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<BR> 14-12-2005 alle ore 15:22, THAKER wrote:
<BR>Si come quella rumena in Challange Cup?...
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<BR>
<BR>Bucuresti, non è, e non rappresenta, la nazionale rumena (i cui 10/15 della formazione base giocano in Francia e 2/15 in Italia!!!!), ma solo la selezione della capitale. E' il primo anno che partecipano con questa selezione, creata apposta per il ritorno nelle competizioni europee.
<BR>E, visto i punteggi, non fanno peggio di molte nostre squadre :-W :-W
Bhe ma ache l'italia non potrebbe 'partecipare con la nazionale (visto quanti giocano in Francia) ma con una selezione basata sui club.
<BR>Ma Bucaresti non gioca a Timissoara? Od ho letto male?
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-12-2005 alle ore 17:57, THAKER wrote:
<BR>Bhe ma ache l'italia non potrebbe 'partecipare con la nazionale (visto quanti giocano in Francia) ma con una selezione basata sui club.
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<BR>infatti si e' sempre parlato di un fantomatico Italia XV, intesa proprio come selezione di giocatori (volendo anche stranieri, anche se avrebbe forse poco senso) che giocano nel campionato itaGliano.
<BR>
<BR>P.
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
Un mare più grande in cui pescare non vuol certo dire maggiore qualità, ma sicuramente maggiori persone che capirano qualcosa di rugby, soprattutto in futuro, più persone che ne parleranno, che andranno a vedere le partite, che lo guarderanno in tv, che non avranno remore a far giocare i propri figli e nipoti. Quindi vi sarà un trend positivo dal punto di vista numerico, e nella massa qualcuno in grado di emergere sicuramente salta fuori.
<BR>Poi più persone= più riusorse = più investimenti, più tecnici... e sicuramente si risolvono alcune problematiche, altre invece restano. Ma questa non è una formula per tutto.
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-12-2005 alle ore 17:57, THAKER wrote:
<BR>Bhe ma ache l'italia non potrebbe 'partecipare con la nazionale (visto quanti giocano in Francia) ma con una selezione basata sui club.
<BR>Ma Bucaresti non gioca a Timissoara? Od ho letto male?
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<BR>Giocano a Bucarest, e sono quasi tutti giocatori della Dinamo Bucarest (che, ricordiamoci, battè il Bologna in Parker Pen Cup) e dello Steaua Bucarest: le ex-espressioni dell'esercito, l'una, e della polizia, l'altra, rumene.
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<BR> 14-12-2005 alle ore 16:24, marcofk wrote:
<BR>Thaker,
<BR>
<BR>sull Italia XV é una questione di preferenze personali. Quanto al discorso sull'allargamento della base, credo che sia uno specchio per le allodole. Certo, é sempre meglio pescare in un mare piú grande, ma non ne deriva che prenderai pesci piú grossi. La qualitá non aumenta necessariamente se aumenta la quantitá, anche se talvolta succede il contrario. Non dico che non valga la pena allargare il movimento, ma senza azioni per migliorare la qualitá al vertice, non fará molta differenza: invece di poter schierare solo una squadra che perde di 10 dalla Scozia ne potremo schierare tre, ma quella che riesce a vincere continuerá a mancare.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Può essere vero; ma senza l'allargamento della base il rischio non é la mancata competitività, é la SOPRAVVIVENZA del Rugby moderno in Italia ! Provate ad immaginare una situazione di crisi economica, dove le aziende non fanno utili ma perdite (e quindi non servono più tante fatture..) i "mecenati" potranno continuare o tireranno i remi in barca?
<BR>
<BR>Mi pare assodato che ora il Rugby NON si mantiene , abbiamo un campionato 100% professionistico che produce perdite -anche grosse- e non profitti, Nemmeno la squadra campione che copre i suoi costi se non con la passione del padrone e continuiamo a parlare di occasione perduta della Celtic League ? ma se uno dei requisiti per partecipare alla CL é quello di avere un capitale sociale (della società che partecipa, attenzione!) almeno di 2 milioni di Euro? quale squadra in S10 ha un capitale che si almeno avvicina? (parliamo di interamente versato per chi se ne intende... )
<BR>
<BR>Se non diamo modo ai clubs di trovare delle fonti di finanziamento stabili e di guadagnare é impossibile prevedere non la crescita ma la sopravvivenza degli stessi! se parliamo di professionismo , beh, una impresa dopo 4 anni che perde denaro si chiude, non c'é storia.
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-12-2005 alle ore 18:02, THAKER wrote:
<BR>Un mare più grande in cui pescare non vuol certo dire maggiore qualità, ma sicuramente maggiori persone che capirano qualcosa di rugby, soprattutto in futuro, più persone che ne parleranno, che andranno a vedere le partite, che lo guarderanno in tv, che non avranno remore a far giocare i propri figli e nipoti. Quindi vi sarà un trend positivo dal punto di vista numerico, e nella massa qualcuno in grado di emergere sicuramente salta fuori.
<BR>Poi più persone= più riusorse = più investimenti, più tecnici... e sicuramente si risolvono alcune problematiche, altre invece restano. Ma questa non è una formula per tutto.
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<BR>Io non sto dicendo che sia sbagliato allargare la base, ma che anche se emergono più giocatori validi da una base più larga, il loro livello continuerà a stagnare più o meno a quello attuale se non c'è un qualche tipo di programma per spingere quei giocatori oltre il livello che il nostro campionato può offrire. Poi, certo: Darwin ha dimostrato che l'evoluzione funziona... ma ci mette milioni di anni! Io dico solo che se non si sanno utilizzare le risorse averne tante o poche non fa molta differenza, se si sanno utilizzare allora la differenza c'è: è la differenza tra l'avere tre squadre che perdono di 10 con la Scozia ed averne tre che fanno il Grande Slam. Oggi, è vero, non abbiamo nè le une nè le altre, ma solo una squadra che con la Scozia se la può giocare. Ma si comincia sempre da zero (o uno), a meno di essere Massimo Troisi (grande!)
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-12-2005 alle ore 18:51, GiorgioXT wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-12-2005 alle ore 16:24, marcofk wrote:
<BR>Thaker,
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<BR>sull Italia XV é una questione di preferenze personali. Quanto al discorso sull'allargamento della base, credo che sia uno specchio per le allodole. Certo, é sempre meglio pescare in un mare piú grande, ma non ne deriva che prenderai pesci piú grossi. La qualitá non aumenta necessariamente se aumenta la quantitá, anche se talvolta succede il contrario. Non dico che non valga la pena allargare il movimento, ma senza azioni per migliorare la qualitá al vertice, non fará molta differenza: invece di poter schierare solo una squadra che perde di 10 dalla Scozia ne potremo schierare tre, ma quella che riesce a vincere continuerá a mancare.
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<BR>Può essere vero; ma senza l'allargamento della base il rischio non é la mancata competitività, é la SOPRAVVIVENZA del Rugby moderno in Italia ! Provate ad immaginare una situazione di crisi economica, dove le aziende non fanno utili ma perdite (e quindi non servono più tante fatture..) i "mecenati" potranno continuare o tireranno i remi in barca?
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<BR>Mi pare assodato che ora il Rugby NON si mantiene , abbiamo un campionato 100% professionistico che produce perdite -anche grosse- e non profitti, Nemmeno la squadra campione che copre i suoi costi se non con la passione del padrone e continuiamo a parlare di occasione perduta della Celtic League ? ma se uno dei requisiti per partecipare alla CL é quello di avere un capitale sociale (della società che partecipa, attenzione!) almeno di 2 milioni di Euro? quale squadra in S10 ha un capitale che si almeno avvicina? (parliamo di interamente versato per chi se ne intende... )
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<BR>Se non diamo modo ai clubs di trovare delle fonti di finanziamento stabili e di guadagnare é impossibile prevedere non la crescita ma la sopravvivenza degli stessi! se parliamo di professionismo , beh, una impresa dopo 4 anni che perde denaro si chiude, non c'é storia.
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<BR>Sì, ma chiude anche se ci fossero il doppio di tesserati... forse anche prima perchè le risorse economiche sarebbero più disperse.
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<BR>Comunque è vero che le società fanno perdite enormi, per questo il sistema-rugby italiano dovrebbe concentrare i costi laddove i soldi ci sono in abbondanza (la federazione) ed alleggerirli dove ce ne sono pochi (i clubs). Voglio dire: se Benetton ha una crisi finanziaria il rugby italiano precipita indietro di vent'anni così come funziona adesso, ed allora si ritorna davvero al dilettantismo. Allora che si fa?
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
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<BR> 14-12-2005 alle ore 08:56, orme53 wrote:
<BR>1) opporsi è quello che la federazione sta gia facendo e non mi sembra dai risultati che ci sia da gongolarsi .Perche se Treviso, Viadana,Calvisano e Parma possono lamentare sconfitte comunque contenute gli altri club dimostrano sempre più il divario che si va a formare tutti gli anni.
<BR>2)per la seconda tua opinione ti rispondo con una battuta:
<BR>Quando poi tu verrai a richiedere 5/6/7/8/9/10 giocatori a me società a cui hai tolto tutti i diritti e che con le mie risorse e scelte contribuisco a tenere alto il livello qualitativo dei giocatori italiani del mio club, mi dici dove ti devo infilare le dita? (scegli tu)
<BR>Perchè poi quando devi selezionare una nazionale da chi vai a prendere i giocatori? guarda caso da Treviso / Viadana /Calvisano / Parma.
<BR>Scusami ma il tuo modo di ragionare mi sembra molto limitato.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Intanto ti ringrazio per aver letto tutto il messaggio.
<BR>
<BR>Allora, a me alcune sconfitte anche di treviso, viadana, calvisano non sembrano affatto contenuto, e mi paiono piu' che altro imbarazzanti.
<BR>troppe partite finite a 0, una differenza di gioco astronomica.
<BR>Il blocco imposto dalla federazione non produce risultati di cui ci si possa gongolare. Beh, non tutte le attivita' producono risultati immediatamente visibili e tangibili, altrimenti non si farebbero strade (mentre c'e' il cantiere c'e' solo piu' traffico, piu' confusione, piu' inquinamento), non si farebbero le accademie (i cui risultati si vedono dopo diversi anni, quando i giocatori diventano grandi).
<BR>Nessun periodo di cambiamento produce in immediato risultato, perche' il sistema ha bisogno di assorbire il cambio ed adattarsi ad esso, questo e' quello che succede tenendo lo stato attuale.
<BR>Lo scopo della federazione, che per una volta mi pare chiaro, e' quello di portare delle selezioni in CL, questo e' il cambiamento che vuole, non lo stato attuale, che ormai evidentemente non va piu' bene a nessuno.
<BR>
<BR>Per quanto riguarda il punto 2, invece, penso di non aver detto e spiegato una cosa.
<BR>Ora, supponiamo di avere 4 posti disponibili in CL e prendiamo come esempio, solo per semplicita', la Benetton (stesso discorso varrebbe per calvisano, per viadana, per overmach, ma volendo anche per catania). Di questi 4 posti supponiamo che la benetton, che vuole andare sola, riesce a farsi accettare ed entra "in solitudine". Gli altri 3 posti la FIR riesce ad occuparli con selezioni, che in parte finanzia. Sono sostanzialmente squadre di proprieta' condivisa tra la federazione ed i club che le sostengono. La FIR contribuisce agli stipendi dei selezionabili, alla loro preparazione, etc. e si impegna a convocare in nazionale i giocatori migliori.
<BR>Ora la FIR ha tutto l'interesse a far giocare questi giocatori nelle selezioni, eppure puo' benissimo capitare un Bergamasco allo SF, oppure un Troncon alla benetton. la FIR vuole convocare troncon? bene, se la societa' non lo libera, se ne puo' fare liberamente a meno. Anche in questo caso, una perdita immediata (un giocatore non convocato perche' bloccato dal club) puo' diventare un vantaggio, spingendo i giocatori interessati all'ambito della nazionale ad andare verso club che non bloccano la chiamata, probabilmente proprio verso le selezioni, oppure verso le squadre straniere.
<BR>Qui, ovviamente, occorre rendere appetibili le selezioni, o meglio i club che le sostengono, adeguando un po' alla volta il campionato giocato dai club ad un livello piu' dignitoso dell'attuale S10.
<BR>
<BR>Se puo' sembrare macchinoso, il succo e':
<BR>la benetton vuole andare sola? ci vada ma con le sue sole forze.
<BR>non vuole lasciare i nazionali per ripicca? me ne frego e ne faccio a meno
<BR>io (FIR?) faccio e impongo le selezioni, e per rendere il tutto appetibile partecipo alla situazione finanziaria, al mantenimento della selezione, e cerco (in qualche modo da trovare) di migliorare il livello del campionato sottostante le selezioni cosi' da avere giocatori piu' pronti al livello della CL.
<BR>
<BR>Io, nel mio modo di ragionare molto limitato, ritengo questa soluzione comunque meno macchinosa e pericolosa di fare andare club a giocare in CL, magari con un sistema a promozione (la peggiore italiana in CL che fa uno spareggio con la vincente del campionato, per effettuare una sostituzione delle squadre) in quanto introduce una disparita' enorme e non giustificabile tra i club CL ed i club normali. Disparita' di trattamento economico, disparita' di visibilita', disparita' nel trattamento dei giocatori e per gli spettatori.
<BR>In particolare considero estremamente limitante per il rugby italiano che si vorrebbe invece promuovere limitare le squadre a treviso, calvisano e viadana, tagliando completamente fuori il resto dell'italia. Che promozione si fa cosi'? che risultati si spera di ottenere? e quando il signor Ghial o il signor Benetton si saranno stancati o saranno troppo vecchi che si fa? si manda tutto a catafascio? E chi va a vedere la benetton? i soliti 500 che vanno adesso, perche' tanto sappiamo gia' che la CL diventerebbe routine dopo poco tempo e non attirerebbe granche' di gente in piu'.
<BR>
<BR>Saluti. P.
<BR>
<BR>
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
Quello che non riesco a capire è perchè tutti quelli che sono favorevoli alle selezioni non pensano che ci possa essere una soluzione ibrida.
<BR>Mi spiego meglio:
<BR>1) Se si facesse una selezione veneta, che differenza ci sarebbe a livello di organico, con il Benetton? uno, due giocatori? Cinque? E con lo svantaggio di perdere la migliore società d'Italia? Bah...
<BR>2) Ma chi ha detto che se in CL ci andassero i club, questi devono farlo in modo completamente staccato dalla FIR? Secondo voi, se la FIR (o chi per essa) porponesse un accordo del tipo noi prendiamo i soldi della CL e diamo a voi club l'80% in modo che possiate, sommandoli con le vostre risorse, arrivare ad un budget "europeo", e in cambio fate da polo di una certa area (prendendo per la CL i migliori giocatori di quell'area) e date massima disponibilità (come credo ci sia adesso!) alla Nazionale, credete che i club non accetterebbero. Beh, io credo di sì. Sarebbe un vantaggio per tutti. I club e i loro sponsor avrebbero il tanto agognato salto di qualità e la federazione trarrebbe vantaggio di avere tutti i suoi giocatori di interesse che giocano tutta la stagione ad alto livello. In più non si perderebbe del tempo a creare delle strutture ex novo, perchè si utilizzerebbero quelle già esistenti (che fino a prova contraria sono le migliori che ci siano in Italia).
<BR>
<BR>A me non sembra che sia poi così difficile...
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-12-2005 alle ore 09:18, Bacioci wrote:
<BR>Quello che non riesco a capire è perchè tutti quelli che sono favorevoli alle selezioni non pensano che ci possa essere una soluzione ibrida.
<BR>Mi spiego meglio:
<BR>1) Se si facesse una selezione veneta, che differenza ci sarebbe a livello di organico, con il Benetton? uno, due giocatori? Cinque? E con lo svantaggio di perdere la migliore società d'Italia? Bah...
<BR>2) Ma chi ha detto che se in CL ci andassero i club, questi devono farlo in modo completamente staccato dalla FIR? Secondo voi, se la FIR (o chi per essa) porponesse un accordo del tipo noi prendiamo i soldi della CL e diamo a voi club l'80% in modo che possiate, sommandoli con le vostre risorse, arrivare ad un budget "europeo", e in cambio fate da polo di una certa area (prendendo per la CL i migliori giocatori di quell'area) e date massima disponibilità (come credo ci sia adesso!) alla Nazionale, credete che i club non accetterebbero. Beh, io credo di sì. Sarebbe un vantaggio per tutti. I club e i loro sponsor avrebbero il tanto agognato salto di qualità e la federazione trarrebbe vantaggio di avere tutti i suoi giocatori di interesse che giocano tutta la stagione ad alto livello. In più non si perderebbe del tempo a creare delle strutture ex novo, perchè si utilizzerebbero quelle già esistenti (che fino a prova contraria sono le migliori che ci siano in Italia).
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<BR>A me non sembra che sia poi così difficile...
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<BR>
<BR>Non mi sembra molto diverso, in sostanza, dalla soluzione usata nella Premiership dove la Federazione inglese paga circa €380.000 ad ogni club a condizione di mantenere i giocatori di interesse nazionale in salute ed in forma in cambio della libertá di convocarli a piacimento (motivo per cui la Premiership non si ferma quando gioca la nazionale Inglese). Ripeteró fino alla noia: non esiste un piano che é di per sé giusto o sbagliato, ma se non tutti remano nella stessa direzione anche il piano piú geniale va a rotoli. E nulla mi toglie dalla mente che con quei soldi, invece di ingaggiare un paio di nazionali azzurri o un George Gregan a fare da mentore a un giovane mediano di mischia italiano, certi club andrebbero ad ingaggiare una mezza dozzina di giocatori di seconda schiera dagli antipodi.
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
<!-- BBCode Start --><B>Ripeteró fino alla noia: non esiste un piano che é di per sé giusto o sbagliato, ma se non tutti remano nella stessa direzione anche il piano piú geniale va a rotoli</B><!-- BBCode End -->
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<BR>sante parole del Marcofk...
<BR>
<BR>Baicioci...questo e il punto...Un idea CHIARO E UNIFORME.
<BR>certo ..come hai detto tu..Italia ha una identita psicologico molto diverso ( qualcuno lo chiama TOTALMENTE PAZZI...ALTRI..I PRIMI SEGNI DI UN GENIO!! )..
<BR>pero detto questo....credo che il fattore " Italiano" si usa troppo come alibi...
<BR>
<BR>iralnda e MOLTO MOLTO PROVINCIALE...con ancora grossi rivalita ecc..lo stesso en Galles ecc...
<BR>Il punto e...SI un Presidente di un Federazione..come il SR Dondi prendi Euro180,000..non credi che sia anche giusto di esigire che lui mette ordine a tutti i fazioni!!
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-12-2005 alle ore 09:18, Bacioci wrote:
<BR>Quello che non riesco a capire è perchè tutti quelli che sono favorevoli alle selezioni non pensano che ci possa essere una soluzione ibrida.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->si insomma, una soluzione un po' "alla gallese", ma forse non è tanto importante questo, purché siano chiari gli obiettivi:
<BR>- 3 o 4 (meglio 3) squadre di vertice, che raccolgano i migliori italiani, equiparati, stranieri che già giocano in Italia e fungano da polo di attrazione anche per gli attuali italiani all'estero (magari quelli delle squadre meno forti o che giocano meno)
<BR>- queste squadre dovrebbero giocaro solo ed esclusivamente la CL e la HCup, e non il Super 10
<BR>- la gestione (e anche le risorse) dovrebbe far capo necessariamente alla federazione, se del caso (anzi, meglio) in cooperazione con gli attuali proprietari e managment dei top team
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-12-2005 alle ore 11:35, danci wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-12-2005 alle ore 09:18, Bacioci wrote:
<BR>Quello che non riesco a capire è perchè tutti quelli che sono favorevoli alle selezioni non pensano che ci possa essere una soluzione ibrida.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->si insomma, una soluzione un po' "alla gallese", ma forse non è tanto importante questo, purché siano chiari gli obiettivi:
<BR>- 3 o 4 (meglio 3) squadre di vertice, che raccolgano i migliori italiani, equiparati, stranieri che già giocano in Italia e fungano da polo di attrazione anche per gli attuali italiani all'estero (magari quelli delle squadre meno forti o che giocano meno)
<BR>- queste squadre dovrebbero giocaro solo ed esclusivamente la CL e la HCup, e non il Super 10
<BR>- la gestione (e anche le risorse) dovrebbe far capo necessariamente alla federazione, se del caso (anzi, meglio) in cooperazione con gli attuali proprietari e managment dei top team
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>
<BR>...mmm mi sembra un deja vu...