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Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 8 mag 2012, 8:05
da Laporte
mariemonti ha scritto:La franchigia degli Ospreys comprende 75 club. CLUB. In un'ottica "italiana" bisognerebbe aggiungere le scuole che fanno in tutto e per tutto quello che in Italia fanno i club (solo che lo fanno meglio...). Tutto questo in un territorio, "Ospreylia", che è un po' più piccolo di quello coperto dagli Aironi (solo 60 chilometri da est ad ovest e 38 chilometri da nord a sud).
75 club in 60 chilometri (senza contare le scuole) è decisamente una bella densità...
Si ma lì giocano tutti a rugby. Il parametro non è la densità geografica ma la potenza di fuoco dei club. Da noi ci sono ASD con 30 tesserati compresi i dirigenti ...

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 8 mag 2012, 11:06
da calep61
Laporte ha scritto: Si ma lì giocano tutti a rugby. Il parametro non è la densità geografica ma la potenza di fuoco dei club. Da noi ci sono ASD con 30 tesserati compresi i dirigenti ...
Condivido il tuo pensiero(o almeno credo; Laporte, a volte sei un po' troppo ermetico, diciamo ungarettiano :D ).
Certo che farebbe piacere ad un appassionato del rugby una maggiore e generalizzata adesione sul terriotiro da parte dei giovani, ma ciò potrebbe valere per qualsiasi altra disciplina (e ciò complica ulteriormente le cose in un'Italia dove, attualmente, i giovani giocano o sono invitati a giocare a tutto, ogni sport vorrebbe avere l'egemonia sugli altri), ma questo è un traguardo molto più difficile da raggiungere in assoluto e, in modo particolare, in pochi anni.
Migliorare la qualità dei singoli club, invece, è cosa fattibilissima anche in breve tempo con interventi di razionalizzazione sul territorio, di aggregazione, collaborazione, assembramento societario, perchè no.
Se il caso Aironi dimostra come anche ai più alti livelli ci siano difficoltà di cassa da sanare, è evidente che il nostro movimento non si possa, in questo momento, almeno, permettere un'eccessiva frammentazione sul territorio senza depauperare le capacità e le potenzialità dei singoli club. Società con meno di 100 tesserati non è un fatto così raro e sempre più spesso si assiste a formazioni rimaneggiate presentarsi nelle competizioni giovanili per mancanza di giocatori e tutto ciò solo per mera sete di distinzione dagli altri, per costituire nuove e diverse verità?
Credo fortemente che, in questo momento, una eccessiva framentazione, presente almeno in alcune aree geografiche del paese, sia un grosso male per questo sport.

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 8 mag 2012, 11:33
da Luqa-bis
Il punto di vista di Ale_86 è secondo me da tenere in considerazione.
Al momento attuale la logica esistente grava sulle piccole società (nuove o antiche) pesi che ne impediscono lo sviluppo mentre , ponendo le stesse obbligatorietà, nei fatti aiuta i grandi club che possno poi sfruttare almeglio iloro fondi per accapararsi (a poco) i migliori prodotti dei vivai.

E' del resto corretta anche l'osservazione di Laporte ("Lacoste" :D ) sul fatto che esistono troppe società di dimensioni ridotte che sono strutturalemnte incapaci di poter fare reale sviluppo, nonostante gli sforzi individuali dei loro soci. E' come per il sistema delle imprese, anche un problema di dimensione strutturale.

Del resto, vi è anche, secondo me, la necessità di non poter adottare uno schema identic oin ogni parte d'Italia: abbiamo situazioni geografiche e di diffusione differenziate, seconeo me servono risposte differenziate.

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 8 mag 2012, 14:01
da andrea12
Anche io credo che Laporte abbia messo il dito nella piaga (vecchia e purulenta, ma comunque ferita aperta). Ci sono piccole società, che non arrivano neppure a 50. Il solo settore femminile, ne conta percentualmente molte di più, rispetto al settore maschile.......
Per poter far giocare le mie ragazze (piccolo Club solo femminile, per ora, che cerca di tutelare quelle poche che provano a giocare, per di più Club dell'estrema periferia provinciale, seppure di profondo nord) ho avviato un bel rapporto con altra società (ben più anziana della mia, con settore sia maschile che femminile, a 80 Km da casa) e siamo riusciti a terminare la Coppa Italia, ed ora a ripartire con numeri che "da solo" (adesso almeno sulla carta sono più di 23), non avrei neppure potuto sognare nei miei sogni più folli.
Però anche con piccoli numeri si può fare (bisogna almeno provarci) qualità.........seppure il bilancio sia sempre un incubatore di incubi (e siamo nella ricca provincia lombarda). Buon rugby

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 8 mag 2012, 19:17
da orme53
Laporte ha scritto:
andrea12 ha scritto:per "rafforzare" il concetto (piuttosto chiaro) di mariemonti, il piccolo Club (franchigia di Cardiff Blues) dove gioca mio figlio, 6 miglia da cardiff city centre, fa 400 giocatori in un paese di 1000 abitanti, una ventina di coach...........qualità alta non presuppone numeri piccoli :wink:
A me sembra un numeor elevato, ma a parte questo dove in Italia abbiamo un 40% di persone che giocano a Rugby ?
Abbiamo una media di 400 giocatori per club ?
Forse arriviamo a 40....
Beh laporte, se non ci sono si creano le condizioni per avere 400 giocatori. Negli anni 90 giocavo in un club con 30 tesserati (mogli e fidanzate comprese) dove la domenica il lavoro più difficile era mettere assieme 15 giocatori. Mi ricordo che il mio esordio fu unico giocatore in panchina dopo una settimana di allenamenti. Si decise di organizzare una prima squadra giovanile coinvolgendo genitori parenti e amici. In breve sorse una vera organizzazione giovanile con tutte le categorie. Educatori nelle varie scuole della zona dalle elementari alle superiori. Ora dopo circa 18 anni il club conta 300 tesserati con una buona tradizione in questi anni di suoi atleti in parecchie selezioni nazionali ed esperienze in club di B /A / il fu super 10 e ora celtic. E' chiaro che il club ha sempre privilegiato e dato la maggioranza delle risorse umane ed economiche al settore giovanile, salvo in questo periodo di vacche magre. Un consiglio ti potrei dare; perchè non la smetti di piangerti addosso e non incominci ad usare il tuo tempo nel creare qualcosa di più utile?
Io in questi anni mi sono scarrozzato per tutta Italia e anche in Europa qualche centinaio di ragazzi non chiedendo mai un rimborso spese. Anzi dandomi da fare per recuperare le risorse necessarie per crescere.
Laporte, ora incomincio a sentire il peso degli anni..non è che vuoi smettere di pontificare e ti vien voglia di darti da fare al mio posto? il movimento ne avrebbe bisogno. :roll:

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 8 mag 2012, 23:23
da Laporte
orme53 ha scritto: Beh laporte, se non ci sono si creano le condizioni per avere 400 giocatori. Negli anni 90 giocavo in un club con 30 tesserati (mogli e fidanzate comprese) dove la domenica il lavoro più difficile era mettere assieme 15 giocatori. Mi ricordo che il mio esordio fu unico giocatore in panchina dopo una settimana di allenamenti. Si decise di organizzare una prima squadra giovanile coinvolgendo genitori parenti e amici. In breve sorse una vera organizzazione giovanile con tutte le categorie. Educatori nelle varie scuole della zona dalle elementari alle superiori. Ora dopo circa 18 anni il club conta 300 tesserati con una buona tradizione in questi anni di suoi atleti in parecchie selezioni nazionali ed esperienze in club di B /A / il fu super 10 e ora celtic. E' chiaro che il club ha sempre privilegiato e dato la maggioranza delle risorse umane ed economiche al settore giovanile, salvo in questo periodo di vacche magre. Un consiglio ti potrei dare; perchè non la smetti di piangerti addosso e non incominci ad usare il tuo tempo nel creare qualcosa di più utile?
Io in questi anni mi sono scarrozzato per tutta Italia e anche in Europa qualche centinaio di ragazzi non chiedendo mai un rimborso spese. Anzi dandomi da fare per recuperare le risorse necessarie per crescere.
Laporte, ora incomincio a sentire il peso degli anni..non è che vuoi smettere di pontificare e ti vien voglia di darti da fare al mio posto? il movimento ne avrebbe bisogno. :roll:
Il tuo club ha fatto un salto di qualità, Ma quanti sono i club come questi ? La stragrande maggioranza vivacchia se va bene con 30 tesserati, e sono convinti di fare cose di livello gallese.

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 9 mag 2012, 7:17
da andrea12
Laporte ha scritto:
orme53 ha scritto: Beh laporte, se non ci sono si creano le condizioni per avere 400 giocatori. Negli anni 90 giocavo in un club con 30 tesserati (mogli e fidanzate comprese) dove la domenica il lavoro più difficile era mettere assieme 15 giocatori. Mi ricordo che il mio esordio fu unico giocatore in panchina dopo una settimana di allenamenti. Si decise di organizzare una prima squadra giovanile coinvolgendo genitori parenti e amici. In breve sorse una vera organizzazione giovanile con tutte le categorie. Educatori nelle varie scuole della zona dalle elementari alle superiori. Ora dopo circa 18 anni il club conta 300 tesserati con una buona tradizione in questi anni di suoi atleti in parecchie selezioni nazionali ed esperienze in club di B /A / il fu super 10 e ora celtic. E' chiaro che il club ha sempre privilegiato e dato la maggioranza delle risorse umane ed economiche al settore giovanile, salvo in questo periodo di vacche magre. Un consiglio ti potrei dare; perchè non la smetti di piangerti addosso e non incominci ad usare il tuo tempo nel creare qualcosa di più utile?
Io in questi anni mi sono scarrozzato per tutta Italia e anche in Europa qualche centinaio di ragazzi non chiedendo mai un rimborso spese. Anzi dandomi da fare per recuperare le risorse necessarie per crescere.
Laporte, ora incomincio a sentire il peso degli anni..non è che vuoi smettere di pontificare e ti vien voglia di darti da fare al mio posto? il movimento ne avrebbe bisogno. :roll:
Il tuo club ha fatto un salto di qualità, Ma quanti sono i club come questi ? La stragrande maggioranza vivacchia se va bene con 30 tesserati, e sono convinti di fare cose di livello gallese.
beh, su questo, straquoto Laporte. :D

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 10 mag 2012, 7:47
da orme53
Laporte ha scritto:
orme53 ha scritto: Beh laporte, se non ci sono si creano le condizioni per avere 400 giocatori. Negli anni 90 giocavo in un club con 30 tesserati (mogli e fidanzate comprese) dove la domenica il lavoro più difficile era mettere assieme 15 giocatori. Mi ricordo che il mio esordio fu unico giocatore in panchina dopo una settimana di allenamenti. Si decise di organizzare una prima squadra giovanile coinvolgendo genitori parenti e amici. In breve sorse una vera organizzazione giovanile con tutte le categorie. Educatori nelle varie scuole della zona dalle elementari alle superiori. Ora dopo circa 18 anni il club conta 300 tesserati con una buona tradizione in questi anni di suoi atleti in parecchie selezioni nazionali ed esperienze in club di B /A / il fu super 10 e ora celtic. E' chiaro che il club ha sempre privilegiato e dato la maggioranza delle risorse umane ed economiche al settore giovanile, salvo in questo periodo di vacche magre. Un consiglio ti potrei dare; perchè non la smetti di piangerti addosso e non incominci ad usare il tuo tempo nel creare qualcosa di più utile?
Io in questi anni mi sono scarrozzato per tutta Italia e anche in Europa qualche centinaio di ragazzi non chiedendo mai un rimborso spese. Anzi dandomi da fare per recuperare le risorse necessarie per crescere.
Laporte, ora incomincio a sentire il peso degli anni..non è che vuoi smettere di pontificare e ti vien voglia di darti da fare al mio posto? il movimento ne avrebbe bisogno. :roll:
Il tuo club ha fatto un salto di qualità, Ma quanti sono i club come questi ? La stragrande maggioranza vivacchia se va bene con 30 tesserati, e sono convinti di fare cose di livello gallese.
La mia provocazione naturalmente era rivolta anche e soprattutto a loro. :roll:

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 10 mag 2012, 18:25
da TommyHowlett
Ma in Italia non esistono casi del genere nemmeno se parliamo di calcio: in realtà occorre considerare l'area che ruota attorno al centro sportivo di 400 tesserati vicino a Cardiff. Non dimentichiamo che la capitale (o capoluogo) del Galles conta oltre 300 mila abitanti che salgono a quasi 1 milione nell'area metropolitana. E' facile che le società satelliti della periferia della città siano localizzate in piccoli centri, di poche migliaia di abitanti, ma che in realtà rappresentano aree di parecchie decine di migliaia di abitanti; e allora le percentuali diventano più ragionevoli, anche se in ogni caso i numeri restano ancora lontani (in avanti) da quelli italiani.
E un discorso analogo lo si potrebbe fare per Ospreylia: dato che Swansea è grande come Padova, proviamo a riportare la stessa area della franchigia gallese al centro del Veneto; non troveremo 75 club, nemmeno 60, ma una quarantina forse sì, considerando anche le categrie più piccole. Se guardiamo i numeri non siamo poi così lontani da quelli di uno dei due paesi più rugbystici al mondo.
Piuttosto è la QUALITA' che ci pone su due universi distinti...

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 10 mag 2012, 19:14
da tanaumaga62
per tornare a bomba sull'argomento LA MIA FIR... per me:
a) Minirugby: promuovere la partecipazione a tornei sul territorio; ridurre il n. attuale di concentramenti e aumentare la partecipazione ai tornei.
b) U14: istituire campionati interregionali con accesso barrage obbligatorio per tutti; se impossibilitati promuovere tornei sul territorio ad hoc;
c) U16 e U18: abolire l'attuale U20 così come concepita attualmente; formula barrage x accesso ad elite obbligatorio per tutti; LASCIARE LIBERO SCAMBIO di giocatori e cartellini per tutta la stagione e abolizione lista chiusa ad inizio anno, previa comunicazione del trasferimento ad altra scietà alla federazione;
d) dopo U18 solo campionato riserve.
Abolizione delle accademie zonali e conseguente liberazione di risorse sul territorio con attività di tutoring e addestramento nei club o nei centri di eccellenza riconosciuti.

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 10 mag 2012, 20:19
da calep61
TommyHowlett ha scritto:Piuttosto è la QUALITA' che ci pone su due universi distinti...
Aggiungerei che anche la qualità di punta non è poi così male in Italia, il movimento ha saputo far maturare negli ultimi 10/20 anni, in particolare, atleti di indiscusso livello internazionale e anche i tecnici italiani incominciano ad emergere con maggiore consapevolezza del ruolo e della disciplina.
Semmai è sulla capacità programmatica e di metodo che siamo, anche culturalmente, un po' indietro e questo che determina l'abbassamento del livello della qualità media, quella che produce le diffrenze, spesso, anche nelle performance di punta, ma per far lievitare questa qualità non è sufficiente una Federazione ideale, tutto il movimento, tutti gli adepti devono fare un'analisi sul proprio ruolo e su come viene ricopeto e, soprattutto, come poter migliorarsi. Aditare gli altri come i soli colpevoli non può bastare più.

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 10 mag 2012, 22:18
da Laporte
abolire le inuitili e controproducenti associazioni di club...

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 11 mag 2012, 8:14
da orme53
calep61 ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Piuttosto è la QUALITA' che ci pone su due universi distinti...
Aggiungerei che anche la qualità di punta non è poi così male in Italia, il movimento ha saputo far maturare negli ultimi 10/20 anni, in particolare, atleti di indiscusso livello internazionale e anche i tecnici italiani incominciano ad emergere con maggiore consapevolezza del ruolo e della disciplina.
Semmai è sulla capacità programmatica e di metodo che siamo, anche culturalmente, un po' indietro e questo che determina l'abbassamento del livello della qualità media, quella che produce le diffrenze, spesso, anche nelle performance di punta, ma per far lievitare questa qualità non è sufficiente una Federazione ideale, tutto il movimento, tutti gli adepti devono fare un'analisi sul proprio ruolo e su come viene ricopeto e, soprattutto, come poter migliorarsi. Aditare gli altri come i soli colpevoli non può bastare più.
Sulla prima parte non sono d'accordo.. sulla seconda concordo in pieno. :roll:

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 11 mag 2012, 8:59
da Laporte
TommyHowlett ha scritto:Ma in Italia non esistono casi del genere nemmeno se parliamo di calcio: in realtà occorre considerare l'area che ruota attorno al centro sportivo di 400 tesserati vicino a Cardiff. Non dimentichiamo che la capitale (o capoluogo) del Galles conta oltre 300 mila abitanti che salgono a quasi 1 milione nell'area metropolitana. E' facile che le società satelliti della periferia della città siano localizzate in piccoli centri, di poche migliaia di abitanti, ma che in realtà rappresentano aree di parecchie decine di migliaia di abitanti; e allora le percentuali diventano più ragionevoli, anche se in ogni caso i numeri restano ancora lontani (in avanti) da quelli italiani.
E un discorso analogo lo si potrebbe fare per Ospreylia: dato che Swansea è grande come Padova, proviamo a riportare la stessa area della franchigia gallese al centro del Veneto; non troveremo 75 club, nemmeno 60, ma una quarantina forse sì, considerando anche le categrie più piccole. Se guardiamo i numeri non siamo poi così lontani da quelli di uno dei due paesi più rugbystici al mondo.
Piuttosto è la QUALITA' che ci pone su due universi distinti...
Abbi pazienza. Osprelia sarà anche grossa come padova...ma dimentichi il solto parametro: il numero di giocatori. In galles il rugby è il primo sport per scelta. Dunque migliaia e megliaa e non decine o centinaia di persone si avvicinano da adolescenti al rugby.

Cosa serve a dire che nella zona di Padova ci sono 40 club ? Ci sono i praticanti che ci sono in Galles ... no... E allora visto che i praticanti forse sono un quarto o quinto, non sarebbe il caso di avere 10 club ben organizzati che non 40 piccoli e deboli ?

Re: LA MIA FIR. COME LA FAREI......

Inviato: 11 mag 2012, 9:06
da Laporte
Nel calcio "dilettantistico", paragonabile al rugby di A2, B e C i club si fondono realmente (e non con stupidaggini come i consorzi di quadre che confoondo anche le idee al pubblico potenziale ) per affrontare le sfide che il livello cui competono o volgiono competere gli pone.

Nel rugby no ci si scinde...dibvidendo le forze per la sopponenza e presuznione di mediocri ex-giocatrori più bravi a tracannare litri di birra e polli arrosto e che credono per questo di essere dei fenomeni come dirigenti.

Anzi si dovrebbe imporre che sia possibile solo fondersi completamente per i club senza la possibilità di consorziarsi e poi ridividersi ....

Anche gli appasionati faticano a seguire le contnue evoluzioni di fusioni, sfusioni, cosorzi, franchigie e quiant'altro sorto a PArma negli ultimi dieci anni
Un occasionale lettore di giornali, potrebbe interessarsi allo sport vedendo le partite della nazionale, ma d aun anno all'altro non capisce più che fine ha fatto quella squadra, dove è copnfluita quell'altra, cos'è questa squadra e via dicendo...