissimi. Ma noi ce la andiamo a giocare. Facciamogli vedere che non se la sono portata da casa!
E su questo sono altrettanto convinto.. dobbiamo crederci anche se è molto molto molto difficile!!!