Il buon Renzi e i media attraverso interviste ai nostri politici ci presentano il referendum di ottobre come un renxit e non tutti hanno voglia, tempo e mezzi per informarsi, spesso leggendo i giornali soprattutto cartacei in merito alle cose più disparate sono interessato dalla notizia ma avendo perso le prime puntate non sono in grado di capire esattamente di cosa di parla e l’evoluzione, allora mi metto a ricercare in internet. Io posso farlo ma in quanti utilizzano internet? Sicuramente la maggioranza di italiani ma in quanti lo utilizzano per questi fini? Pochi e se aggiungiamo che non tutti utilizzano internet, parte degli italiani si fida di quello che dicono i giornali o le tv, ovvero RENXIT. Senza contare poi che su internet trovi tutto e il contrario di tutto, come distinguere una notizia vera da una falsa?Garryowen ha scritto:...e quindi gente che ignora la materia del contendere, come succederà da noi a ottobre.
Tutti sono convinti che a ottobre si voti sul Renxit
Brexit - conseguenze per il rugby
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Squilibrio
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
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sandrobandito
Re: Brexit - conseguenze per il rugby
La verità è soggettiva, la realtà è imperscrutabile. Ci restano le menzogne.Squilibrio ha scritto:come distinguere una notizia vera da una falsa?
- jpr williams
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Per quanto riguarda me assolutamente ed indiscutibilmente sì. Se il 52% fosse andato al remain sarebbe stato egualmente insensato.Mi ripeto, sarebbe come chiedere a ME qual'è il trattamento sanitario più adatto per un tumore al cervello. Non ne so una mazza come il pescatore della Cornovaglia non sa una mazza di cosa comporta essere o meno nell'UE. Di grazia, se uno non sa per cosa vota vogliamo chiamarla democrazia questa? Tanto vale fare un sorteggio.salfaby ha scritto:Mettiamola così, tutti i dubbi che stanno improvvisamente sorgendo in merito all'opportunità di ricorrere allo strumento referendario per questioni di questa portata sarebbero sorti lo stesso se avesse vinto il remain?
A proposito di come sia facile ingannare la gente su cose che non conosce, indurla a votare in un certo modo e poi, lanciato il sasso, nascondere la mano...salfaby ha scritto:è vero i famosi sussidi cesseranno ma cesseranno anche i versamenti alla UE nello stesso momento e (fonte Eurostat) il saldo è negativo per 11 mld di € non proprio pochini (http://www.europarl.europa.eu/news/it/n ... ati-membri) ora non so se questi denari torneranno al povero pescatore brutto cattivo e buzzurro che devasta i mari per farsi il fish & chips (perdonami jpr) ma un'ipotesi potrebbe essere proprio questa.
http://www.lastampa.it/2016/06/25/multi ... agina.html
In questi giorni sono a Milano per seguire una serie di conferenze sull'argomento. Sintetizzo perchè altrimenti potrei tediarvi per una quarantina di pagine. Conseguenze della Brexit sulla crescita dell'area euro: pil rivisto in giù dello 0,3%. Conseguenze della Brexit sulla crescita UK: pil rivisto da +1,9% a-0,5%.salfaby ha scritto:L'UE ci perde parecchio se vuol fare muro contro muro non so se si è capito, basta vedere i dati delle esportazioni UE verso UK, certo un tal Junker che non ho ancora ben capito quali titoli possa avere per parlare a titolo dell'Europa intera (se non sbaglio lussemburghese, cioè il rappresentante di 4 gatti)
Nel frattempo che loro se la prendono comoda che facciamo? Un'incertezza protratta così a lungo può creare danni finanziari destabilizzanti e scatenare davvero una recessione globale; ne parlavo stamattina con i gestori di M&G (inglesissimi) che dicevano come solo una soluzione netta e rapida possa impedire l'espandersi di un contagio pericolosissimo. E si parlava di posti di lavoro, fabbriche, esportazioni, mica gnomi della finanza, eh.salfaby ha scritto:Mi auguro, anzi son sicuro che la volontà popolare sarà assecondata e che il nuovo PM che dovrebbe uscire dalle elezioni dei Tories a ottobre attiverà la clausola dell'art. 50 del Trattato di Lisbona non perchè sia convinto che sia una buona idea ma perchè sarebbe veramente triste una siffatta giravolta. Poi cominceranno le trattative che, a seconda dei vari scenari potrebbero portare a una sorta di partnership esterna (tipo Norvegia) con una serie di condizioni che alla fine renderebbero le cose praticamente uguali a prima senza però poter influire sulle decisioni UE fino ad un isolamento totale con tanto di dazi e passaporti cosa che non è auspicabile per UK ma neanche per la UE (date un'occhiata alle previsioni di perdite di esportazioni per il nord-est sul Corriere).
Allora i tedeschi hanno sbagliato tante cose (ad esempio l'incancrenirsi della questione greca è in gran parte colpa loro), però sono anche vittime di luoghi comuni che a forza di ripeterli sono creduti per veri come questo. L'aveva detto a suo tempo un tedesco tristemente più famoso di Angela Merkel, vale a dire Joseph Goebbels, che una bugia ripetuta per migliaia di volte verrà sempre ritenuta per vera. E di balle ne girano a bizzeffe, come quelle parimenti prive di fondamento circa la fissazione dei tassi di cambio dell'euro e sugli effetti deleteri della sua introduzione (ogni volta che pago la rata del mutuo e vedo il tasso ridicolo che pago ripenso a mio padre che negli anni '80 pagava un mutuo al 22%, tiro fuori di tasca una moneta da 1 euro e la bacio da entrambi i lati con gratitudine). I tedeschi hanno un grande e misconosciuto merito: negli anni di vacche grasse in cui noi andavamo dietro alle panzane del meno tasse per tutti hanno riformato (grazie a quel grande statista che è stato Gerhard Schroeder) la loro economia, puntando sulle produzioni di alta gamma e finanziando la ricerca e l'innovazione; hanno riformato sistema pensionistico e mercato del lavoro approfittando della buona congiuntura e si sono presentati all'appuntamento con la crisi globale con le spalle sufficientemente larghe per reggerla. Magari ci governassero loro! Altro che Renzi, Papi Silvio, il Lepenuccio della Bovisa o gli idiotini della Casaleggio associati! Poi di errori ne fanno tanti (Schaeuble ha la rigidità tipica dell'idiota ben intenzionato, il tipo peggiore), ma quelli che vorrebbero rimproverarglieli ne fanno almeno il quadruplo.salfaby ha scritto: O magari son più europeisti i tedeschi che con lintroduzione dell'euro hanno eliminato l'unico freno al loro dominio nelle esportazioni europee cioè il marco forte e hanno, come si dice dalle mie parti "sderenato" le altre economie continentali
L'unica cosa su cui concordo con te è sulle sanguisughe neo entrate dall'est: una pletora di scrocconi.
Il tutto con stima ed amicizia, è un piacere discutere con te.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
E per fortuna dico io. Grazie alla saggezza dei nostri padri costituenti sono stati vietati i referendum in materia di tributi e di trattati internazionali. Lasciamo perdere i primi (se si facessero referendum sulle tasse non ce ne sarebbe alcuna, ergo non ci sarebbe lo stato e ricadremmo nella hobbesiana situazione di bellum omnium contra omnes).Squilibrio ha scritto:Comunque vada però ecco il paradosso, l'inghilterra monarchica e quindi non democratica concede al popolo la possibilità di esprimersi, nella democratica italia al popolo non è concesso di esprimersi sull'europa.... questo è un dato di fato indipendentemente dalle diverse posizioni in materia
Immaginate la situazione in cui un trattato concluso fra stati potrebbe essere invalidato da referendum successivo: quale stato accetterebbe di impegnarsi nei confronti di un altro, plausibilmente per un lungo periodo di tempo (la stabilità dei rapporti politici internazionali è l'unico argine ad un'indefinita conflittualità) se non avesse certezza che gli impegni presi venissero mantenuti?
L'opinione pubblica è mutevole, le istituzioni internazionali non possono esserlo: nel 1989 si tenne in Italia un referendum consultivo in cui ci mostrammo super europeisti (https://it.wikipedia.org/wiki/Referendu ... _in_Italia) addirittura all'88%. Oggi ci fa schifo tutto ciò che è Europa. Dal 1989 sono passati 27 anni che sono tanti nella vita di una persona, ma sono una mezza giornata nella vita di un'istituxione transnazionale. Naturalmente penso che quel referendum non avesse senso, come non ne ha quello sulla Brexit o quello che vorrebbe il ducetto della Bovisa felpadotato, ma credo sia evidente per chiunque che non si può costruire nulla di minimamente sensato e durevole sui mutevoli orientamenti di opinioni pubbliche banderuola.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Qui siamo OT dell'OT, ma questo thread mi sembra godere di una sorta di extraterritorialità, quindi...salfaby ha scritto:In effetti è il Renxi che l'ha presentato così...e anche se ritenessi che la riforma costituzionale presenti aspetti positivi, cosa che non è a mio parere, andrei comunque a votare no...il male minore purtroppo siamo ridotti così, e poi non è Venezia la capitale d'Italia?
Non trovo particolarmente esaltante la riforma dell'ebetino fiorentino (sono un vecchio Berlingueriano
Perchè la voterò?
https://it.wikipedia.org/wiki/Commissio ... ituzionali
Devo spiegarmi meglio? Ne parliamo da eoni senza fare un passo avanti!
Se non passa (e non passerà) questa andremo avanti a parlare di riforme per altri 200 anni tenendoci un sistema istituzionale farraginoso, costoso, lento e fuori dal tempo.Intanto il mondo andrà avanti, mica si ferma ad aspettarci mentre noi continuiamo a metterci anni per far passare una qualunque legge che fa avanti e indietro da Camera e Senato per millanta volte e viene approvata anni dopo quando sarebbe dovuta entrare in vigore e, magari, con mille aggiustamenti che la fanno diventare un arlecchino di compromessi mercanteggiati di volta in volta ad ogni passaggio.Siamo ad un punto tale che una riforma sbagliata è comunque preferibile rispetto all'immobilismo.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
StraquotoGarryowen ha scritto:Comunque mi sottraggo dalla discussione su chi ha ragione e chi ha torto (chi fa qualcosa senza rendersene conto, senza valutare le conseguenze, ha sempre torto, anche se per puro caso avesse fatto la cosa "giusta").
Beh, lì è una bella lotta. Ricordo che il nostro Parlamento (dico il Parlamento eh, la più alta delle istituzioni rappresentative) fu chiamato a votare sulla "nipotità", esprimendosi a favore. Batterci non è mica facile.Garryowen ha scritto:Io ero entrato nella discussione solo per sottolineare come gli inglesi stiano facendo una figura - a mio avviso - peggiore di quella degli italiani con la nipote di Mubarak
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Visto che siamo in tema, un'altra cosa sui referendum.
Io a ottobre voterò solo per un motivo: non c'è il quorum.
Da quando il referendum sulla caccia di un bel po' di anni fa, con una maggioranza "bulgara" per la sua abolizione, è saltato per via del quorum, non sono più andato a votare un referendum...
Visto che si parla tanto di democrazia, vera democrazia sarebbe eliminare il quorum.
Io a ottobre voterò solo per un motivo: non c'è il quorum.
Da quando il referendum sulla caccia di un bel po' di anni fa, con una maggioranza "bulgara" per la sua abolizione, è saltato per via del quorum, non sono più andato a votare un referendum...
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"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Ma, scusate, siamo su "Referendum.it"?
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Questione complessa, con pro e contro.Garryowen ha scritto:Visto che siamo in tema, un'altra cosa sui referendum.
Io a ottobre voterò solo per un motivo: non c'è il quorum.
Da quando il referendum sulla caccia di un bel po' di anni fa, con una maggioranza "bulgara" per la sua abolizione, è saltato per via del quorum, non sono più andato a votare un referendum...
Visto che si parla tanto di democrazia, vera democrazia sarebbe eliminare il quorum.
Preciso che da attivista del WWF raccolsi firme, feci campagna elettorale e fui rappresentante di lista ai seggi per lo sfortunato referendum di cui parli (la caccia, così come i diritti civili: ecco argomenti su cui ha un senso si pronunci il popolo, argomenti sui quali può formarsi un'opinione informata).
Tendenzialmente sarei d'accordo con te, poi però mi chiedo se abbia un senso un referendum che, magari, interessa a quattro gatti e che passa col 5% dei votanti modificando la situazione per tutti. Ho molti dubbi.
Una cosa, però, la introdurrei in costituzione: chi non va a votare per tre volte di seguito non subisce alcuna sanzione, ma perde il diritto all'elettorato attivo, a meno che dimostri di esservi stato impossibilitato. Se poi vuole riavere quel diritto lo debba richiedere e sostenere un esame di educazione civica.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
A monte c'è già la raccolta di un bel po' di firme, poi il giudizio di ammissibilità o come diavolo si chiama, insomma un referendum che interessa quattro gatti non parte nemmeno. Altrimenti lancio subito quello sulla sostituzione di Troncon alla guida dell'U20.
Potrebbe essere una via di mezzo stabilire il quorum al 50% dei votanti delle precedenti elezioni politiche. Sarebbe già qualcosa che mi potrebbe far riflettere sul mio eventuale rientro fra le "persone civili"
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Buona ipotesi.Garryowen ha scritto:A monte c'è già la raccolta di un bel po' di firme, poi il giudizio di ammissibilità o come diavolo si chiama, insomma un referendum che interessa quattro gatti non parte nemmeno. Altrimenti lancio subito quello sulla sostituzione di Troncon alla guida dell'U20.
Potrebbe essere una via di mezzo stabilire il quorum al 50% dei votanti delle precedenti elezioni politiche. Sarebbe già qualcosa che mi potrebbe far riflettere sul mio eventuale rientro fra le "persone civili"
Comunque le firme da raccogliere sono 500.000 ed il 5% dei votanti sono tipo 2.500.000 (aventi diritto nel 2016 circa 50 mln): non son quanto faccia in gatti, ma mica tanti direi.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Amico mio, su questo siamo d'accordissimo. Permettimi di postare queste chicchesalfaby ha scritto:PS L'uscita dagli europei di calcio è stata dolorosa ma prevista (giocato passaggio del turno Islandese a 4,10) l'unica consolazione è che i nordici sono davvero una bella storia vista la simil Haka a fine partita?
http://video.repubblica.it/dossier/calc ... ef=HRESS-9 Adoro quest'uomo!
http://video.repubblica.it/dossier/calc ... 632/244694
Una cosa va riconosciuta alla pallatonda: nel calcio emozionanti favole come questa sono possibili e sono bellissime. Nel rugby, purtroppo no: immaginate vedere, chessò, l'Olanda battere l'Inghilterra nel rugby. Scientificamente impossibile.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Per me 2,5 milioni sarebbero più che sufficienti. Chi non va a votare, si arrangi.
Se togli il quorum il primo effetto che ottieni è che automaticamente il numero dei votanti aumenta in modo esponenziale, altro che quattro gatti.
Però quello del fair play è un sistema che fa fatica ad entrare nel dna degli italioti
Comunque il forum sta svaccando alla grande. Di qua si parla di politica, di là si parla di calcio, adesso apro un thread in cui si parli di religione, e poi siamo a posto
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Però quello del fair play è un sistema che fa fatica ad entrare nel dna degli italioti
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
Amico mio, è estate, i campionati sono finiti, i tour anche, il mercato langue.
Almeno fino al Championship di qualcosa dovremo pur cianciare, no?
Al limite potremmo parlare di donne nude, così partecipa anche ilgorgo.
Almeno fino al Championship di qualcosa dovremo pur cianciare, no?
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby
E visto che non abbiamo rugby da vedere, per chi vuole, ecco una curiosa ed eterodossa interpretazione del fenomeno Brexit.
Una lettura divertente e un pò diversa
http://www.lastampa.it/2016/06/27/ester ... agina.html
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