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C'è un'interessante analisi di Borra su espnscrum.com

http://www.espnscrum.com/six-nations-20 ... 18087.html

La sua analisi non coincide con la mia, anzi, ma lui ci vede diverse cose positive per l'Italia nonostante i risultati disastrosi di questo 6N, io spero abbia ragione lui, anche se non riesco a togliermi dagli occhi la prestazione davvero disastrosa, catastrofica, contro la Scozia.

A me sembra che si parta da un presupposto sbagliato, e cioè che con l'arrivo nel Sei Nazioni si sarebbe colmato il gap esistente nei confronti delle altre squadre dell'emisfero nord (perlomeno).
Tra il 2000 ed oggi, però, il divario in termini di possibilità di reclutamento dei talenti, di sviluppo di nuove metodologie d'allenamento, di affinamento dell'approccio tecnico-tattico alle partite secondo me non è diminuito. La ragione principale sta nel fatto che lo sport in quanto tale non ha sviluppato in Italia un necessario bacino d'utenza capace di attrarre il necessario volano economico attorno ad esso. E questo è dovuto probabilmente a scelte sbagliate della FIR negli anni passati, e al crescente disimpegno degli imprenditori e degli sponsor.

La voglia di costruire un modello proprio di approccio alla Celtic League ha portato a non copiare nessuno degli approcci delle altre federazioni (Irlanda, Scozia e Galles), ed ha prodotto la stranezza di una franchigia "federale" (Aironi/Zebre) e una franchigia "privata" (Benetton Treviso). L'abbandono della famigila Benetton, che già ha lasciato basket e pallavolo, costituisce l'opportunità non solo per costruire un vero progetto regionale veneto come quello dei Dogi, ma forse stimolerà la FIR a sceglie un modello di sviluppo del rugby più chiaro e più di largo respiro.

PiVi1962 ha scritto:A me sembra che si parta da un presupposto sbagliato, e cioè che con l'arrivo nel Sei Nazioni si sarebbe colmato il gap esistente nei confronti delle altre squadre dell'emisfero nord (perlomeno).
Tra il 2000 ed oggi, però, il divario in termini di possibilità di reclutamento dei talenti, di sviluppo di nuove metodologie d'allenamento, di affinamento dell'approccio tecnico-tattico alle partite secondo me non è diminuito. La ragione principale sta nel fatto che lo sport in quanto tale non ha sviluppato in Italia un necessario bacino d'utenza capace di attrarre il necessario volano economico attorno ad esso. E questo è dovuto probabilmente a scelte sbagliate della FIR negli anni passati, e al crescente disimpegno degli imprenditori e degli sponsor.

La voglia di costruire un modello proprio di approccio alla Celtic League ha portato a non copiare nessuno degli approcci delle altre federazioni (Irlanda, Scozia e Galles), ed ha prodotto la stranezza di una franchigia "federale" (Aironi/Zebre) e una franchigia "privata" (Benetton Treviso). L'abbandono della famigila Benetton, che già ha lasciato basket e pallavolo, costituisce l'opportunità non solo per costruire un vero progetto regionale veneto come quello dei Dogi, ma forse stimolerà la FIR a sceglie un modello di sviluppo del rugby più chiaro e più di largo respiro.

La situazione è grave, molto grave dal momento in cui ci si rende conto che in realtà non esiste nessun modello da inseguire.
Si dà molto peso ai Benetton, ma non c'è in campo Lucianone ad allenare i ragazzi, ma tutta una serie di professionalità che ha reso il Benetton Treviso una squadra temibile.
Il teatrino Dogi non Dogi, rischia di far perdere altro tempo prezioso al nostro continuo inseguimento dei migliori.
Ci sono le basi su cui poggiare il nuovo progetto, tutto sta nel volersi mettere in gioco

aperturaestremo ha scritto:C'è un'interessante analisi di Borra su espnscrum.com

http://www.espnscrum.com/six-nations-20 ... 18087.html

La sua analisi non coincide con la mia, anzi, ma lui ci vede diverse cose positive per l'Italia nonostante i risultati disastrosi di questo 6N, io spero abbia ragione lui, anche se non riesco a togliermi dagli occhi la prestazione davvero disastrosa, catastrofica, contro la Scozia.

La chiosa finale sul futuro mai così splendente poi.......

Il problema è questo...

http://sportecomunicazione.studioghiret ... g-spender/

Garryowen ha scritto:Il problema è questo...

http://sportecomunicazione.studioghiret ... g-spender/

Triste, ma vero.
Triste, soprattutto, perchè non capisco come se ne possa uscire, almeno in tempi "umani"

Penso anch'io cosi'
http://www.ilneroilrugby.it/2014/03/16/ ... -ne-fuori/

Il problema è che non ci sono più i privati che con gli sponsor mascheravano l evasione fiscale, il tutto ha distrutto la cultura dello sport in italia...
Ma penso che il rugby è quello che da noi ha le maggiori potenzialità per diventare uno sport di livello serio, il calcio si avvia al fallimento...