IMMAGINE DEI CLUB
Moderatore: Emy77
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THAKER
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STAGIONE SPORTIVA 2005/2006
<BR>
<BR>CAMPIONATO NAZIONALE “FINDOMESTIC SUPER 10”
<BR>
<BR>CAMPAGNA ABBONAMENTI VENEZIAMESTRE RUGBY
<BR>
<BR>In occasione della stagione agonistica 2004/2005 il Veneziamestre Rugby lancia la sua prima campagna abbonamenti, provocatoriamente denominata:
<BR>“MENO CALCIO PER TUTTI”
<BR>
<BR>per sottolineare la possibilità di un’alternativa ai massimi livelli rispetto alla proposta calcistica per la città di Venezia, un’alternativa che quest’anno potrà contare sul valore aggiunto dei tre derby veneti contro le piazze storiche di Treviso, Padova e Rovigo.
<BR>
<BR>L’idea è quella di costruire un rapporto diretto e privilegiato tra il club ed i suoi supporters, che nei diversi pacchetti strutturati troveranno modo di esprimere nella maniera più consona alle proprie esigenze l’attaccamento ai colori amaranto-oro in vista della prima, storica stagione nel campionato di eccellenza Super 10.
<BR>
<BR>La campagna viene oggi presentata nelle sue linee generali, e sarà presto pubblicizzata attraverso tutti i canali di comunicazione, compreso il sito internet:
<BR>
<BR>www.veneziamestrerugby.it
<BR>
<BR>che a breve sarà implementato con una piattaforma e-commerce che permetterà ai suoi visitatori di acquistare gli abbonamenti stessi, i biglietti per le partite casalinghe ed i prodotti del merchandising utilizzando la propria carta di credito, con spedizione a domicilio compresa.
<BR>
<BR>L’invito agli amici della stampa è quello di dare all’iniziativa il massimo risalto.
<BR>
<BR>LEONE PARTNER: €1000
<BR>
<BR>tiratura 50 pezzi
<BR>valido per 5 posti riservati poltroncina centrale per tutti gli incontri
<BR>casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>due maglie da gioco ufficiali personalizzate con i nomi prescelti
<BR>5 polo ufficiali + 5 cappellini
<BR>una copia del libro nuovo di Daniele Resini
<BR>una copia del doppio dvd “Stagione 2004/2005”
<BR>5 vip-pass area accoglienza prepartita
<BR>invito per il sottoscrittore principale + accompagnatore alla cena di Natale e
<BR>a quella di fine stagione di tutta la squadra
<BR>
<BR>E’ un pacchetto pensato per legare alla vita del club quelle aziende che non intendono partecipare direttamente con una partnership commerciale, ma che comunque valutino come importante entrare a far parte del “Progetto Veneziamestre Rugby”
<BR>LEONE GOLD: € 500
<BR>
<BR>tiratura 50 pz.
<BR>valido per 2 posti riservati poltroncina centrale per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una maglia da gioco ufficiale personalizzata con il nome prescelto
<BR>2 polo ufficiali + 2 cappellini
<BR>una copia del libro di Daniele Resini
<BR>una copia del doppio dvd “Stagione 2004/2005”
<BR>2 vip-pass area accoglienza prepartita
<BR>invito per il sottoscrittore principale alla cena di Natale e a quella di fine stagione di tutta la squadra
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il tifoso che intende partecipare in prima linea alla riuscita della stagione 2005/2006.
<BR>
<BR>LEONE SILVER: € 250
<BR>
<BR>tiratura 100 pz.
<BR>valido per un ingresso settore centrale per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una maglia da gioco ufficiale personalizzata con il nome prescelto
<BR>una copia del doppio dvd “Stagione 2004/2005”
<BR>vip-pass area accoglienza prepartita
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il tifoso singolo che intende distinguersi per il proprio supporto alla vita del club.
<BR>
<BR>LEONE AMICO: € 100
<BR>
<BR>tiratura a richiesta
<BR>un ingresso per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una t-shirt ufficiale + cappellino
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il tifoso che intende seguire da vicino la squadra per tutta la stagione agonistica 2005/2006
<BR>
<BR>LEONESSA: € 50
<BR>
<BR>tiratura a richiesta
<BR>un ingresso DONNA per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una t-shirt ufficiale + cappellino
<BR>
<BR>Un prezzo speciale per le supporters femminili, che con il loro attaccamento e la loro competenza via via crescente hanno negli ultimi anni reso più gradevole assistere ai match di campionato.
<BR>
<BR>LEONE DERBY: € 40
<BR>
<BR>tiratura a richiesta
<BR>un ingresso per i derby casalinghi con Benetton, Rovigo e Padova
<BR>una t-shirt ufficiale
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il supporter che non intende perdersi neanche un’emozione nei tre incontri storici contro Treviso, Padova e Rovigo.
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.veneziamestrerugby.it/img/abbonamenti.jpg"><!-- BBCode End -->
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<BR>CAMPIONATO NAZIONALE “FINDOMESTIC SUPER 10”
<BR>
<BR>CAMPAGNA ABBONAMENTI VENEZIAMESTRE RUGBY
<BR>
<BR>In occasione della stagione agonistica 2004/2005 il Veneziamestre Rugby lancia la sua prima campagna abbonamenti, provocatoriamente denominata:
<BR>“MENO CALCIO PER TUTTI”
<BR>
<BR>per sottolineare la possibilità di un’alternativa ai massimi livelli rispetto alla proposta calcistica per la città di Venezia, un’alternativa che quest’anno potrà contare sul valore aggiunto dei tre derby veneti contro le piazze storiche di Treviso, Padova e Rovigo.
<BR>
<BR>L’idea è quella di costruire un rapporto diretto e privilegiato tra il club ed i suoi supporters, che nei diversi pacchetti strutturati troveranno modo di esprimere nella maniera più consona alle proprie esigenze l’attaccamento ai colori amaranto-oro in vista della prima, storica stagione nel campionato di eccellenza Super 10.
<BR>
<BR>La campagna viene oggi presentata nelle sue linee generali, e sarà presto pubblicizzata attraverso tutti i canali di comunicazione, compreso il sito internet:
<BR>
<BR>www.veneziamestrerugby.it
<BR>
<BR>che a breve sarà implementato con una piattaforma e-commerce che permetterà ai suoi visitatori di acquistare gli abbonamenti stessi, i biglietti per le partite casalinghe ed i prodotti del merchandising utilizzando la propria carta di credito, con spedizione a domicilio compresa.
<BR>
<BR>L’invito agli amici della stampa è quello di dare all’iniziativa il massimo risalto.
<BR>
<BR>LEONE PARTNER: €1000
<BR>
<BR>tiratura 50 pezzi
<BR>valido per 5 posti riservati poltroncina centrale per tutti gli incontri
<BR>casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>due maglie da gioco ufficiali personalizzate con i nomi prescelti
<BR>5 polo ufficiali + 5 cappellini
<BR>una copia del libro nuovo di Daniele Resini
<BR>una copia del doppio dvd “Stagione 2004/2005”
<BR>5 vip-pass area accoglienza prepartita
<BR>invito per il sottoscrittore principale + accompagnatore alla cena di Natale e
<BR>a quella di fine stagione di tutta la squadra
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<BR>E’ un pacchetto pensato per legare alla vita del club quelle aziende che non intendono partecipare direttamente con una partnership commerciale, ma che comunque valutino come importante entrare a far parte del “Progetto Veneziamestre Rugby”
<BR>LEONE GOLD: € 500
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<BR>tiratura 50 pz.
<BR>valido per 2 posti riservati poltroncina centrale per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una maglia da gioco ufficiale personalizzata con il nome prescelto
<BR>2 polo ufficiali + 2 cappellini
<BR>una copia del libro di Daniele Resini
<BR>una copia del doppio dvd “Stagione 2004/2005”
<BR>2 vip-pass area accoglienza prepartita
<BR>invito per il sottoscrittore principale alla cena di Natale e a quella di fine stagione di tutta la squadra
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il tifoso che intende partecipare in prima linea alla riuscita della stagione 2005/2006.
<BR>
<BR>LEONE SILVER: € 250
<BR>
<BR>tiratura 100 pz.
<BR>valido per un ingresso settore centrale per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una maglia da gioco ufficiale personalizzata con il nome prescelto
<BR>una copia del doppio dvd “Stagione 2004/2005”
<BR>vip-pass area accoglienza prepartita
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il tifoso singolo che intende distinguersi per il proprio supporto alla vita del club.
<BR>
<BR>LEONE AMICO: € 100
<BR>
<BR>tiratura a richiesta
<BR>un ingresso per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una t-shirt ufficiale + cappellino
<BR>
<BR>E’ il pacchetto per il tifoso che intende seguire da vicino la squadra per tutta la stagione agonistica 2005/2006
<BR>
<BR>LEONESSA: € 50
<BR>
<BR>tiratura a richiesta
<BR>un ingresso DONNA per tutti gli incontri casalinghi (Campionato e Coppa Italia)
<BR>una t-shirt ufficiale + cappellino
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<BR>Un prezzo speciale per le supporters femminili, che con il loro attaccamento e la loro competenza via via crescente hanno negli ultimi anni reso più gradevole assistere ai match di campionato.
<BR>
<BR>LEONE DERBY: € 40
<BR>
<BR>tiratura a richiesta
<BR>un ingresso per i derby casalinghi con Benetton, Rovigo e Padova
<BR>una t-shirt ufficiale
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<BR>E’ il pacchetto per il supporter che non intende perdersi neanche un’emozione nei tre incontri storici contro Treviso, Padova e Rovigo.
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<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.veneziamestrerugby.it/img/abbonamenti.jpg"><!-- BBCode End -->
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Brindisi alla meta: storia del rugby nella nostra città
<BR>
<BR>La Nafta Brindisi inaugura la ripresa dell’attività con la mostra “BRINDISI ALLA META – immagini, ricordi, cimeli… progetti”
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.brundisium.net/public/mostranafta.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Dopo la prima stagione ufficiale, suggellata da un ottimo 4° posto nella classifica finale e da una serie di risultati confortanti ottenuti dal settore giovanile, riprende l’attività agonistica della Nafta Rugby Brindisi.
<BR>Il 22 Agosto prossimo, alle ore 20, la squadra si radunerà presso l’impianto di Contrada Masseriola per avviare la fase preliminare di preparazione atletica agli ordini della prof.ssa Elena Taurisano.
<BR>Nella stessa giornata sarà inaugurata, presso il Caffè Libreria “Camera a Sud”, la mostra “BRINDISI ALLA META - immagini, ricordi, cimeli... progetti” che ripercorre documentalmente la storia del rugby brindisino dalle origini sino alla rifondazione del 2004.
<BR>L’evento, che si inserisce nella serie di iniziative poste in atto dalla dirigenza per promuovere e diffondere la conoscenza della cultura rugbystica, insisterà nei locali di Largo Otranto, a Brindisi, fino a tutto il mese di settembre.
<BR>“Un’iniziativa – commenta il presidente Malcarne – che ha richiesto una lunga ricerca filologica e per la buona riuscita della quale sento il dovere di ringraziare il Prof. Spalluto, Donato Fontò e la famiglia Lotesoriere che hanno messo a disposizione gli oggetti, gli archivi fotografici e le rassegne stampa. Senza il loro aiuto e la loro disponibilità questa mostra non sarebbe mai sorta”.
<BR>Tra le centinaia di documenti in esposizione spiccano due fotografie del G.U.F. Brindisi Rugby, datate 1936 e 1937, una palla ovale degli anni ’50 e tutte le divise del rugby brindisino, da quella rossa della gloriosa “A.S. Brindisi Rugby”, a quella nera “stile all blacks”, fino all’<!-- BBCode Start --><B>attuale, ricercatissima, maglia a strisce orizzontali bianche ed azzurre.
<BR>Un oggetto, quest’ultimo, diventato talmente popolare da riscuotere un importante successo di vendita nei punti autorizzati alla distribuzione e la cui scorta –oramai in esaurimento- è stata rimpinguata proprio in vista della mostra. </B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Maggiori informazioni e foto sul sito internet dell\'A.S. Nafta Rugby Brindisi:
<BR>www.brundisium.net/rugby
<BR>
<BR>La Nafta Brindisi inaugura la ripresa dell’attività con la mostra “BRINDISI ALLA META – immagini, ricordi, cimeli… progetti”
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.brundisium.net/public/mostranafta.jpg"><!-- BBCode End -->
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<BR>Dopo la prima stagione ufficiale, suggellata da un ottimo 4° posto nella classifica finale e da una serie di risultati confortanti ottenuti dal settore giovanile, riprende l’attività agonistica della Nafta Rugby Brindisi.
<BR>Il 22 Agosto prossimo, alle ore 20, la squadra si radunerà presso l’impianto di Contrada Masseriola per avviare la fase preliminare di preparazione atletica agli ordini della prof.ssa Elena Taurisano.
<BR>Nella stessa giornata sarà inaugurata, presso il Caffè Libreria “Camera a Sud”, la mostra “BRINDISI ALLA META - immagini, ricordi, cimeli... progetti” che ripercorre documentalmente la storia del rugby brindisino dalle origini sino alla rifondazione del 2004.
<BR>L’evento, che si inserisce nella serie di iniziative poste in atto dalla dirigenza per promuovere e diffondere la conoscenza della cultura rugbystica, insisterà nei locali di Largo Otranto, a Brindisi, fino a tutto il mese di settembre.
<BR>“Un’iniziativa – commenta il presidente Malcarne – che ha richiesto una lunga ricerca filologica e per la buona riuscita della quale sento il dovere di ringraziare il Prof. Spalluto, Donato Fontò e la famiglia Lotesoriere che hanno messo a disposizione gli oggetti, gli archivi fotografici e le rassegne stampa. Senza il loro aiuto e la loro disponibilità questa mostra non sarebbe mai sorta”.
<BR>Tra le centinaia di documenti in esposizione spiccano due fotografie del G.U.F. Brindisi Rugby, datate 1936 e 1937, una palla ovale degli anni ’50 e tutte le divise del rugby brindisino, da quella rossa della gloriosa “A.S. Brindisi Rugby”, a quella nera “stile all blacks”, fino all’<!-- BBCode Start --><B>attuale, ricercatissima, maglia a strisce orizzontali bianche ed azzurre.
<BR>Un oggetto, quest’ultimo, diventato talmente popolare da riscuotere un importante successo di vendita nei punti autorizzati alla distribuzione e la cui scorta –oramai in esaurimento- è stata rimpinguata proprio in vista della mostra. </B><!-- BBCode End -->
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<BR>Maggiori informazioni e foto sul sito internet dell\'A.S. Nafta Rugby Brindisi:
<BR>www.brundisium.net/rugby
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Senza un progetto Fir-club il pubblico non tornerà - Il Gazzettino
<BR> alessandroviola scrive: \"FINDOMESTIC SUPER 10 Dal dibattito scatenato da Duodo sul Petrarca alla Guizza emerge la necessità di una risposta immediata, pena il declino. Serve una strategia comune a lungo termine: figure professionali, stelle straniere e azzurre, campionato valorizzato ed eventi.
<BR>
<BR>Il dibattito scatenato dall\'intervento dell\'ex vice presidente Fir Filippo Duodo sul \"Gazzettino\" nelle prime tre giornate di Findomestc Super 10 ha messo il dito sulla piaga di un grosso problema del rugby italiano. La fuga del pubblico dagli stadi del campionato (neanche i tabellini della Lire ormai riporta più il dato!)e la mancanza di una strategia complessiva da parte di club e Fir per riportarcelo. Ci sono volonterosi ed estemporanei tentativi, ma mancano il quadro d\'insieme, le linee guida, il progetto complessivo. Come fare una ciambella senza tutti gli ingredienti. Non uscirà mai col buco.
<BR>L\'esempio dei club veneti può valere per il resto d\'Italia. Il Petrarca ha scelto di giocare alla Guizza (1500 spettatori) piuttosto che al Plebiscito (9000) per cercare giustamente il tutto esaurito. E ci prova in tutti i modi, ad esempio posticipando dalle ore 16 alle 20 il match di 4. turno mercoledì contro il Casinò di Venezia, o con il ristorante pre-partita della Guizza a prezzi popolari. Il Rovigo, piazza leader con L\'Aquila in fatto di pubblico, oggi quando va di lusso incassa 6-8mila euro nei big match, un\'inezia. E prova a tornare \"città in mischia\" concedendo l\'ingresso gratis, come sabato contro il Benetton. Il Treviso nonostante la messe di scudetti vinti o sfiorati non riempi quasi mai Monigo. E attira più gente per un\'amichevole estiva con la stella Sky di Carlos Spencer che con i trionfi. Infine il VeneziaMestre a cui si può solo dir bravo per il migliaio di persone portate a Favaro e le iniziative collaterali (il dj nella club house nel 3. tempo per attirare giovani). Ma se una piazza che aspettava la massima serie da 40 anni produce questo, vuol dire che i numeri complessivi sono proprio allarmanti.
<BR>
<BR>Allora che fare? Bisogna rifocalizzare l\'attenzione sulla necessità di fare pubblico, per anni troppo trascurata. Come? Lanciando un progetto comune club-Fir di medio-lungo termine che corra su due binari. Uno è la creazione di figure professionali specifiche del settore. Com\'è doveroso per una realtà professionistica. Oggi nel rugby italiano non esistono, a differenza che all\'estero o in altri sport. Ci sono ds, dg, coach, assistant, assistant dell\'assistant, trainer, team manager, uomini marketing e staff ipertrofici in cui trovano posto le figure più iper-specializzate, ma non quella di chi deve (ri)portare pubblico allo stadio. L\'altro binario è la valorizzazione del Super 10 e non il suo affossamento con Celtic League, attenzione solo alla Nazionale o finte panacee. Gian Paolo Montali, re d\'Europa con l\'Italia del volley ha detto: «Una Nazionale è grande se il campionato è grande, e viceversa». Impariamo da chi i vertici mondiali li ha raggiunti davvero.
<BR>
<BR>Quand\'è che i derby o i big match facevano migliaia di spettatori? Quando c\'erano Botha, Campese, Lynagh, Bettarello, Giovanelli e altri campioni. Bisogna ideare una strategia per riportarli, compresi gli italiani andati all\'estero. Se i club non hanno soldi a sufficienza può investirli la federazione (che li ha) ponendo le sue condizioni, come fa con gli azzurri. Poi serve una formula di campionato con meno pause e più match avvincenti. Infine vanno inventati eventi (esempio: due match di cartello consecutivi al Plebiscito, come in Inghilterra), reclutamento (convogliare sugli spalti i ragazzi del Progetto scuola, come in Galles) e comunicazione (vip allo stadio come testimonial, il basket a Milano con l\'Armani Jeans ha fatto scuola).
<BR>
<BR>Quando il treno chiamato rugby italiano si deciderà a partire su questi binari?
<BR>\"
<BR>
<BR>COMMENTI:
<BR>
<BR>Re: Senza un progetto Fir-club il pubblico non tornerà - Il Gazzettino (Voto: 1)
<BR>di ilprincipedelrugby il Monday, 19 September @ 17:39:00 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>Perfettamente d\'accordo é un\'analisi molto accurata!
<BR>
<BR>Re: Senza un progetto Fir-club il pubblico non tornerà - Il Gazzettino (Voto: 1)
<BR>di Ilgorgo il Monday, 19 September @ 18:27:48 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>Alè, un altro fenomenale giornalista sportivo che conosce la soluzione di tutti i problemi! Vip-testimonial allo stadio? Bellissima idea, soprattutto perché si sa che rimarrà senza controprova pratica: se un presidente reclutasse un vip e ciò non si traducesse immediatamente in un evidente aumento di pubblico il presidente in questione verrebbe letteralmente scarnificato sulla pubblica via per non aver destinato quei soldi al settore giovanile e per avere stoltamente inseguito le sirene dello sport-spettacolo. Un giornalista, invece, può dire tutte le stupidate che vuole ed usarle perfino per fare passare per stupidi gli altri...
<BR>
<BR> alessandroviola scrive: \"FINDOMESTIC SUPER 10 Dal dibattito scatenato da Duodo sul Petrarca alla Guizza emerge la necessità di una risposta immediata, pena il declino. Serve una strategia comune a lungo termine: figure professionali, stelle straniere e azzurre, campionato valorizzato ed eventi.
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<BR>Il dibattito scatenato dall\'intervento dell\'ex vice presidente Fir Filippo Duodo sul \"Gazzettino\" nelle prime tre giornate di Findomestc Super 10 ha messo il dito sulla piaga di un grosso problema del rugby italiano. La fuga del pubblico dagli stadi del campionato (neanche i tabellini della Lire ormai riporta più il dato!)e la mancanza di una strategia complessiva da parte di club e Fir per riportarcelo. Ci sono volonterosi ed estemporanei tentativi, ma mancano il quadro d\'insieme, le linee guida, il progetto complessivo. Come fare una ciambella senza tutti gli ingredienti. Non uscirà mai col buco.
<BR>L\'esempio dei club veneti può valere per il resto d\'Italia. Il Petrarca ha scelto di giocare alla Guizza (1500 spettatori) piuttosto che al Plebiscito (9000) per cercare giustamente il tutto esaurito. E ci prova in tutti i modi, ad esempio posticipando dalle ore 16 alle 20 il match di 4. turno mercoledì contro il Casinò di Venezia, o con il ristorante pre-partita della Guizza a prezzi popolari. Il Rovigo, piazza leader con L\'Aquila in fatto di pubblico, oggi quando va di lusso incassa 6-8mila euro nei big match, un\'inezia. E prova a tornare \"città in mischia\" concedendo l\'ingresso gratis, come sabato contro il Benetton. Il Treviso nonostante la messe di scudetti vinti o sfiorati non riempi quasi mai Monigo. E attira più gente per un\'amichevole estiva con la stella Sky di Carlos Spencer che con i trionfi. Infine il VeneziaMestre a cui si può solo dir bravo per il migliaio di persone portate a Favaro e le iniziative collaterali (il dj nella club house nel 3. tempo per attirare giovani). Ma se una piazza che aspettava la massima serie da 40 anni produce questo, vuol dire che i numeri complessivi sono proprio allarmanti.
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<BR>Allora che fare? Bisogna rifocalizzare l\'attenzione sulla necessità di fare pubblico, per anni troppo trascurata. Come? Lanciando un progetto comune club-Fir di medio-lungo termine che corra su due binari. Uno è la creazione di figure professionali specifiche del settore. Com\'è doveroso per una realtà professionistica. Oggi nel rugby italiano non esistono, a differenza che all\'estero o in altri sport. Ci sono ds, dg, coach, assistant, assistant dell\'assistant, trainer, team manager, uomini marketing e staff ipertrofici in cui trovano posto le figure più iper-specializzate, ma non quella di chi deve (ri)portare pubblico allo stadio. L\'altro binario è la valorizzazione del Super 10 e non il suo affossamento con Celtic League, attenzione solo alla Nazionale o finte panacee. Gian Paolo Montali, re d\'Europa con l\'Italia del volley ha detto: «Una Nazionale è grande se il campionato è grande, e viceversa». Impariamo da chi i vertici mondiali li ha raggiunti davvero.
<BR>
<BR>Quand\'è che i derby o i big match facevano migliaia di spettatori? Quando c\'erano Botha, Campese, Lynagh, Bettarello, Giovanelli e altri campioni. Bisogna ideare una strategia per riportarli, compresi gli italiani andati all\'estero. Se i club non hanno soldi a sufficienza può investirli la federazione (che li ha) ponendo le sue condizioni, come fa con gli azzurri. Poi serve una formula di campionato con meno pause e più match avvincenti. Infine vanno inventati eventi (esempio: due match di cartello consecutivi al Plebiscito, come in Inghilterra), reclutamento (convogliare sugli spalti i ragazzi del Progetto scuola, come in Galles) e comunicazione (vip allo stadio come testimonial, il basket a Milano con l\'Armani Jeans ha fatto scuola).
<BR>
<BR>Quando il treno chiamato rugby italiano si deciderà a partire su questi binari?
<BR>\"
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<BR>COMMENTI:
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<BR>Re: Senza un progetto Fir-club il pubblico non tornerà - Il Gazzettino (Voto: 1)
<BR>di ilprincipedelrugby il Monday, 19 September @ 17:39:00 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>Perfettamente d\'accordo é un\'analisi molto accurata!
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<BR>Re: Senza un progetto Fir-club il pubblico non tornerà - Il Gazzettino (Voto: 1)
<BR>di Ilgorgo il Monday, 19 September @ 18:27:48 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>Alè, un altro fenomenale giornalista sportivo che conosce la soluzione di tutti i problemi! Vip-testimonial allo stadio? Bellissima idea, soprattutto perché si sa che rimarrà senza controprova pratica: se un presidente reclutasse un vip e ciò non si traducesse immediatamente in un evidente aumento di pubblico il presidente in questione verrebbe letteralmente scarnificato sulla pubblica via per non aver destinato quei soldi al settore giovanile e per avere stoltamente inseguito le sirene dello sport-spettacolo. Un giornalista, invece, può dire tutte le stupidate che vuole ed usarle perfino per fare passare per stupidi gli altri...
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Il dovere di uscire dall\'immobilismo - Il Gazzettino
<BR> alessandroviola scrive: \"Il campionato ci ha consegnato il suo terzo turno. E qualche risultato che indurrebbe a sperare in una riduzione del gap almeno fra una parte delle squadre. Il Viadana che strapazza il Calvisano è la dimostrazione che il club di Tonni non ha perso la voglia e lo spirito corsaro. E nemmeno il fiuto sul mercato. Anche il Rovigo che resiste al Treviso sembra l\'impronta antica di un\'anima che, per quanto ci sia da tirare la cinghia, non muore mai. Resta da stabilire il punto della scala in cui questo livellamento si è prodotto: in alto o in basso?
<BR>
<BR>E\' presto per dare risposte definitive. Però non c\'è molto da essere ottimisti, tenendo conto anche della preoccupante partenza del Petrarca. E della situazione generale.
<BR>Il campionato ha urgente bisogno di ritrovare l\'entusiasmo, la passione, le rivalità perdute. Non si tratta di inseguire un passato ma di fare meglio. Siamo nel Sei Nazioni, non ci sono solo onori ma anche oneri. Il paradigma della nazionale \"vertice\" che trascina la base ha mostrato i limiti sospettati. Si è visto che l\'Italia fa fatica a riempire il Flaminio, figuriamoci gli stadi del Super 10.
<BR>
<BR>Allora ci vogliono investimenti diretti sul movimento prima di tutto per aumentare sensibilmente i praticanti (e non i tesserati). Poi una forte competizione interna. E tutte le altre cose da sempre invocate su queste colonne. Non sono le medaglie che dovremmo inseguire. Certo se battessimo gli All Blacks non potrei esimermi dallo scaraffare con gli amici un paio di bottiglie di Amarone della vendemmia del \'90 e accoppiarle con formaggi erborinati e frutta secca per un paio di indimenticabili serate. Ma non è questo che dovrebbe occupare le nostre menti. Vincere nel deserto prendendo atleti svezzati a Buenos Aires, che gusto ha? È da preferire il lavoro paziente per l\'affermazione di una cultura rugbistica e dei suoi valori educativi, per la pratica nelle scuole, per riempire gli stadi. Un sogno? Può darsi. Ma ci sono solo due doveri: quello di provarci seriamente o quello di farsi da parte. Invece siamo stati ad aspettare che la decisione sul nostro futuro lo prendessero altri. Mi riferisco alla Celtic League, sorta di secessione dei ricchi dai poveri. Un progetto che ridurrebbe l\'élite a tre-quattro squadre, le inserirebbe in una competizione di livello medio-basso che non suscita certo più interesse di quello (modesto in Italia) della Heineken Cup, e relegherebbe tutti gli altri in un anonimo torneo interno molto simile a quello riserve.
<BR>
<BR>Di fronte alle titubanze delle federazioni celtiche sulla ammissione delle italiane la Fir ha risposto che non se ne fa nulla per altri due anni. Motivo? Ci sono le promozioni e le retrocessione della seria A da stabilire. Inappuntabile. Ma avrei preferito risposte di altro tenore. Del tipo: spiacenti, abbiamo un piano di sviluppo quadriennale che deve partire. Riparliamone nel 2011. Invece fra un anno potrebbe ricominciare il tormentone: andiamo, non andiamo? Invece da quando i sostenitori della Celtic hanno avanzato le loro, legittime, istanze non ho visto spuntare uno straccio di progetto alternativo per rilanciare il campionato. E se continuerà così dovrò, mio malgrado, dare ragione a chi vuole abbandonare il Super 10. Perchè dei due mali sceglierà il minore.\"
<BR> alessandroviola scrive: \"Il campionato ci ha consegnato il suo terzo turno. E qualche risultato che indurrebbe a sperare in una riduzione del gap almeno fra una parte delle squadre. Il Viadana che strapazza il Calvisano è la dimostrazione che il club di Tonni non ha perso la voglia e lo spirito corsaro. E nemmeno il fiuto sul mercato. Anche il Rovigo che resiste al Treviso sembra l\'impronta antica di un\'anima che, per quanto ci sia da tirare la cinghia, non muore mai. Resta da stabilire il punto della scala in cui questo livellamento si è prodotto: in alto o in basso?
<BR>
<BR>E\' presto per dare risposte definitive. Però non c\'è molto da essere ottimisti, tenendo conto anche della preoccupante partenza del Petrarca. E della situazione generale.
<BR>Il campionato ha urgente bisogno di ritrovare l\'entusiasmo, la passione, le rivalità perdute. Non si tratta di inseguire un passato ma di fare meglio. Siamo nel Sei Nazioni, non ci sono solo onori ma anche oneri. Il paradigma della nazionale \"vertice\" che trascina la base ha mostrato i limiti sospettati. Si è visto che l\'Italia fa fatica a riempire il Flaminio, figuriamoci gli stadi del Super 10.
<BR>
<BR>Allora ci vogliono investimenti diretti sul movimento prima di tutto per aumentare sensibilmente i praticanti (e non i tesserati). Poi una forte competizione interna. E tutte le altre cose da sempre invocate su queste colonne. Non sono le medaglie che dovremmo inseguire. Certo se battessimo gli All Blacks non potrei esimermi dallo scaraffare con gli amici un paio di bottiglie di Amarone della vendemmia del \'90 e accoppiarle con formaggi erborinati e frutta secca per un paio di indimenticabili serate. Ma non è questo che dovrebbe occupare le nostre menti. Vincere nel deserto prendendo atleti svezzati a Buenos Aires, che gusto ha? È da preferire il lavoro paziente per l\'affermazione di una cultura rugbistica e dei suoi valori educativi, per la pratica nelle scuole, per riempire gli stadi. Un sogno? Può darsi. Ma ci sono solo due doveri: quello di provarci seriamente o quello di farsi da parte. Invece siamo stati ad aspettare che la decisione sul nostro futuro lo prendessero altri. Mi riferisco alla Celtic League, sorta di secessione dei ricchi dai poveri. Un progetto che ridurrebbe l\'élite a tre-quattro squadre, le inserirebbe in una competizione di livello medio-basso che non suscita certo più interesse di quello (modesto in Italia) della Heineken Cup, e relegherebbe tutti gli altri in un anonimo torneo interno molto simile a quello riserve.
<BR>
<BR>Di fronte alle titubanze delle federazioni celtiche sulla ammissione delle italiane la Fir ha risposto che non se ne fa nulla per altri due anni. Motivo? Ci sono le promozioni e le retrocessione della seria A da stabilire. Inappuntabile. Ma avrei preferito risposte di altro tenore. Del tipo: spiacenti, abbiamo un piano di sviluppo quadriennale che deve partire. Riparliamone nel 2011. Invece fra un anno potrebbe ricominciare il tormentone: andiamo, non andiamo? Invece da quando i sostenitori della Celtic hanno avanzato le loro, legittime, istanze non ho visto spuntare uno straccio di progetto alternativo per rilanciare il campionato. E se continuerà così dovrò, mio malgrado, dare ragione a chi vuole abbandonare il Super 10. Perchè dei due mali sceglierà il minore.\"
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THAKER
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Notizia da L\'Aquila:
<BR>
<BR>In vista dell’incontro di mercoledì la società sta provvedendo in questi giorni alla distribuzione di inviti gratuiti per gli studenti delle scuole elementari e medie, e di inviti per biglietti a €. 2,00 per tutte le scuole superiori.
<BR>
<BR>Già apprezzavo l\'abbonamento ridotto a 40,00 e per gli studenti universitari.
<BR>Ma avrebbero potuto far entrare gratuitamente anche le superiori! (Ovviamente quelli non vanno coi genitori...)
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<BR>In vista dell’incontro di mercoledì la società sta provvedendo in questi giorni alla distribuzione di inviti gratuiti per gli studenti delle scuole elementari e medie, e di inviti per biglietti a €. 2,00 per tutte le scuole superiori.
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<BR>Già apprezzavo l\'abbonamento ridotto a 40,00 e per gli studenti universitari.
<BR>Ma avrebbero potuto far entrare gratuitamente anche le superiori! (Ovviamente quelli non vanno coi genitori...)
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Percy88
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 02-08-2005 alle ore 15:08, MT wrote:
<BR>Grazie Alvi. Per il Venezia immaginavo già la risposta.
<BR>
<BR>
<BR>Ma tipo quelli del Gran e dell\'Over?
<BR>
<BR>Cosa doveva rappresentare questo \"colosseo\" ?
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.rugby.it/images/topics/gran_logo2.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>E il \"vecchiettino\" dell\'Over?
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.rugby.it/images/topics/parma_logo.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>
<BR>il gran ha cambiato simbolo... cmq nn è un colosseo ma un ponte che simboleggiava l\'unione tra parma e noceto, divise dal fiume Taro... ora si è sciolta l\'unione perciò è sparito il ponte nel nuovo simbolo...
<BR> 02-08-2005 alle ore 15:08, MT wrote:
<BR>Grazie Alvi. Per il Venezia immaginavo già la risposta.
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<BR>Ma tipo quelli del Gran e dell\'Over?
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<BR>Cosa doveva rappresentare questo \"colosseo\" ?
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<BR>E il \"vecchiettino\" dell\'Over?
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<BR>il gran ha cambiato simbolo... cmq nn è un colosseo ma un ponte che simboleggiava l\'unione tra parma e noceto, divise dal fiume Taro... ora si è sciolta l\'unione perciò è sparito il ponte nel nuovo simbolo...
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THAKER
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THAKER
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SVILUPPO TECNICO PAESI DEL 6 NAZIONI: SUMMIT OGGI A ROMA - FIR
<BR>
<BR>20/9/2005, Roma - Si è tenuta oggi a Roma la riunione dei tecnici addetti allo sviluppo degli Allenatori d’Elite delle Unions partecipanti al Torneo delle 6 Nazioni. Il gruppo di lavoro, formato dai 6 tecnici responsabili per ciascuna Union, è stato coordinato dal “Six Nations Operations Director”, Jon Davies, e presieduto dal rappresentante italiano Giuseppe Lusi.
<BR>
<BR>Presente all\'appuntamento anche il Responsabile Federale della Didattica, Prof. Franco Ascione.
<BR>
<BR>Tra gli argomenti presi in esame quest’oggi la conferenza di Marcoussis del maggio scorso sul “Coaching” - cui parteciparono 6 tecnici d’Elite per ciascuna Unions e che vide l’intervento straordinario di Rod Macqueen, l’allenatore dell’Ausrtralia Campione del Mondo nel 1999 – e le iniziative volte all’accrescimento tecnico degli Allenatori d’Elite. Nato nel 2002 su iniziativa del Six Nations questo gruppo di lavoro è parte di un progetto più ampio che coinvolge le aree Anti-doping, Disciplina, Amministrazione Tornei e Gioco di Base per le quali sono state istituite analoghe commissioni di lavoro.
<BR>
<BR>Scopo della Commissione creare un terreno commune per lo sviluppo degli Allenatori d’Elite nei Paesi che partecipano al Torneo delle 6 Nazioni, attraverso una comunione di idee e filosofie.
<BR>
<BR>I partecipanti al meeting di oggi si sono dati appuntamento nuovamente a Roma il 5 e 6 dicembre
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<BR>20/9/2005, Roma - Si è tenuta oggi a Roma la riunione dei tecnici addetti allo sviluppo degli Allenatori d’Elite delle Unions partecipanti al Torneo delle 6 Nazioni. Il gruppo di lavoro, formato dai 6 tecnici responsabili per ciascuna Union, è stato coordinato dal “Six Nations Operations Director”, Jon Davies, e presieduto dal rappresentante italiano Giuseppe Lusi.
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<BR>Presente all\'appuntamento anche il Responsabile Federale della Didattica, Prof. Franco Ascione.
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<BR>Tra gli argomenti presi in esame quest’oggi la conferenza di Marcoussis del maggio scorso sul “Coaching” - cui parteciparono 6 tecnici d’Elite per ciascuna Unions e che vide l’intervento straordinario di Rod Macqueen, l’allenatore dell’Ausrtralia Campione del Mondo nel 1999 – e le iniziative volte all’accrescimento tecnico degli Allenatori d’Elite. Nato nel 2002 su iniziativa del Six Nations questo gruppo di lavoro è parte di un progetto più ampio che coinvolge le aree Anti-doping, Disciplina, Amministrazione Tornei e Gioco di Base per le quali sono state istituite analoghe commissioni di lavoro.
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<BR>Scopo della Commissione creare un terreno commune per lo sviluppo degli Allenatori d’Elite nei Paesi che partecipano al Torneo delle 6 Nazioni, attraverso una comunione di idee e filosofie.
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<BR>I partecipanti al meeting di oggi si sono dati appuntamento nuovamente a Roma il 5 e 6 dicembre
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THAKER
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IL TERZO TEMPO IN DIRETTA SU RADIO BASE
<BR>
<BR>Partita ieri un ciclo di trasmissioni che ogni giovedì alle 9.00 e alle 16.30, parlerà di SKG Gran Rugby e del massimo campionato ccon ospiti in diretta e servizi.
<BR>
<BR>Le frequenze di Radio Base
<BR>
<BR>Mantova: 100.8 Mhz
<BR>Parma, Reggio Emilia, Cremona, Verona: 89.35 Mhz
<BR>Viadana: 89.8 Mhz
<BR>
<BR>peccato che questa radio non sia fruibile in streaming, ho controllato.
<BR>
<BR>Partita ieri un ciclo di trasmissioni che ogni giovedì alle 9.00 e alle 16.30, parlerà di SKG Gran Rugby e del massimo campionato ccon ospiti in diretta e servizi.
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<BR>Le frequenze di Radio Base
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<BR>Mantova: 100.8 Mhz
<BR>Parma, Reggio Emilia, Cremona, Verona: 89.35 Mhz
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Falcons 14 - Bristol 16
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.newcastle-falcons.co.uk/bris ... _flash.jpg"><!-- BBCode End -->
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<BR>Flash the Falcon arrives by helicopter
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.newcastle-falcons.co.uk/bris ... _flash.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Flash the Falcon arrives by helicopter
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<!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.ercrugby.com/tools/images/te ... fff/63.gif"><!-- BBCode End -->Lasciando perdere che spesso le notizie che giungono da Rovigo contribuiscano soprattutto a ledere l\'immagne del club (crisi economica, bollette non pagate, sfratti, tagli d\'utenza...), la società cmq dimostra sul campo di essere da Super10 così come lo dimostra, giorno per giorno, la propria dirigenza (impegnata a salvare il salvabile).
<BR>
<BR>E da Rovigo arriva la notizia di una scelta \"anomala\", rinunciare a pochi soldi di incasso nel tentativo di ritrovare il sostegno della città:<!-- BBCode Start --><B>è stato annunciato l\'accesso libero per i tifosi a tutti gli incontri del campionato, con rimborso per chi ha acquistato l\'abbonamento</B><!-- BBCode End -->!!!
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.air.it/images_news/utility/locandina.jpg"><!-- BBCode End -->
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<BR>E da Rovigo arriva la notizia di una scelta \"anomala\", rinunciare a pochi soldi di incasso nel tentativo di ritrovare il sostegno della città:<!-- BBCode Start --><B>è stato annunciato l\'accesso libero per i tifosi a tutti gli incontri del campionato, con rimborso per chi ha acquistato l\'abbonamento</B><!-- BBCode End -->!!!
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<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.air.it/images_news/utility/locandina.jpg"><!-- BBCode End -->
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Iniziative. Metti una coppia di djs dai gusti poliedrici, aggiungi la musica giusta, un ambiente accogliente e ragazze e ragazzi che sorseggiano una bibita. Il risultato finale di questo mix è \"TERZOTEMPO\", la nuova iniziativa promossa dal VeneziaMestre - Casinò di Venezia Rugby per avvicinare ancora di più i giovani alla squadra amaranto-oro, impegnata quest\'anno nella Super 10, la massima serie della palla ovale italiana. L\'idea è venuta a Gianluca Galzerano (addetto stampa del Club di via Montecervino) e a Daniele Reale (Smart Generation Mod Mestre). La formula è congeniata in modo da trasformare il campo del VeneziaMestre in un punto di ritrovo anche prima e dopo le partite: un\'ora prima del fischio d\'inizio (fissato per tutta la stagione alle ore 16) all\'interno della Club House spazio alla musica con i djs Daniele Reale e Marco Ongarato, con musica rock, britpop, indie, beat, soul, ska.. Se dalle 16 in poi a dare spettacolo saranno gli uomini di Vuillemin e i loro avversari, terminata la gara il programma di musica riprende per tutta la durata del TerzoTempo.
<BR>L.I.R.E.
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.veneziamestrerugby.it/immagini/top_04.gif"><!-- BBCode End -->
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.veneziamestrerugby.it/immagini/top_09.gif"><!-- BBCode End -->
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<BR>L.I.R.E.
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ROVIGO
<BR>Sempre sul fronte societario Pavanello conferma l\'offerta di alcuni imprenditori locali (lui stesso e Luciano Guerrato, fra gli altri) di offrire al pubblico l\'ingresso gratuito al campo per tutte le partite casalinghe della Rugby Rovigo. «Riteniamo - dice il numero uno di via Alfieri - che in questo momento sia <!-- BBCode Start --><B>fondamentale riavvicinare la gente alla squadra, sperando anche che i giocatori possano ricevere maggior sostegno grazie alla presenza più numerosa dei tifosi</B><!-- BBCode End -->».Non preoccupa il mancato introito relativo alla vendita dei biglietti? «Provvederemo a piazzare all\'ingresso della tribuna est un banchetto presso il quale i tifosi potranno acquistare qualche oggetto di merchandising, come cappelli o magliette, per sostenere anche in questo modo la squadra e la società».
<BR>
<BR>COMUNICATO DI ROVIGO
<BR>Leggiamo con molto rammarico gli articoli apparsi in questi giorni su alcuni quotidiani e ci dispiace che i nostri amici nonché tifosi ricevano questo tipo di informazione.
<BR>La Società Sportiva Rugby Rovigo intende far sapere a chiunque che tutto ciò che riguarda la gestione delle attività è quotidianamente affrontato con il massimo impegno per ottenere risultati che già contrariamente alle apparenze si possono quantificare.
<BR>Pur essendoci defezioni tipiche dell’inizio di qualsiasi nuova gestione, vogliamo far sapere che molte situazioni pendenti sono state risolte e molte altre verranno chiuse entro brevissimo tempo.
<BR>Teniamo a precisare, con molta serenità, che questa dirigenza molto probabilmente rappresenta l’ultimo treno, pur lento ma buono, per il risanamento della situazione, perso il quale sarà difficile vederne passare altri. Proprio per tale motivo invitiamo tutti a collaborare rispettando i propri ruoli, per superare questo momento assai delicato. Siamo certi che in un futuro non molto lontano torneremo a far parlare di noi per i risultati ottenuti.
<BR>Le fila della nostra Società, infine, restano sempre aperte a tutti coloro che intendano offrire il loro apporto, di qualsiasi natura esso sia, purché di carattere costruttivo e non polemico.
<BR>Vi aspettiamo numerosi ai prossimi impegni della nostra Squadra\".
<BR>
<BR>Anche questa è immagine: la trasparenza e la richiesta di sostegno ai propri tifosi, incondizionata e di calore e non unicamente economica!
<BR>Sempre sul fronte societario Pavanello conferma l\'offerta di alcuni imprenditori locali (lui stesso e Luciano Guerrato, fra gli altri) di offrire al pubblico l\'ingresso gratuito al campo per tutte le partite casalinghe della Rugby Rovigo. «Riteniamo - dice il numero uno di via Alfieri - che in questo momento sia <!-- BBCode Start --><B>fondamentale riavvicinare la gente alla squadra, sperando anche che i giocatori possano ricevere maggior sostegno grazie alla presenza più numerosa dei tifosi</B><!-- BBCode End -->».Non preoccupa il mancato introito relativo alla vendita dei biglietti? «Provvederemo a piazzare all\'ingresso della tribuna est un banchetto presso il quale i tifosi potranno acquistare qualche oggetto di merchandising, come cappelli o magliette, per sostenere anche in questo modo la squadra e la società».
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<BR>COMUNICATO DI ROVIGO
<BR>Leggiamo con molto rammarico gli articoli apparsi in questi giorni su alcuni quotidiani e ci dispiace che i nostri amici nonché tifosi ricevano questo tipo di informazione.
<BR>La Società Sportiva Rugby Rovigo intende far sapere a chiunque che tutto ciò che riguarda la gestione delle attività è quotidianamente affrontato con il massimo impegno per ottenere risultati che già contrariamente alle apparenze si possono quantificare.
<BR>Pur essendoci defezioni tipiche dell’inizio di qualsiasi nuova gestione, vogliamo far sapere che molte situazioni pendenti sono state risolte e molte altre verranno chiuse entro brevissimo tempo.
<BR>Teniamo a precisare, con molta serenità, che questa dirigenza molto probabilmente rappresenta l’ultimo treno, pur lento ma buono, per il risanamento della situazione, perso il quale sarà difficile vederne passare altri. Proprio per tale motivo invitiamo tutti a collaborare rispettando i propri ruoli, per superare questo momento assai delicato. Siamo certi che in un futuro non molto lontano torneremo a far parlare di noi per i risultati ottenuti.
<BR>Le fila della nostra Società, infine, restano sempre aperte a tutti coloro che intendano offrire il loro apporto, di qualsiasi natura esso sia, purché di carattere costruttivo e non polemico.
<BR>Vi aspettiamo numerosi ai prossimi impegni della nostra Squadra\".
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<BR>Anche questa è immagine: la trasparenza e la richiesta di sostegno ai propri tifosi, incondizionata e di calore e non unicamente economica!
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THAKER
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Leggo: Per Rovato c’è il Benevento - Giornale di Brescia
<BR>
<BR>Mi chiedo x\' proprio il giornale locale debba continuare a chiamare Rovato la Leonessa 1928 Brescia!?!
<BR>Che si a Rovato trova le proprie radici, ma a tutti gli effetti è una società che rappresenta tutto il territorio della provincia e della città, andando oltre ai confini del municipio di Rovato e della Franciacorta.
<BR>Ne è prova la scelta di voler giocare all\'Invernici di San Polo (Brescia), seppur io non sia a conoscenza delle vere motivazioni di dissapori e polemiche tra le società cittadine.
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<BR>Mi chiedo x\' proprio il giornale locale debba continuare a chiamare Rovato la Leonessa 1928 Brescia!?!
<BR>Che si a Rovato trova le proprie radici, ma a tutti gli effetti è una società che rappresenta tutto il territorio della provincia e della città, andando oltre ai confini del municipio di Rovato e della Franciacorta.
<BR>Ne è prova la scelta di voler giocare all\'Invernici di San Polo (Brescia), seppur io non sia a conoscenza delle vere motivazioni di dissapori e polemiche tra le società cittadine.