forum.rugby.it

salentino ha scritto:MI sembra che molti "commentatori" provengano dal calcio, dove l'unico giudizio valido è: la vittoria. chi perde non serve, anche per una squadra che proviene dalla serie B e si trova da poco nel massimo campionato; dopo 4 o 5 sconfitte non va bene e per risolvere il problema si manda via l'allenatore, d'altronde i calciatori non si possono licenziare, il presidente caccia i soldi, i tifosi anche se non sanno aspettare e contestano contro tutti e contro tutto, non si possono mettere alla porta perchè pagano il biglietto. Tutti vorremmo giocare con i neozelanesi e vincere 80 a 0. perchè dovrebbe succedere? cosa abbiamo fatto per essere superiori a loro che hanno anni di tradizione e dove il rugby è sport nazionale. forse è il caso di lavorare tutti in maniera professionale in modo da far crescere questo sport anche nei piccoli centri in modo da avere una rosa più vasta ed aspettare un pò prima di salire sull'altare a fare il sermone su chi è buono e chi è cattivo. qualcuno sta portando avanti un progetto, il tempo sarà la verifica della sua bontà.
scusate se canto fuori dal coro, ma io mi preferisco così, "morrò pecora nera" U.L.

....e alla fine qualcuno tira sempre fuori il calcio .....sigh!!!! emancipiamoci per cortesia.

Sottolineo che non cè contraddizione tra lo sperare che le nazionali azzurre vincano sempre e nello stesso tempo credere che il lavoro FIR nel settore giovanile sia "malato" di autoreferenzialità e centralizzazione.

Saluti.

A sostegno di Spettatore e provando a rincuorare Salentino, direi che bisogna smettere di pensare al calcio tutte le volte che qualcuno dissente e/o in modo personale esprime pareri su un fenomeno del rugby.
Vedi Salentino; anche solo esprimere dissenso, non appartiene necessariamente a impostazioni psicologiche di tipo calciofilo; anzi, è proprio diverso. L'autocritica, che rimane una prerogativa della gente onesta (intellettualmente) è anche patrimonio di Chi vorrebbe di più per il nostro rugby ma non vede punti di forza nel progetto attuale.
In moltissimi, non solo su questo forum, la vedono come Spettatore e parecchi, invece, ritengono che le situazioni si possano risolvere per immanentismo o per magia: ma questi ultimi escamotage appartengono ad altri mondi e non al nostro che è fatto di impegno, di sacrificio e di tanto, tanto, tanto lavoro (ma di qualità, la quantità è importante solo se c'è preventivamente qualità).
Non scandalizziarti se qualcuno non la pensa come te; anche questa è ricchezza e tra qualche anno, speriamo, si possa invertire questo trend assolutamente fallimentare.
Buon rugby

non è necessario che tutti la pensino nello stesso modo, ma il catastrofismo sul lavoro che sta facendo la federazione io non riesco a vederlo. non riesco a capire l'errore delle accademie e non credo che le scelte sui giocatori siano di natura reverenziale o altro. d'altronde uno non si gioca la testa così a cuor leggero. ribadisco che nella quantità la percentuale di trovare qualità è più alta, diversamente uno si accontenta di quello che ha. al momento in Italia c'è molto poco, difatti lo sport nazionale è il calcio e dopo tanti altri. il rugby oggi ha una risonanza positiva sui mass media cerchiamo di approfittarne per farlo crescere, anche con critiche l'importante che siano costruttive e per il bene dello sport.

La critica di alcuni, me compreso, nasce dal fatto che una nazionale, sia essa giovanile, femminile o senior, che altro non è che una selezione dei migliori atleti di un movimento, non può giocarsela alla pari con una squadra di club, soprattutto per un movimento estremamente ambizioso (più che altro a parole) come il nostro, voglioso di arrivare un giorno a sfidare ad armi pari pure sudafricani e neozelandesi. Poi, essendo le riforme del nostro rugby giovanile ancora in fase iniziale, per ora si accetta questo gap e ci si bea di vittorie sofferte contro le province sudafricane, in attesa della prevedibilissima batostona contro gli Sprinbok U18.
Questo non è essere catastrofisti o calciofili (ma cosa c'entra poi il calcio?), è essere semplicemente obiettivi e realisti.

TommyHowlett ha scritto:La critica di alcuni, me compreso, nasce dal fatto che una nazionale, sia essa giovanile, femminile o senior, che altro non è che una selezione dei migliori atleti di un movimento, non può giocarsela alla pari con una squadra di club, soprattutto per un movimento estremamente ambizioso (più che altro a parole) come il nostro, voglioso di arrivare un giorno a sfidare ad armi pari pure sudafricani e neozelandesi. Poi, essendo le riforme del nostro rugby giovanile ancora in fase iniziale, per ora si accetta questo gap e ci si bea di vittorie sofferte contro le province sudafricane, in attesa della prevedibilissima batostona contro gli Sprinbok U18.
Questo non è essere catastrofisti o calciofili (ma cosa c'entra poi il calcio?), è essere semplicemente obiettivi e realisti.

Molto buon senso!!!!! e nessuno è felice del risultato!

Nessuna esaltazione e nessun catastrofismo.
Vincere con una provincia sudafricana è un ottimo risultato, perchè non riconoscerlo?
Vale più di vittorie contro nazionali di seconda/terza fascia. E' chiaro che non è battere gli Springbocks, ma è comunque un ottimo risultato.
Del resto gli ABs hanno rischiato di perdere da Munster durante lo scorso tour in europa e i Lions hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per battere alcune province sudafricane durante il loro tour (senza andare nella notte dei tempi quando i confronti tra club/province e nazionali in tour erano all'ordine del giorno e nessuno si scandalizzava se Queensland batteva il Galles o Wellington le suonava alla Francia).
Critichiamo pure, anche aspramente (anche perchè ce n'è da criticare), ma una vittoria sui Blue Bulls (che non è proprio l'utlima provincetta) va considerata molto positivamente.

Ovviamente il mio ragionamento sulla vittoria sui Blue Bulls non cambia... ma rimane circoscritto a quell'unica performance... specie dopo aver visto questo:


Kimberley (Sudafrica) – Il Sudafrica travolge sotto quattordici mete l’Italia U18 nell’unico test-match del tour estivo degli Azzurrini di Vincenzo Troiani giocato oggi a Kimberley.
Dopo la vittoria di pochi giorni fa a Pretoria contro i pari età dei Blue Bulls, Mammana e compagni nulla hanno potuto contro i giovani Springboks che hanno dominato l’incontro sia sul piano fisico che su quello tecnico, chiudendo l’incontro con tre mete nei primi tre minuti di gioco.
Gli unici punti dell’Italia sono arrivati dal piede dell’apertura Bonifazi, autore di un calcio piazzato nel primo tempo quando lo score già era di 36-0 per i Baby-Boks.

Kimberley, 4 agosto 2009
Match internazionale giovanile
SUDAFRICA U18 – ITALIA U18 86-3 (41-3)
Sudafrica: Britz; Maseko, Skosana, Lindeque, Jho; Van Wyk, Rademan (cap); Kolisi, Cook, Schwartz; Wenger, Schnetler; Malherbe, Mbonambi, Kotze
entrati: Ntubeni, Faku, Cloete, Carr, Bangihlonbe, Jantjies, Du Plessis Italia: Tartaglia; Morsellino, Menon, Bisso (23’ st. Ferrini), Offor (5’ pt. Zanini); Bonifazi (9’ st. Canna), Callori di Vignale; Bellandi, Dell’Acqua, Brancoli (12’ st. Fuser, 15’ st. Berton); Mammana (cap), Duca G.; Leso (23’ st. Aluigi), De Gioia (10’ st. Maestri), Aluigi (15’ st. Brandolini)
Marcatori: p.t. 1’ m. Skosana tr. Van Wyk (7-0); 2’ m. Maseko tr. Van Wyk (14-0); 3’ m. Maseko (19-0); 6’ m. Schwartz tr. Van Wyk (26-0); 16’ m. Jho (31-0); 21’ m. Jho (36-0); 32’ cp. Bonifazi (36-3); 33’ m. Maseko (41-3); s.t. 10’ m. Skosana tr. Van Wyk (48-3); 17’ m. Jho tr. Du Plessis (55-3); 19’ m. Maseko (60-3); 25’ m. Kotze tr. Du Plessis (67-3); 29’ m. Lindeque tr. Du Plessis (74-3); 32’ m. Lindeque (79-3); 34’ m. Lindeque tr. Du Plessis (86-3)

Se non altro nessuno può dire che nel sito della FIR non abbiano messo il risultato della sconfitta!

jaco ha scritto:
Ovviamente il mio ragionamento sulla vittoria sui Blue Bulls non cambia... ma rimane circoscritto a quell'unica performance... specie dopo aver visto questo:


Kimberley (Sudafrica) – Il Sudafrica travolge sotto quattordici mete l’Italia U18 nell’unico test-match del tour estivo degli Azzurrini di Vincenzo Troiani giocato oggi a Kimberley.
Dopo la vittoria di pochi giorni fa a Pretoria contro i pari età dei Blue Bulls, Mammana e compagni nulla hanno potuto contro i giovani Springboks che hanno dominato l’incontro sia sul piano fisico che su quello tecnico, chiudendo l’incontro con tre mete nei primi tre minuti di gioco.
Gli unici punti dell’Italia sono arrivati dal piede dell’apertura Bonifazi, autore di un calcio piazzato nel primo tempo quando lo score già era di 36-0 per i Baby-Boks.

Kimberley, 4 agosto 2009
Match internazionale giovanile
SUDAFRICA U18 – ITALIA U18 86-3 (41-3)
Sudafrica: Britz; Maseko, Skosana, Lindeque, Jho; Van Wyk, Rademan (cap); Kolisi, Cook, Schwartz; Wenger, Schnetler; Malherbe, Mbonambi, Kotze
entrati: Ntubeni, Faku, Cloete, Carr, Bangihlonbe, Jantjies, Du Plessis Italia: Tartaglia; Morsellino, Menon, Bisso (23’ st. Ferrini), Offor (5’ pt. Zanini); Bonifazi (9’ st. Canna), Callori di Vignale; Bellandi, Dell’Acqua, Brancoli (12’ st. Fuser, 15’ st. Berton); Mammana (cap), Duca G.; Leso (23’ st. Aluigi), De Gioia (10’ st. Maestri), Aluigi (15’ st. Brandolini)
Marcatori: p.t. 1’ m. Skosana tr. Van Wyk (7-0); 2’ m. Maseko tr. Van Wyk (14-0); 3’ m. Maseko (19-0); 6’ m. Schwartz tr. Van Wyk (26-0); 16’ m. Jho (31-0); 21’ m. Jho (36-0); 32’ cp. Bonifazi (36-3); 33’ m. Maseko (41-3); s.t. 10’ m. Skosana tr. Van Wyk (48-3); 17’ m. Jho tr. Du Plessis (55-3); 19’ m. Maseko (60-3); 25’ m. Kotze tr. Du Plessis (67-3); 29’ m. Lindeque tr. Du Plessis (74-3); 32’ m. Lindeque (79-3); 34’ m. Lindeque tr. Du Plessis (86-3)

Se non altro nessuno può dire che nel sito della FIR non abbiano messo il risultato della sconfitta!

questo è a conferma del nostro livello italiano

In questo momento sarebbe forse meglio incoraggiare i ragazzi che sono scesi in campo a rappresentare il rugby giovanile italiano.
I ragazzi non hanno colpe.


lo zio

loziodareggiocalabria ha scritto:In questo momento sarebbe forse meglio incoraggiare i ragazzi che sono scesi in campo a rappresentare il rugby giovanile italiano.
I ragazzi non hanno colpe.
lo zio

esattamente , i ragazzi non hanno colpe e spero che possano farsi comunque valere, a loro tutto il mio sostegno.

se si perde 86-3 e si dice poverini non hanno colpe, ma cosa si vuole crescere? la mentalita' sara' sempre perdente. ma come e' possibile prendere 3 mete nei primi 3 minuti? neanche la aquadra dell'oratorio! e' ovvio che e' un problema di mentalita'. sono entrati in campo con la cacca nei pantaloncini

Il signor Vincenzo Troiani, pagato dai contribuenti, dovrebbe avere la decenza di dimettersi. E, a seguire, chi lo ha messo lì: Dondi, il consiglio federale e "faccio tutto io pur non avendo un ca**o di qualità" Ascione!

Basta, di figure di merde ne abbiamo fatte a sufficienza.

Ecco qua, un paio di numeri (86 e 3, da giocare tra i sei del Superenalotto) per sintetizzare i miei due post precedenti. Non c'è nulla di che stupirsi, nè tantomeno nessuno da incolpare. E' la realtà del nostro movimento, giunto quatto quatto al punto 0 (zero) in tutte le sue componenti. Il significato della vittoria striminzita contro i Blue Bulls sta tutto nel paragonarlo con il punteggio finale del vero TM, ovvero la partita contro gli Springboks U18. Paghiamo l'annata cattiva, l'ho già detto.
Ma è pur vero che le cose dovrebbero migliorare (condizionale d'obbligo) con la riforma ormai avviata delle giovanili anche se penso tuttavia che sarà alquanto difficile arrivare a competere con nazionali come il Sudafrica che impongono come obbligatorio il rugby (e lo sport in generale) sin dai primi anni di scuola.

Un altro piccolo appunto: i nostri U18 se non erro sono gli stessi che ne hanno beccati 53 dalla Scozia e che hanno perso con il Belgio.

TommyHowlett ha scritto:Ecco qua, un paio di numeri (86 e 3, da giocare tra i sei del Superenalotto) per sintetizzare i miei due post precedenti. Non c'è nulla di che stupirsi, nè tantomeno nessuno da incolpare. E' la realtà del nostro movimento, giunto quatto quatto al punto 0 (zero) in tutte le sue componenti. Il significato della vittoria striminzita contro i Blue Bulls sta tutto nel paragonarlo con il punteggio finale del vero TM, ovvero la partita contro gli Springboks U18. Paghiamo l'annata cattiva, l'ho già detto.
Ma è pur vero che le cose dovrebbero migliorare (condizionale d'obbligo) con la riforma ormai avviata delle giovanili anche se penso tuttavia che sarà alquanto difficile arrivare a competere con nazionali come il Sudafrica che impongono come obbligatorio il rugby (e lo sport in generale) sin dai primi anni di scuola.

Scusa ma non paghiamo l'annata cattiva, paghiamo dei selezionatori ,responsabili, presidenti ecc.ecc...." incapaci", di ragazzi buoni ce ne sono e sono rimasti a casa, non faccio nomi per correttezza e rispetto di quelli che sono andati via, ma è ora di finirla di chiamare i ragazzi in base a parametri fisici e basta, ripeto, a casa vi sono ragazzi che masticano di rugby pur non essendo alti minimo 1.80 per tot kg..... o forse è meglio dire che appertengono a società "poco simpatiche " o meno "spinte" di altre, sono uscito dal mondo del calcio perchè "stomacato" da un ambiente "malato" e "corrotto" dagli interessi che vi girano attorno, pensavo ingenuamente che il mondo del rugby fosse diverso ma dopo un po di anni mi sono reso conto che anche il rugby è (sicuramente meno del calcio) purtroppo in parte "avariato" ....credimi che il problema principale non è solo l'annata, ma chi cerca i ragazzi dell'annata.... e ora di selezionare i ragazzi seguendo dei parametri un po diversi, partendo dal primo che è quello di girare per i campi di allenamento durante la settimana e di gioco alla domenica possibilmente per 365 gg all'anno e di GUARDARE i ragazzi per le loro capacità tecnico/fisiche....non fisico/........tecniche