Samoa v Italia

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Garryowen
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Garryowen »

Ha esordito Chistolini ed è entrato in campo anche Manici. Se avevamo subìto con la mischia del primo tempo, figuriamoci le difficoltà del secondo...
Contro Fiji aveva esordito anche Andrea De Marchi. Stiamo provando alternative, ma oggi come oggi dobbiamo sperare che Castro, Cittadini, Rizzo e Aguero vadano avanti il più possibile. Lo stesso Alberto De Marchi spostato a destra non lo vedo come una soluzione se non in emergenza
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Gert dal Pozzo
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Gert dal Pozzo »

[quote="supermax"]Adesso non esageriamo. L'"isoletta sperduta nel pacifico" produce da anni fior di giocatori e, se non sbaglio, è passata almeno 2 volte ai quarti della coppa del mondo ed ha battuto squadre ora fra le prime 6 del ranking. Se avessero anche i soldi schiererebbero tutta la tribu Tuilagi ed un numero imprecisato di giocatori che ora gravitano tra NZ, Aus, Ing, Fra, ecc. ecc. Detto questo, stiamo facendo schifo e 15 anni di 6N e 4 di Celtic non sembrano averci dato niente di più di quanto aveva la generazione dei Francescato, Giovannelli, Vaccari, Properzi, ecc. ecc.. Se vogliamo dare la colpa di tutto ciò a Brunel, facciamo pure, ma non si risolve nulla. O ci decidiamo a creare un vivaio come si deve, formando soprattutto i tecnici, prima ancora dei giocatori, e decidendoci a cosgtruire una nostra "scuola" tecnica oppure il prossimo santone straniero che verrà a fare il selezionatore si troverà con gli stessi identici problemi. Io personalmente, lo dico da anni, coprirei d'oro uno staff di stranieri che viene a rivoluzionare il settore giovanile ed affiderei la nazionale e le squadre di celtic ad un italiano senza sprecare i soldi nella facciata ma ricostruendo le fondamenta.

Quoto ogni singola parola e soprattutto le ultime righe. Anch'io lo penso da anni e mi chiedo da altrettanto tempo: "Perchè non lo fanno?".
Io non sono Laporte, odio la Georgia e i nazisti dell'Illinois
Consulente
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Consulente »

Gert dal Pozzo ha scritto:
supermax ha scritto: ... coprirei d'oro uno staff di stranieri che viene a rivoluzionare il settore giovanile ed affiderei la nazionale e le squadre di celtic ad un italiano senza sprecare i soldi nella facciata ma ricostruendo le fondamenta.

... mi chiedo da altrettanto tempo: "Perchè non lo fanno?".
La ragione, secondo la mia modesta interpretazione dei fatti, la trovi qui http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php ... 16#p740901
Aironifan
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Aironifan »

Gert dal Pozzo ha scritto:
supermax ha scritto:Adesso non esageriamo. L'"isoletta sperduta nel pacifico" produce da anni fior di giocatori e, se non sbaglio, è passata almeno 2 volte ai quarti della coppa del mondo ed ha battuto squadre ora fra le prime 6 del ranking. Se avessero anche i soldi schiererebbero tutta la tribu Tuilagi ed un numero imprecisato di giocatori che ora gravitano tra NZ, Aus, Ing, Fra, ecc. ecc. Detto questo, stiamo facendo schifo e 15 anni di 6N e 4 di Celtic non sembrano averci dato niente di più di quanto aveva la generazione dei Francescato, Giovannelli, Vaccari, Properzi, ecc. ecc.. Se vogliamo dare la colpa di tutto ciò a Brunel, facciamo pure, ma non si risolve nulla. O ci decidiamo a creare un vivaio come si deve, formando soprattutto i tecnici, prima ancora dei giocatori, e decidendoci a cosgtruire una nostra "scuola" tecnica oppure il prossimo santone straniero che verrà a fare il selezionatore si troverà con gli stessi identici problemi. Io personalmente, lo dico da anni, coprirei d'oro uno staff di stranieri che viene a rivoluzionare il settore giovanile ed affiderei la nazionale e le squadre di celtic ad un italiano senza sprecare i soldi nella facciata ma ricostruendo le fondamenta.

Quoto ogni singola parola e soprattutto le ultime righe. Anch'io lo penso da anni e mi chiedo da altrettanto tempo: "Perchè non lo fanno?".
Quoto il quote. La cosa assurda è che comunque l'Italia ha un buon bacino di praticanti a cui attingere. Se la nazionale è un disastro TOTALE a 360gradi (a partire dagli U17 in sù), Brunel ha colpe molto ma molto relative. I nostri tecnici federali (E' EVIDENTE!) non hanno la COMPETENZA TECNICA per formare i giocatori. Chiaro come il sole! E anche da parecchio tempo, mi pare. Che mettano tutto il settore giovanile, in mano a staff Neozelandesi o Sudafricani, una buona volta, e poi se ne riparla.
Mr Ian
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Mr Ian »

Aironifan ha scritto:
Gert dal Pozzo ha scritto:
supermax ha scritto:Adesso non esageriamo. L'"isoletta sperduta nel pacifico" produce da anni fior di giocatori e, se non sbaglio, è passata almeno 2 volte ai quarti della coppa del mondo ed ha battuto squadre ora fra le prime 6 del ranking. Se avessero anche i soldi schiererebbero tutta la tribu Tuilagi ed un numero imprecisato di giocatori che ora gravitano tra NZ, Aus, Ing, Fra, ecc. ecc. Detto questo, stiamo facendo schifo e 15 anni di 6N e 4 di Celtic non sembrano averci dato niente di più di quanto aveva la generazione dei Francescato, Giovannelli, Vaccari, Properzi, ecc. ecc.. Se vogliamo dare la colpa di tutto ciò a Brunel, facciamo pure, ma non si risolve nulla. O ci decidiamo a creare un vivaio come si deve, formando soprattutto i tecnici, prima ancora dei giocatori, e decidendoci a cosgtruire una nostra "scuola" tecnica oppure il prossimo santone straniero che verrà a fare il selezionatore si troverà con gli stessi identici problemi. Io personalmente, lo dico da anni, coprirei d'oro uno staff di stranieri che viene a rivoluzionare il settore giovanile ed affiderei la nazionale e le squadre di celtic ad un italiano senza sprecare i soldi nella facciata ma ricostruendo le fondamenta.

Quoto ogni singola parola e soprattutto le ultime righe. Anch'io lo penso da anni e mi chiedo da altrettanto tempo: "Perchè non lo fanno?".
Quoto il quote. La cosa assurda è che comunque l'Italia ha un buon bacino di praticanti a cui attingere. Se la nazionale è un disastro TOTALE a 360gradi (a partire dagli U17 in sù), Brunel ha colpe molto ma molto relative. I nostri tecnici federali (E' EVIDENTE!) non hanno la COMPETENZA TECNICA per formare i giocatori. Chiaro come il sole! E anche da parecchio tempo, mi pare. Che mettano tutto il settore giovanile, in mano a staff Neozelandesi o Sudafricani, una buona volta, e poi se ne riparla.
Non lo fanno perchè molti di questi col rugby ci campano, non si sono mai trovati un primo lavoro, perchè per forza di cose devono orbitare più vicino possibile alla federazione ed ai soldi publici, ricordo i 40 miglioni....
Dopo tutto non ci sarebbe nulla di male se lavorassero per la federazione, ma c4$$o almeno fatelo con professionalità, studiate andate all estero, più facile sarebbe fare venire gente dall estero, ma qualche cosa fatela!!
fabrio13
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da fabrio13 »

Mr Ian ha scritto:
Aironifan ha scritto:
Gert dal Pozzo ha scritto:
supermax ha scritto:Adesso non esageriamo. L'"isoletta sperduta nel pacifico" produce da anni fior di giocatori e, se non sbaglio, è passata almeno 2 volte ai quarti della coppa del mondo ed ha battuto squadre ora fra le prime 6 del ranking. Se avessero anche i soldi schiererebbero tutta la tribu Tuilagi ed un numero imprecisato di giocatori che ora gravitano tra NZ, Aus, Ing, Fra, ecc. ecc. Detto questo, stiamo facendo schifo e 15 anni di 6N e 4 di Celtic non sembrano averci dato niente di più di quanto aveva la generazione dei Francescato, Giovannelli, Vaccari, Properzi, ecc. ecc.. Se vogliamo dare la colpa di tutto ciò a Brunel, facciamo pure, ma non si risolve nulla. O ci decidiamo a creare un vivaio come si deve, formando soprattutto i tecnici, prima ancora dei giocatori, e decidendoci a cosgtruire una nostra "scuola" tecnica oppure il prossimo santone straniero che verrà a fare il selezionatore si troverà con gli stessi identici problemi. Io personalmente, lo dico da anni, coprirei d'oro uno staff di stranieri che viene a rivoluzionare il settore giovanile ed affiderei la nazionale e le squadre di celtic ad un italiano senza sprecare i soldi nella facciata ma ricostruendo le fondamenta.

Quoto ogni singola parola e soprattutto le ultime righe. Anch'io lo penso da anni e mi chiedo da altrettanto tempo: "Perchè non lo fanno?".
Quoto il quote. La cosa assurda è che comunque l'Italia ha un buon bacino di praticanti a cui attingere. Se la nazionale è un disastro TOTALE a 360gradi (a partire dagli U17 in sù), Brunel ha colpe molto ma molto relative. I nostri tecnici federali (E' EVIDENTE!) non hanno la COMPETENZA TECNICA per formare i giocatori. Chiaro come il sole! E anche da parecchio tempo, mi pare. Che mettano tutto il settore giovanile, in mano a staff Neozelandesi o Sudafricani, una buona volta, e poi se ne riparla.
Non lo fanno perchè molti di questi col rugby ci campano, non si sono mai trovati un primo lavoro, perchè per forza di cose devono orbitare più vicino possibile alla federazione ed ai soldi publici, ricordo i 40 miglioni....
Dopo tutto non ci sarebbe nulla di male se lavorassero per la federazione, ma c4$$o almeno fatelo con professionalità, studiate andate all estero, più facile sarebbe fare venire gente dall estero, ma qualche cosa fatela!!
...viene proprio da pensare che ci sia del vero in ciò che dici @Mr Ian e che in più abbiano favorito lo svilupparsi di una scuola di pensiero, da cui per un periodo mi sono lasciato prendere anch'io, secondo la quale stavamo per raggiungere o quasi, le Home Nations, magari nel giro di pochi anni. Ricordo anche nei forum molti commenti del tipo che oramai con la Scozia non c'era più paragone (a nostro favore ovviamente :lol: .
L'aver insistito per anni a voler giocare esclusivamente o quasi con chi è molto più forte, se ci ha portato qualche vantaggio nel "carpire" tecniche e ritmi, ci ha sicuramente anche portato a disabituarci a tutta quella serie di particolarità che costituiscono il "saper vincere" con chi è più o meno al tuo livello. Da anni scrivo sui forum che sarebbe opportuno giocare almeno fifty-fifty tra incontri con nazioni "grandi" e con quelle del "secondo gruppo". Tra le altre cose, questi Emergenti o i ragazzi dell'under20, sia che fossero arrivati noni, sia che arrivino 12esimi, non saranno comunque, ragionevolmente parlando, mai al livello dei Sanzar o degli inglesi, potranno invece, se saranno ben gestiti, il che è come dire se migliorerà la struttura del rugby italiano, far parte (almeno un certo numero di loro) di una futura nazionale italiana che competa meglio di adesso nel "secondo gruppo" di nazionali.
Se, oltre a migliorare le strutture e le scelte, si vorrà anche accettare questo presupposto, potrà essere la base per ottenere anche qualche soddisfazione in più, in alcuni casi, con le grandi. Se invece, al di là di tutte le cose da rivedere a livello organizzativo, a livello di pensiero (mission direbbero gli esperti di marketing), ci si vorrà ancora crogiolare nell'idea (che aveva preso anche il sottoscritto diversi anni fa) di inseguire gli inglesi (per nominare un'europea e non sempre gli AB), convinti che nel giro di non molti anni si possa colmare il gap, sarà il modo migliore per trovarsi, questo si in non molti anni, a perdere con la Spagna dando la colpa alla Fir e a chi starà quel giorno in panca.... anzi si rischia a giorni, anche se in quel caso poi si direbbe che gli Emergenti sono la nostra terza-quarta possibile squadra (che poi magari è anche vero, ma sarebbe al tempo stesso un continuare a crogiolarsi nei sogni aspettando Godot alias livello delle Home Nations). Poi magari a quel punto, si penserà di rimediare riempiendo di nuovo le nazionali di gente presa in giro per il mondo, ma siccome di buoni se ne trovano ormai ben di rado, i meno peggio che si troveranno serviranno giusto a riuscire a battere la Spagna e, al massimo Georgia, Canada e Giappone se non avranno fatto troppi progressi. A quel punto, basandosi su quei risultati, sembrerà di essere di nuovo sulla strada giusta, e, si ricomincerà a pensare che se non l'Inghilterra, il Galles e l'Irlanda siano vicine e la Scozia già raggiunta. Poi, una bella sera, in uno stadio del Nord, magari quello di Connacht, quando prima del tramonto ci sono quegli splendidi tagli di luce primaverile, una nostra squadra o franchigia piena di stranieri, di azzurrabili etc, si ritroverà sul 6-62 con gli altri che vengono ancora giù come nel burro dalla loro linea dei 22 e in tanti saranno ancora a chiedersi come mai, senza capire.
Invece mi sembrerebbe molto meglio partire adesso da una sincera presa di coscienza di cosa si è, cosa si è raggiunto e a cosa è ragionevole puntare, per arrivare, via via, più in alto possibile, tenendo anche conto (cosa che forse si dà troppo per scontata sino al punto di non dirla mai, il che mi mette però il sospetto che non la si consideri) che il livello delle nazioni che hanno iniziato a giocare a rugby e di quelle dove il rugby è arrivato a fine '800, è stato stabilmente e pienamente raggiunto solo dalla Francia e in epoca molto remota (che poi la Coppa del mondo devono ancora vincerla!), mentre da quell'elite, nell'epoca del professionismo, è praticamente uscita la Scozia. Da mezzo secolo almeno, solo l'Argentina e le Pacifiche si sono periodicamente avvicinate, ottenendo talvolta anche dei grandi successi, ma venendo spesso ancora tenute a lunga distanza (certo inferiore alla nostra).
joe-bosco
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da joe-bosco »

...e come non quotarti? Sfido chiunque a non aver mai pensato, almeno una volta, magari di sfuggita "eccoci, stiamo arrivando..".
Sarebbe l'ideale ripartire come suggerisci nel tuo post. Ci vorrebbero anni certo ed è proprio per questo che penso che alla fine "comme d'habitude" si scegliera' la scorciatoia di turno. Ora come ora mi sorprenderebbe una scelta differente.
Mr Ian
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Mr Ian »

Un altra osservazione e poi chiudo, ma è il mio punto di vista personale sul rugby locale. Ho sempre avuto l impressione che il rugby sia stato un orticello per pochi eletti, degno solo chi è riuscito a mangiarne il fango...questo status è durato fino all arrivo dello streaming e dell informazione libera, e dopo 15 anni e migliaia di partite viste che non capisco perché qua le cose si devono fare sempre a c4$$o! Il sermone del tu che ne sai visto che a rugby non ci hai giocato mai, non funzionava più, mai è funzionato! Oggi il rugby ha bisogno di professionisti del management anche il club di serie c deve riuscire a vendere la propria immagine, fare soldi per la sussistenza del club. Magari anche noi se ne avessimo la possibilità potremmo dare un contributo ai nostro club, anche il solo volontariato....meno chiacchiere da tastiera e più fatti...non sarebbe male
HagarTheHorrible
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da HagarTheHorrible »

Mr Ian ha scritto: Il sermone del tu che ne sai visto che a rugby non ci hai giocato mai, non funzionava più, mai è funzionato!

Nein, nein , nein. E`køme lå låvåtrice Philkø, fünziønå sempre. E giüstifikå il rütilånte nümerø di 7000 giøkåtøri seniøres. Køn il nümerø dei giøkåtøri ke si åbbåsså, e il livellø dellå søstånzå ørgånikå ("merdå", cit.) ke si ålzå. Våi Øssø ke sei tütti nøi (7001).
Immagine Immagine

Låpørte før President! E Såntø sübitø!
Ilgorgo
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da Ilgorgo »

jimmy9 ha scritto:Grazie a gianniRC che ha trovato un buon link funzionante sulla pagina FB di manu samoa, è già attiva ,c'è il riscaldamento

http://www.youtube.com/watch?v=rjAhwWTPS8E
Il link è di nuovo attivo (era sparito dopo la trasmissione in diretta) così si può rivedere tutta la partita
oldprussians
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Re: Samoa v Italia

Messaggio da oldprussians »

Ragazzi qui serve un po di razionalità...

I rugby e un gioco molto semplice.

Sia nel league che nel Union il scope e di sfondare la linea delle difesa. Questo si fa con:

1 la giocata con "dummy runners" ecc, che la trascinano da un parte e dal altra creando buchi , o
2 nel contato dove due difensori ti placcano, si scarica la palla, e automaticamente si ha già un in più..

Poi nel Union, dove ce il possesso, lasciando perdere il gioco tattico per questo esempio, nel ruck la palla deve essere pulita re riciclata..

Quello che o notate di questa attuale Italia e che:

1 Gli schemi d'attacco funzionano solo %50 del tempo. Questa e l'unica responsabilità dei allenatori..
2 Gli off load vengono fatti cosi raramente, perché non si fidano che il sopporto ce, e tante volte NON CE
3 nei Ruck il 9 ha palloni ma invece riciclare la palla veloce sta li a riformare il pod... questo può succedere 1 2 3 volte ma basta, se no gli avanti si stancano fare i metri. Bisogna causare panico nella difesa avversaria, e questo no può succedere con palloni lenti..
4 Inavanti troppi inavanti...

Allora perché i ricicli son cosi lenti? Tebaldi e veloce negli Ospreys? Forse perché, non si fida che la linea d'attacco "italiana" e pronta e quella gallese si? a volte bisogna agire senza pensare... Leonard gioca con Italiani.... lui si fida e passa veloce lo stesso e si vede cosa crea..

Secondo me questa Nazionale la cosa che li manca credere in se stessi.

Dopo quel blip in sud Africa si sono presi un paura, e adesso giocano con paura sul campo...
GiorgioXT
Messaggi: 5452
Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: Samoa v Italia

Messaggio da GiorgioXT »

Aironifan ha scritto: Quoto il quote. La cosa assurda è che comunque l'Italia ha un buon bacino di praticanti a cui attingere. Se la nazionale è un disastro TOTALE a 360gradi (a partire dagli U17 in sù), Brunel ha colpe molto ma molto relative. I nostri tecnici federali (E' EVIDENTE!) non hanno la COMPETENZA TECNICA per formare i giocatori. Chiaro come il sole! E anche da parecchio tempo, mi pare. Che mettano tutto il settore giovanile, in mano a staff Neozelandesi o Sudafricani, una buona volta, e poi se ne riparla.
C'è anche un altra ragione : è possibile fare squadre competitive (mi riferisco alle naz. giovanili) se si devono rispettare vincoli che non sono quelli di merito e qualità? è corretto per la competitività fare selezione a 16 anni e poi essere sostanzialmente garantito? come si fa a cercare di formare giocatori ad alto livello se per i campionati dove giocano vengono fatte scelte che ne abbassano o affondano il livello di competizione?

Cambiare gli staff servirebbe a poco se li si mette a lavorare ancora in queste condizioni.
topotto53
Messaggi: 1639
Iscritto il: 22 nov 2008, 17:40

Re: Samoa v Italia

Messaggio da topotto53 »

Mi chiedo e chiedo ai forumisti ( al gorgo prima di tutti, supremo tra i supremi...) esiste un sito che riporti, tra i numeri di una partita, anche gli " in avanti" ...???
Mi piacerebbe capire se la sensazione, che viene spesso riferita nel forum, di un aumento degli in avanti fatti dai nostri giocatori sia reale o sia solo il frutto di una nostro "pregiudizio " negativo...
Ad esempio sarebbe bello poter confrontare il numero medio di inavanti del sei nazioni 2013 e di quello 2014 e dei tm estivi 2013 vs tm estivi 2014..
Occorre dire che piu' in avanti significa piu' mischie ordinate...e una volta sarebbe stata manna dal cielo, ora e' diventato un incubo.
Aironifan
Messaggi: 1827
Iscritto il: 12 feb 2012, 10:46

Re: Samoa v Italia

Messaggio da Aironifan »

GiorgioXT ha scritto:
Aironifan ha scritto: Quoto il quote. La cosa assurda è che comunque l'Italia ha un buon bacino di praticanti a cui attingere. Se la nazionale è un disastro TOTALE a 360gradi (a partire dagli U17 in sù), Brunel ha colpe molto ma molto relative. I nostri tecnici federali (E' EVIDENTE!) non hanno la COMPETENZA TECNICA per formare i giocatori. Chiaro come il sole! E anche da parecchio tempo, mi pare. Che mettano tutto il settore giovanile, in mano a staff Neozelandesi o Sudafricani, una buona volta, e poi se ne riparla.
C'è anche un altra ragione : è possibile fare squadre competitive (mi riferisco alle naz. giovanili) se si devono rispettare vincoli che non sono quelli di merito e qualità? è corretto per la competitività fare selezione a 16 anni e poi essere sostanzialmente garantito? come si fa a cercare di formare giocatori ad alto livello se per i campionati dove giocano vengono fatte scelte che ne abbassano o affondano il livello di competizione?

Cambiare gli staff servirebbe a poco se li si mette a lavorare ancora in queste condizioni.
Se ti riferisci al fatto che la scelta dei giovani, non è meritocratica, fa tutto parte del medesimo problema. L' "italianità" della gestione, in generale.
Aironifan
Messaggi: 1827
Iscritto il: 12 feb 2012, 10:46

Re: Samoa v Italia

Messaggio da Aironifan »

oldprussians ha scritto:Ragazzi qui serve un po di razionalità...

I rugby e un gioco molto semplice.

Sia nel league che nel Union il scope e di sfondare la linea delle difesa. Questo si fa con:

1 la giocata con "dummy runners" ecc, che la trascinano da un parte e dal altra creando buchi , o
2 nel contato dove due difensori ti placcano, si scarica la palla, e automaticamente si ha già un in più..

Poi nel Union, dove ce il possesso, lasciando perdere il gioco tattico per questo esempio, nel ruck la palla deve essere pulita re riciclata..

Quello che o notate di questa attuale Italia e che:

1 Gli schemi d'attacco funzionano solo %50 del tempo. Questa e l'unica responsabilità dei allenatori..
2 Gli off load vengono fatti cosi raramente, perché non si fidano che il sopporto ce, e tante volte NON CE
3 nei Ruck il 9 ha palloni ma invece riciclare la palla veloce sta li a riformare il pod... questo può succedere 1 2 3 volte ma basta, se no gli avanti si stancano fare i metri. Bisogna causare panico nella difesa avversaria, e questo no può succedere con palloni lenti..
4 Inavanti troppi inavanti...

Allora perché i ricicli son cosi lenti? Tebaldi e veloce negli Ospreys? Forse perché, non si fida che la linea d'attacco "italiana" e pronta e quella gallese si? a volte bisogna agire senza pensare... Leonard gioca con Italiani.... lui si fida e passa veloce lo stesso e si vede cosa crea..

Secondo me questa Nazionale la cosa che li manca credere in se stessi.

Dopo quel blip in sud Africa si sono presi un paura, e adesso giocano con paura sul campo...
In altre parole, quello che manca ai nostri giocatori, è la naturalità del gesto. Che ai giocatori gliela formano l'ambiente e i tecnici, da giovani. Siamo alle solite. Che se ne vadano a casa i nostri tecnici federali.
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