forum.rugby.it

nino22 ha scritto:
Pienamente d'accordo.
E non riesco davvero a trovare elementi positivi in stipendi stile calcio, se non quello di dare a noi rugbysti motivi per criticare il calcio!!

I 25 sportivi più ricchi del mondo:
1 Tiger Woods (Usa, golf, 100 mln)
2 Oscar de la Hoya (Usa, boxe, 43 mln)
3 Phil Mickelson (Usa, golf, 42,2 mln)
4 Kimi Raikkonen (Fin, auto, 40 mln)
5 Michael Schumacher (Ger, auto, 36 mln)
6 David Beckham (Ing, calcio, 33 mln)
7 Kobe Bryant (Usa, basket, 32,9 mln)
8 Shaquille O'Neal (Usa, basket, 31,9 mln)
9 Michael Jordan (Usa, basket, 31 mln)
9 Ronaldinho (Bra, calcio, 31 mln)
11 Valentino Rossi (Ita, moto, 30 mln)
12 Alex Rodriguez (Usa, baseball, 23,2 mln)
13 Roger Federer (Svi, tennis, 29 mln)
14 Derek Jeter (Usa, baseball, 28,3 mln)
15 LeBron James (Usa, basket, 27,3 mln)
16 Floyd Mayweather (Usa, boxe, 26,5 mln)
17 Yao Mink (Chi, basket, 26,3 mln)
18 Vijay Singh (Fij, golf, 25,8 mln)
19 Leonard Davis (Usa, football, 25,4 mln)
20 Arnold Palmer (Usa, golf, 25 mln)
21 Jeff Gordon (Usa, auto, 24,5 mln)
22 Kevin Garnett (Usa, basket, 24,3 mln)
23 Reggie Bush (Usa, football, 23,8 mln)
24 Allen Iverson (Usa, basket, 23,3 mln)
25 Maria Sharapova (Rus, tennis, 23 mln)

4 Kimi Raikkonen (Fin, auto, 40 mln)

il disoccupato più ricco del mondo

Ale_86 ha scritto:Excusatio non petita: sicuramente, ma quando per buon 30% dei post spari a zero su Treviso e per un altro buon 20% sul fatto che il rugby italiano non stia nelle grandi cittá faccio fatica a distinguere quando non specifichi.

Se lo faccio non è perchè non mi piace il radicchio o i trevigiani, ma perchè nel caso del rugby, il sistema italiano comprende anche delle storure da cui non è esente la società più ricca.

italicbold ha scritto:
Un giocatore professionista oggi é il risultato della scommessa che un ragazzino di 15 anni fa sulla sua vita futura.

E' giusto che a rugby cominci a giocare per amore non xchè vuoi diventare l'acchiappaveline ricco sfondato!!!
Sta alle qualità del rugbysta costruirsi il proprio futuro post carriera.

italicbold ha scritto: Se il rugby riempe Twickenham é giusto che i giocatori che permettono questo siano retribuiti al giusto livello.
Che a mio avviso, con tutto il rispetto per la stragrande maggioranza che nella vita reale non arriva a quella cifra, non sono 40mila euro annui.

Un giocatore professionista oggi é il risultato della scommessa che un ragazzino di 15 anni fa sulla sua vita futura.

Sono d'accordo, difatti una cifra congrua per un buon professionista - uno da giro della nazionale, ma non un Carter o un McCaw - potrebbe indicativamente aggirarsi tra i 100 e i 200 mila euro annui, ovvero un 10/15.000 euro al mese. Una cifra del genere compensa il rischio della scommessa di cui parli. Tantopiù che in realtà non è una scommessa "cieca", ma hai informazioni continue che ti portano a capire attorno ai vent'anni quali sono le reali probabilità di sfondare, permettendo un aggiornamento delle aspettative e un cambio in corsa della scelta (vedi Ricciardi).

Però ancora, una volta arrivati a questi salari, non capisco quali sarebbero i lati negativi di porre un limite. Riesco a vederne di positivi, ma non di negativi, e non me ne hai ancora dati! Beninteso, il fatto che io non riesca a vederli non significa che non esistano: se riuscite a trovarne un paio sarò ben felice di riconsiderare la mia posizione.

Un'ultima parentesi: il salary cap ovviamente mica si applica alle sponsorizzazioni. Nella classifica di Cane, la maggior parte di quei guadagni derivano da sponsor pubblicitari, e se un domani la "Birra&Salamella s.p.a." vorrà farsi pubblicità sponsorizzando con qualche milionata uno Sgarbi o un Halfpenny, ben venga. Anche a questo non riesco a trovare lati negativi, quindi ben venga!

Ale_86 ha scritto:
Sono d'accordo, difatti una cifra congrua per un buon professionista - uno da giro della nazionale, ma non un Carter o un McCaw - potrebbe indicativamente aggirarsi tra i 100 e i 200 mila euro annui, ovvero un 10/15.000 euro al mese. Una cifra del genere compensa il rischio della scommessa di cui parli. Tantopiù che in realtà non è una scommessa "cieca", ma hai informazioni continue che ti portano a capire attorno ai vent'anni quali sono le reali probabilità di sfondare, permettendo un aggiornamento delle aspettative e un cambio in corsa della scelta (vedi Ricciardi).

Però ancora, una volta arrivati a questi salari, non capisco quali sarebbero i lati negativi di porre un limite. Riesco a vederne di positivi, ma non di negativi, e non me ne hai ancora dati! Beninteso, il fatto che io non riesca a vederli non significa che non esistano: se riuscite a trovarne un paio sarò ben felice di riconsiderare la mia posizione.

Un'ultima parentesi: il salary cap ovviamente mica si applica alle sponsorizzazioni. Nella classifica di Cane, la maggior parte di quei guadagni derivano da sponsor pubblicitari, e se un domani la "Birra&Salamella s.p.a." vorrà farsi pubblicità sponsorizzando con qualche milionata uno Sgarbi o un Halfpenny, ben venga. Anche a questo non riesco a trovare lati negativi, quindi ben venga!

I giocatori sono la parte centrale del business di ogni sport, secondo la vostra visione dovrebbero essere quelli che guadagnano meno di tutti dal loro lavoro: le società fanno palate di soldi con biglietti, diritti tv, mechandising, lo stesso fanno le emittenti televisive con la pubblicità, chi sponsorizza la squadra ci guadagna... boh, mi pare assurdo

Cane_di_Pavlov ha scritto:

Ale_86 ha scritto:
Sono d'accordo, difatti una cifra congrua per un buon professionista - uno da giro della nazionale, ma non un Carter o un McCaw - potrebbe indicativamente aggirarsi tra i 100 e i 200 mila euro annui, ovvero un 10/15.000 euro al mese. Una cifra del genere compensa il rischio della scommessa di cui parli. Tantopiù che in realtà non è una scommessa "cieca", ma hai informazioni continue che ti portano a capire attorno ai vent'anni quali sono le reali probabilità di sfondare, permettendo un aggiornamento delle aspettative e un cambio in corsa della scelta (vedi Ricciardi).

Però ancora, una volta arrivati a questi salari, non capisco quali sarebbero i lati negativi di porre un limite. Riesco a vederne di positivi, ma non di negativi, e non me ne hai ancora dati! Beninteso, il fatto che io non riesca a vederli non significa che non esistano: se riuscite a trovarne un paio sarò ben felice di riconsiderare la mia posizione.

Un'ultima parentesi: il salary cap ovviamente mica si applica alle sponsorizzazioni. Nella classifica di Cane, la maggior parte di quei guadagni derivano da sponsor pubblicitari, e se un domani la "Birra&Salamella s.p.a." vorrà farsi pubblicità sponsorizzando con qualche milionata uno Sgarbi o un Halfpenny, ben venga. Anche a questo non riesco a trovare lati negativi, quindi ben venga!

I giocatori sono la parte centrale del business di ogni sport, secondo la vostra visione dovrebbero essere quelli che guadagnano meno di tutti dal loro lavoro: le società fanno palate di soldi con biglietti, diritti tv, mechandising, lo stesso fanno le emittenti televisive con la pubblicità, chi sponsorizza la squadra ci guadagna... boh, mi pare assurdo

Le società sti cattivoni ... i giocatori sti poveretti .... mah ... sono d'accordo.
Ps: Tolone battuto ieri da Clermont ed ovviamente son felice!! Peccato per il punto di bonus preso ...

Ale_86 ha scritto:

italicbold ha scritto: Se il rugby riempe Twickenham é giusto che i giocatori che permettono questo siano retribuiti al giusto livello.
Che a mio avviso, con tutto il rispetto per la stragrande maggioranza che nella vita reale non arriva a quella cifra, non sono 40mila euro annui.

Un giocatore professionista oggi é il risultato della scommessa che un ragazzino di 15 anni fa sulla sua vita futura.

Sono d'accordo, difatti una cifra congrua per un buon professionista - uno da giro della nazionale, ma non un Carter o un McCaw - potrebbe indicativamente aggirarsi tra i 100 e i 200 mila euro annui, ovvero un 10/15.000 euro al mese. Una cifra del genere compensa il rischio della scommessa di cui parli. Tantopiù che in realtà non è una scommessa "cieca", ma hai informazioni continue che ti portano a capire attorno ai vent'anni quali sono le reali probabilità di sfondare, permettendo un aggiornamento delle aspettative e un cambio in corsa della scelta (vedi Ricciardi).

Però ancora, una volta arrivati a questi salari, non capisco quali sarebbero i lati negativi di porre un limite. Riesco a vederne di positivi, ma non di negativi, e non me ne hai ancora dati! Beninteso, il fatto che io non riesca a vederli non significa che non esistano: se riuscite a trovarne un paio sarò ben felice di riconsiderare la mia posizione.

Un'ultima parentesi: il salary cap ovviamente mica si applica alle sponsorizzazioni. Nella classifica di Cane, la maggior parte di quei guadagni derivano da sponsor pubblicitari, e se un domani la "Birra&Salamella s.p.a." vorrà farsi pubblicità sponsorizzando con qualche milionata uno Sgarbi o un Halfpenny, ben venga. Anche a questo non riesco a trovare lati negativi, quindi ben venga!

Il Salary cap in se deve essere un aggiustamento di un sistema economico difettoso.
E' giustificato quando il collasso del meccanismo é prossimo. Il problema non é che il rugby sta collassando, ma che sta probabilmente evolvendosi in un grande spettacolo di massa. televisiva e non. Come dicevo prima il problema é che, pur con tutto il rispetto per la palla ovale d'antan, ormai questo sport é alla ricerca di palcoscenici più ampi. Di stadi da 20, 30 mila persone. E questo esclude realtà economiche e sociali inadeguate come, faccio l'esempio che conosco meglio, le piccole città francesi, come Dax, Montauban, Bourgoin. Che 30mila unità non le raccolgono neanche contando i bambini appena nati e i piccioni delle piazze. Non é un discorso cinico quello che faccio, ma soltanto una presa di coscienza.
Il rugby di oggi oscilla tra i 5000 spettatori di una partita a Agen e gli 80 mila dello stade de France.
C'é un mondo in mezzo.
E la scelta mi sembra già sia stata fatta.
Vogliamo il salary cap per consentire a, faccio un esempio, Bézier di offrirsi Dan Carter a 15 mila euro mensili. E' un controsenso economico, e alla lunga dannosa per il rugby, a mio avviso.

In questo quadro, con l'aumento esponenziale del denaro a disposizione, io sono convinto che la maggior parte della torta debba rivenire agli "attori" in campo.
La questione del Salary Cap mi sembra ancora prematura. Molto prematura.

italicbold ha scritto: Il Salary cap in se deve essere un aggiustamento di un sistema economico difettoso.
E' giustificato quando il collasso del meccanismo é prossimo. Il problema non é che il rugby sta collassando, ma che sta probabilmente evolvendosi in un grande spettacolo di massa. televisiva e non. Come dicevo prima il problema é che, pur con tutto il rispetto per la palla ovale d'antan, ormai questo sport é alla ricerca di palcoscenici più ampi. Di stadi da 20, 30 mila persone. E questo esclude realtà economiche e sociali inadeguate come, faccio l'esempio che conosco meglio, le piccole città francesi, come Dax, Montauban, Bourgoin. Che 30mila unità non le raccolgono neanche contando i bambini appena nati e i piccioni delle piazze. Non é un discorso cinico quello che faccio, ma soltanto una presa di coscienza.
Il rugby di oggi oscilla tra i 5000 spettatori di una partita a Agen e gli 80 mila dello stade de France.
C'é un mondo in mezzo.
E la scelta mi sembra già sia stata fatta.
Vogliamo il salary cap per consentire a, faccio un esempio, Bézier di offrirsi Dan Carter a 15 mila euro mensili. E' un controsenso economico, e alla lunga dannosa per il rugby, a mio avviso.

In questo quadro, con l'aumento esponenziale del denaro a disposizione, io sono convinto che la maggior parte della torta debba rivenire agli "attori" in campo.
La questione del Salary Cap mi sembra ancora prematura. Molto prematura.

l'NBA non ha mai collassato.. eppure...
Comunque è vero per crescere questo sport deve andare verso le piazze più grandi.
Quando lo capiremo in Italia ?

Laporte ha scritto:

italicbold ha scritto:
l'NBA non ha mai collassato.. eppure...
Comunque è vero per crescere questo sport deve andare verso le piazze più grandi.
Quando lo capiremo in Italia ?

Diciamo che a livello di retribuzione un giocatore NBA guadagna qualche spicciolo in più di un rugbista professionista.
C'é ampio margine...se il salary cap ammonta a svariati milioni di euro allora il problema non si pone, ci sono giocatori NBA che guadagnano una vincita all'enalotto ogni anno.


Comunque,
oggi Bayonne ha giocato contro Tolosa a San Sebastian, nello stadio della real Sociedad, utilizzando, peraltro, le magliette della squadra calcistica.
Lo stesso Bourgoin, che riceveva il Racing, ha giocato a Grenoble.
Per dire...

italicbold ha scritto: Comunque,
oggi Bayonne ha giocato contro Tolosa a San Sebastian, nello stadio della real Sociedad, utilizzando, peraltro, le magliette della squadra calcistica.
Lo stesso Bourgoin, che riceveva il Racing, ha giocato a Grenoble.
Per dire...

Non proponibile in Italia: nel senso che non c'è il problema: la capitale del rugby Italiano 8secodno alcun) fa 80.000 abitanti e la sua provincia ne fa 900.000 eppure non riesce a farequasi mai più diu 1500 persone allo stadio.... cosa vi che vada a cercarsi un'altro posto... farebbe ridere...

http://rugby1823.blogosfere.it/2011/03/ ... y-cap.html

Qualche spunto ulteriore di discussione

Bell'articolo e del resto quello che sostengo da molto, ci vuole un salary cap europeo.
Infine bello come sia stato evidenziata la cosa di Castro, giù il cappello Castro!!