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<BR><I>Rugby. La squadra di Cavinato torna al successo in «Super 10» contro il Petrarca Padova. Ma nel finale rischia la beffa</I>
<BR><B>Calvisano, una vittoria col brivido
<BR>Parte forte ma sul 22-3 si blocca e trema: vince solo per un punto
<BR>Ora il Super 10 si ferma per due mesi e mezzo Sabato l’Heineken Cup</B>
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<BR><I>di Beppe de Maria</I>
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<BR>Vittoria davvero preziosa per il Calvisano che contro il Petrarca interrompe un digiuno che si trascinava dall’inizio di ottobre. Tra partite di campionato e Heineken, fatta eccezione per la Coppa Italia, la compagine bresciana non vinceva un incontro dalla trasferta con L’Aquila. Ma è stata una vittoria però sofferta, anzi davvero brutta, che ha messo in evidenza tutte le difficoltà del momento.
<BR>Un Calvisano troppo lento, incapace di creare occasioni, che ha giochicchiato per un tempo per poi tirare i remi in barca e lasciarsi rimontare pericolosamente dagli ospiti nella seconda parte di gara. Per fortuna di fronte c’era il Petrarca che, con tutto il rispetto per il blasone e la storia che ha, è giusto una formazione di centro classifica, senza un gioco e senza fantasia.
<BR>L’«effetto panettone» si fatto sentire e molti dei giocatori in campo si sono espressi su ritmi da moviola, commettendo per’altro tanti errori, compresi quelli difensivi, che a metà ripresa hanno permesso ai veneti di andare in meta due volte e riaprire drammaticamente l’incontro.
<BR>Mancavano alcuni titolari, ma non è questo il punto. La squadra di Cavinato, che ha tenuto benino nelle fasi statiche, ma molto meno nel gioco aperto, sul vantaggio di 22 a 3 e ad un passo dall’ottenere il «bonus» ha senza ragione rinunciato a giocare: un atteggiamento preoccupante se unito al fatto che in tutta la gara si sono costruite in tutto solo due, massimo tre azioni, evidenziando ancora una certa difficoltà nel segnare.
<BR>Quella di ieri è stata però una giornata strana anche per le avversarie dirette del Ghial, con il Gran che ha perso a Viadana, dove anche i gialloneri mantovani hanno giocato piuttosto maluccio, e con l’Overmach che per trequarti gara è stato in balia di una scatenata L’Aquila. Ora - con i bresciani a dividere il terzo posto con Viadana, dietro Overmach e Treviso, e con il Gran Parma che è stato momentaneamente allontanato - il campionato si ferma per due mesi e mezzo: tornerà il 25 marzo. La speranza è che in primavera ci sia un... risveglio.
<BR>Intanto la società si sta muovendo anche sul fronte dei rinforzi ed è alla ricerca di una seconda linea, e qualche dirigente ha provato a riprendere contatto con Jhonn Ackermann, il sudafricano che è stato qui fino ad un mese fa e che poi, complici un infortunio e la continua spezzettatura del campionato, è tornato a casa. Fra un mese, se starà bene e non avrà altri ingaggi, potrebbe anche tornare. Comunque si valutano anche altre possibilità, giusto per arrivare alla fase conclusiva del campionato senza problemi.
<BR>Per quanto riguarda la cronaca dell’incontro va detto che il Ghial era partito bene, anche se come un «diesel». Da una touche vinta è nata la prima meta, quella segnata da Purll su penetrazione ai cinque metri, dopo che ci aveva provato anche Mandelli. Un calcio piazzato per parte e poi la seconda meta, realizzata da capitan Zaffiri che ha raccolto vicinissimo all’area di meta un pallone di rimbalzo, calciato da Griffen, che ha messo fuori tempo la difesa veneta.
<BR>Prima del riposo la terza meta, ancora con la firma del neozelandese Purll, scaturita da un ottimo recupero di Brosnhian e da un passaggio pulito di Mulieri.
<BR>Tutto sembrava lasciar presagire un secondo tempo in discesa ma le cose sono inspiegabilmente cambiate. Il Calvisano si è ripresentato in campo dopo la pausa senza più stimoli e Conrad Barnard, l’apertura sudafricana dei padovani che era titolare nella stessa squadra di Kruger, ha preso in mano la situazione, trascinando la squadra verso l’impossibioe rimonta. Prima un calcio piazzato dello stesso Barnard e poi due mete in cinque minuti, hanno rimesso il risultato in discussione. La prima scaturita da un attacco dei trequarti dentro l’area dei ventiduemetri, la seconda da un errore difensivo di Griffen che ha sbagliato il placcaggio centrale.
<BR>Fatto è che con gli altri tre punti giunti su punizione, delle due mete fortunatamente solo una è stata trasformata, i petrarchini di Paoul Roux, che nel frattempo aveva cambiato tutta la prima linea, sono arrivati ad un solo punto di distacco dai bresciani. Neppure le espulsioni temporanee di Llanos e Codo, che hanno regalato il doppio vantaggio numerico, sono servite a dare animo a quelli del Ghial, che hanno concluso in affanno.
<BR>Fra sette giorni, sabato prossimo, nuovo appuntamento al San Michele per rivedere la squadra, ma questa volta in Coppa contro i Leeds Tykes inglesi. La speranza è quella di vedere un altro Calvisano.
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<BR>Giuliana