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Articolo a firma Calandri su Faiva e sul suo probabile debutto in azzurro in Nuova Zelanda in estate.
Ad un certo punto dice:
"Gli arrivi tra gli azzurri non sono finiti: uno dei prossimi papabili è il gigantesco sudafricano Herbst, sempre che qualche club inglese non lo soffi al Treviso."
Herbst quindi è equiparabile o no?
Perché in altre parti di forum si diceva che gli Springboks under 20 della sua annata fossero "bloccati".
Magari fosse equiparabile
Comincio ed essere un po' jpr-iano da questo punto di vista. Abbiamo finalmente una filiera che produce giovani di qualità come non si era mai vista: finalmente abbiamo giocatori cresciuti nelle nostre giovanili anche in ruoli in cui storicamente facevamo fatica (seconde linee, apertura).
Io direi che possiamo anche fare senza Odogwu e Herbst. Proprio perché siamo più deboli: è giusto dare il segnale (all'interno come all'esterno) che puntiamo tutto sul farceli in casa. Preferisco perdere di 30 con ragazzi cresciuti qui che di 10 con gente di fuori (anche se ha passaporto, genitori italiani o altro). Naturalmente, farei un'eccezione per chi ha fatto davvero una scelta di vita, come mi pare ad esempio abbiano fatto Sisi e Steyn.
La questione è se puntare su 2/3 equiparati od oriundi possa fare la differenza sino a permetterci di giocare punto a punto.
Fermo restando che la mia personale opinione è che "se ho un motivo per considerarti italiano, non vedo perché non volerti azzurro"
Luqa-bis ha scritto: 12 gen 2021, 8:10
La questione è se puntare su 2/3 equiparati od oriundi possa fare la differenza sino a permetterci di giocare punto a punto.
Questo sarebbe vero se avessimo a disposizione equiparati/oriundi di livello qualitativo incomparabilmente più alto dei nostri. Arguably, in questa definizione si può ricomprendere Jake Polledri. Forse Varney (ma forse anche no).
Luqa-bis ha scritto: 12 gen 2021, 8:10
Fermo restando che la mia personale opinione è che "se ho un motivo per considerarti italiano, non vedo perché non volerti azzurro"
Ma non ne faccio una questione etnica, eh. Faccio solo un ragionamento sul preferire la gallina domani. Dare il segnale che puntiamo tutto sullo sviluppo interno per me è importantissimo.
Ceciliani e Lucchesi, perchè questi sono oggi i giovani tallonatori di cui possiamo disporre, si avvicinano al livello di Faiva? Se l italo neozelandesi si rimette presto, persino Bigi gli fa la panchina. Dobbiamo prendere atto di questo serenamente...tutti che parliamo dei giovani, ma ci sono realmente tutti questi giovani? forse tra un due/tre anni, ma oggi la situazione è sempre quella di una coperta cortissima
Garry ha scritto: 10 gen 2021, 16:05
Va bene programmare e continuare a pensare al futuro, ma adesso c'è bisogno di concentrarsi anche sul presente, mettersi sotto e diventare realmente competitivi, perché sappiamo che in agguato c'è sempre...
Il corrispettivo angloceltico del forum?
Quello deve essere il jpr del locale.
Si scherza, eh.
Aspetto mio fratello...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
La soluzione sarebbe a portata di mano. Basterebbe piantarla lì di chiamarla "nazionale italiana" e sarebbe tutto ok.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garry ha scritto: 10 gen 2021, 16:05
Va bene programmare e continuare a pensare al futuro, ma adesso c'è bisogno di concentrarsi anche sul presente, mettersi sotto e diventare realmente competitivi, perché sappiamo che in agguato c'è sempre...
Il corrispettivo angloceltico del forum?
Quello deve essere il jpr del locale.
Si scherza, eh.
Aspetto mio fratello...
Sono sempre più disinteressato. E finalmente tranquillo. Comincio a non avere più motivi per arrabbiarmi.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Mr Ian ha scritto: 12 gen 2021, 8:48
Ceciliani e Lucchesi, perchè questi sono oggi i giovani tallonatori di cui possiamo disporre, si avvicinano al livello di Faiva? Se l italo neozelandesi si rimette presto, persino Bigi gli fa la panchina. Dobbiamo prendere atto di questo serenamente...tutti che parliamo dei giovani, ma ci sono realmente tutti questi giovani? forse tra un due/tre anni, ma oggi la situazione è sempre quella di una coperta cortissima
anche a me oriundi ed equiparati a gogo non piace come strategia ne come modo. Se la Scozia o il Giappone l'hanno fatto proprio beh non è che siamo obbligati a seguirli, ci sono anche altre nazioni che non li utilizzano o in modo sporadico. A me piace che in nazionale giochino ragazzi che si sono formati nei nostri club, che hanno partecipato ai vari campionati giovanili, cdf, perfino al torneo di minirugby xy. Quello mi motiva e come allenatore, o giocatore, riconoscermi e riconoscere pezzi del mio vissuto rugbistico in nazionale. Poi ci possono essere anche gli oriundi qualche equiparato ma devono essere davvero forti e alzare il livello di parecchio.
Posso anche capire il fatto che si raccolgano giocatori oriundi più di prima, ma almeno deve esserci una strategia dietro che punti al ridurli il più possibile (se la FED iniziasse a mettere davvero tanti soldi sulla formazione giovanile, non solo in accademie).
Quello che unisce, rafforza, incita all'emulazione e all'impegno è la possibilità di raccontare delle storie dietro quei giocatori che vediamo in campo: che Giammarioli (puramente casuale) ha iniziato nel Colleferro, l'ha portato a giocare quell'allenatore, si vedeva già da piccolo che aveva doti xy, pensa tutte le volte che l'ho incontrato con il minirugby, le sfide in u16, quella volta al torneo x...
Che poi sono le cose che mi fanno identificare e sentire MIA la squadra nazionale.
Che mi fanno gioire per un metro guadagnato e mi fanno soffrire ad ogni sconfitta.
E senza le quali la mia passione, il mio interesse, la gioia e la sofferenza calano in maniera direttamente proporzionale.
Fino alla tranquilla estraneità e indifferenza.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garry ha scritto: 10 gen 2021, 16:05
Va bene programmare e continuare a pensare al futuro, ma adesso c'è bisogno di concentrarsi anche sul presente, mettersi sotto e diventare realmente competitivi, perché sappiamo che in agguato c'è sempre...
Il corrispettivo angloceltico del forum?
Quello deve essere il jpr del locale.
Si scherza, eh.
Aspetto mio fratello...
Sono sempre più disinteressato. E finalmente tranquillo. Comincio a non avere più motivi per arrabbiarmi.
Speravo almeno di farti sorridere, non mi pareva male come battuta.
Mi sbagliavo. Scusa
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
No, assolutamente, anzi è carina. Mi ha fatto sorridere.
Ciò a cui sono indifferente è il fatto che eventualmente ad essere buttata fuori dal 6N non sarà l'Italia, ma la selezione federale. Per la quale non provo alcun particolare trasporto.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
speartakle ha scritto: 12 gen 2021, 10:13
anche a me oriundi ed equiparati a gogo non piace come strategia ne come modo. Se la Scozia o il Giappone l'hanno fatto proprio beh non è che siamo obbligati a seguirli, ci sono anche altre nazioni che non li utilizzano o in modo sporadico. A me piace che in nazionale giochino ragazzi che si sono formati nei nostri club, che hanno partecipato ai vari campionati giovanili, cdf, perfino al torneo di minirugby xy. Quello mi motiva e come allenatore, o giocatore, riconoscermi e riconoscere pezzi del mio vissuto rugbistico in nazionale. Poi ci possono essere anche gli oriundi qualche equiparato ma devono essere davvero forti e alzare il livello di parecchio.
Posso anche capire il fatto che si raccolgano giocatori oriundi più di prima, ma almeno deve esserci una strategia dietro che punti al ridurli il più possibile (se la FED iniziasse a mettere davvero tanti soldi sulla formazione giovanile, non solo in accademie).
Quello che unisce, rafforza, incita all'emulazione e all'impegno è la possibilità di raccontare delle storie dietro quei giocatori che vediamo in campo: che Giammarioli (puramente casuale) ha iniziato nel Colleferro, l'ha portato a giocare quell'allenatore, si vedeva già da piccolo che aveva doti xy, pensa tutte le volte che l'ho incontrato con il minirugby, le sfide in u16, quella volta al torneo x...
e in ogni caso continuiamo a perdere...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
Articolo a firma Calandri su Faiva e sul suo probabile debutto in azzurro in Nuova Zelanda in estate.
Ad un certo punto dice:
"Gli arrivi tra gli azzurri non sono finiti: uno dei prossimi papabili è il gigantesco sudafricano Herbst, sempre che qualche club inglese non lo soffi al Treviso."
Herbst quindi è equiparabile o no?
Perché in altre parti di forum si diceva che gli Springboks under 20 della sua annata fossero "bloccati".
Magari fosse equiparabile
Comincio ed essere un po' jpr-iano da questo punto di vista. Abbiamo finalmente una filiera che produce giovani di qualità come non si era mai vista: finalmente abbiamo giocatori cresciuti nelle nostre giovanili anche in ruoli in cui storicamente facevamo fatica (seconde linee, apertura).
Io direi che possiamo anche fare senza Odogwu e Herbst. Proprio perché siamo più deboli: è giusto dare il segnale (all'interno come all'esterno) che puntiamo tutto sul farceli in casa. Preferisco perdere di 30 con ragazzi cresciuti qui che di 10 con gente di fuori (anche se ha passaporto, genitori italiani o altro). Naturalmente, farei un'eccezione per chi ha fatto davvero una scelta di vita, come mi pare ad esempio abbiano fatto Sisi e Steyn.
Anche io la penso così, compreso il distinguo finale.