Fatto giusto in tempo a guardare il finale thriller di Brumbies-Bulls... Magico Fitzy nel dopopartita, parlando dei Bulls: "
they've got the power, the speed and the pace, but... they don't play!" E Lynagh che subito gli da ragione.
Non ho visto Chiefs-Blues, aspetto i file sperando che pirati benefattori li mettano in rete domani. Sul discorso del TMO sono d'accordo con Mr. Ian, anche perchè la nuova legge prevede che possano andare indietro di due fasi, se la penultima era a 50 metri amen. Se l'infrazione è stata influente per la meta, giusto usare la tecnologia.
Risultato d'altri tempi oggi a Wellington, con I 'canes che battono i Kings 46-30 con 6 mete a 3.
Partita molto scrappy (vi sfido a trovare un termine equivalente in italiano), a tratti frustrante... primo tempo senza mai tre fasi consecutive, gioco costantemente interrotto da errori e dai fischi dell'arbitro, che ci ha dato dentro con le punizioni ma d'altra parte c'erano. Gli Hurricanes avrebbero forse meritato un giallo, fra fuorigioco, entrate laterali e mani in ruck erano veramente esagerati. Un cartellino al momento giusto avrebbe forse evitato qualche infrazione più avanti.
Nel secondo tempo molto male anche le mischie... logico visto che ce ne sono state 200, grazie ad altrettanti knock-on e un po' all'arbitro che per qualche motivo fischiava subito, anche col cambio di possesso, invece di dare il vantaggio.
Oltre a ciò, padroni di casa a tratti inconcludenti, estremamente orizzontali il che è bizzarro visto che contro i Kings un placcaggio lo rompi sempre, e disattenti da morire in difesa. Come si fa a concedere tre mete ai morti viventi? Facile: quando entrano palla in mano nei tuoi cinque metri, ti dimentichi di difendere sui pick 'n' go. Letteralmente eh! Pick 'n' go, nessuno placca, meta. Due volte. Nella stessa partita.
Ah sì, poi anche le touche fanno cagare. Sì insomma vittoria abbastanza tranquilla ma tutt'altro che convincente.
Il gameplan sembra essere "complicazione cose semplici". La splendida squadra dell'anno scorso giocava con delle linee-guida di massima, non era troppo strutturata, si basava tanto sul contrattacco, ed era vincente, efficace e stupenda da vedere. Quest'anno è il contrario, invece che lasciar fare i giocatori, che hanno tutti flair da vendere, sembra che vadano avanti esclusivamente con gli schemi imparati a memoria in allenamento.
Morale della favola: noiosi magari no, ma prevedibili senza dubbio. Parte una fase e sai già cosa succede: Barrett fa un incrocio con Bateman e/o con Smith, la palla torna a lui e va larga all'ala. Basta. Io capisco che da una parte c'è Savea, ma caspio lascia che inventino qualcosa!
Poi l'altro problemuccio di Hammett che oggi si è palesato a livelli catastrofici: fa le sostituzioni a caso. No, non è esatto. L'anno scorso le faceva a caso. Quest'anno più che il caso sembra esserci alle spalle uno studio raffinato, che farebbe dubitare della sua salute mentale.
Inizia il secondo tempo, prendi una meta subito e loro tornano sotto break, tu cosa fai?
Togli Perenara.
Hai una touche a favore dentro i loro 22, e cosa fai?
Cambi il tallonatore.
Venti dalla fine, serve assolutamente una meta per mettere in cassaforte il risultato, Taylor finalmente sembra proprio sull'orlo di rinascere, pare quasi sia lui predestinato a chiudere la partita, come se il destino lo stesse indicando con una freccia luminosa gigantesca, e cosa fai?
Lo sostituisci con Tusi Pisi.
Ma allora sei proprio un mona.
Sembra che decida le sostituzioni prima dell'inizio, e poi le faccia comunque indipendentemente da come sta andando il match. Deliro, puro e semplice.
Poi devo dire che a 'sta squadra manca in maniera impressionante Cory Jane. Per carità Leiua ha segnato anche oggi la sua brava meta d'intercetto, fotocopia totale di quella contro i Crusaders, ha fatto un bel break, si va a cercare i palloni: ci sono sostituti peggiori in giro. Ma Jane portava proprio la squadra a un altro livello, incredibile che un'ala possa fare così tanta differenza. La sua presenza in campo bastava a rassicurare i compagni: sapevano che sulla palla alta non avrebbe sbagliato la presa, che la difesa si sarebbe concentrata su Cory e che lui avrebbe comunque regalato loro il tempo per adeguarsi, facendo la scelta giusta, senza rischiare l'errore stupido. Mi manca, mi manca tanto.
Note positive? Qualcuna, oltre ai cinque punti in scarsela, c'è:
-si è giocato alle 4.30 e lo stadio era quasi pieno, sicuramente oltre i 20k, pubblico eccezionale per gli standard di Wellington. Ciò dimostra che, se ti assicuri l'occasionale complicità del galeotto sabato pomeriggio di sole, la gente viene più volentieri. A me piace un casino guardare le partite la sera, non ho problemi e meno ancora dovrebbero averne i kiwi, visto che girano in canottiera e infradito anche con 400 farenheit sotto zero. Eppure se gli proponi la tintarella diurna al posto della solita Siberia notturna, la differenza la vedi, nonostante l'avversario non sia dei più attraenti.
-prestazione assolutamente maiuscola di Shields, seconda consecutiva, da quando gioca 6 fatalità. Leggo che anche Luatua ha giocato molto bene a Hamilton. Questi due, se mantengono il livello, si giocano l'eredità di Kaino.
-E' ufficialmente tornato Perenara. A parte il passaggio ancora un po' svalvolato, habemus jocatorem annii scorsi. Sempre sveglio, sempre rapido a decidere, sempre pericoloso, mette la difesa avversaria in continuo affanno e la tiene costantemente preoccupata. Vai nanetto, vai e veleggia sicuro verso il tuo nero giugno.
-Conrad Smith è... cioè non credo di riuscire a esprimerlo... è sempre il migliore in campo, indipendentemente da chi siano, e cosa facciano, gli altri 29. E' Classe allo stato brado. Sta perfino migliorando. E' angelico. Ogni suo gesto trasuda perfezione, come se si svegliasse tutte le mattine e leggesse Hagakure, assimilandolo in sè stesso, sintetizzandolo. Tramutando istantaneamente il proprio Io in Intellettualità Pura, Spirito Superiore, Pura Luce Rugbystica. Egli è. Ciò che è al di fuori di Lui, non è.
Tirando le somme, il futuro non lo vedo proprio a tinte arcobaleno, però in questa parte centrale di stagione il calendario potrebbe dare una grossa mano. Se ne approfittiamo per riprendere in mano le redini del nostro ovale destino, portando contemporaneamente a casa tutte le fiches sul piatto, si può ancora sperare di essere in campo a fine luglio.
Se si continua a fare i drills dell'allenamento del martedì, anzichè leggere l'avversario e farlo a pezzi con istintivo stile, a luglio si va tutti a fare snowboard a Queenstown, chi arriva ultimo paga la graspa.