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beh asciondi non è che all'interno della fir non conti nulla. e poi è abbastanza logico che su un forum, ognuno esprima opinioni in base alle proprie esperienze e al proprio vissuto.io non so quello che succede nelle marche piuttosto che in friuli, ma vedo quello che succede in una delle 5 maggiori regioni rugbystiche italiane, che vuol dire non proprio la periferia, tenendo presente che i tecnici di cui parlo spesso son stati operativi a tirrenia.me lo auguro di cuore che altrove funzioni diversamente.ci credo poco.una federazione la cui segreteria non risponde al telefono,se non in tarda mattinata, non mi pare esente da critiche a priori.

e tra l'altro, ma mi pare veramente scontato,all'interno della fir sono tante di più le persone di cui io ho un'ottima opinione.proprio per questo le voci "stonate"si notano di più, anche perchè, diciamocelo, fan tutto e di più per esser notati

bep68 ha scritto:beh asciondi non è che all'interno della fir non conti nulla. e poi è abbastanza logico che su un forum, ognuno esprima opinioni in base alle proprie esperienze e al proprio vissuto.io non so quello che succede nelle marche piuttosto che in friuli, ma vedo quello che succede in una delle 5 maggiori regioni rugbystiche italiane, che vuol dire non proprio la periferia, tenendo presente che i tecnici di cui parlo spesso son stati operativi a tirrenia.me lo auguro di cuore che altrove funzioni diversamente.ci credo poco.una federazione la cui segreteria non risponde al telefono,se non in tarda mattinata, non mi pare esente da critiche a priori.

le critiche sono la linfa dello sviluppo, personalmente sono fautore del detto; due teste ragionano meglio di una e via dicendo, ma le critiche devono essere costruttive, contestualizzate e circostanziate. Diversamente si rimane nella sfera del pettegolezzo che non rappresenta certo una leva virtuosa. In campo formativo, poi, ti dico, anche per esperienza personale, che il ruolo del formatore rimane una delle attività più libere in assoluto dell'uomo. Un formatore, infatti, sarà libero di scegliere i metodi e gli strumenti che riterrà più efficaci per trasmettere e trasferire le proprie convinzioni, non può essere imbrigliato più di tanto in format e strutture preconfezionate a cui non crede fermamente. Infine, non si può prescindere dal fatto che esistano buoni e cattivi formatori, come in ogni settore. Il fatto che ci siano primari d'ospedale non all'altezza del proprio ruolo medico autorizza qualcuno ad affermare che tutte le azioni del Ministero della Sanità siano censurabili?

calep61 ha scritto: Il fatto che ci siano primari d'ospedale non all'altezza del proprio ruolo medico autorizza qualcuno ad affermare che tutte le azioni del Ministero della Sanità siano censurabili?

Ovviamente no, ma se si dimostrano più volte non all'altezza, gli utenti degli ospedali protestano, i dati dicono che non stanno lavorando bene... e questi primari rimangono al loro posto allora si, si può arrivare anche a criticare il Ministero (passano per le eventuali strutture periferiche che stanno in mezzo): grandi poteri, grandi responsabilità

Riportando il discorso al nostro caso: di certo non è tutto da buttare, ma molte cose potevano essere fatte meglio, e chi aveva i mezzi e le opportunità e non le ha sfruttate a dovere doveva essere ringraziato e allontanato. E invece sono ancora tutti lì, saldamente attaccati alle loro poltrone e alle loro convinzioni, nonostante tutto e tutti.

Flyhalf_10 ha scritto:

calep61 ha scritto: Il fatto che ci siano primari d'ospedale non all'altezza del proprio ruolo medico autorizza qualcuno ad affermare che tutte le azioni del Ministero della Sanità siano censurabili?

Ovviamente no, ma se si dimostrano più volte non all'altezza, gli utenti degli ospedali protestano, i dati dicono che non stanno lavorando bene... e questi primari rimangono al loro posto allora si, si può arrivare anche a criticare il Ministero (passano per le eventuali strutture periferiche che stanno in mezzo): grandi poteri, grandi responsabilità

Riportando il discorso al nostro caso: di certo non è tutto da buttare, ma molte cose potevano essere fatte meglio, e chi aveva i mezzi e le opportunità e non le ha sfruttate a dovere doveva essere ringraziato e allontanato. E invece sono ancora tutti lì, saldamente attaccati alle loro poltrone e alle loro convinzioni, nonostante tutto e tutti.

Cominciamo a ragionare, quindi, il primario che non funziona va allontanato senza per questo demolire tutta l'attività del Ministero competente ed è di questo che ci lamentiamo, quindi, della poca meritocrazia presente in FIR.
Bene, viviamo in un paese notoriamente ancora incapace di muoversi premiando il merito, la meritocrazia è ancora usata nelle convention in Italia come parola magica, quando in buona parte dei paesi più virtuosi è uno strumento da tempo, ma noi ci meravigliamo comunque che, stranamente, nella Federazione italiana rugby non ci sia meritocrazia?
Io mi auguro che con le prossime elezioni sia eletto il miglior presidente di Federazione possibile, ma temo che questo problema ci vorrà un po' per risolverlo perchè, principalmente, rappresenta un fatto culturale, si di chi deve applicarla la meritocrazia, ma anche di chi deve essere consapevole di doverne accettare le ricadute. Temo sia un'evoluzione culturale ancora da svilupparsi fino in fondo nella mentalità comune nel nostro paese e, forse, che sia introdotta in FIR, in fondo, non è così prioritario rispetto ad altri settori ben più strategici per il paese.

la discussione diventa costruttiva..io per esempio suggerirei che i tecnici federali impegnati sul territorio prima di poter accedere agli step sucessivi debbano esser giudicati e valutati dalle società stesse, le quali esprimeranno ciascuna un solo voto. in questo modo i tecnici saranno obbligati a prestar la loro opera sul territorio con uguale attenzione, sia che si tratti di società piccole e o limitrofe, sia di grossi club. se non oterranno la maggioranza dei voti nella propria regione non avranno diritto ad altro incarico, tipo esser responsabili di un'accademia..allora si che li vedresti lavorare al fianco delle società in modo costruttivo..
quest'anno una lingua felpata del mio club è riuscita ad ottenere il secondo livello senza fare ne il corso ne gli esami, oltre che non avere le 2 stagioni consecutive come richiesto per potersi iscrivere al corso! e tutto solo perchè la sua lingua è arrivata fino al culo di asciondi..aggiungo che il tecnico non è stato confermato dalla società perchè veramente scarso.ma quali danni farà dove avranno la sfiga di incrociare la sua strada?

calep61 ha scritto: Cominciamo a ragionare, quindi, il primario che non funziona va allontanato senza per questo demolire tutta l'attività del Ministero competente ed è di questo che ci lamentiamo, quindi, della poca meritocrazia presente in FIR.

Il pesce puzza sempre dalla testa , e la meritocrazia esiste solo se viene applicata ed imposta iniziando dall'alto. Questo è ancor più vero in una organizzazione estremamente centralizzata come la FIR , caratterizzata dalla opacità e mancanza di confronto sulle sue decisioni e strategie, nonché il rifiuto di valutazioni obiettive ed imparziali.
Un esempio terra terra : è giusto dare la croce addosso ai tecnici delle giovanili per convocazioni fatte più con il bilancino delle appartenenze che sulle qualità se è questo l'input che è stato dato dalla dirigenza?

Cambiando argomento ; pochi hanno notato la partecipazione di Marzio Innocenti insieme a Zatta e Munari - è una cosa importante, sia perché Innocenti ,uno dei promotori del Comitato per il rinnovamento del rugby italiano - la famosa "cordata dei capitani" che cercò di contrastare il secondo mandato Dondiano , a suo tempo aveva Treviso come avversario, sia perché è persona molto competente e con idee molto nette sullo sviluppo del rugby in italia (ricordo un suo intervento 2 anni fa al Petrarca insieme a Fourcade)
è una saldatura importante.

GiorgioXT ha scritto:

calep61 ha scritto: Cominciamo a ragionare, quindi, il primario che non funziona va allontanato senza per questo demolire tutta l'attività del Ministero competente ed è di questo che ci lamentiamo, quindi, della poca meritocrazia presente in FIR.

Il pesce puzza sempre dalla testa , e la meritocrazia esiste solo se viene applicata ed imposta iniziando dall'alto. Questo è ancor più vero in una organizzazione estremamente centralizzata come la FIR , caratterizzata dalla opacità e mancanza di confronto sulle sue decisioni e strategie, nonché il rifiuto di valutazioni obiettive ed imparziali.
Un esempio terra terra : è giusto dare la croce addosso ai tecnici delle giovanili per convocazioni fatte più con il bilancino delle appartenenze che sulle qualità se è questo l'input che è stato dato dalla dirigenza?

Cambiando argomento ; pochi hanno notato la partecipazione di Marzio Innocenti insieme a Zatta e Munari - è una cosa importante, sia perché Innocenti ,uno dei promotori del Comitato per il rinnovamento del rugby italiano - la famosa "cordata dei capitani" che cercò di contrastare il secondo mandato Dondiano , a suo tempo aveva Treviso come avversario, sia perché è persona molto competente e con idee molto nette sullo sviluppo del rugby in italia (ricordo un suo intervento 2 anni fa al Petrarca insieme a Fourcade)
è una saldatura importante.

lo stesso Munari,ex Petrarca,è la prova evidente che a Treviso si coaugulano le forze più positive del movimento( in generale in molte parti del veneto ).

bep68 ha scritto:la discussione diventa costruttiva..io per esempio suggerirei che i tecnici federali impegnati sul territorio prima di poter accedere agli step sucessivi debbano esser giudicati e valutati dalle società stesse, le quali esprimeranno ciascuna un solo voto. in questo modo i tecnici saranno obbligati a prestar la loro opera sul territorio con uguale attenzione, sia che si tratti di società piccole e o limitrofe, sia di grossi club. se non oterranno la maggioranza dei voti nella propria regione non avranno diritto ad altro incarico, tipo esser responsabili di un'accademia..allora si che li vedresti lavorare al fianco delle società in modo costruttivo..
quest'anno una lingua felpata del mio club è riuscita ad ottenere il secondo livello senza fare ne il corso ne gli esami, oltre che non avere le 2 stagioni consecutive come richiesto per potersi iscrivere al corso! e tutto solo perchè la sua lingua è arrivata fino al c*** di asciondi..aggiungo che il tecnico non è stato confermato dalla società perchè veramente scarso.ma quali danni farà dove avranno la sfiga di incrociare la sua strada?

fintanto che ci saranno individui che si sentiranno appagati al raggiungimento di una posizione di prestigio indipendentemente dalle capacità possedute, fintanto che sarà aprezzato il ruolo piuttosto che la competenza posseduta, fintanto che nella generalità delle capacità medie degli individui non ci saranno quelle di saper distinguere la qualità dalla mediocrità, ci sarà sempre qualcuno che troverà il modo di occupare impropriamente spazi e ruoli che meriterebbero altri e nessuna organizzazione potrà, più di tanto, limitare ciò.
Tu sapresti distinguere, senza leggere le informazioni presenti sull'etichetta merceologica, un maglione di lana al 100% da uno in sintetico o misto, oppure, sai distinguere un buon vino da uno scadente indipendentemente dal suo prezzo e sai riconoscere un vino che sa di tappo e cosa significa sapere di tappo? Viviamo in una società dove non c'è più la cultura dell'approfondimento, la curiosità non è più un valore, mentre la sintesi e la velocità battono i ritmi della quotidianità. La meritocrazia è anche capacità di distinguere il bene dal male e chi garantisce la bontà di chi giudica? Tutt'altro che un tema facile ........

sul maglione non credo, sul vino mi difendo..e se devo soccombere, prima ne vuotò un bel pò, se merita ovviamente.. non ho mai capito chi dice preferisco berne poco,ma buono..io lo bevo solo se è buono, e se è buono non deve essere poco!

bep68 ha scritto:sul maglione non credo, sul vino mi difendo..e se devo soccombere, prima ne vuotò un bel pò, se merita ovviamente.. non ho mai capito chi dice preferisco berne poco,ma buono..io lo bevo solo se è buono, e se è buono non deve essere poco!

adesso non voglio farla troppo difficile di quella che è risultando logorroico, la fama, oramai, l'ho già maturata da tempo e non è il caso di rafforzarla, ma la tua battuta che condivido non fa venir meno la realtà delle mie considerazioni che ci dovrebbero far riflettere un po' tutti.
Alla tua salute (cin, cin, dicono che non è più trendy ), ma poi non metterti alla guida.

calep61 ha scritto:

bep68 ha scritto:sul maglione non credo, sul vino mi difendo..e se devo soccombere, prima ne vuotò un bel pò, se merita ovviamente.. non ho mai capito chi dice preferisco berne poco,ma buono..io lo bevo solo se è buono, e se è buono non deve essere poco!

adesso non voglio farla troppo difficile di quella che è risultando logorroico, la fama, oramai, l'ho già maturata da tempo e non è il caso di rafforzarla, ma la tua battuta che condivido non fa venir meno la realtà delle mie considerazioni che ci dovrebbero far riflettere un po' tutti.
Alla tua salute (cin, cin, dicono che non è più trendy ), ma poi non metterti alla guida.

no no, guida quell'altro,si quello là,quello con la lingua che s'impasta...

l'altra sera dopo una cena da paura una pattuglia ci ha fermato:
carabiniere- come va ragazzi?
autista-'na serataccia...
carabiniere-facciamo l'alcooltest?
autista-che non se fida?

E si è fidato?

RigolettoMSC ha scritto:E si è fidato?

ot per ot.il limite è 0,5 che per esperienza personale significa mezzo litro di rosso bevuto a cena da un adulto con prova alcol dopo due ore. sono uscito 0,44.e so soddisfazioni.