E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Shye
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da Shye »

lupomar ha scritto:@ stefanot...

ma ve la immaginate una situazione del genere negli altri sport di squadra? Non solo nel ricco calcio, ma anche nel basket, nella pallovolo e va via in utti gli altri sport di squadra anche super minori, tipo okey pista o tamburello!
Quelli sono sport che fanno parte, tamburello a parte, della nostra cultura e che sono nel nostro DNA. Il paragone non ha nessunissimo senso.
In Italia del rugby di club non gliene frega niente a nessuno (a parte 5-6 cittadine), lo capirete prima del 2050?
Ma scusate in Francia come hanno fatto? Perché non abbiamo copiato, in piccolo naturalmente, il percorso che hanno fatto negli ultimi 10 anni?
.............
Scherzi, vero?
La Francia ha un secolo di rugby di vantaggio, se fosse così semplice pensi forse che paesi come Spagna, Germania, Brasile, Cina o altre decine non avrebbero sviluppato anche loro un movimento decente?
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Shye
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da Shye »

Peraltro l'Hockey Pista è imparagonabile per tradizione, seguito, risultati della nazionale e delle squadre di club..altro che super minore
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lupomar
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da lupomar »

E' ovvio che riuscire a riassumere in poche righe un argomento che andrebbe sviscerato in ogni suo aspetto è difficile, ma cercate almeno di capire il concetto.
Visto che ormai sembra palese a tutti che la scelta di prendere giocatori già formati in giro per il mondo e trovargli un remoto parente italiano per farli giocare in nazionale o in top-ten, non porta a molto, si è capito (finalmente!!!) che era meglio cercare un numero più elevato di giocatori in Italia.
Questi giocatori secondo voi da dove vengono? Sono giocatori formati dalle società che, lavorando nelle scuole, col minirugby e col rugby giovanile, sempre senza soldi e con qualche ex-giocatore che lavora gratis fanno il lavoro enorme di seguire e far crescere i Bergamasco di domani.
Non è forse il caso di capire che qualcosa a questi poveracci della base bisogna darla? Non è forse nelle piccole società di provincia che nascono e crescono i giocatori che poi finiranno in nazionale?
E' proprio la strada giusta continuare a partire dall'alto puntando tutte le risorse su gruppi così ristretti di giocatori?
Con queste liste stanno già tagliando decine e decine di giocatori.

Riguardo al discorso Francia.
Lo so anch'io che si è deciso di provare ad adottare il modello Irlandese, Gallese e Scozzese. Proprio qui per me sta il punto. A mio parere è assolutamente sbagliato. Pur con le differenze abissali che ci sono con i Francesi (ma perché invece Irlanda, Galles e Scozia la tradizione centenaria forse non ce l'hanno?!?) il loro modello è migliore e con mille difficoltà e differenze è il modello che va seguito anche da noi. Poi se si vuole continuare a perdere le partite di poco, possiamo continuare così, ma intanto finora abbiamo già buttato via 10 anni di 6 nazioni e il movimento rugbystico italiano è da rifondare ogni hanno con invenzioni nuove.
Ma voi sapete da che squadre saranno formati i prossimi campionati nazionali di top-ten (o twelve o quel che l'è) di serie A1, di sere A2, di serie B?
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da Shye »

Questo è ovvio, il mio parere però è che non sia così automatico o semplice come sostiene il 95% degli utenti di questo forum.
A leggere sembra che bastino 4 soldi della Fir e l'Italia si riempirà magicamente di campi, strutture, allenatori preparati, passione, organizzazione, ecc.
Ripeto: perchè nel rugby le potenze sono, con l'Argentina, le stesse di 100 anni fa?

Qua tutti aprono il manuale delle Giovani Marmotte e leggono che il movimento si costruisce dalla base.
Va bene, giusto. Ma se la base non ha una spinta, non puoi costruire a tavolino uno sport. E la spinta viene dalla gente.

10 anni di 6 Nazioni sono serviti a fare conoscere il rugby in Italia, che fino a 10 anni nel 90% dello stivale era ancora scambiato per il Football Americano, e a far aumentare il numero di tesserati (gonfiato o non gonfiato che sia).
Ora all'italiano medio la nazionale interessa. I club ancora NO.

La Celtic è una forzatura, ma se servisse a portare la gente allo stadio, a fare giocare i giovani italiani ad alto livello e ad aumentare i soldi che circolano sarà un altro passo avanti.
D'altronde SE ci fosse stata una volontà da parte della maggiorparte dei club di fare le cose per bene, di puntare sui giovani, di avere pazienza, di ampliare le strutture, di fare programmi a lunga scadenza senza strafare e via dicendo non saremmo in questa situazione, Dondi o non Dondi.
Ma le vicende passate, la fine della LIRE, il campanilismo ed l'arte di arrangiarsi italiana mi fanno pensare che gli investimenti della FIR alla base finirebbero nelle tasche dei presidenti più sgamati e degli oriundi più appetibili.
Questo non significa ovviamente che non ci debbano essere *molti* più soldi destinati allo sviluppo primario, ma avere un entità di livello più alto che crea interesse e dà quel ritmo al gioco di alto livello che i nostri giovani non hanno perchè mai dovrebbe essere un male??

La storia del nostro sport è costellata di successi ma non è MAI (e sottolineo MAI) passata dalla base.
Il nostro sistema scolastico-sportivo è sempre stato ridicolo: se nelle scuole si gioca a calcio, basket e pallavolo è semplicemente per la passione dei singoli insegnanti, mica perchè FIGC, FIP e FIPAV hanno fatto chissà quale accordi con il ministero della pubblica istruzione (non a livello nazionale, almeno).
Anche a me piacerebbe che fosse diverso, ma non è così. Tanto per fare il solito esempio, la Pallavolo ha avuto uno sviluppo enorme dopo il Mondiale del 1978 in casa.

Visibilità.

Sul discorso Francia, è evidente che noi per caratteristiche siamo più simili alla Francia: siamo paesi di 60 milioni di persone, multisportivi e con caratteristiche diverse dalle 3 celtiche.
Ma al momento siamo troppo, TROPPO lontani dai francesi per poter pensare di seguire il loro modello. Il campionato italiano non è competitivo e mancano i soldi dei privati per renderlo tale. Avremmo avuto semplicemente l'ennesimo campionato di pessimo livello e con il 40% di italiani.

In questo momento BEN VENGA lo statalismo bulgaro. Con una soluzione confusa, caciarona e pressapochista c'è la possibilità comunque di migliorare le cose.
Se poi le cose vanno come si spera, aumenteranno i capitali privati e con essi la pa passione, l'organizzazione e lo sviluppo.

Perchè non può mica fare tutto la FIR..
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allblue
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da allblue »

Bravo Shye.
tafano
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da tafano »

Shye.
Sei un saggio. quoto tutto.
L'unico successo vero della FIR è stato creare un visibile, palpabile, numeroso seguito al rugby della nazionale,
nonostante tante partite indecorose, tante figuracce, troppi "non di formazione italiana", senza risultati apprezzabili
se non quello di aver scavato un solco sempre più profondo con le nazionali che ci stanno dietro nel ranking.
10 anni fa non era così.
Ed alcune conseguenze nel rugby di base ci sono, per stare alla mia zona che meglio conosco: nel 2004 il monza prestò i propri under 18 al Velate
perchè non erano abbastanza per fare il campionato, ora so che tutte le giovanili di quei due club sono piene, come quelle di Rho, Parabiago, Cologno.
Sono nati club a Seregno, Cantù, altri ci hanno provato, ci stanno provando , qualcuno ci riuscirà, bò, certo che i praticanti sono
aumentati qui.
Poi passerà la moda, probabile, ma non credo sia possibile che il tutto si sgonfierà al livello pre-6nazioni, la Celtic è sicuramente più appetibile per il
pubblico della nazionale, rispetto al super 10, ti puoi vedere atleti del 6 nazioni in campo ogni settimana.
I conti si faranno alla fine, forse andrà tutto a scatafascio, forse no.
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lupomar
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da lupomar »

Va bene Shye.
Spero tu abbia ragione, questo modo di fare dirigista proprio non mi piace, ma se è per il bene del rugby italiano, sono pronto anche a sostenerlo.
Mi piacerebbe però che i nostri dirigisti buttassero giù un programma di qualche anno con degli obiettivi da raggiungere. Io in questi anni li sosterrei, ma alla fine vorrei che si facesse il punto, cercando di capire cos'è andato e cosa no. E, se le cose non sono andate come pronosticato, ci fosse qualcuno che si facesse da parte... Ma mi sa che sto già parlando di cose impossibili. :roll:

Riguardo al confronto con le altre federazioni, la Fir con questo modo di fare (Nazionale + Franchigie + Accademie) si sta assumendo un ruolo che non penso alcuna altra federazione abbia mai neppure lontanamente cercato di fare (anche perché gli altri i soldi che sono entrati e continuano ad entrare alla Fir se li sognano). Alla fine dovranno (o forse dovrei dire dovrebbero) risponderne, mi dispiace ma non mi puoi dire: non potrà fare tutto la Fir. Sta già facendo tutto e vuole fare tutto.
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da TUCKER »

c4$$o! FInalmente leggo qualcuno che la vede come me ed ha una visione positiva della cose, nonostante tutto. Iniziavo a pensare di essere un illuso...

Negli ultimi 4/5 anni ho visto il rugby crescere tanto a livello numerico, nascere un sacco di squadre, gente fare 100/200/e più km per vedere una partita di campionato a Calvisano, a Viadana... godere dell'ambiente, del contorno... un po' meno della partita (Calvisano e Capitolina insieme mi ha regalato negli anni degli incontri dal vivo secondi per bruttezza solo a Lumezzane-Ospitaletto di sabato scorso... :roll: )

Se succederà lo stesso per Viadana - Scarlets e lo spettacolo in campo sarà decisamente migliore, si innescherà un ulteriore volano in termini di pubblico ed attenzioni, di cui le squadre di club verranno successivamente interessante in un secondo momento. Nel frattempo però i giocatori andranno in nazionale con un bagaglio d'esperienza internazionale ed un ritmo nelle gambe notevolmente superiori, chi si avvicina a questo sport vedrà moltiplicarsi la possibilità di vedere del buon rugby dal vivo, di vedere all'opera i campioni, ergo potranno aumentare i risultati a livello sportivo e di conseguenza di nuovo il numero di tesserati, nuove squadre, genitori che mandano i propri figli a fare rugby, attività nelle scuole (nuovi appassionati = nuovi tesserati = nuovi club = nuove scuole in cui arriva il rugby = nuovi tesserati = nuovi appassionati = famiglie quantomeno hanno un'idea di ovale e che lo guardano in tv = nuovo spazio per il rugby ....).

Un discorso scritto in fretta, mentre cucino, e quindi un po' incasinato, ma credo si capisca :-] :-] :-]
Wooden
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da Wooden »

Shye ha scritto:10 anni di 6 Nazioni sono serviti a fare conoscere il rugby in Italia, che fino a 10 anni nel 90% dello stivale era ancora scambiato per il Football Americano, e a far aumentare il numero di tesserati (gonfiato o non gonfiato che sia).
Ora all'italiano medio la nazionale interessa. I club ancora NO.
Vero, ma strano. Leggendo un po' di storia del rugby qui e lì leggo di un campionato con una media di 4.000 spettatori al seguito della Partenope Rugby (ossia a Napoli, dove oggi non credo molti sappiano cosa sia il rugby) sfide venete spesso e volentieri con oltre 10.000 spettatori e via dicendo. Mi chiedo cosa abbia fatto crollare l'interesse per questo sport dai 60 ad oggi...o se non siano sbagliati quei dati, almeno.
Hai ragione nel dire che le federazioni di pallacanestro e pallavolo non fanno chissà quali accordi con le scuole, resta il fatto che in ogni scuola c'è la rete ed i canestri e quindi chi vuole giocare lo fa, inizia ad imparare le regole del gioco e se capita una partita in tv è portato a guardarla ed anche a livello locale le scuole di basket sono diffuse sul territorio. Dalla massa di milioni di ragazzi che giocano a basket o a pallavolo escono poi quelli che permettono alle nostre nazionali di essere competive (almeno in genere)
Per il rugby non è così, le infrastrutture sul territorio sono poche (tranne in zone circoscritte) a scuola non esiste e sui giornali non viene nemmeno nominato, salvo una colonnina coi risultati o durante il sei nazioni (o quando le partite le organizza Rcs, lì sì che ci sono i titoli a caratteri cubitali :lol: ) mentre il lunedì il basket può contare su almeno due pagine e la pallavolo su una. Proprio per questo mi chiedo se la Celtic, che valorizza due compagini in zone già rugbysticamente "evolute" e che fa cadere nel semi-dilettantismo un campionato nazionale che, seppur con scarso seguito, era sparso su tutto il territorio e che probabilmente sarà trasmesso da una pay-tv dove il sei nazioni va a stento sopra i 100.000 spettatori, possa favorire la crescita del rugby in Italia. Forse (e dico forse) si vedrà se la nazionale inizierà a vincere almeno un paio di incontri a torneo, ma anche se spero il contrario, dubito che Treviso e Aironi possano andare oltre il classico pubblico di appassionati.
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da tafano »

Wooden ha scritto: Vero, ma strano. Leggendo un po' di storia del rugby qui e lì leggo di un campionato con una media di 4.000 spettatori al seguito della Partenope Rugby (ossia a Napoli, dove oggi non credo molti sappiano cosa sia il rugby) sfide venete spesso e volentieri con oltre 10.000 spettatori e via dicendo. Mi chiedo cosa abbia fatto crollare l'interesse per questo sport dai 60 ad oggi...o se non siano sbagliati quei dati, almeno.
Quei dati sono giusti. Un tempo si seguiva di più lo sport dal vivo, la televisione non era duffusa, nella programmazione RAI degli anni 50 e 60 non riesco a immaginarmici il rugby, probabilmente veniva ignorato.
Comunque le dirette erano cosa ardua da attuare e limitatata agli ipereventoni, non credo ci fosse spazio nell'unico canale per il nostro sport.
Chiaro che finita l'epoca d'oro della Partenope in B senza la nazionale di oggi, senza la televisione di oggi, con il Napoli a.c. in serie A, il "grande" seguito sia finito lì.
In più al contrario del Veneto , oltre alla Partenope non c'era nessuna squadra Campana a quei livelli.
Nel Veneto il rugby è sempre stato ai massimi livelli, il seguito c'è stato, c'è e ci sarà sempre.

Poi se trovi i dati degli spettatori per la Nazionale italiana facci sapere, sono davvero curioso.
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da Shye »

Wooden ha scritto:
Shye ha scritto:10 anni di 6 Nazioni sono serviti a fare conoscere il rugby in Italia, che fino a 10 anni nel 90% dello stivale era ancora scambiato per il Football Americano, e a far aumentare il numero di tesserati (gonfiato o non gonfiato che sia).
Ora all'italiano medio la nazionale interessa. I club ancora NO.
Vero, ma strano. Leggendo un po' di storia del rugby qui e lì leggo di un campionato con una media di 4.000 spettatori al seguito della Partenope Rugby (ossia a Napoli, dove oggi non credo molti sappiano cosa sia il rugby) sfide venete spesso e volentieri con oltre 10.000 spettatori e via dicendo. Mi chiedo cosa abbia fatto crollare l'interesse per questo sport dai 60 ad oggi...o se non siano sbagliati quei dati, almeno.
Non sono sbagliati, ma sono limitati a pochissime aree a macchia di leopardo o a brevi periodi in altre città (peraltro il dilettantismo faceva sì che le squadre italiane si potessero permettere anche i Botha ed i Campese, mica come oggi..)
Ma al di là delle città storiche, a cui va tutto il mio rispetto, non gliene fregava niente a nessuno.
Oggi invece la nazionale ha regalato ai club un pubblico potenziale che va in qualche modo attratto.

E non c'è modo che succeda con quello scalcagnato torneo che abbiamo.
Wooden ha scritto: Hai ragione nel dire che le federazioni di pallacanestro e pallavolo non fanno chissà quali accordi con le scuole, resta il fatto che in ogni scuola c'è la rete ed i canestri e quindi chi vuole giocare lo fa, inizia ad imparare le regole del gioco e se capita una partita in tv è portato a guardarla ed anche a livello locale le scuole di basket sono diffuse sul territorio. Dalla massa di milioni di ragazzi che giocano a basket o a pallavolo escono poi quelli che permettono alle nostre nazionali di essere competive (almeno in genere)
Per il rugby non è così, le infrastrutture sul territorio sono poche (tranne in zone circoscritte) a scuola non esiste e sui giornali non viene nemmeno nominato, salvo una colonnina coi risultati o durante il sei nazioni (o quando le partite le organizza Rcs, lì sì che ci sono i titoli a caratteri cubitali :lol: ) mentre il lunedì il basket può contare su almeno due pagine e la pallavolo su una. Proprio per questo mi chiedo se la Celtic, che valorizza due compagini in zone già rugbysticamente "evolute" e che fa cadere nel semi-dilettantismo un campionato nazionale che, seppur con scarso seguito, era sparso su tutto il territorio e che probabilmente sarà trasmesso da una pay-tv dove il sei nazioni va a stento sopra i 100.000 spettatori, possa favorire la crescita del rugby in Italia. Forse (e dico forse) si vedrà se la nazionale inizierà a vincere almeno un paio di incontri a torneo, ma anche se spero il contrario, dubito che Treviso e Aironi possano andare oltre il classico pubblico di appassionati.
Partiamo da una premessa: questa soluzione della CL a 2 squadre dev'essere per forza di cose temporanea, non può durare 10 anni.
Serve a dare la spinta, per far sì che un tifoso a Palermo o un imprenditore a Trento si possano innamorare del rugby e decidono di mettersi in gioco, a qualunque livello sia. Nessuno ci vieta di aggiungere altre 2 squadre al centro-sud tra qualche anno (di norma i soldi italiani sono sempre bene accetti in zona celtica) e magari di tornare ad un campionato indigeno tra 10 anni, con una situazione però ben diversa di pubblico, investimenti ed interesse.

Se dovesse andare così, poi vedrai se non spuntano i campi da rugby e i professori appassionati..
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da PiVi1962 »

stalker ha scritto:Non voglio sembrare anti-FIR a prescindere, però la lista partorita e le relative norme d'uso porgono delle domande...
  • Possibile che i giocatori di interesse nazionale siano solo 32+16(+10)? Chiaramente no, dati i molti esclusi, già citati, che hanno recentemente giocato 6N, test match e nazionale A. Quello dei soldi è un finto problema, risolvibile inserendo anche molti più giocatori ma adottando un diverso meccanismo di rimborso...
Ma anche no... cioè, dato un certo budget, la FIR ha scelto come spenderlo. Altre ipotesi implicherebbero altre politiche. Chi non ci dice, ad esempio che il giocatore Xxx non presente in lista (o il suo procuratore) non sia stato contattato dalla FIR e che abbia risposto che giocare in Italia non è una questione di soldi?
stalker ha scritto:
  • Che cosa dovrebbero fare gli esclusi? Per essere "competitivi" sul mercato Celtic dovrebbero accettare ingaggi pari alla metà dei loro colleghi "selezionati". E se domani la Nazionale avesse bisogno di loro (ma con quale coraggio, mi chiedo...)? Certo accetterebbero sperando di rientrare in lista... Insomma, una sorta di "precariato", e non sono certo tutti giocatori sul viale del tramonto. A mio parere troppa discriminazione...
Potrebbe anche scaturire il meccanismo contrario: dato il budget disponibile, ed il rimborso percepito sull'ingaggio dei giocatori dei listoni, gli altri giocatori potrebbero ricevere pro-quota degli ingaggi superiori a quelli di mercato.
stalker ha scritto:
  • Qual'è il senso del rimborso? Perché il 60%? Ma la FIR ci mette il becco sull'ingaggio? Se la Benetton vuole pagare McLean 1 milione di euro, la Fir scuce 600 mila cucuzze in silenzio? Un rimborso percentuale sull'ingaggio non ha alcun senso perché lo scopo del rimborso non è il gettone per avere il giocatore in Nazionale ma ben altro...
Corretto: il rimborso ha poco senso come percentuale proprio per i motivi da te indicati, a meno che non vi sia implicitamente un massimale totale per ciascuna delle due squadre della CL.
stalker ha scritto:
  • Qual'è il senso delle liste? A mio parere le liste così come sono sono sbagliate, in particolare la prima, perché si mescolano giocatori che hanno o possono avere un valore e mercato internazionale, ad altri che invece non lo hanno affatto, e i due tipi di giocatore dovevano essere gestiti in modo del tutto differente...
Nuovamente: ma anche no... Sono d'accordo che molti italiani (non solo rugbysti di livello) fanno già difficoltà a spostarsi di regione per lavoro, figurarsi andare all'estero. Qui però non possiamo nemmeno sapere quanti giocatori della lista sono tornati in Italia l'anno scorso o non andranno fuori dall'Italia l'anno prossimo a causa appunto della CL. (Sempre senza considerare che possano esservi stati accordi preliminari con certi giocatori -o loro procuratori- sul fatto se essere inseriti in lista o meno).
stalker ha scritto:Brevemente, a mio parere, i giocatori "internazionali" (che sono all'estero e giocano, e non a svernare...) dovevano essere incentivati a rientrare aiutando le società di Celtic integrando gli ingaggi da "mercato". Per gli altri, per cui l'estero non è un'alternativa plausibile (né sportivamente né economicamente) e una Celtic già rappresenta un palcoscenico internazionale di massimo prestigio, la FIR avrebbe dovuto riconoscere un incentivo economico alle società di Celtic per ingaggiarli. In entrambi i casi non un rimborso percentuale sull'ingaggio, bensì delle integrazioni fisse da valutare in base all'interesse FIR per il tale giocatore, magari a fasce, e mettendo dei tetti sul totale degli incentivi ricevuti da una squadra. In tal modo sarebbe anche molto più semplice fare un budget di spesa, e non si farebbero discriminazioni potendo mettere molti più nomi in lista.
Per il metodo del rimborso, concordo con quanto dici tu. Per quanto riguarda le liste si possono fare anche altre ipotesi. Sono state concordate con le franchigie? Sono state concordate con i giocatori? Sono state concordate con l'allenatore della nazionale? Probabilmente sono il frutto di tutte queste cose assieme...
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da PiVi1962 »

Buttalapasta ha scritto:
oplod ha scritto:...
Per quanto concerne i periodi di concomitanza della Magners Celtic League con le finestre internazionali IRB (Cariparma Test Match autunnali ed RBS 6 Nazioni), la FIR ha disposto quanto segue:

a) l’attività del Campionato Italiano d’Eccellenza verrà sospesa durante tali finestre

b) Benetton Treviso e Aironi Rugby potranno utilizzare in Magners Celtic League atleti tesserati da Club del Campionato Italiano d’Eccellenza ed inseriti in una lista che verrà successivamente resa pubblica da FIR
...
Cioè, la FIR decide che un atleta tesserato per Rovigo e non convocato in nazionale, dev'essere temporaneamente ceduto a Treviso per la Celtic... Alla faccia... E se si infortuna?
Immagino che succeda quello che accade quando un giocatore, stipendiato da una squadra privata, viene convocato in Nazionale e si infortuna: il giocatore viene assicurato e la squadra viene compensata economicamente. (Almeno: funziona così in Inghilterra, dove le squadre ricevono un'indennità per la sola convocazione di un giocatore in nazionale, più l'eventuale compenso in caso di infortunio).
Cioè: la convocazione in CL sarà più o meno equiparata ad una convocazione in nazionale.
GiorgioXT
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da GiorgioXT »

D'altronde SE ci fosse stata una volontà da parte della maggiorparte dei club di fare le cose per bene, di puntare sui giovani, di avere pazienza, di ampliare le strutture, di fare programmi a lunga scadenza senza strafare e via dicendo non saremmo in questa situazione, Dondi o non Dondi.
Ma le vicende passate, la fine della LIRE, il campanilismo ed l'arte di arrangiarsi italiana mi fanno pensare che gli investimenti della FIR alla base finirebbero nelle tasche dei presidenti più sgamati e degli oriundi più appetibili.
Questo non significa ovviamente che non ci debbano essere *molti* più soldi destinati allo sviluppo primario, ma avere un entità di livello più alto che crea interesse e dà quel ritmo al gioco di alto livello che i nostri giovani non hanno perchè mai dovrebbe essere un male??

La storia del nostro sport è costellata di successi ma non è MAI (e sottolineo MAI) passata dalla base.
[/b]
Ti sbagli , perchè il cuore del problema è proprio il fatto che ci sono stati club che hanno puntato sui giovani , sulle giovanili, hanno costruito le strutture, hanno fatto propaganda, hanno seguito il Minirugby ...altri invece no, preferendo destinare le risorse all'acquisto dei giocatori per poter primeggiare.
La FIR avrebbe e dovrebbe fare una GROSSA differenza fra queste due concezioni del Rugby , una produce sviluppo, l'altra lo sfrutta e basta... dovrebbe quindi essere molto semplice capire chi premiare e chi no ...
Oltretutto sarebbe estremamente facile e veloce da valutare : basta prendere gli ultimi 5 anni, vedere i risultati dei campionati giovanili, quelli del minirugby e le strutture realizzate, il numero di giocatori formati e portati al livello più alto... perfino un estraneo in una settimana di tempo potrebbe fare una graduatoria realistica....
Ma è proprio il punto che l'attuale dirigenza non ha voluto e non vuole affrontare... siamo in CL proprio per questo.
C'erano molte altre alternative per uno sviluppo più diffuso e durevole, queste purtroppo però avevano delle conseguenze insopportabili:
Graduatorie basate su risultati globali = penalizzazione degli "amici" e premiazione degli odiati nemici
Sostegno alle società = riduzione del potere dei comitati e della dirigenza
Meritocrazia nei campionati invece che accademie autoreferenziate = molti finirebbero col doversi cercare un lavoro vero..

Sul discorso Francia, è evidente che noi per caratteristiche siamo più simili alla Francia: siamo paesi di 60 milioni di persone, multisportivi e con caratteristiche diverse dalle 3 celtiche.
Ma al momento siamo troppo, TROPPO lontani dai francesi per poter pensare di seguire il loro modello. Il campionato italiano non è competitivo e mancano i soldi dei privati per renderlo tale. Avremmo avuto semplicemente l'ennesimo campionato di pessimo livello e con il 40% di italiani.

In questo momento BEN VENGA lo statalismo bulgaro. Con una soluzione confusa, caciarona e pressapochista c'è la possibilità comunque di migliorare le cose.
Se poi le cose vanno come si spera, aumenteranno i capitali privati e con essi la pa passione, l'organizzazione e lo sviluppo.

Perchè non può mica fare tutto la FIR..
La FIR meno fa meglio è . è duro dirlo, ma questi me lo confermano in ogni momento , dalle accademie Under 18 che giocheranno solo fra loro all'organizzazione della finale S10, alla programmazione dei prossimi campionati ...
Affidare il futuro del nostro sport a gente che si dimostra incapace perfino di seguire il più minimo buon senso... quanto pericoloso è ?
Shye
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Re: E finalmente fu LISTONE FEDERALE!

Messaggio da Shye »

GiorgioXT ha scritto: Ti sbagli , perchè il cuore del problema è proprio il fatto che ci sono stati club che hanno puntato sui giovani , sulle giovanili, hanno costruito le strutture, hanno fatto propaganda, hanno seguito il Minirugby ...altri invece no, preferendo destinare le risorse all'acquisto dei giocatori per poter primeggiare.
La FIR avrebbe e dovrebbe fare una GROSSA differenza fra queste due concezioni del Rugby , una produce sviluppo, l'altra lo sfrutta e basta... dovrebbe quindi essere molto semplice capire chi premiare e chi no ...
Oltretutto sarebbe estremamente facile e veloce da valutare : basta prendere gli ultimi 5 anni, vedere i risultati dei campionati giovanili, quelli del minirugby e le strutture realizzate, il numero di giocatori formati e portati al livello più alto... perfino un estraneo in una settimana di tempo potrebbe fare una graduatoria realistica....
Ma è proprio il punto che l'attuale dirigenza non ha voluto e non vuole affrontare... siamo in CL proprio per questo.
C'erano molte altre alternative per uno sviluppo più diffuso e durevole, queste purtroppo però avevano delle conseguenze insopportabili:
Graduatorie basate su risultati globali = penalizzazione degli "amici" e premiazione degli odiati nemici
Sostegno alle società = riduzione del potere dei comitati e della dirigenza
Meritocrazia nei campionati invece che accademie autoreferenziate = molti finirebbero col doversi cercare un lavoro vero..
Andiamo nel dettaglio, perfavore.
Quale sarebbe la tua idea? Cos'avrebbero dovuto fare?
Cosa intendi di preciso per "premiare"?
Sono domande vere, non retoriche, l'argomento mi interessa.

Lo sai però, vero, che un qualsiasi privilegio o aiuto concesso ad un club "meritevole" avrebbe generato una MAREA di proteste, ricorsi, cause e quant'altro?
O pensi che gli altri club lo avrebbero accettato serenamente?

E poi come si sarebbero dovuti definire i criteri di merito?
E chi lo avrebbe dovuto fare? La FIR?
Le accuse di mafia sarebbero state ancora peggio di quelle attuali. O sbaglio ancora?

Intendiamoci, io non voglio difendere la FIR e la mancanza totale di meritocrazia che vi regna, figlia peraltro della cultura di questo paese, ma continuate a farla un po' troppo facile, eh
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