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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 6 ago 2012, 11:47
da madflyhalf
nino22 ha scritto:Il seven non fa impazzire neanche me (anche se magari qualche partita di alto livello la guardo, ma dopo mezz'oretta sono gia stufo), però:
- E' all'olimpiadi e dobbiamo giocarci la nostra chance per una serie di ragioni: sportive, propaganda ecc.
- Meglio il seven che nulla
- Non è propedeutico in astratto ma per sviluppare determinate skills in determinati giocatori secondo me può essere uno strumento, come può essere utile per sviluppare condizione fisica in certi periodi della stagione.
Ecco concordo al 100%!

Tra l'altro... io in tv il seven faccio fatica a vederlo, mi annoio anch'io, ma a giocarlo mi diverte tantissimo (peccato che quest'anno non sia riuscito a fare alcun torneo in quanto dovevo studiare di brutto)!

Ma poi dal vivo è tutta un'altra cosa e se avessi le olimpiadi nei paraggi di casa, ovviamente andrei a vederlo!
calep61 ha scritto: il rugby a 7 è una strana disciplina, esaltante per l'esposività che alcune azioni di corsa degli atleti riescono a trasmettere, monotono per la sua ripetitività e pochezza di varianti nelle soluzioni praticabili dagli atleti che puntano tutto sulla capacità di fintare le triettorie e di esprimere velocità nella corsa. Anche il gioco alla mano, in fondo, è modesto, al massimo due o tre passaggi con pochissime fasi.
In fondo assomiglia pure poco al rugby del quale non ha ereditato tutta la parte degli avanti (di fatto è un rugby giocato solo da 3/4, per loro si un'ottima palestra per allenare corsa rotta e capacità di fintare l'avversario nell'uno contro uno), nel gioco non è strategica la ruck, ma solo un'esigenza, la mischia chiusa non assume nessun ruolo tattico nell'economia del gioco, come non l'assume il gioco al piede, il placaggio è quasi sempre casuale e non frutto del posizionamento studiato di una linea di difesa e, infine, il campo mi sembra eccessivamente grande per giocarci in 7; alcune azioni rasentano il ridicolo con spazi di campo talmente aperti che basta saltare un uomo e si è già in meta anche se si hanno davanti 70 metri di campo da percorrere! Alla fine, mi sembra un gioco da sbruffoncelli da giocarsi al mare in vacanza, ma nulla di più. Sarà gioco olimpico, mi fa piacere, ma ciò non cambia la mia opinione.
Mi sembra un discorso privo di senso.
Sostanzialmente un mare di cavolate... senza offesa, rispetto il tuo punto di vista. Ma si può contestare ovunque, specie nell'ottica del gioco del 2012 e non del 1990.

La strategia nella ruck è roba per vecchi, più ruck fai più ti esponi alla contesa del possesso.
E' una cosa assurda parlare di strategia delle ruck, se non in termini di evitarla!

Diventa tattico evitarne il più possibile, altrimenti finisci a giocare a casa dei McCaw, Brussow, Pocock, Gill, Cane... senza considerare le controruck che vedremo presto a livello internazionale, la contesa in questa situazione sarà sempre più accesa e sempre più una squadra che "evita" le ruck con ricicli e passaggi al sostegno, sarà la favorita (ceteris paribus!).

Della tatticità della mischia vogliamo parlarne? L'Italia avrebbe vinto 2-3 mondiali e tutti i 6N dal 2001 al 2011! La tatticità significa giocare su un proprio punto di forza (o di debolezza di un avversario) e tirare fuori punti da lì.
Se non si sa cosa fare quando si ha un punto di forza o si individua un punto di debolezza, si è degli spettatori in posizione più scomoda!

Tener vivo il pallone e tenerlo il meno possibile nei breakdown, quello si insegna oggi. Lettura della difesa, capacità di prendere decisioni, abilità manuali e sostegno.

Se poi si crede che solo i trequarti debbano allenare sistematicamente sidestep e corsa rotta, beh... qua siamo veramente indietro! Guardate la finale di SuperXV, c'è un signor 6 che mette letteralmente a sedere il diretto avversario e fa partire un'azione da meta dai propri 22.
Con 15 difensori sudafricani (così belli grossi!!) che si mettono ad inseguire gente che, guardacaso, li evita e non ci va a sbattere contro!


Ovviamente bisogna essere pronti atleticamente e avere campionati che si va avanti a scornate nel fango e a ruck di 30" non aiuta.

E il seven allena queste abilità proprio perché concede spazi ampi e pochi difensori, quindi è un bel po' più facile allenarle a 7 invece che a 15. Si comincia così, poi ad un certo punto si aumentano i difensori... o no?
Ciò non toglie che se prendi la decisione sbagliata o non hai le manine buone o il fiato o gli occhi buoni, non vai da nessuna parte nemmeno 7...

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 6 ago 2012, 11:51
da Laporte
calep61 ha scritto: il campo mi sembra eccessivamente grande per giocarci in 7; alcune azioni rasentano il ridicolo con spazi di campo talmente aperti che basta saltare un uomo e si è già in meta anche se si hanno davanti 70 metri di campo da percorrere! Alla fine, mi sembra un gioco da sbruffoncelli da giocarsi al mare in vacanza, ma nulla di più. Sarà gioco olimpico, mi fa piacere, ma ciò non cambia la mia opinione.
Perfettamente d'accordo...

la petanque è più difficile

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 6 ago 2012, 12:51
da calep61
madflyhalf ha scritto:
calep61 ha scritto: il rugby a 7 è una strana disciplina, esaltante per l'esposività che alcune azioni di corsa degli atleti riescono a trasmettere, monotono per la sua ripetitività e pochezza di varianti nelle soluzioni praticabili dagli atleti che puntano tutto sulla capacità di fintare le triettorie e di esprimere velocità nella corsa. Anche il gioco alla mano, in fondo, è modesto, al massimo due o tre passaggi con pochissime fasi.
In fondo assomiglia pure poco al rugby del quale non ha ereditato tutta la parte degli avanti (di fatto è un rugby giocato solo da 3/4, per loro si un'ottima palestra per allenare corsa rotta e capacità di fintare l'avversario nell'uno contro uno), nel gioco non è strategica la ruck, ma solo un'esigenza, la mischia chiusa non assume nessun ruolo tattico nell'economia del gioco, come non l'assume il gioco al piede, il placaggio è quasi sempre casuale e non frutto del posizionamento studiato di una linea di difesa e, infine, il campo mi sembra eccessivamente grande per giocarci in 7; alcune azioni rasentano il ridicolo con spazi di campo talmente aperti che basta saltare un uomo e si è già in meta anche se si hanno davanti 70 metri di campo da percorrere! Alla fine, mi sembra un gioco da sbruffoncelli da giocarsi al mare in vacanza, ma nulla di più. Sarà gioco olimpico, mi fa piacere, ma ciò non cambia la mia opinione.
Mi sembra un discorso privo di senso.
Sostanzialmente un mare di cavolate... senza offesa, rispetto il tuo punto di vista. Ma si può contestare ovunque, specie nell'ottica del gioco del 2012 e non del 1990.

La strategia nella ruck è roba per vecchi, più ruck fai più ti esponi alla contesa del possesso.
E' una cosa assurda parlare di strategia delle ruck, se non in termini di evitarla!
cosa significa, allora anche se giochi troppo alla mano, si potrebbe affermare che ci si espone di più alla rapina di qualche spia avversaria, quindi la soluzione ditutte le soluzioni sarebbe partire palla in mano e saltare da soli tutti i giocatori dell'altra squadra? è ovvio che la palla, più la giochi è più è necessario perfezionare ed essere precisi nell'esecuzione per evitare di perderla, ma temo sia un fatto inevitabile se non si ritiene veramente praticabile la soluzione dell'avventuriero palla in mano già menzionata!
Diventa tattico evitarne il più possibile, altrimenti finisci a giocare a casa dei McCaw, Brussow, Pocock, Gill, Cane... senza considerare le controruck che vedremo presto a livello internazionale, la contesa in questa situazione sarà sempre più accesa e sempre più una squadra che "evita" le ruck con ricicli e passaggi al sostegno, sarà la favorita (ceteris paribus!).
La controruck è un rischio inevitabile tenuto conto che il gioco dell'avversario è di rubarti palla, ma la soluzione non è quella di limitare le ruck, ma limitare di subirle, semmai. Un ruck può nascere per un placaggio subito, palla in mano, e, in questo caso, sarà più probabile che la palla venga catturata, o si sia preda di una controruck per mancanza di adeguato sostegno(chiamiamola situazione di ruck passiva), ma può anche essere provocata per fissare l'assetto della propria squadra, permetterne la riorganizzazione dopo una palla rubata (magari in controruck), accentrare gli avversari in un determinato punto del campo da gioco per poi spostare repentinamente il gioco nella parte opposta divenuta sguarnita, permettere una migliore salità dei 3/4 da dietro, usarla come base per dei pick and go, insomma quelle situazioni che potremo chiamare ruck attive.

Della tatticità della mischia vogliamo parlarne? L'Italia avrebbe vinto 2-3 mondiali e tutti i 6N dal 2001 al 2011! La tatticità significa giocare su un proprio punto di forza (o di debolezza di un avversario) e tirare fuori punti da lì.
Io non pensavo alla mischia chiusa come strumento per demolire l'avversario, anche se non riconoscere il fascino di due pack che si confrontano sul campo da gioco mi sembra una forzatura e, inoltre, anche con i calci piazzati conquistati in mischia chiusa si possono vincere le partite, ma come base importante di partenza del gioco offensivo. Senza una mischia all'altezza dell'avversario, ogni palla persa sarà un problema di difficile soluzione e ciò complicherà anche la componente psicologica di tutti i giocatori angosciati dall'idea di non fare in avanti. Una mishia importante è fondamentale, nell'alto livello in particolare.
Se non si sa cosa fare quando si ha un punto di forza o si individua un punto di debolezza, si è degli spettatori in posizione più scomoda!

Tener vivo il pallone e tenerlo il meno possibile nei breakdown, quello si insegna oggi. Lettura della difesa, capacità di prendere decisioni, abilità manuali e sostegno.
Lwe tecniche di gioco sono un po' come le barzellette, anche quelle vecchie se non si conoscono possono essere buone. In fondo quello che conta è vincere e, semmai, giocare bene, quindi ogni tecnica di gioco che permetta ciò è valida. La freschezza (da intendersi come novità)non basta per garantire l'ottenimento dei risultati
Se poi si crede che solo i trequarti debbano allenare sistematicamente sidestep e corsa rotta, beh... qua siamo veramente indietro! Guardate la finale di SuperXV, c'è un signor 6 che mette letteralmente a sedere il diretto avversario e fa partire un'azione da meta dai propri 22.
Con 15 difensori sudafricani (così belli grossi!!) che si mettono ad inseguire gente che, guardacaso, li evita e non ci va a sbattere contro!
Questi giocatori che giustamente citi come il nuovo corso del rugby, non giocherebbero mai nel seven dove, comunque, si opterebbe per giocatori ancora più agili di loro. Che il rugby a 7 possa rapprentare un buon allenamento per esaltare la corsa l'ho già detto, bene che lo si usi per allenarsi, così come si fa anche con il touch, ma gli avanti sono comunque out, anche quelli che corrono, correrebbero comunque meno di altri!
Ovviamente bisogna essere pronti atleticamente e avere campionati che si va avanti a scornate nel fango e a ruck di 30" non aiuta.
appunto, si tratta di un rugby troppo leggero, non performante sotto il profilo dello scontro e della resistenza fisica.
E il seven allena queste abilità proprio perché concede spazi ampi e pochi difensori, quindi è un bel po' più facile allenarle a 7 invece che a 15. Si comincia così, poi ad un certo punto si aumentano i difensori... o no?
Ciò non toglie che se prendi la decisione sbagliata o non hai le manine buone o il fiato o gli occhi buoni, non vai da nessuna parte nemmeno 7...
certamente, ognuno è libero dipensarla come meglio crede, ma siccome mi tiri in ballo da un punto sdi vista tecnico, sopra in rosso alcune mie considerazioni sui tuoi commenti

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 6 ago 2012, 19:06
da Luqa-bis
Il fatto che Laporte e calep61 sprezzino il codice a 7 potrebbe anche renderlo più gradevole alla maggioranza dei forumisti... :twisted:

Ad ogni modo, alcune obiezioni al codice a 7 possono essere reinterpretate:

pochi atleti (ma vah?!) e quindi difese non strutturate... se vogliamo porvare a passare ad un codice a 9-10-11.

poca prestanza richiesta --- ergo spazio anche per i "pesi leggeri", quelli che non arrivano a 80 kg... quindi più "appeal"

niente calci (e questo è da vedere) e niente fasi statiche -- e come già scritto a qualcuno potrebbe anche piacere di più.

Non deve per forza essere un rugby simile
E' un rugby diverso, che però ha altro pubblico e altra appetibilità.

Ed è olimpico.

Il CONI ha il diritto di interessarsene.
La FIR ne ha il dovere di dire se intende essere la Federazione che lo sviluppa.
Altrimenti potrebbe essere affidato ad altri...

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 6 ago 2012, 21:26
da calep61
Luqa-bis ha scritto:Il fatto che Laporte e calep61 sprezzino il codice a 7 potrebbe anche renderlo più gradevole alla maggioranza dei forumisti... :twisted:
già detto in passato, non cerco la complicità di nessuno e tantomeno mi preoccupa di essere consideratoin minoranza, mi piace dialogare e confrontarmi sui temi, si possono condividre le mie opinioni o meno, tutto sommato per me è ininfluente il plauso generale.
Ad ogni modo, alcune obiezioni al codice a 7 possono essere reinterpretate:

pochi atleti (ma vah?!) e quindi difese non strutturate... se vogliamo porvare a passare ad un codice a 9-10-11.

poca prestanza richiesta --- ergo spazio anche per i "pesi leggeri", quelli che non arrivano a 80 kg... quindi più "appeal"
non è un fatto di peso di giocatori, ma di snaturare il gioco originale, è un'altro sport
niente calci (e questo è da vedere) e niente fasi statiche -- e come già scritto a qualcuno potrebbe anche piacere di più.
infatti, io ho solo espresso il mio parere, no ho la pretesa di essere il tenutario della verità
Non deve per forza essere un rugby simile
E' un rugby diverso,
proprio quello che ho detto, con il rugby non c'èntra nulla, a differenza del calcio a 5 ed il beach volley che nei basilari ricalca sostanzialmente la formula originale
che però ha altro pubblico
io non appartengo a questo
e altra appetibilità.

Ed è olimpico.

Il CONI ha il diritto di interessarsene.
La FIR ne ha il dovere di dire se intende essere la Federazione che lo sviluppa.
Altrimenti potrebbe essere affidato ad altri...
su questo nulla da obiettaree

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 7 ago 2012, 9:25
da Luqa-bis
"Con il rugby non c'entra nulla" mi pare un'espressione eccessiva.

Un po' come un cattolico che definisse senza dio dei protestanti.

Ad ogni modo, se siete puristi, potetet , come scritto più volte, trovare "un rugby" che possa essere giocato alle Olimpiadi.
requisiti:

torneo ad almeno 8 squadre, meglio 12
presenza torneo femminile
ogni squadra disputa almeno 3 partite
il torneo si deve disputare in 15 (max 18) gg
Devono esistere squadre competitive di ogni continente.

Come già scritto, se avessero proposto il codice a 9 ai tredicisti, loro non credo farebbero tutte queste polemiche.

Però possiamo anche proporre l'aussie rules a 11, l'hurling o il calcio gaelico.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 7 ago 2012, 9:46
da Bacioci
Scusa calep, ma da quello che scrivi mi sa che a 7 non ci hai mai giocato. Ti porto la mia, purtroppo non recentissima, esperienza: ho avuto la fortuna di essere allenato a 7 da Wayne Smith, che è stato allenatore dei Blacks a 7. Beh, credimi che, giocato a certi livelli (che non sono certo quelli dei tornei estivi che si trovano in giro per l'Italia) è un gioco pazzesco, con una grossissima parte tattica, che richiede skills ben al di sopra della media del gioco a XV ed una preparazione atletica da far paura.
Chi scrive che mischie, punti di incontro e calci non hanno importanza, non sa cosa sia il seven.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 7 ago 2012, 10:25
da calep61
Bacioci ha scritto:Scusa calep, ma da quello che scrivi mi sa che a 7 non ci hai mai giocato. Ti porto la mia, purtroppo non recentissima, esperienza: ho avuto la fortuna di essere allenato a 7 da Wayne Smith, che è stato allenatore dei Blacks a 7. Beh, credimi che, giocato a certi livelli (che non sono certo quelli dei tornei estivi che si trovano in giro per l'Italia) è un gioco pazzesco, con una grossissima parte tattica, che richiede skills ben al di sopra della media del gioco a XV ed una preparazione atletica da far paura.
Chi scrive che mischie, punti di incontro e calci non hanno importanza, non sa cosa sia il seven.
non discuto la qualità sportiva della disciplina, sicuramente di livello, mi sembra di averlo sottolineato anch'io, e permette di sviluppare sicuramente skill molto importanti anche nel rugby a 15, ma rimane comunque un altro sport come l'atletica, il calcio, il judo e la lotta libera, tutti sport che hanno similitudini con il rugby a 15. I punti d'incontro, come già detto, sono il frutto di placaggi subiti, quindi ruck passive. Non avrebbe una grande utilità, infatti, fissare volontariamente in una ruck la base di partenza di una serie di pick and go o per spostare il gioco al largo avendo a disposizione non più di 2/3 compagni disponibili oltre ai giocatori necessari in ruck e le mischie chiuse che si vedono molto poco non hanno un gran peso nell'economia del gioco, come i calci tattici per il guadagno territoriale, nel seven per ottenere un ribaltamento del campo da gioco è sufficiente, spesso, saltare un avversario nell'uno contro uno per avere tutto il campo da gioco spalancato, non conviene, quindi, calciare e perdere il controllo dell'ovale che è più utile conservare il più possibile.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 13 ago 2012, 17:25
da pastaefasioi
credo sia una discussione abbastanza inutile questa sul diritto di cittadinanza sportiva del 7.

Il seven esiste, è sport olimpico, ha un tour mondiale che in alcuni casi riempe gli stadi, è divertente e estremamente aggregante e festoso, inoltre è un ottimo modo di avvicinare la palla ovale alle realtà dove è più difficile entrare sia geograficamente che numericamente (x es. col femminile versione dove il 7 è molto molto spettacolare... guardatevi come gioca l'ing )... e come ogni sport ha le sue strategie, tecniche e tattiche che a volte si assomiglieno a quelle del 15 a volte no.

Può piacere o meno, ma credo che per la fir sia un obbligo investirci SERIAMENTE , tra l'altro l'irb lo ha inserito come priorità assoluta x il prossimo periodo di sviluppo e la fir riceve soldi dall'irb così come dal CONI anche x questo. Tra l'altro l'accesso olimpico apre strada (e finanziamenti) anche a tutta una serie di manifestazioni collaterali come Youth Games, Universiadi, inoltre ci sono i mondiali di seven, le world series, e i campionati europei M e F e dall'anno prox anche U19

@mariemonti le magre figure che sta facendo l'Italia non credo possano assolutamente essere giustificate semplicemente con la mancanza di giocatori... non scherziamo abbiamo perso con la lituania (realtà che conosco molto bene) che oltre a un casino indescrivibile in federazione ha un budget annuo di 150k euro contro i 37 milioni dichiarati dalla FIR e che ha mandato in campo tutti amatori e ragazzini di U22 contro i nostri cmq professionisti... ho visto praticamente tutte le partite dell'ita e le scelte di gioco denotano spessissimo una scarsa conoscenza delle cose più basilari del rugby7

Detto questo sul da dove cominciare io ho la mia idea che passa per forza di cose per un campionato a parte (mi sembra ovvio come per ogni sport) ma magari ci sono altre formule, quello che però trovo inutile è il mettere in discussione se ne valga la pena.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 14 ago 2012, 0:13
da mariemonti
pastaefasioi ha scritto:credo sia una discussione abbastanza inutile questa sul diritto di cittadinanza sportiva del 7.

Il seven esiste, è sport olimpico, ha un tour mondiale che in alcuni casi riempe gli stadi, è divertente e estremamente aggregante e festoso, inoltre è un ottimo modo di avvicinare la palla ovale alle realtà dove è più difficile entrare sia geograficamente che numericamente (x es. col femminile versione dove il 7 è molto molto spettacolare... guardatevi come gioca l'ing )... e come ogni sport ha le sue strategie, tecniche e tattiche che a volte si assomiglieno a quelle del 15 a volte no.

Può piacere o meno, ma credo che per la fir sia un obbligo investirci SERIAMENTE , tra l'altro l'irb lo ha inserito come priorità assoluta x il prossimo periodo di sviluppo e la fir riceve soldi dall'irb così come dal CONI anche x questo. Tra l'altro l'accesso olimpico apre strada (e finanziamenti) anche a tutta una serie di manifestazioni collaterali come Youth Games, Universiadi, inoltre ci sono i mondiali di seven, le world series, e i campionati europei M e F e dall'anno prox anche U19

@mariemonti le magre figure che sta facendo l'Italia non credo possano assolutamente essere giustificate semplicemente con la mancanza di giocatori... non scherziamo abbiamo perso con la lituania (realtà che conosco molto bene) che oltre a un casino indescrivibile in federazione ha un budget annuo di 150k euro contro i 37 milioni dichiarati dalla FIR e che ha mandato in campo tutti amatori e ragazzini di U22 contro i nostri cmq professionisti... ho visto praticamente tutte le partite dell'ita e le scelte di gioco denotano spessissimo una scarsa conoscenza delle cose più basilari del rugby7

Detto questo sul da dove cominciare io ho la mia idea che passa per forza di cose per un campionato a parte (mi sembra ovvio come per ogni sport) ma magari ci sono altre formule, quello che però trovo inutile è il mettere in discussione se ne valga la pena.
37 milioni dichiarati dalla FIR, forse anche 40.
Dei quali, dedicati al Seven, quanti....?
Non scherziamo, non è che si impari a giocare al seven nello spazio di un paio di raduni della nazionale fatto dagli avanzi degli avanzi degli avanzi del rugby a 15...
La FIR deve ancora decidere se gli interessa o no questa disciplina e gli conviene che gli interessi, visto che al CONI potrebbero anche girare i cosiddetti se vedono che snobbano una disciplina olimpica.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 14 ago 2012, 10:58
da grumpy
37 milioni dichiarati dalla FIR, forse anche 40.
Dei quali, dedicati al Seven, quanti....?
Non scherziamo, non è che si impari a giocare al seven nello spazio di un paio di raduni della nazionale fatto dagli avanzi degli avanzi degli avanzi del rugby a 15...
La FIR deve ancora decidere se gli interessa o no questa disciplina e gli conviene che gli interessi, visto che al CONI potrebbero anche girare i cosiddetti se vedono che snobbano una disciplina olimpica.[/quote]

Credo ci sia un problema di fondo legato allo spirito/carattere delle Olimpiadi.
Se non erro il torneo a 7 dovrebbe essere a 12 squadre, con 2 squadre spettanti ad ogni continente (2 Europa, 2 Africa etc....) e le ultime 2 qualificate per merito, credo attraverso dei tornei di qualificazione (World Circuit???). Quindi noi in Europa siamo morti in partenza, considerato che abbiamo davanti sicuramente Francia e Gran Bretagna (alle Olimpiadi England, Wales e Scotland gareggiano come GB), potremmo poi aggiungere anche Portogallo e Russia.
Quindi dovremmo/potremmo puntare alle qualificazioni ??? Però in Oceania abbiamo NZ, AUS, SAM, FIJI: 2 si qualificano in quota continente, le altre 2 pensiamo di batterle??? E' chiaro che quando decido dove e quanto investire, devo anche valutare costi/benefici. Investire molto nel 7, dove sinceramente abbiamo veramente poche chances, mi sembra controproducente. Meglio dirottare quei soldi per creare e finanziare dei veri campionati giovanili (U16-18-20) nazionali e meritocratici, magari a 12 squadre. :) :)

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 14 ago 2012, 11:07
da Hap
Beh sì, però secondo questo principio non dovremmo neanche presentarci a fare la RWC ogni 4 anni, visto che non passiamo neanche il girone... :-]

Comunque non sono d'accordo, se mai investi mai inizi a migliorare. Se aspetti ad investire solamente quando noti un barlume di speranza o miglioramento allora stai fresco, è un circolo vizioso...e poi boh, vuoi dirmi che di questi 40 (e dico 40) milioni di euro, che a me sembrano tantissimi, non sono dirottabili in minima/microscopica parte verso una specialità che andrà alle Olimpiadi?

Sarebbe una scelta davvero da talpa cieca su una scala da zero a Ray Charles.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 14 ago 2012, 11:22
da calep61
Hap ha scritto:Beh sì, però secondo questo principio non dovremmo neanche presentarci a fare la RWC ogni 4 anni, visto che non passiamo neanche il girone... :-]

Comunque non sono d'accordo, se mai investi mai inizi a migliorare. Se aspetti ad investire solamente quando noti un barlume di speranza o miglioramento allora stai fresco, è un circolo vizioso...e poi boh, vuoi dirmi che di questi 40 (e dico 40) milioni di euro, che a me sembrano tantissimi, non sono dirottabili in minima/microscopica parte verso una specialità che andrà alle Olimpiadi?

Sarebbe una scelta davvero da talpa cieca su una scala da zero a Ray Charles.
con 40 ML di euro nel TOP 14 francese finanziano non più di un paio di club di media classifica (i più ricchi da soli ne superano i 30); non ho idea cosa possa costare la gestione di un club di rugby seven, ma posso immaginare quanto dovrebbe investire la FIR per avviare seriamente questa disciplina in Italia considerato che siamo, praticamente, a zero, se si intendesse concretamente puntare all'ammissione alle prossime olimpiadi. Si parla tanto di questo riccho budget della federazione nazionale che, rispetto a 10 anni fa è effettivamente lievitato imperiosamente, ma non è pensabile che la Federazione ricopra il ruolo di beneffattore per tutto ed ogni aspetto del movimento sostituendosi a dinamiche economiche che dovrebbero nascere spontaneamente perchè se così dovesse essere allora i 40 ML di euro diventerebbero, tutto d'un colpo, davvero pochi.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 14 ago 2012, 11:29
da AlbertoNSL
E abolire la coppa Italia sostituendola con una coppa "Seven" obbligatoria per tutta l'eccellenza? Butto lì.

Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Inviato: 14 ago 2012, 11:39
da Hap
Dai calep, andiamo a vedere quanto prende la federazione della scherma annualmente?

Se questa gente vivesse in un ecosistema logico (o meglio, non italico) e dovesse rendere conto a qualcuno di come spende i soldi (ti devo ricordare che non hanno MAI presentato uno straccio di bilancio ufficiale?) sarebbe stata percossa con dei fortissimi calci nel coolo già da tempo.

Perchè tu mi devi spiegare come un budget faraonico possa essere gestito così, vedendo in che stato è il movimento nella sua interezza.

Per cui, visto che anche io tramite le tasse contribuisco a quello che è il gruzzolo che si intasca la FIR annualmente, pretenderei che si utilizzasse per far nascere e sviluppare quella che sarà una disciplina Olimpica che come tutte ha un valore simbolico importante come rappresentante della nostra nazione. E non per pagare dei somari che scelgono i ragazzini in base a quanti kg di trippa hanno nella panza.