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provo a spiegare quello che ho capito. viene chiesto a questo gruppo di esprimersi alla pari dei primi senza però considerare lo status di molti di loro.
l'errore di gavazzi è stato, da capitano della nave, chiamarsi fuori scaricando senza troppi complimenti la responsabilità sui giocatori. ora il capitano che forse è, l'unico vero professionista del gruppo,ha chiarito che il problema non è il premio qualificazione ma la mancanza di garanzie per il gruppo a cominciare da come la federazione ha gestito l'operazione aironi per passare poi alla gestione singole problematiche, su tutte la perla della dichiarazione del presidente sul caso minto.parisse quindi è partito da lontano per smuovere l'ambiente ed ottenere quelle riforme , e quel ricambio mi sembra di aver inteso, ormai irrinunciabili. dal sottolineare un inciso, il problema non è se passiamo o non passiamo il turno, si evince la comune presa di posizione , molto vicino alla rottura, del gruppo nei riguardi di chi rappresenta la federazione. io ho capito così e spero di esser stato d'aiuto.
buon rugby

giuseppone64 ha scritto:provo a spiegare quello che ho capito. viene chiesto a questo gruppo di esprimersi alla pari dei primi senza però considerare lo status di molti di loro.
l'errore di gavazzi è stato, da capitano della nave, chiamarsi fuori scaricando senza troppi complimenti la responsabilità sui giocatori. ora il capitano che forse è, l'unico vero professionista del gruppo,ha chiarito che il problema non è il premio qualificazione ma la mancanza di garanzie per il gruppo a cominciare da come la federazione ha gestito l'operazione aironi per passare poi alla gestione singole problematiche, su tutte la perla della dichiarazione del presidente sul caso minto.parisse quindi è partito da lontano per smuovere l'ambiente ed ottenere quelle riforme , e quel ricambio mi sembra di aver inteso, ormai irrinunciabili. dal sottolineare un inciso, il problema non è se passiamo o non passiamo il turno, si evince la comune presa di posizione , molto vicino alla rottura, del gruppo nei riguardi di chi rappresenta la federazione. io ho capito così e spero di esser stato d'aiuto.
buon rugby

Speravo che tu spiegassi le mie parole...

A parte gli scherzi, ci rendiamo conto che tutto è scoppiato, però, per colpa delle parole sconsiderate di Gavazzi?
Ha scoperchiato il vaso di Pandora... Ma quando capirà che deve starsene zitto?

Un bel tacer non fu mai scritto

Mi rimane il dubbio se il nostro sia più sconsiderato o più autolesionista: quante rogne si sarebbe risparmiato (a lui) e quante menate polemiche (a tutti noi) se avesse scelto un ascetico mutismo o, quanto meno, un buon addetto stampa ed un maestro di bon ton

io invece vado contro corrente... mi spiego: pur essendo assolutamente d'accordo nello stigmatizzare gli innumerevoli interventi di Gavazzi dal punto di vista della comunicazione è evidente che ci sia una scollatura (o meglio una frattura) tra i giocatori, lo staff e dirigenza varia della nazionale. Le parole di Brunel dopo le ultime partite sono una chiara ed evidente prova che non ha più in mano lo spogliatoio che, di fatto, è governato da una parte di giocatori fedeli al capitano (fantastico giocatore ma con l'animo da capopopolo sudamericano)... il balletto su Castro all'ultimo sei nazioni ma anche la candidatura di Haimona come preferito dal capitano per la maglia numero 10 ne sono prove abbastanza evidenti per non parlare di Orquera (con buona pace del prussiano) che è in un periodo di forma che con un eufemismo potremmo dire altalenante ma è stato comunque convocato per giocare... quello spogliatoio deve essere una polveriera, intendo ancora più del solito e, probabilmente, è successo qualcosa che ha scatenato le ire presidenziali e Gavazzi con il consueto tatto ha scoperchiato il vaso .... diciamo che probabilmente è successo che, sulla scorta di passate esperienze, una serie di giocatori a fine carriera ha chiesto delle garanzie per il proprio futuro (ho scritto chiesto ma si deve leggere preteso) e questo ha portato il capo a dissociarsi dai suoi predecessori e dalla dirigenza già insediata prima del suo ingresso in società con il nuovo ruolo di imperatore ....

tutto questo per dire che toni e modi sono censurabili ma probabilmente stanno venendo al pettine dei nodi che sono stati trascurati da tempo ....

Allora...
gavazzi ha fattobene , preso atto di risultati nonsoddisfacenti, a dare anche una motivazione economica.

Sonouomini,ma anche i soldi hanno un peso.
E passare da lpremiare la partecipazione (le onorevoli sconfitte) al premiare il risultato finale (le brutte vittorie) ha deciso di lanciare un sasso.

Si è un po' troppo tirato furoi, e non ha chiarito alcuni punti, evidenti.

Per fare un esempio altro:
FGCI rifonde ai club una quota giornaliera per l'impiego dei giocatori.

FIR potrebbe definire lo stesso, in parte al giocatore, ma solo per i giocatori extra franchigie, e in parte al club, ma solo per i club di Eccellenza o inferiori.
Perchè esiste una differenza di status tra i franchigizzati, i pro emigrati e gli eccellenti.

Si parla sempre della cordata argentina, io sinceramente non so ma a maggio vado ad una cerimonia e troverò due o tre nazionali , questa volta lo chiedo proprio se funziona così .

Una cosa è certa: dal braccio di ferro con i giocatori e soprattutto con Parisse, Gavazzi ha tutto da perdere.

Forse è convinto che siano suoi "dipendenti". Certo, formalmente si potrebbero chiamare così, ma la realtà è diversa

Si ma

mauott ha scritto:io invece vado contro corrente... mi spiego: pur essendo assolutamente d'accordo nello stigmatizzare gli innumerevoli interventi di Gavazzi dal punto di vista della comunicazione è evidente che ci sia una scollatura (o meglio una frattura) tra i giocatori, lo staff e dirigenza varia della nazionale. Le parole di Brunel dopo le ultime partite sono una chiara ed evidente prova che non ha più in mano lo spogliatoio che, di fatto, è governato da una parte di giocatori fedeli al capitano (fantastico giocatore ma con l'animo da capopopolo sudamericano)... il balletto su Castro all'ultimo sei nazioni ma anche la candidatura di Haimona come preferito dal capitano per la maglia numero 10 ne sono prove abbastanza evidenti per non parlare di Orquera (con buona pace del prussiano) che è in un periodo di forma che con un eufemismo potremmo dire altalenante ma è stato comunque convocato per giocare... quello spogliatoio deve essere una polveriera, intendo ancora più del solito e, probabilmente, è successo qualcosa che ha scatenato le ire presidenziali e Gavazzi con il consueto tatto ha scoperchiato il vaso .... diciamo che probabilmente è successo che, sulla scorta di passate esperienze, una serie di giocatori a fine carriera ha chiesto delle garanzie per il proprio futuro (ho scritto chiesto ma si deve leggere preteso) e questo ha portato il capo a dissociarsi dai suoi predecessori e dalla dirigenza già insediata prima del suo ingresso in società con il nuovo ruolo di imperatore ....

tutto questo per dire che toni e modi sono censurabili ma probabilmente stanno venendo al pettine dei nodi che sono stati trascurati da tempo ....

si ma questi nodi sono gli stessi dal 1999 a oggi, ha ragione Laporte. Non è possibile che ogni 2 mondiali succedano queste diatribe con gruppi e gruppuscoli nello spogliatoio azzurro a dettare convocazioni e regole per pararsi il culo anche di fronte a risultati deludenti (che poi la fir abbia le sue responsabilità sui risultati è innegabile)

Il fatto è che il primo a pararsi il c*** è stato Gavazzi.

Semmai avrebbe dovuto riunire tutti e fargli tirare fuori tutte le questioni, sottolineando che sono, i giocatori, i tecnici e il presidente, tutti sulla stessa barca.
Sarebbe come se quei pochissimi che si sono salvati in questo 6N adesso dicessero "Noi abbiamo giocato bene, rivolgete le vostre critiche agli altri" che senso ha?

Solo una parola, SOLDI…. Post carriera, convocazioni, chi comanda, tutto per soldi e l’unica cosa che i giocatori dicono “non lo facciamo per soldi”…. Garry tu che sei di Parma saprai più di altri le vicende del parma calcio, per una volta il calcio (i giocatori) è meglio del rugby, non si prendono soldi da mesi ma si continua a giocare (nulla di male, lo hanno i crociati quindi niente di speciale) però a differenza di altri capitani i giocatori del parma dicono “prima i soldi ai dipendenti poi ai giocatori che prendono poco non come me”, questo è quello che dicono i giocatori di spessore, difendono i magazzinieri e simili, quelli da 100 euro al mese, difendono i giocatori da 2 mila euro al mese (ebbene si, nel parma calcio ci sono) mentre la nazionale di rugby fa un discorso unitario, invece un discorso su gettone fisso a chi non è sotto contratto con le franchigie non lo prendono nemmeno in considerazione, ma alla fine,dicono loro, “non è un problema di soldi”….. infine ripeto, sarebbe utile spiegare cosa intendono per il post carriera…. Un impiego stile troncon? Raddoppio delle accademie per sistemare qualcuno?

Leinsterugby ha scritto: si ma questi nodi sono gli stessi dal 1999 a oggi, ha ragione Laporte. Non è possibile che ogni 2 mondiali succedano queste diatribe con gruppi e gruppuscoli nello spogliatoio azzurro a dettare convocazioni e regole per pararsi il c*** anche di fronte a risultati deludenti (che poi la fir abbia le sue responsabilità sui risultati è innegabile)

infatti, sulla questione, ha ragione Laporte... guarda bene la rosa dei candidati al mondiale di quest'anno e quella dei mondiali precedenti e fai le tue valutazioni... alla fine il nocciolo dello spogliatoio è sempre quello ...

Garryowen ha scritto:Il fatto è che il primo a pararsi il c*** è stato Gavazzi.

Semmai avrebbe dovuto riunire tutti e fargli tirare fuori tutte le questioni, sottolineando che sono, i giocatori, i tecnici e il presidente, tutti sulla stessa barca.
Sarebbe come se quei pochissimi che si sono salvati in questo 6N adesso dicessero "Noi abbiamo giocato bene, rivolgete le vostre critiche agli altri" che senso ha?

mettiamola così: qualcuno della dirigenza FIR insediata prima dell'arrivo di Gavazzi ha promesso (o promesso di promettere) un posto più o meno dirigenziale/tecnico ad alcune vecchie glorie che termineranno la carriera dopo il mondiale (sulla falsariga di quello che già in passato è successo per esempio Checchinato e/o Troncon) senza curarsi di rendere nota la questione ai piani alti, discorso più o meno analogo è avvenuto per la questione dei premi partita... Parisse in questo momento sta spendendo il suo nome per la causa: il fatto di essere un giocatore di livello altissimo lo aiuta perlomeno nel breve periodo, se però l'Italia uscisse a pezzi dal mondiale sarebbe il primo a rimetterci l'immagine a livello politico....

Sarò un inguaribile ottimista ma nella presa di posizione di parisse poco ci vedo di politico e di futuro dirigenziale. E' il capitano della squadra e ha preso in mano la situazione dopo l'ennesima esternazione. Ora ripeto sul gruppo argentino so poco ma a me sembra che tutti i nuovi sono stati ben accolti.poi non vorrei essere alice nel paese delle meraviglie...

giuseppone64 ha scritto:Sarò un inguaribile ottimista ma nella presa di posizione di parisse poco ci vedo di politico e di futuro dirigenziale. E' il capitano della squadra e ha preso in mano la situazione dopo l'ennesima esternazione. Ora ripeto sul gruppo argentino so poco ma a me sembra che tutti i nuovi sono stati ben accolti.poi non vorrei essere alice nel paese delle meraviglie...

Parisse non ha di questi problemi ma qualcun altro si ... il problema non sono i nuovi che sono stati accolti ma quelli che non sono stati convocati e, per caratteristiche e capacità avrebbero potuto esserlo .... ancora un po' e veniva convocato ancora Canale (con tutto il rispetto per il giocatore) ...