io trovo che invece un po' piu' di sincerita' e meno paraculaggine faccia parte del dovere del buon commentatore... mazzariol rosica, criticando a pie' sospinto basando il suo commento tecnico solo su cosa andava fatto. E poi tra francia e scozia la chicca di dare per buona la meta alla francia allineandosi al giudizio errato dell'arbitro, messo pure in evidenza dalla tv, pure cecinelli ha dovuto abbozzare.EmmePi ha scritto:In questo Sei Nazioni c'è una novità. De Carli è forse il primo fra i commentatori tecnici, che ha fatto riferimento al proprio club. Non so se è "corretto" dal punto di vista professionale, ma sicuramente "suona male".
Oltretutto mi sembra che prima non avesse mai fatto riferimenti del genere. Ha iniziato a farli quest'anno. Forse è stato un imput del suo club?
Fatto sta che un telecronista che dica "Noi del Cammi Calvisano facciamo così..." "A noi del Cammi Calvisano è successo questo..." ecc... a me non piace e "suona male".
Tempo da cambiare
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pulici
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Re: Tempo da cambiare
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IlVermicida
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Re: Tempo da cambiare
Cariat lo manderei via anch'io perché non mi piaceva il gioco (?) dei 3/4 di BBZ come non mi piace oggi, per quanto riguarda NM posso capire che, alla luce di quel che si vede, non soddisfi più nessuno però mi chiedo: io ho visto giocatori sfiancati, indisciplinati, irragionevoli, poco lucidi e comunque anche i nomi tanto invocati dai postatori di questo forum non hanno brillato più di tanto. E' possibile che tutto questo sia colpa di Mallet? le sue scelte, a volte inconcepibili, possono aver causato tutto ciò? Io non ne sono convinto, sicuramente c'è da cambiare nello staff azzurro, almeno per quanto riguarda l'apporto dei singoli all'insieme, ma credo che i motivi di tanto sfacelo sia proprio nei giocatori, ma non nel supposto atteggiamento da novelle star del pianeta sport quanto nel diverso condizionamento mentale che ognuno di loro subisce nel proprio team per dieci mesi l'anno e probabilmente difficile da adattare quando per 10/12 settimane all'anno sei a disposizione della nazionale.
Sarebbe proponibile, e proficuo, cercare di recuperare dall'estero, magari sfruttando una delle tanto celebrate franchigie, quei giocatori che possono ancora dare qualcosa a questa maglia?
Personalmente non lo so, so però, e lo dicono anche i tanti personaggi avvicendatisi alla guia dell'Italia negli ultimi ventìanni, che cambiando allenatori, stile squadra di calcio in crisi, non si risolvono i problemi.
Sarebbe proponibile, e proficuo, cercare di recuperare dall'estero, magari sfruttando una delle tanto celebrate franchigie, quei giocatori che possono ancora dare qualcosa a questa maglia?
Personalmente non lo so, so però, e lo dicono anche i tanti personaggi avvicendatisi alla guia dell'Italia negli ultimi ventìanni, che cambiando allenatori, stile squadra di calcio in crisi, non si risolvono i problemi.
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VLADICALCIAVOMEGLIOIO
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Re: Tempo da cambiare
tutto giusto: ma perchè il 70% di chi partecipa al forum lo capisce e chi dovrebbe capirlo (nm, dondi etc) no?fabione64 ha scritto:Raffreddato dopo un pomeriggio polare al Flaminio, senza voce per aver cercato di incitare gli Azzurri ed esserne rimasto deluso (non dal risultato ma dalle modalità con cui ad esso si è pervenuto) - a tale proposito riprendo un argomento segnalato già da Tommy Howlett in un altro post, cioè che è apparsa evidente una diciamo contestazione disaffezione tra pubblico e squadra, preoccupante segnale che il giocattolo è in via di rottura, io stesso ieri sera ero mogio mogio insieme ad altri forumisti mogi e inc quanti me - penso sia opportuno dire la mia sulla situazione prima di imbarcarmi per Edimburgo: la disamina tecnica è stata ampiamente sviluppata in altri 3d e non vorrei aggiungere altro se non che : Mallett aveva 3 grossi e fondamentali problemi, 1) apertura (da sempre a dire il vero un prob per noi nel dopo Dominguez) 2) estremo (e calciatore però vedesi anche apertura al riguardo) 3) MM dopo il ritiro di tronky e le "perplessità" sui giovani (ma dai) Bene, dopo 1 intero 6 N 2008 e un quasi mezzo 6N 2009 condito da test match autunnali ed estivi possiamo dire che utilizzando il materiale umano a disposizione si è imbarcato più in temerari tentativi con giocatori fuori ruolo piuttosto che guardare partite, vedere gli uomoni anche fuori dal giro, provare stages di due tre giorni per testarli ecc..Questo fa un selezionatore, e questa, scusate l'ignoranza è programmazione: cercare di far crescere se non il movimento, che quello deve crescere col concorso di tutti, almeno ciò che al vertice esprime il movimento e se lui valuta che quello è il top gioca con quello, con uomini utilizzati nei ruoli e non fuori..Parlare di programmazione per il 2011 è una pazzia: in cosa consiste il 2011? In una sola partita con l'Irlanda per i quarti di finale, come lo fu con la Scozia a St. Etienne?? E se ci arrivi con tre infortunati (dico così) e perdi uguale?Mandi a vacca tre anni di programmazione?? No c'è differenza tra programmazione del risultato agonistico e programmazione della crescita del movimento io penso che a noi, al momento servano soluzioni sul piano del secondo, il primo puo consistere non nei mondiali ma in una presenza stabile e GIUSTIFICATA nel 6N, con partite anche perse ma punto a punto, con spettacolo, miglioramento del gioco, è questo ciò che chiedo a Mallet.. Quindi lavorare stabilmente sull'esistente senza invenzioni cervellotiche o scelte tecniche avveniristiche, staff tecnico aggiornato, provare nuovi talenti se ci sono o anche nuovi buoni giocatori (se è solo questo che abbiamo) e programmare non per il 2011 ma per il prox 6N e quello dopo...Scusate se mi sono dilungato ma la delusione è tanta e i pensieri affastellati in testa anche..un saluto a tutti
cmq onore a te che continui a tifare....la squadra non si abbandona!
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Shye
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Re: Tempo da cambiare
Cosa dovrebbe fare Dondi?VLADICALCIAVOMEGLIOIO ha scritto: tutto giusto: ma perchè il 70% di chi partecipa al forum lo capisce e chi dovrebbe capirlo (nm, dondi etc) no?
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dariodesio
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Re: Tempo da cambiare
Non candidare l'Italia per i prossimi due mondiali, ad esempio, con una scelta demagogica, ma puntare a far crescere il movimento dal basso, a partire dai fondamentali, dalle scuole. Qualsiasi cosa, se nza pensare che la Celtic sia la panacea di tutti i mali...Shye ha scritto:Cosa dovrebbe fare Dondi?VLADICALCIAVOMEGLIOIO ha scritto: tutto giusto: ma perchè il 70% di chi partecipa al forum lo capisce e chi dovrebbe capirlo (nm, dondi etc) no?
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EmmePi
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Re: Tempo da cambiare
Questo proprio no.dariodesio ha scritto:Non candidare l'Italia per i prossimi due mondiali, ad esempio, con una scelta demagogica, ma puntare a far crescere il movimento dal basso, a partire dai fondamentali, dalle scuole. Qualsiasi cosa, se nza pensare che la Celtic sia la panacea di tutti i mali...Shye ha scritto:Cosa dovrebbe fare Dondi?VLADICALCIAVOMEGLIOIO ha scritto: tutto giusto: ma perchè il 70% di chi partecipa al forum lo capisce e chi dovrebbe capirlo (nm, dondi etc) no?
cmq onore a te che continui a tifare....la squadra non si abbandona!
A me questa sembra una scelta molto, molto coraggiosa. Forse TROPPO coraggiosa.
Già con la presentazione del progetto ufficiale, se non ci fosse il supporto "pesante" del governo e di sponsor, si rischia la figuraccia.
Ma mettiamo che l'assegnino a noi. Dopo il successo che ha avuto l'edizione francese, con ricavi pazzeschi e ricadute positive addirittura sul "pil", è certamente molto, molto più facile fare moooooolto peggio che fare qualcosa che si avvicini alla cdm 2007.
Chi gliel'ha fatto fare?
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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cussino
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- Iscritto il: 2 ago 2006, 9:48
Re: Tempo da cambiare
EmmePi, dici chi gliel'ha fatto fare? bella domanda e risposta ancora più difficile. Se teniamo conto che in Italia STADI di rugby non ce ne sono o almeno sono pochissimi quelli degni, che non c'è tutto questo pubblico da pensare di poterli riempire o quasi per tutte le partite, che in Francia hanno fatto quasi il tutto esaurito per le partite del Portogallo .......mi viene di pensare che il mondiale in Italia possa essere un flop o almeno avvicinarsi ad un cattivo risultato. Però d'altro canto dobbiamo pensare ed augurarci che da qui al 2015/19 qualche cosa di positivo possa succedere, per esempio la partecipazione alla Celtic League (che io auspico) può far crescere i nostri giovani (gli under 20 per intenderci) e quindi contribuire all'allargamento della base giocatori e tifosi. Il fatto che l'Italia è a poche ore di aereo dai paesi Top rugby europei può consentire di avere stadi pieni (anche perchè non avranno un numero impressionante di posti a sedere) e offrire molte attrattive turistiche che molti altri paesi in Europa non sono in grado di fare. Insomma credo che Dondi abbia fatto i suoi calcoli e che abbia deciso di affrontere il rischio consapevole che la cosa possa riuscire contando sull'attrattiva turistica italiana e sulla nostra indubbia capacità di organizzare manifestazioni di altissimo livello e poi lo sviluppo di uno sport passa anche attraverso manifestazioni di questo livello. Ricordate i campionati mondiali di pallavolo disputati a Roma circa 30anni fa quando l'italietta perse in finale contro la Russia? fu da lì che ebbe inizio la storia della pallavolo italiana e dei suoi successi..................da una scommessa. Auguriamoci che Dondi possa vincere la sua scommessa!!!!!
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kkarli
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- Iscritto il: 10 ott 2003, 0:00
Re: Tempo da cambiare
Hai fatto un esempio meraviglioso! La situazione pare la medesima: un'Italia ormai nazione d'élite, ma relegata per sempre, secondo i soliti noti, a un ruolo ancillare dietro a 6-7 nazionali "imbattibili" (cit.).cussino ha scritto:Ricordate i campionati mondiali di pallavolo disputati a Roma circa 30anni fa quando l'italietta perse in finale contro la Russia? fu da lì che ebbe inizio la storia della pallavolo italiana e dei suoi successi
Ricordo il periodo successivo a quella medaglia d'argento. Soloni, Catoni e giornalistoni che in coro dicevano: "E' un risultato irripetibile, come potrebbe la povera Italietta competere a questo livello, per i suoi limiti bla bla bla... Dove troviamo i talenti bla bla bla... Il campionato è inferiore bla bla bla...".
Oh intendiamoci, quei bla bla bla erano tutte sacrosante verità. Quei Soloni e Catoni erano, spesso, allenatori, membri della federazione, esperti di varia natura e titolo, che vivacchiavano nell'acqua bassa.
Poi, arrivò un tale Velasco, un argentino (un argentino allenatore di pallavolo???), e due anni dopo c'era la fila degli "Io l'avevo detto per primo!". Due anni, mica un secolo, e si navigava nell'Oceano. Certo, poi ci sono cicli, come in tutto, ma lo scatto che ti porta in cima è uno solo. I due segreti di Velasco?
Uno lo sanno tutti, è quello che fa folclore, che anche lui propaganda perché è marketing di se stesso: "la garra", "credere", "il gruppo".
L'altro, lo ha notato meno gente: l'organizzazione del lavoro, la maniacalità nell'analizzare le gare (anche durante la gara), la maniacalità negli allenamenti, con nuove metodologie, specializzazione, schemi. Prima di Velasco, in Italia gli allenatori non guardavano nemmeno le statistiche! Dopo Velasco, in ogni panchina di ogni squadra di serie A e B c'è un computer, che analizza in tempo reale la gara.
Qualcuno ha notato che, nel 6 Nazioni, le nazioni dominanti hanno lo staff con davanti almeno un portatile, il Galles tre, e noi abbiamo Cariat che ride? Peggio: Mallet il computer lo usava quando aveva in campo altre squadre! Qualcuno gli ha chiesto come mai in Italia preferisce il folklore? Forse, i nostri giocatori sono di così basso livello che non vale la pena di fare analisi in tempo reale? Ma non sarebbe vero il contrario?
Chiudo con un paradosso. Abbiamo Mallet che allena così, e fior di allenatori italiani preparatissimi a metodologie moderne: non avremmo nemmeno bisogno di cercare un Velasco, oppure potremmo creare staff di analisi e preparazione da affiancare a chiunque. Intanto, Mallet continua a spararle grosse.
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Laporte
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- Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01
Re: Tempo da cambiare
Io invece vi porto un esempio secondo me più consono al rugby.
La pallavolo rispetto al rugby aveva una grande differenza: era già nel 1978 uno sport praticato capillarmente, in tutte le scuole e con squadre capilalrmente diffuse. Può il rugby dire altrettanto ?
L'entusiamo per un mondiale se non trova capoillare possibilità di attecchire non farà mai mettere radici.
L'esempio più simile a quello del Rugby è quello del Baseball.
Dopo il la coppa dintercontinentale del 1973 l'Italia ospitò i mondiali di Baseball nel 1978 (e poi di nuovo con cadenza decennale). Sembrava che il baseball dovesse diventare sport di massa (furono costuiti una serie di stadi come quello di Torino) . Ma non attecchi mai, malgrado l'interesse della stampa e della TV.
Questo perchè sport elitario, concentrato in poche realtà di provincia,a vulso alla scuola e alal cultura popolare.
Esattamente come Rugby, pallamanio, Hockey (in tutte le sue versioni).
Il Voley e il Basket hanno una diversa diffusione sul territorio.
Parlare di coppa del mondo di rugbyu in Italia è pura demagogia. E non porterà a nessuno sviluppo. Prima bisogna partire dalle fondamenta: la diffusione
La pallavolo rispetto al rugby aveva una grande differenza: era già nel 1978 uno sport praticato capillarmente, in tutte le scuole e con squadre capilalrmente diffuse. Può il rugby dire altrettanto ?
L'entusiamo per un mondiale se non trova capoillare possibilità di attecchire non farà mai mettere radici.
L'esempio più simile a quello del Rugby è quello del Baseball.
Dopo il la coppa dintercontinentale del 1973 l'Italia ospitò i mondiali di Baseball nel 1978 (e poi di nuovo con cadenza decennale). Sembrava che il baseball dovesse diventare sport di massa (furono costuiti una serie di stadi come quello di Torino) . Ma non attecchi mai, malgrado l'interesse della stampa e della TV.
Questo perchè sport elitario, concentrato in poche realtà di provincia,a vulso alla scuola e alal cultura popolare.
Esattamente come Rugby, pallamanio, Hockey (in tutte le sue versioni).
Il Voley e il Basket hanno una diversa diffusione sul territorio.
Parlare di coppa del mondo di rugbyu in Italia è pura demagogia. E non porterà a nessuno sviluppo. Prima bisogna partire dalle fondamenta: la diffusione
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CapitanFracassa
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Re: Tempo da cambiare
Quoto 100%.Laporte ha scritto: Parlare di coppa del mondo di rugbyu in Italia è pura demagogia. E non porterà a nessuno sviluppo. Prima bisogna partire dalle fondamenta: la diffusione
Tremo all'idea di un mondiale in cui si buttano soldi per fare stadi di rugby che resterebbero cattedrali nel deserto.
Quei soldi è meglio spenderli per diffondere il rugby a livello giovanile e ad allargare la base dei praticanti.
Evitiamo fughe in avanti (come l'idea balzana della partecipazione alla Celtic League)
- cicala
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Re: Tempo da cambiare
Laporte ha scritto:Io invece vi porto un esempio secondo me più consono al rugby.
La pallavolo rispetto al rugby aveva una grande differenza: era già nel 1978 uno sport praticato capillarmente, in tutte le scuole e con squadre capilalrmente diffuse. Può il rugby dire altrettanto ?
L'entusiamo per un mondiale se non trova capoillare possibilità di attecchire non farà mai mettere radici.
L'esempio più simile a quello del Rugby è quello del Baseball.
Dopo il la coppa dintercontinentale del 1973 l'Italia ospitò i mondiali di Baseball nel 1978 (e poi di nuovo con cadenza decennale). Sembrava che il baseball dovesse diventare sport di massa (furono costuiti una serie di stadi come quello di Torino) . Ma non attecchi mai, malgrado l'interesse della stampa e della TV.
Questo perchè sport elitario, concentrato in poche realtà di provincia,a vulso alla scuola e alal cultura popolare.
Esattamente come Rugby, pallamanio, Hockey (in tutte le sue versioni).
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yeti
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Re: Tempo da cambiare
A parte Wosawai a 8.VLADICALCIAVOMEGLIOIO ha scritto: Qualcuno dice che PB non ha ottenuto grandi risultati: non sono d'accordo ma cmq almeno non ha fatto esperimenti assurdi!
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yeti
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- Località: Saarbruecken (Germania)
Re: Tempo da cambiare
Per l'esattezza era a Cardiff, con la controfigura del Galles. Dai, raga, su, per cortesia.luca63 ha scritto: e pareggio al Lansdowne Road non sono risultati ?![]()
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kkarli
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Re: Tempo da cambiare
Pur rispettando la tua opinione, devo notare che su questi argomenti specifici stai sbagliando, per due ragioni.Laporte ha scritto: L'esempio più simile a quello del Rugby è quello del Baseball.
La prima ragione è di ordine numerico. Per quanto inferiore a quello di altre federazioni, il numero di tesserati del rugby è rispettabile. Ah, una delle mie solite punzecchiature da ex-insider: bisognerebbe poi vedere certi numeri di tesserati che alcune federazioni offrono quanto siano veritieri. I tesserati Federugby giocano, allenano, arbitrano il rugby, e non ci piove. Credi sia lo stesso per i tesserati della pallavolo? Tutti tutti?
La seconda ragione è di ordine culturale. La pallavolo non ha alcun modello culturale da proporre, e se si giocava nelle scuole (nel '78 ci andavo) era perché il professore si sedeva a leggere il giornale, e la pallavolo gli garantiva separazione, assenza di contatti e possibili litigi, e una lettura rilassata. Quanto a insegnarla, a me non hanno nemmeno insegnato le regole, al di là di quella dei tre tocchi. Lasciamo perdere la tecnica.
Il baseball, l'hockey, hanno modelli culturali che non hanno germogliato. Mi spiace, perché sono entrambi sport che amo, ma sono comunque percepiti come esterni. Il rugby no, ci sono piccoli centri attorno a metropoli complicate come Milano, dove tutti gli sport di squadra stanno morendo come mosche, che pur fra mille difficoltà tramandano il rugby. Segno di grande forza, e non ho detto San Donà di Piave.
Il basket è in crisi nera. Il rugby, che lo vogliamo o no, in sviluppo. Attenzione alla sindrome da erba del vicino.
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stilicone
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Re: Tempo da cambiare
Sì, il rugby ha qualcosa di più degli altri sport di squadra minori, quale hockey, baseball (dov'è la porta?
) o l'orribile pallamano.
Sia come appeal, sia come radicamento nel territorio.
Non credo che possa davvero superare il basket (che non è in crisi, in sè; è solo stato gestito orrendamente in questi ultimi anni) e il volley. Però, quanto meno per il volley, non mi dispiacerebbe (de gustibus...).
Ma i mondiali del 2015, secondo me, arrivano davvero troppo presto. Temo che sarebbe una bruttissima figura, proprio sul piano organizzativo (stadi vuoti - se te li danno - e organizzazione totalmente impreparata).
Il 2019 invece è lontano, chissà...
(ma poi Dondi alla TV ha detto che per ora con il governo non se ne è parlato affatto, e che comunque non chiederebbe soldi; questa candidatura mi ha tutta l'aria del ballon d'essai).
Sia come appeal, sia come radicamento nel territorio.
Non credo che possa davvero superare il basket (che non è in crisi, in sè; è solo stato gestito orrendamente in questi ultimi anni) e il volley. Però, quanto meno per il volley, non mi dispiacerebbe (de gustibus...).
Ma i mondiali del 2015, secondo me, arrivano davvero troppo presto. Temo che sarebbe una bruttissima figura, proprio sul piano organizzativo (stadi vuoti - se te li danno - e organizzazione totalmente impreparata).
Il 2019 invece è lontano, chissà...
(ma poi Dondi alla TV ha detto che per ora con il governo non se ne è parlato affatto, e che comunque non chiederebbe soldi; questa candidatura mi ha tutta l'aria del ballon d'essai).
MEMENTO MAROCCO.