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MA sta cosa del naturalizzare 12 giovani e la frase "italiani no buoni per rugby" l'ha mai detta veramente? Io ho sempre letto la cosa riportata, qualcuno mi dà l'interista originale? Grazie.

JosephK. ha scritto:MA sta cosa del naturalizzare 12 giovani e la frase "italiani no buoni per rugby" l'ha mai detta veramente? Io ho sempre letto la cosa riportata, qualcuno mi dà l'interista originale? Grazie.

conferenza stampa dopo le prime partite del 6nazioni, parole testuali italiani no buoni per rugby e poi ha sviluppato il concetto della superiorità della razza sudafricana. spero non essere stato l'unico testimone.

[quote="giuseppone64" poi ha sviluppato il concetto della superiorità della razza sudafricana[/quote]

cavoli non ci avevo pensato ai tempi,ma è una cosa che è rimasta dentro ai sudafricani sta storia della razza superiore.....

Leinsterugby ha scritto:[quote="giuseppone64" poi ha sviluppato il concetto della superiorità della razza sudafricana

cavoli non ci avevo pensato ai tempi,ma è una cosa che è rimasta dentro ai sudafricani sta storia della razza superiore..... [/quote]

buona questa. C'è però una cosa che a me dà un pò fastidio. Quando vanno via i CT (tutti i CT dell'Italia) puntualmente viene fuori qualcuno che parla di clima non propriamente sereno nell'ambiente, ecc. ecc. Durante la gestione, mai niente di niente. Certo, non era uno come Benvenuti a dover tirar fuori le magagne, bensì qualche senatore. Ma mica per raccontarlo alla stampa ma per cantarla chiaro proprio al CT! Dopo, non seve e nulla e sa solo di rivincita personale.

mallet era in ogni caso rispettato dai senatori perchè umanamente era gradevole molto competente anche se a tratti poco diplomatico. la sua impostazione era primo non prenderle e quindi pretendeva massimo impegno fisico da tutti. la verà novità è che prima meno della metà giocavano un campionato di alto livello
ora invece tutti quindi è inevitabile una maggiore confidenza e prestazioni migliori.

era una intervista a planet-rugby... purtroppo non più dispobibile... se ne ra discusso qui...

http://rugby.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=15878

io comuqnue visto che i nostri giocatori migliori (castro, parisse) nonchè la migliore apertura (o la meno peggio) arriva di là io fossi al posto di Gavazzi prenderei.

- 15 giovani italiani (15-18 anni) e li porterei giocare nei club argentini sino ai 21 anni
- 15 tecnici giovanili italiani e li manderi a fare due anni di corso allenatori presso la UAR.

Perchè prendere 15 giovani italiani e portarli in Argentina? ALTRI 15?

Ci sono centinaia di giovani italiani che già oggi giocano nei campionati argentini...

bella battuta.. ma purtroppoi a quella centinaia di "italiani" non interessa di giocare per una nazionale di livello inferiore alla loro vera... di venire a giocare in un campionato dove ti pagano un c4$$o (se va bene perchè poi di solito falliscono, cambiano 2 ragioni sociali in tre anni.. senza pagare i debiti...) ... per fare i poveracci è meglio restare a casa propria...

Attenzione a parlare di condizioni economiche... pare che l'Argentina stia di nuovo sull'orlo del baratro

e stavolta resta con il cerino in mano.

guardate che i mugugni in seno al gruppo mallett vennero fuori anche durante il mondiale 2011. mi pare di ricordare che c'era un po' di malumore per l'eccessivo peso (e quindi maglie) che il tecnico sudafricano dava alla componente italo-argentina, coerente con il concetto di "italiani no buoni per rugby". Non voglio certo mettere in discussione il valore di mallet, indiscutibile, ma la sua adattabilità a guidare una squadra latina-latina come siamo noi (i francesi da lui guidati allo Stade sono latini come noi, ma con un robusto gruppo di sangue ceppo celtico e con spruzzate germaniche)

Vedo che vi siete bloccati sulle questioni "razziali". Argomento che perfino Gianni Brera, per il calcio, utilizzava per giustificare una presunta inferiorità fisica degli italiani (mentre gli altri per generazioni hanno mangiato carne, noi mangiavamo polenta e cosette del genere)

Personalmente mi ha impressionato un'altra cosa, tornando alle parole di Benvenuti. Insomma, quello che non mi quadra è il fatto che un allenatore (Mallet) che si mette a piangere dopo la vittoria, che bacia e abbraccia uno ad uno i giocatori e li consola dopo la sconfitta, abbia potuto instaurare un clima di tensione e di eccessiva pressione e terrore di sbagliare.
Come può essere possibile?

complimenti mariemonti, mi hai smascherato! lo ammetto, ero un breriano convinto (ma non era solo calciofilo, sapeva scrivere di ogni sport, le sue cronache sui giri e i tour erano fantastiche).

Non direi - venendo al tuo ultimo intervento - che mallett fosse un dittatore feroce ... si commuoveva perché gli italianuzzi (sempre per dirla con brera) così scarsi, talvolta erano commoventi dall'impegno che profondevano.
Però ci considerava davvero poco, dai. voler reprimere la fantasia ai latini è qualcosa di criminale, perché è tra le caratteristiche più profonde del nostro modo di essere. E troppo spesso preferiva, e questo, personalmente, mi faceva sformare moltissimo, equiparati e oriundi ai nostri (non che impedisse il sorgere di chissà quali talenti, ma a parità io prendo un italiano).

Però, per chiudere la digressione breriana, quegli argomenti Brera li ha successivamente abbandonati.

D'altra parte come non accorgersi che era colpa dei sistemi d'allenamento? Le generazioni successive a quelle degli "abatini" sono passate alla storia per aver prodotto i più grossi picconatori e sfasciacaviglie del calcio internazionale e lo stesso discorso vale anche per le qualità atletiche che oggi come oggi sono assolutamente paragonabili a quelle delle nazionali più in vista

Chiuso off topic

rivista italia inghilterra e italia scozia dello scorso anno.bravi tutti ma parametri arbitrali lontani anni luce dal livello celtic. penso che se il treviso fosse arbitrato con lo stesso metro oggi giocherebbe per i primi quattro posti.venditti un vero animale.