Inviato: 22 set 2006, 12:18
Domenica il posticipo del Super10. La Capitolina in casa contro il Viadana (ore 16)
Raineri: «Il Flaminio diventerà un campo temibile»
A CAUSA della concomitanza con l'incontro di calcio Cisco Roma-Poggibonsi di C2 l'Almaviva Capitolina posticipa il big-match contro il Viadana al Flaminio da sabato a domenica alle 16. Durante l'intervallo avverrà la presentazione degli Special Olympics European Youth Games, a Roma dal 30/9 al 5/10 dedicati ai diversamente abili . Archiviata la sconfitta del turno precedente a Padova, che ha risollevato il morale dalle parti di via Flaminia per i progressi mostrati dalla squadra, Mascioletti ed i suoi si preparano ad affrontare quella che viene indicata da molti come la più accreditata pretendente al titolo. In effetti il team di Jim Love, guru del gioco «aperto» già coach dei New Zealand Maori, ha dimostrato nei primi due turni di aver assimilato in fretta il credo del nuovo allenatore. Volano soprattutto i tre-quarti tra i quali spiccano la «freccia» Robinson e la nuova stella Hayden Pedersen. La Capitolina aspetta gli avversari consapevole del proprio ruolo ma anche forte delle nuove certezze nate nel fango di Padova. Anzitutto il pack, capace di mettere sotto di brutto i dirimpettai del Petrarca, la voglia della squadra di lottare con tutti e il piede, i muscoli ed il fosforo di «Nanni» Raineri, schierato mediano d'apertura: «Ormai questo è il ruolo che preferisco — spiega il nuovo acquisto della Capitolina — e ciò non significa che non sono disposto a giocare da centro. Però, a questo punto della mia carriera, con l'esperienza che ho maturato e per le mie caratteristiche il n.10 è il vestito che sento più giusto per me». Preciso dalla piazzola, buona visione di gioco, grande solidità nel placcaggio come si richiede ad un'apertura moderna, Raineri ha dato concretezza al gioco dei romani. Il mondo del rugby lo scoprì in grado di giostrare all'apertura un sabato pomeriggio a Twickenam: «Stavamo preparando la trasferta a Londra per il Sei Nazioni — ricorda divertito — ed eravamo in ritiro a Tirrenia. Il mercoledì l'allora ct Johnstone mi disse che il sabato avrei giocato apertura con Scanavacca estremo! L'Inghilterra era fortissima e perdemmo, ma per me fu importante dimostrare che quel ruolo poteva essere mio». Da lì in avanti Raineri indossò il n.10 sporadicamente, ma ora sembra aver trovato la sua dimensione: «Il Super10 è impegnativo ma anche molto equilibrato, il Flaminio diventerà presto un campo difficile». Ale. Fus.
Fonte: http://www.iltempo.it/approfondimenti/i ... ectionId=8
Raineri: «Il Flaminio diventerà un campo temibile»
A CAUSA della concomitanza con l'incontro di calcio Cisco Roma-Poggibonsi di C2 l'Almaviva Capitolina posticipa il big-match contro il Viadana al Flaminio da sabato a domenica alle 16. Durante l'intervallo avverrà la presentazione degli Special Olympics European Youth Games, a Roma dal 30/9 al 5/10 dedicati ai diversamente abili . Archiviata la sconfitta del turno precedente a Padova, che ha risollevato il morale dalle parti di via Flaminia per i progressi mostrati dalla squadra, Mascioletti ed i suoi si preparano ad affrontare quella che viene indicata da molti come la più accreditata pretendente al titolo. In effetti il team di Jim Love, guru del gioco «aperto» già coach dei New Zealand Maori, ha dimostrato nei primi due turni di aver assimilato in fretta il credo del nuovo allenatore. Volano soprattutto i tre-quarti tra i quali spiccano la «freccia» Robinson e la nuova stella Hayden Pedersen. La Capitolina aspetta gli avversari consapevole del proprio ruolo ma anche forte delle nuove certezze nate nel fango di Padova. Anzitutto il pack, capace di mettere sotto di brutto i dirimpettai del Petrarca, la voglia della squadra di lottare con tutti e il piede, i muscoli ed il fosforo di «Nanni» Raineri, schierato mediano d'apertura: «Ormai questo è il ruolo che preferisco — spiega il nuovo acquisto della Capitolina — e ciò non significa che non sono disposto a giocare da centro. Però, a questo punto della mia carriera, con l'esperienza che ho maturato e per le mie caratteristiche il n.10 è il vestito che sento più giusto per me». Preciso dalla piazzola, buona visione di gioco, grande solidità nel placcaggio come si richiede ad un'apertura moderna, Raineri ha dato concretezza al gioco dei romani. Il mondo del rugby lo scoprì in grado di giostrare all'apertura un sabato pomeriggio a Twickenam: «Stavamo preparando la trasferta a Londra per il Sei Nazioni — ricorda divertito — ed eravamo in ritiro a Tirrenia. Il mercoledì l'allora ct Johnstone mi disse che il sabato avrei giocato apertura con Scanavacca estremo! L'Inghilterra era fortissima e perdemmo, ma per me fu importante dimostrare che quel ruolo poteva essere mio». Da lì in avanti Raineri indossò il n.10 sporadicamente, ma ora sembra aver trovato la sua dimensione: «Il Super10 è impegnativo ma anche molto equilibrato, il Flaminio diventerà presto un campo difficile». Ale. Fus.
Fonte: http://www.iltempo.it/approfondimenti/i ... ectionId=8