D'altronde SE ci fosse stata una volontà da parte della maggiorparte dei club di fare le cose per bene, di puntare sui giovani, di avere pazienza, di ampliare le strutture, di fare programmi a lunga scadenza senza strafare e via dicendo non saremmo in questa situazione, Dondi o non Dondi.
Ma le vicende passate, la fine della LIRE, il campanilismo ed l'arte di arrangiarsi italiana mi fanno pensare che gli investimenti della FIR alla base finirebbero nelle tasche dei presidenti più sgamati e degli oriundi più appetibili.
Questo non significa ovviamente che non ci debbano essere *molti* più soldi destinati allo sviluppo primario, ma avere un entità di livello più alto che crea interesse e dà quel ritmo al gioco di alto livello che i nostri giovani non hanno perchè mai dovrebbe essere un male??
La storia del nostro sport è costellata di successi ma non è MAI (e sottolineo MAI) passata dalla base.
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Ti sbagli , perchè il cuore del problema è proprio il fatto che ci sono stati club che hanno puntato sui giovani , sulle giovanili, hanno costruito le strutture, hanno fatto propaganda, hanno seguito il Minirugby ...altri invece no, preferendo destinare le risorse all'acquisto dei giocatori per poter primeggiare.
La FIR avrebbe e dovrebbe fare una GROSSA differenza fra queste due concezioni del Rugby , una produce sviluppo, l'altra lo sfrutta e basta... dovrebbe quindi essere molto semplice capire chi premiare e chi no ...
Oltretutto sarebbe estremamente facile e veloce da valutare : basta prendere gli ultimi 5 anni, vedere i risultati dei campionati giovanili, quelli del minirugby e le strutture realizzate, il numero di giocatori formati e portati al livello più alto... perfino un estraneo in una settimana di tempo potrebbe fare una graduatoria realistica....
Ma è proprio il punto che l'attuale dirigenza
non ha voluto e non vuole affrontare... siamo in CL proprio per questo.
C'erano molte altre alternative per uno sviluppo più diffuso e durevole, queste purtroppo però avevano delle conseguenze insopportabili:
Graduatorie basate su risultati globali = penalizzazione degli "amici" e premiazione degli odiati nemici
Sostegno alle società = riduzione del potere dei comitati e della dirigenza
Meritocrazia nei campionati invece che accademie autoreferenziate = molti finirebbero col doversi cercare un lavoro vero..
Sul discorso Francia, è evidente che noi per caratteristiche siamo più simili alla Francia: siamo paesi di 60 milioni di persone, multisportivi e con caratteristiche diverse dalle 3 celtiche.
Ma al momento siamo troppo, TROPPO lontani dai francesi per poter pensare di seguire il loro modello. Il campionato italiano non è competitivo e mancano i soldi dei privati per renderlo tale. Avremmo avuto semplicemente l'ennesimo campionato di pessimo livello e con il 40% di italiani.
In questo momento BEN VENGA lo statalismo bulgaro. Con una soluzione confusa, caciarona e pressapochista c'è la possibilità comunque di migliorare le cose.
Se poi le cose vanno come si spera, aumenteranno i capitali privati e con essi la pa passione, l'organizzazione e lo sviluppo.
Perchè non può mica fare tutto la FIR..
La FIR meno fa meglio è . è duro dirlo, ma questi me lo confermano in ogni momento , dalle accademie Under 18 che giocheranno solo fra loro all'organizzazione della finale S10, alla programmazione dei prossimi campionati ...
Affidare il futuro del nostro sport a gente che si dimostra incapace perfino di seguire il più minimo buon senso... quanto pericoloso è ?