Spazio ai giocatori italiani

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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CapitanFracassa
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da CapitanFracassa »

TommyHowlett ha scritto:Il problema non è mettere in squadra 11 o 12 atleti di formazione italiana, se ne potrebbero mettere anche 22. Il problema è che giocano in un campionato che va ai 2 all'ora, mentre per la nazionale serve gente che vada costantemente ai 100 all'ora. La CL è stata presa in considerazione per questo motivo, ovvero creare 2 selezioni con pochi stranieri e molti italiani ma che possano giocare in un vero campionato professionistico con i ritmi imposti dal rugby moderno.
La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
giongeffri
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da giongeffri »

CapitanFracassa ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Il problema non è mettere in squadra 11 o 12 atleti di formazione italiana, se ne potrebbero mettere anche 22. Il problema è che giocano in un campionato che va ai 2 all'ora, mentre per la nazionale serve gente che vada costantemente ai 100 all'ora. La CL è stata presa in considerazione per questo motivo, ovvero creare 2 selezioni con pochi stranieri e molti italiani ma che possano giocare in un vero campionato professionistico con i ritmi imposti dal rugby moderno.
La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Non basterebbe, sarebbe sicuramente cosa buona e giusta e farebbe solo del bene. Ma semplicemente non ci sono sufficienti giocatori italiani buoni per fare un campionato come dici tu, ed avere un livello di gioco elevato. Si vuol fare la CL (oltre che per far girare soldi, verissimo) perchè si e no ci sono giocatori italiani per un paio di squadre che vadano ai 100 all'ora, come dice Tommy.
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
CapitanFracassa
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da CapitanFracassa »

giongeffri ha scritto:
CapitanFracassa ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Il problema non è mettere in squadra 11 o 12 atleti di formazione italiana, se ne potrebbero mettere anche 22. Il problema è che giocano in un campionato che va ai 2 all'ora, mentre per la nazionale serve gente che vada costantemente ai 100 all'ora. La CL è stata presa in considerazione per questo motivo, ovvero creare 2 selezioni con pochi stranieri e molti italiani ma che possano giocare in un vero campionato professionistico con i ritmi imposti dal rugby moderno.
La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Non basterebbe, sarebbe sicuramente cosa buona e giusta e farebbe solo del bene. Ma semplicemente non ci sono sufficienti giocatori italiani buoni per fare un campionato come dici tu, ed avere un livello di gioco elevato. Si vuol fare la CL (oltre che per far girare soldi, verissimo) perchè si e no ci sono giocatori italiani per un paio di squadre che vadano ai 100 all'ora, come dice Tommy.
E' la conseguenza di aver permesso l'ingaggio abnorme di giocatori di formazione straniera.
Per cui ci troviamo un campionato di eccellenza con squadre che in rosa hanno almeno la metà dei giocatori di formazione non italiana.
E troppi giocatori di formazione non italiana anche nelle serie inferiori.
Dopo dieci anni di questa politica dissennata siamo qui a raccogliere i miseri risultati. :roll:
AndreaB
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da AndreaB »

giongeffri ha scritto: Ma semplicemente non ci sono sufficienti giocatori italiani buoni per fare un campionato come dici tu, ed avere un livello di gioco elevato. Si vuol fare la CL (oltre che per far girare soldi, verissimo) perchè si e no ci sono giocatori italiani per un paio di squadre che vadano ai 100 all'ora, come dice Tommy.
Direi di più ... per due selezioni ci sono giusto giocatori italiani che POTENZIALMENTE potrebbero andare a 100 all' ora, ma che hanno bisogno di svilupparsi e farsi le ossa in un torneo veramente di alto livello, non stare nel super 10 nostrano a deperire.

Qualcuno dice che la colpa di questo mancato sviluppo è TUTTA degli stranieri che affollano il campionato italiano e levano spazio ai nostri giovani...certo questo è un problema grande e da risolvere ponendo un tetto più basso... chi dice di no ?

( La butto così en passant ...qualche straniero, a meno che non sia un bidone galattico, male non fa perchè solitamente porta un bagaglio di cultura rugbystica ed "attutide", che anche solo ad osservarlo in allenamento è una grande scuola ... erano tempi diversi lo so ed arrivava dall' estero gente diversa, ma butto la come esempi, tanto per farmi capire, i Campese ed i Botha che hanno visitato il nostro campionato secoli or sono...)

Resta il fatto che, anche SENZA stranieri, il nostro sarebbe sempre un campionato che andrebbe a 2 all' ora comunque e non farebbe sviluppare decentemente dei giovani prospetti ...fatto salvo - ovviamente - il "fenomeno" che ogni tanto esce dai nostri vivai e che per mezzi naturali è talmente bravo che riesce ad andare a giocare in Francia o Inghilterra ( e gli si che cresce ...eccome se cresce )
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frankye88
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da frankye88 »

CapitanFracassa ha scritto: La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Ammesso che facessimo un campionato come dici tu,a cosa servirebbe far giocare tutti questi italiani una volta ogni 3 mesi?
Prima ancora di questa regola,urge una riforma radicale del S10 dal punto di vista del format.Non si può giocare un campionato di livello con in media una sosta ogni mese.
Celtic o non Celtic,mi auguro che la Fir si muova al più presto per risolvere questo problema.Ci vuole continuità,non fermarsi durante il 6 Nazioni(Pier docet) e cercare di far giocare - con chiunque - le squadre che restano ferme durante le coppe.
"Il rugby è un gioco da bestie giocato da gentiluomini e gestito da dementi."
(frankye88)

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CapitanFracassa
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da CapitanFracassa »

frankye88 ha scritto:
CapitanFracassa ha scritto: La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Ammesso che facessimo un campionato come dici tu,a cosa servirebbe far giocare tutti questi italiani una volta ogni 3 mesi?
Prima ancora di questa regola,urge una riforma radicale del S10 dal punto di vista del format.Non si può giocare un campionato di livello con in media una sosta ogni mese.
Celtic o non Celtic,mi auguro che la Fir si muova al più presto per risolvere questo problema.Ci vuole continuità,non fermarsi durante il 6 Nazioni(Pier docet) e cercare di far giocare - con chiunque - le squadre che restano ferme durante le coppe.
Infatti bisogna giocare con continuità.
In Super10 come in serie A.
In Francia e Inghilterra non fermano i campionati come da noi.
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da frankye88 »

Prima del caos relativo alla Celtic,mi ricordo che la Fir propose una riforma del S10 a S12 diviso in 2 gironi con final six play off e play out post-6 Nazioni.Che fine ha fatto?Già questa andrebbe bene.Ma senza scervellarsi troppo si deve necessariamente pensare ad un campionato con pochissime soste,anche a costo di farlo diventare S14 o quello che volete voi,ma senza fermarsi.
Allo stato attuale,perchè non continuare a giocare durante il 6 Nazioni,visto anche il basso numero di azzurri prelevati dal S10?
Perchè non cercare di orgnaizzare una coppa,ad esempio,con le nuove franchigie spagnole e portoghesi per le squadre che non partecipano ad HC e ECC ?
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da frankye88 »

CapitanFracassa ha scritto:
frankye88 ha scritto:
CapitanFracassa ha scritto: La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Ammesso che facessimo un campionato come dici tu,a cosa servirebbe far giocare tutti questi italiani una volta ogni 3 mesi?
Prima ancora di questa regola,urge una riforma radicale del S10 dal punto di vista del format.Non si può giocare un campionato di livello con in media una sosta ogni mese.
Celtic o non Celtic,mi auguro che la Fir si muova al più presto per risolvere questo problema.Ci vuole continuità,non fermarsi durante il 6 Nazioni(Pier docet) e cercare di far giocare - con chiunque - le squadre che restano ferme durante le coppe.
Infatti bisogna giocare con continuità.
In Super10 come in serie A.
In Francia e Inghilterra non fermano i campionati come da noi.
Allora siamo d'accordo.Forse si gioca con più continuità in serie A che non in S10.
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Laporte
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da Laporte »

CapitanFracassa ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Il problema non è mettere in squadra 11 o 12 atleti di formazione italiana, se ne potrebbero mettere anche 22. Il problema è che giocano in un campionato che va ai 2 all'ora, mentre per la nazionale serve gente che vada costantemente ai 100 all'ora. La CL è stata presa in considerazione per questo motivo, ovvero creare 2 selezioni con pochi stranieri e molti italiani ma che possano giocare in un vero campionato professionistico con i ritmi imposti dal rugby moderno.
La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
sono d'accordo con te. MA se faranno la CL la adfcciamo con le regole che dici tu
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diddi
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da diddi »

Laporte ha scritto:
Rugby-Tv ha scritto:Sono d'accordo con l'aumento dei giocatori di formazione italiana (anche se basta farli giocare mezzora in nazionale e poi...) però c'è sempre il rovescio della medaglia.
Cioè i giocatori italiani costeranno di più di quelli stranieri. E' anche per questo che qualche volta si preferisce l'oriundo di turno.
Come in tutte le cose ci vorrebbe il buon senso, ma come sempre si sceglie la via più facile e comoda.
vale la regola della domanda e dell'offerta: fratello: vuoi giocare i soldi sono questi ? Non vuoi giocare... peggio per te..
basta non darglieli i soldi...
:shock:
Non sono un economista e non sono in grado di ammantare il ragionamento con termini tecnici. Ma la "legge" della domanda e dell'offerta di certo non è questa. Essa prevede grosso modo che, in una trattativa, la forza relativa tra i contraenti risulti dal grado di bisogno e dalla disponibilità del bene trattato.
Seguendo il tuo ragionamento parrebbe che i giocatori abbiano l'esigenza di giocare, mentre i club sarebbero liberi di fare una squada o meno; mentre invece i club non possono fare a meno di costruire una squadra (perché esisterebbero, altrimenti?), mentre per i giocatori (soprattutto quelli di rugby, che non guadagnano poi tantissimo in Italia) l'attività agonistica professionale è solo una possibile opzione lavorativa, magari gradita, ma non necessaria.
L'intervento normativo FIR che impone una "quota italiani a referto" altera l'equilibrio tra club e giocatori italiani perché impone ai club un bisogno (schierare tot italiani di formazione), laddove la disponibilità di giocatori italiani VALIDI resta limitata. L'intervento "protezionistico" FIR alza il valore del cartellino dei giocatori italiani: QUESTA è la legge della domanda e dell'offerta. Che i club mandino via gli italiani per non pagarli più dell'effettivo valore quando invece sono COSTRETTI dalle norme a metterli a referto, non rientra nella legge della domanda e dell'offerta, sarebbe caso mai una protesta, una ribellione, una serrata; e presupporrebbe un accordo di cartello. Pratiche possibili, per carità, ma che hanno la deliberata funzione di contrastare proprio la legge della domanda e dell'offerta.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da Laporte »

diddi ha scritto:
Laporte ha scritto:
Rugby-Tv ha scritto:Sono d'accordo con l'aumento dei giocatori di formazione italiana (anche se basta farli giocare mezzora in nazionale e poi...) però c'è sempre il rovescio della medaglia.
Cioè i giocatori italiani costeranno di più di quelli stranieri. E' anche per questo che qualche volta si preferisce l'oriundo di turno.
Come in tutte le cose ci vorrebbe il buon senso, ma come sempre si sceglie la via più facile e comoda.
vale la regola della domanda e dell'offerta: fratello: vuoi giocare i soldi sono questi ? Non vuoi giocare... peggio per te..
basta non darglieli i soldi...
:shock:
Non sono un economista e non sono in grado di ammantare il ragionamento con termini tecnici. Ma la "legge" della domanda e dell'offerta di certo non è questa. Essa prevede grosso modo che, in una trattativa, la forza relativa tra i contraenti risulti dal grado di bisogno e dalla disponibilità del bene trattato.
Seguendo il tuo ragionamento parrebbe che i giocatori abbiano l'esigenza di giocare, mentre i club sarebbero liberi di fare una squada o meno; mentre invece i club non possono fare a meno di costruire una squadra (perché esisterebbero, altrimenti?), mentre per i giocatori (soprattutto quelli di rugby, che non guadagnano poi tantissimo in Italia) l'attività agonistica professionale è solo una possibile opzione lavorativa, magari gradita, ma non necessaria.
L'intervento normativo FIR che impone una "quota italiani a referto" altera l'equilibrio tra club e giocatori italiani perché impone ai club un bisogno (schierare tot italiani di formazione), laddove la disponibilità di giocatori italiani VALIDI resta limitata. L'intervento "protezionistico" FIR alza il valore del cartellino dei giocatori italiani: QUESTA è la legge della domanda e dell'offerta. Che i club mandino via gli italiani per non pagarli più dell'effettivo valore quando invece sono COSTRETTI dalle norme a metterli a referto, non rientra nella legge della domanda e dell'offerta, sarebbe caso mai una protesta, una ribellione, una serrata; e presupporrebbe un accordo di cartello. Pratiche possibili, per carità, ma che hanno la deliberata funzione di contrastare proprio la legge della domanda e dell'offerta.
Alla fine: non giocano comunque.... Possiamo duqnue chiduere la nazionale o "affitarla" stile Baseballl

Chiuso....
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diddi
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da diddi »

CapitanFracassa ha scritto:La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Far girare i soldi serve eccome! Certo, il "giro" non deve andare a rimpinguare solo qualche tasca.
Con i soli italiani, invece, faremmo un campionato al livello attuale degli italiani, che non è quello cui aspiriamo, credo.
Accontentarmi di un livello semiprofessionistico, con il sospetto che ciò sia determinato dal fatto che altrimenti Padova e Rovigo non potrebbero permettersi economicamente la massima serie, mi deprimerebbe.
frankye88 ha scritto:
CapitanFracassa ha scritto:Ammesso che facessimo un campionato come dici tu,a cosa servirebbe far giocare tutti questi italiani una volta ogni 3 mesi?
Prima ancora di questa regola,urge una riforma radicale del S10 dal punto di vista del format.Non si può giocare un campionato di livello con in media una sosta ogni mese.
Celtic o non Celtic,mi auguro che la Fir si muova al più presto per risolvere questo problema.Ci vuole continuità,non fermarsi durante il 6 Nazioni(Pier docet) e cercare di far giocare - con chiunque - le squadre che restano ferme durante le coppe.
Infatti bisogna giocare con continuità.
In Super10 come in serie A.
In Francia e Inghilterra non fermano i campionati come da noi.
Non si fermano per il 6N. Per le coppe si fermano tutti.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da CapitanFracassa »

diddi ha scritto:
CapitanFracassa ha scritto:La Celtic League serve solo a far girare soldi.
Non serve certo a far girare il movimento rugbistico italiano.
Facciamo il campionato italiano con il limite di 5 giocatori di formazione non italiana a referto nel Super10 e raccoglieremo i frutti fra qualche anno.
Con la ricerca del risultato subito si deprime il movimento e, comunque, non si ottengono nemmeno i risultati.
Far girare i soldi serve eccome! Certo, il "giro" non deve andare a rimpinguare solo qualche tasca.
Con i soli italiani, invece, faremmo un campionato al livello attuale degli italiani, che non è quello cui aspiriamo, credo.
Accontentarmi di un livello semiprofessionistico, con il sospetto che ciò sia determinato dal fatto che altrimenti Padova e Rovigo non potrebbero permettersi economicamente la massima serie, mi deprimerebbe.
Bisogna dare spazio ai giocatori di formazione italiana con lo scopo di aumentare la base e aumentare il livello del vertice.
Se invece non si vuole lavorare per questo e ci si accontenta di avere due squadre in Celtic League per far girare soldi (entrate=uscite) e far giocare ad alto livello i nazionali (la maggior parte dei quali giocano già all'estero in squadre di livello pari o superiore a quello della Celtic League)..... mah :roll:
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Re: Spazio ai giocatori italiani

Messaggio da AndreaB »

frankye88 ha scritto:Prima del caos relativo alla Celtic,mi ricordo che la Fir propose una riforma del S10 a S12 diviso in 2 gironi con final six play off e play out post-6 Nazioni.Che fine ha fatto?Già questa andrebbe bene.Ma senza scervellarsi troppo si deve necessariamente pensare ad un campionato con pochissime soste,anche a costo di farlo diventare S14 o quello che volete voi,ma senza fermarsi.
Allo stato attuale,perchè non continuare a giocare durante il 6 Nazioni,visto anche il basso numero di azzurri prelevati dal S10?
Perchè non cercare di orgnaizzare una coppa,ad esempio,con le nuove franchigie spagnole e portoghesi per le squadre che non partecipano ad HC e ECC ?
Mhhh...allargare il campionato sarebbe la soluzione ?
Andare a giocare con spagnoli e portoghesi invece che con con irlandesi, gallesi e scozzesi ?

Perchè non torniamo a giocare la Coppa Europa piuttosto ?
Non sono ironico... facciamo come faceva anni fa la Francia che mandava la prima squadra al 5 Nazioni e la seconda e/o i giovani a giocare in Coppa Europa
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ATHLONE
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Re: Spazio ai giocatori italiani

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diddi ha scritto:Non si fermano per il 6N. Per le coppe si fermano tutti.
Si fermano tutti perchè tutte le squadre iscritte a CL, GP e T14 giocano in coppa! Da noi 4 giocano e 6 si trastullano in club house...
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)

Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...

Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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