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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 10 ott 2015, 10:07
da zappatalpa
tonione ha scritto:
coloro che soffiano le vele del revanscismo, del complesso, della popolarità, sono quelli che il pallone non lo possono toccare con le mani.
piú che toccare il pallone con le mani penso che l'invidia venga dal fatto di non poter mai lasciarsi cadere, neanche una volta, sopprattutto non accapparandosi un vantaggio anche faccendolo con arguzia. Ecco questo perenne vivere con obblighi quasi religiosi é molto faticoso
PS: mi accettate nella vostra cerchia dei filosofi?:-)
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 10 ott 2015, 10:24
da Garryowen
Ammesso nel gruppo
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 11 ott 2015, 14:42
da clouds
Rispondo a Luqa-bis, prima però lo ringrazio per aver aggiunto elementi al ragionamento (al titolo ho dato il nome ricetta ma non ho la presunzione di averla o per lo meno non credo che ve ne sia solo una o che sia la migliore)
Ecco, la pirma domanda è: quale è l'obiettivo finale?
Avere una Italia che competa alla pari con Inghilterra e Francia come sistemi?
Avere una Italia che competa alla pari con Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia come squadra nazionale?
Avere delle società che possona vincere la ERC sconfiggendo provicne irlandesi, club francesi ed inglesi e possano fronteggiare i superclub australi'
Avere il rugby come IV sport collettivo quasi alla pari di pallavolo e pallacanestro?
Niente di tutto ciò; arrivare a 100.000 tesserati sarebbe già un buon risultato (un aumento del 24%), tornare tra i primi 9 del ranking mondiale essere competitivi nel 6 nazioni in modo costante, avere una media spettatori di 5000 persone nel pro 12 credo sia già un buon risultato
1. Pro12 + Eccellenza vs Super 8 nazionale
Concordo sul grande potenziale del Pro12 ma per come è stato sfruttato fino ad ora sembra quasi uno spreco di denaro (se si dovesse ripetere la scorsa stagione).
All’inizio avevamo 2 squadre private o quasi, oggi abbiamo una società e mezza federale, nella stagione 2010-11 gli Aironi toccarono livelli record con 1.300 abbonati, gli sponsor erano Moschino, Glen Grant, Eni, Monte Paschi di Siena, Adidas e tanti altri oggi non è più così.
Tiro fuori il discorso dei soldi perché credo che il movimento rugbistico italiano deve ampliarsi e anche questo aspetto è un indice dello stato di salute.
Oggi mi sembrano due società che non progettano ma tentano di sopravvivere anno dopo anno (impressione mia ma i risultati non sono certo incoraggianti). Il loro ruolo non mi sembra ben definito, credo che sia meglio dividere le due squadre: una con giocatori affermati che lotti per un posto nei playoff; l’altra che sia un trampolino di lancio per i migliori giovani italiani dove possono accumulare grande esperienza. Però continuo a nutrire dubbi sulla scarsa affluenza di pubblico.
Concordo lo sport è meritocrazia per cui su questo punto (Pro12 + Eccellenza vs Super 8 nazionale) non ho una posizione chiara ma nel caso super 8 sarebbe una rifondazione di tutto il movimento
2. Numeri
- il badminton ha fatto una campagna mirata nelle scuole, soprattutto di alcune regioni e grazie agli istituti scolastici ha più che raddoppiato i tesserati
Non credo che il badminton abbia molta visibilità nazionale o almeno non più del rugby, se sono riusciti a raggiungere quei numeri va tutta la mia stima e mi chiedo se non vi sia da prendere esempio
Per il rugby l'obiettivo ideale dovrebbero essere i numeri di pallavolo e pallacanestro, cioè i 300mila tesserati
Come obiettivo di medio/lungo termine direi che potrebbero essere adeguati i numeri delle federazioni di danza o di vela: 100/120mila tesserati
Se si riuscisse ad arrivare a 100 mila ne sarei più che felice
3. Modelli da copiare
Anche nessuno.
Stabilire obiettivi, scegliere percorsi, determinare momenti e termini di valutazione, trovare risorse, preparare esperti.
Se si vuole fare un paragone, allora forse anche spezzettare i modelli:
il modello gallese può essere applicabile in regioni italiane a larga diffusione di rugby, per esempio il Veneto, la Lombardia e l'Emilia, ma potrebbe non essere adatto in altre.
Probabilmente dovremmo avere 3 tipi di progetto, distinti per aree geografiche, a volte regionali, a volte interregionali: un progetto per le aree a diffuso rugby di qualità, uno per le regioni a diffuso rugby di base, uno per le regioni a scarsa diffusione rugbistica.
E forse sta qui la giustezza della critica di Italos, che intendo più diretta ad un certo etnocenstrismo culturale che non ad una effettiva razzìa di risorse: sviluppare le aree depresse rugbistcamente o sviluppare l'altolivello inquelle dove c'è tanat base amatoriale ma poca tecnica d ialtolivello e poco management, significa destinare risorse diseguali, quella che si chiama a volte discriminazione positiva.
L’idea di 3 tipi di progetto non mi sembra male, io ho indicato il Galles perché al momento il rugby italiano mi sembra molto confinato nel nord est (con qualche illustre eccezione che non va emarginata ma potenziata) e paradossalmente potrebbe essere sufficiente per avere un movimento di alto livello come quello Gallese (al momento 3 nel ranking )
4. Giocatori di carisma.
Sinceramente, non credo che un grande giocatore sia sempre un grande tecnico.
Certo un giocatore esempio, come Parisse, è un patrimonio che van conservato anche dopo il suo abbadnono dal rugby giocato.
Ci vuole da parte loro anche l'umiltà di rimettersi in gioco:
vuoi fare il dirigente ? Corso di gestione d'impresa
Vuoi far eil tencio? Corso e stage in realtà rugbistiche estere.
Magari qualcuno potrà evitare dei moudli formativi per i crediti curriculari che vanterà, ma serve disponbilità a formarsi e rinnovarsi.
Non intendevo dire che un grande giocatore sia un grande allenatore però mi limito a tre nomi Mauro Bergamasco, Bortolami e Parisse sono stati anche “tecnici in campo” dal grande carisma, hanno accumulato grande esperienza all’estero lavorando con buoni coach e ottime strutture, una base già ce l’hanno che andrà aggiornata e ampliata attraverso lo studio ma che pochi tecnici (o dirigenti) italiani al momento possono vantare (però non dico che bisogna obbligarli).
Dai commenti mi sembra di capire che la maggioranza sia concorde (compreso me) che il primo investimento va fatto sugli allenatori che stanno alla base della formazione dei futuri atleti attraversi corsi che li rendano sempre più“professionisti”.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 11 ott 2015, 21:23
da Laporte
clouds ha scritto:Rispondo a Luqa-bis, prima però lo ringrazio per aver aggiunto elementi al ragionamento (al titolo ho dato il nome ricetta ma non ho la presunzione di averla o per lo meno non credo che ve ne sia solo una o che sia la migliore)
Niente di tutto ciò; arrivare a 100.000 tesserati sarebbe già un buon risultato (un aumento del 24%), tornare tra i primi 9 del ranking mondiale essere competitivi nel 6 nazioni in modo costante, avere una media spettatori di 5000 persone nel pro 12 credo sia già un buon risultato
All’inizio avevamo 2 squadre private o quasi, oggi abbiamo una società e mezza federale, nella stagione 2010-11 gli Aironi toccarono livelli record con 1.300 abbonati, gli sponsor erano Moschino, Glen Grant, Eni, Monte Paschi di Siena, Adidas e tanti altri oggi non è più così.
wow 1300 abbonati !!!!!! Numeri da sport nazionale !!!!
Scherzi a parte è dure sognare 300.000 tesserati e nenanche 100.000 se resti in posti sperduti come Viadana o Calvisano o se come Metropoli pensi a Treviso.
Fai la fine della pallapugno o del tamburello.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 11 ott 2015, 21:26
da Garryowen
Clouds, per favore, non rispondere...
d.f.t.t.a.i.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 11 ott 2015, 21:57
da Luqa-bis
Rispondo io,
per prima a Clouds
1.Obiettivi, bene mipiace l'idea , obiettivo "Equitazione/Danza Sportiva/Lotta e Arti marziali/Bocce" - 100-120mila tesserati agonisti veri.
verinon significa campioni o talentuosi, significa "che praticano con continuità sul campo e non solo alla grigliata/spina".
2. Franchigie (proseguo di Eccellenza/pro12 vs Super8
Il rugby vuole anche attacamento, bacino di tifosi.
Una squadra per definizione di "riserve" non ha appeal.
Dico almeno 3 franchigie perchè adesso abbiamo l'italia dal 44* N in giù non rappresentata, e dico per ora no al Super8 perchè non abbiamo atleti, tecnici e risorse per 10-12 squadre di alta qualità (perchè se facciamo un Super8 ,o lo facciamo chiuso, e voglio vedere come si decide chi entra, o dobbiamo avere squadre di qualità anche fuori dal Super8.
Quando avremo i numeri per 6 franchigie da pro12 potremo farci le domande per un Eccellenza (8-10-12) che riasorba le franchigie.
Intanto otremmo davvwro ospitare noi squadre non italiane in Eccelenza: romeni (avrebbero di sicuro tifosi) ma anche iberici, belgi , tedeschi o scozzesi e gallesi.
3. Giocatori di carisma.
Scatenerò un putiferio, ma non mi pare che Troncon, Dominguez, Checchinato, ed altri abbiano sancito un salto di qualità nella conduzione di squadre come CT/allenatori.
Secondo me, al carisma e all'esperienza diretta bisogna aggiungere lo studio e la pratica: fare l'allenatore non è lo stesso che giocare.
Adesso rispondo a Laporte.
Tamburello e pallone elastico (palla pugno oggi) son sempre stati sport geograficamente limitati, forse il pallone al bracciale riscuoteva negli sferisteri attenzioni per via delle scommesse, e sono stati calcio e tennis ad emarginarli.
Hanno numeri ristretti, 10000 uno, 5000 l'altro, come l'hockey su prato e quello su pista ma restano (conosco qualche campione italiano delle specialità).
Pallavolo e pallavolo non stanno malaccio, eppure le grandi città sono quasi tutte in A2.
Certo Viadana, Calvisano, ma anche SDonà sono realtà piccole , ma la questione è "fare 5000-10000 spettatori" come pallacanestro e pallavolo,non 20-30mila come il calcio.
Non facciamo i Lotito: si può restare a Treviso, a Padova , a Rovigo, a l'Aquila e anche a Viadana, Calvisano e San Donà.
vediamo di andare/tornare anche a Livorno, Bologna, Genova, Ancona, Pescara, Bari, Cosenza, Palermo, Cagliari, Bolzano.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 9:09
da JosephK.
Il dato di fatto resta, per tutte le ragioni che si vuole, che oltre i 50 mila spettatori in Italia li fa solo (raramente) il calcio e la nazionale di rugby.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 9:32
da zappatalpa
Laporte ha scritto:
...se resti in posti sperduti come Viadana o Calvisano o se come Metropoli pensi a Treviso.
Al 1° derby Lazio-Fiamme da tabellino c'erano 500 (!!) spettatori! in lettere: CINQUECENTO. È quello di cui sono convinto da sempre, a Roma al 6N con 20mila Irlandesi in giro ti chiedono, ma che partita c'é, la Lazie? Se non fosse per quella maledetta tradizione di giocare in un solo posto, porterei il 6N in giro intinerante eh
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 10:50
da zappatalpa
Il messaggio precedente é un pó troppo urlato, mi spiace. Certo che leggere questi numeri fa rabbia, sembra che nella capitale non sono proprio capaci di "fare" sport che non sia calcio.
Ora ci si mette anche Giovanelli, con i suoi concetti di "uomini veri", ormai lo dice anche Topolino di Pluto che era il solo "cane vero", ragazzi che strazio, cosí non se ne esce
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 10:54
da Garryowen
zappatalpa ha scritto:
Ora ci si mette anche Giovanelli, con i suoi concetti di "uomini veri", ormai lo dice anche Topolino di Pluto che era il solo "cane vero", ragazzi che strazio, cosí non se ne esce

Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 11:51
da Luqa-bis
Uomini veri o meno, per avere 50mila allo stadio di una società , quello sport deve avere un seguito di milioni di spettatori.
In Italia per il rugby lo vedo assai difficile.
Almeno nei prossimi 10-15 anni.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 17:36
da Daddy
zappatalpa ha scritto:Laporte ha scritto:
...se resti in posti sperduti come Viadana o Calvisano o se come Metropoli pensi a Treviso.
Al 1° derby Lazio-Fiamme da tabellino c'erano 500 (!!) spettatori! in lettere: CINQUECENTO. È quello di cui sono convinto da sempre, a Roma al 6N con 20mila Irlandesi in giro ti chiedono, ma che partita c'é, la Lazie? Se non fosse per quella maledetta tradizione di giocare in un solo posto, porterei il 6N in giro intinerante eh
Io, personalmente di solito vado a vedere sia la .azio (non ce la faccio a dirlo completo...sono di sponda romanista) e le Fiamme Oro, sabato però c'era una grande offerta di belle partite su sky, streaming o come si volevano vedere ed una pioggia abbastanza forte..però è vero che il pubblico è scarsissimo, di solito è più numeroso alle partite della Capitolina (serie A) perchè c'è forse più attaccamento al club. Roma è molto dispersiva in questo e questo anno tre squadre in A e due in Eccellenza disperderanno i pochi interessati.
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 17:55
da zappatalpa
Daddy ha scritto:Roma è molto dispersiva in questo e questo anno tre squadre in A e due in Eccellenza disperderanno i pochi interessati.
d'accordo sul dispersivo, e d'accordo che in periodo di RWC devi come minimo essere parente di 1^grado ad assorbirti certe partite,
ma dico, e la RWC in Inghilterra ce lo insegna dove anche un Namibia-Georgia fa il sold-out, se tu "crei" un evento, e i traini pubblicitari non mancano,
dopo anni e anni di eccellenza, dopo aver visto che pubblico é possibile al 6N, fare ancora 500 spettatori ti fa cadere le braccia.
E lo dico non tanto per i fedelissimi appassionati, quanto per chi fa "sport-buisness", vuol dire che societá ed imprenditoria a Roma (e non solo) non sono maturi per riconoscere possibilitá e potenziale di "fare" sport", come dicevo piú su. 500 spettatori per un derby, ragazzi, quando gioca il Laces in Serie C di hockey su ghiaccio c'é piú gente (e non gliene fraga niente a nessuno perdavvero), incredibile...
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 18:57
da stilicone
Nelle grandi città è più difficile,perchè il campo magari è a un'ora di strada, ci sono mille altre attrazioni, e magari anche mille sport con la squadra in serie A (calcio, rugby, basket maschile e femminile, pallavolo maschile e femminile, hockey in tutte le salse, baseball, football americano, pallanuoto).
Il pubblico dovrebbe essere più numeroso nelle cittadine piccole: dovrebbe essere dappertutto come a Rovigo.
E lì fatico proprio a capire come sia possibile fare 300-500 spettatori. Le cause sarano molteplici, ma io ho il sospetto che le società stesse siano rassegnate o poco interessate, e non facciano niente per promuovere l'evento. Sbaglierò...
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Inviato: 12 ott 2015, 19:11
da metabolik
Il problema della distanza degli impianti nelle grandi città è grosso, secondo me è un fattore strutturale stroncante, vedi la bassa presenza di Milano, una volta città leader e pluri-scudettata.
L'ho sempre detto, chi gioca a rugby a Milano , per me , è un eroe.