Adesso si esagera….scene di divismo
Moderatore: Emy77
- Bigio
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RE: Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
Al rugby non serve la melassa ovale
Da "Libero"
Non abbiamo vinto il Sei Nazioni. Sembrerà strano, ma forse è il caso di precisarlo. Agli oltre due milioni di telespettatori che hanno seguito Italia-Irlanda di rugby su La7, ma anche ai lettori che ieri hanno acquistato molti giornali in edicola. Leggendo certi titoli («Perdere così è bellissimo», «Italia, così è bello perdere» o addirittura «Abbiamo perso: mitici»), molti si saranno chiesti che cosa sarebbe successo in caso di vittoria sugli irlandesi.
Una ubriacante eccitazione mediatica, sull’onda forse di qualche telecronaca alla melassa, continua a far passare il rugby per una parrocchia di gente un po’ ingenua, che si esalta per aver fatto due mete dopo averne subite otto ed essere stati spazzati via dall’Irlanda. Da una signora squadra, ma pur sempre spazzati via.
Non si capisce perché si debba per forza dipingere tutto in modo esaltante, anche quando obiettivamente le cose non sono andate proprio bene. E i primi a riconoscerlo sono, ovviamente, i diretti interessati. Anche perché, di questo passo, si rischia di provocare un effetto opposto: quello di far passare i rugbisti per gente che vuole essere a tutti i costi i primi della classe, o che vuole insegnare agli altri come ci si deve comportare, in campo e fuori. E così facendo si rischia di farli diventare persino antipatici.
Giusto esaltarsi per le grandi vittorie, che per fortuna ci sono state, ma perché dobbiamo forzare la mano anche sulle sconfitte e per giunta pesanti? Il rugby non ha bisogno di questo, ha bisogno solo di appoggio e di giudizi realistici. Altrimenti tutti gli altri sport possono rivendicare lo stesso trattamento: perché non dire «che bello perdere così» se la nazionale di basket prendesse 30 punti dalla Serbia o se la pallavolo perdesse 3-0 con la Russia?
Certo, «così è bello perdere» perché nessuno ne ha fatto un dramma, neppure gli irlandesi che si sono visti sfilare il Sei Nazioni all’ultimo secondo di due partite diverse. Ma succede così da cent’anni, non da ieri. E la nazionale italiana purtroppo di sconfitte ne ha conosciute molte...
Così come tutti hanno scoperto improvvisamente che le due squadre si applaudono reciprocamente a fine partita. E
prima di uscire si salutano. Ma è così da sempre. E per la verità in quasi tutti gli sport (volley, hockey, baseball ecc.). Tranne nel calcio, fanno osservare gli ultimi esploratori del pianeta ovale. Vero, ma nessuno di loro ha titolato «che bello perdere così» dopo il 3-1 subito dai campioni del mondo in Francia.
Da "Libero"
Non abbiamo vinto il Sei Nazioni. Sembrerà strano, ma forse è il caso di precisarlo. Agli oltre due milioni di telespettatori che hanno seguito Italia-Irlanda di rugby su La7, ma anche ai lettori che ieri hanno acquistato molti giornali in edicola. Leggendo certi titoli («Perdere così è bellissimo», «Italia, così è bello perdere» o addirittura «Abbiamo perso: mitici»), molti si saranno chiesti che cosa sarebbe successo in caso di vittoria sugli irlandesi.
Una ubriacante eccitazione mediatica, sull’onda forse di qualche telecronaca alla melassa, continua a far passare il rugby per una parrocchia di gente un po’ ingenua, che si esalta per aver fatto due mete dopo averne subite otto ed essere stati spazzati via dall’Irlanda. Da una signora squadra, ma pur sempre spazzati via.
Non si capisce perché si debba per forza dipingere tutto in modo esaltante, anche quando obiettivamente le cose non sono andate proprio bene. E i primi a riconoscerlo sono, ovviamente, i diretti interessati. Anche perché, di questo passo, si rischia di provocare un effetto opposto: quello di far passare i rugbisti per gente che vuole essere a tutti i costi i primi della classe, o che vuole insegnare agli altri come ci si deve comportare, in campo e fuori. E così facendo si rischia di farli diventare persino antipatici.
Giusto esaltarsi per le grandi vittorie, che per fortuna ci sono state, ma perché dobbiamo forzare la mano anche sulle sconfitte e per giunta pesanti? Il rugby non ha bisogno di questo, ha bisogno solo di appoggio e di giudizi realistici. Altrimenti tutti gli altri sport possono rivendicare lo stesso trattamento: perché non dire «che bello perdere così» se la nazionale di basket prendesse 30 punti dalla Serbia o se la pallavolo perdesse 3-0 con la Russia?
Certo, «così è bello perdere» perché nessuno ne ha fatto un dramma, neppure gli irlandesi che si sono visti sfilare il Sei Nazioni all’ultimo secondo di due partite diverse. Ma succede così da cent’anni, non da ieri. E la nazionale italiana purtroppo di sconfitte ne ha conosciute molte...
Così come tutti hanno scoperto improvvisamente che le due squadre si applaudono reciprocamente a fine partita. E
prima di uscire si salutano. Ma è così da sempre. E per la verità in quasi tutti gli sport (volley, hockey, baseball ecc.). Tranne nel calcio, fanno osservare gli ultimi esploratori del pianeta ovale. Vero, ma nessuno di loro ha titolato «che bello perdere così» dopo il 3-1 subito dai campioni del mondo in Francia.
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
- Willimoski
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Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
Non mi hai capito: io non godo a fare la cassandra, magari "l'avvocato del dialogo" che è un stituzione la cuii origine vi consiglio di approfondire.jaco ha scritto:Avevo guardato con una certa simpatia al primo intervento di Willi: noi "matusa" che seguiamo il rugby da quasi 30 anni ci troviamo qualcosa che cresce, che cammina, che progredisce...
Poi trovo questa frase
e la simpatia iniziale si trasforma in misto tra il riso e lo sconcerto: hai forse il complesso di Cassandra? (non so se esiste)... o il tuo è solo un pretesto per farti dire "bravo! hai indovinato tutto"... forse un piccolo segno di "divismo"?Willimoski ha scritto: [...]
Ho già avuto ragione quando dissi nel 2003 che con JK non avrenìmmo concluso granchè (e la maggioranza dei forumisti mi criticava) , quando dissi che con Berbizier avremmo fatto grandi cose , quando dissi che la serie A a 24 squadre era un disastro fatto solo per motivi politici, che era inutile a livello di esposizioen TV giocare la heineken e le coppe con le riserve, (dove trasmettono l'Heineken ?)
Dimenticavo , dove sono finiti coloro che dicevano che Dondi non capiva un c..... che era la rovina del rugby italiano e della nazionale ????
Willi, il mondo cammina, a noi la scelta se andarci dietro o prendere un'altra strada...
La verità è che nell'ambiente e in questo forum in particolare vi è un generale conformismo da sempre: costante il "dagli a dondi", per due anni ha imperato il "non toccate Kirwan. che è un grande" e il "pez è un brocco", per un periodo il "BBZ è veccho e superato"....
Conformismo fastidioso, quando diventa al dagli addosso a chi non la pensa come la maggioranza.....
Ma va bene così.
- Willimoski
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Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
ovviamente parlavo dell'avvocato del diavolo ! non del dialogo !!!!
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Bartlebooth
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Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
Cappero ha scritto:[quote="Willimoski.... Se vi va bene ridurvi come il calcio, fate senza di me....
ok, ci salutiamo adesso?[/quote]
Spero che sia una battuta. Possibile che si veda solo bianco o nero? Mi pare difficile dire che Willimoski non ha una parte di ragione. Io voglio continuare ad andare a vedere le partite, da serie C a super 10, e commentare tranquillamente, magari con calore ma senza incazzarmi, quello che succede anche con i tifosi dell'altra squadra che sono seduti giusto accanto a me, come spesso succede. Alla partita con la Francia avevo vicino un ragazzo italiano che è stato tutto il tempo a gridare "ma fate schifo, ma andate a casa..." e mi ha veramente fatto girare i maroni, come se non fossi già abbastanza girato per come andava il gioco. Da quello che ho capito era anche un giocatore. Non dico che è di gente così che è meglio fare a meno (piuttosto che delle "cassandre" come Willimoski), ma spero che crescendo si calmi un po' e soprattutto apra un po' gli occhi: gli ho parlato due tre volte e mi sono reso conto che neanche vedeva più quello che succedeva in campo perchè diceva delle minchiate abissali.
In conclusione non capisco perchè non si possa dire che va bene fare festa e tutto, ma il MODO in cui lo si fa ha un'importanza per il dopo, perchè il movimento cresca bene e dritto, oltre che forte, cosa che credo vada bene a tutti, no? Non vi pare giusto dire che anche (o proprio) in questi momenti è meglio tenere gli occhi aperti?
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Angelo71
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RE: Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
Concordo con quell'articolo, e parzialmente con Willimoski. Da un lato gli Azzurri si meritavano una celebrazione, per tutto quello che hanno fatto di buono, e per l'impegno che ci hanno messo anche quando di buono c'è stato poco, dall'altro non è ora di montarsi la testa per risultati che iniziano ad essere positivi. A me pare comunque che l'umiltà finora sia rimasta quella buona, da parte dei giocatori, e che i trionfalismi in senso stretto vengano più dall'esterno.
Questa Nazionale inizia ad essere ad un buon livello, non certo stratosferico come la nazionale di pallavolo di Velasco, che dal nulla ha vinto tutto in pochi anni, e non credo abbia avuto gli stessi riconoscimenti e celebrazioni dei nostri Azzurri. Diamoa Cesare quello che è di Cesare.
In tutti noi c'era voglia di fare festa, dopo anni di prese in giro nazionali ed internazionali, me compreso.
Ora la festa è passata, e bisogna tornare di nuovo con l'umiltà e la voglia di migliorarsi di prima. Come giustamente hanno detto tutti gli azzurri, siamo lontani dall'essere arrivati, siamo appena partiti.
Questa Nazionale inizia ad essere ad un buon livello, non certo stratosferico come la nazionale di pallavolo di Velasco, che dal nulla ha vinto tutto in pochi anni, e non credo abbia avuto gli stessi riconoscimenti e celebrazioni dei nostri Azzurri. Diamoa Cesare quello che è di Cesare.
In tutti noi c'era voglia di fare festa, dopo anni di prese in giro nazionali ed internazionali, me compreso.
Ora la festa è passata, e bisogna tornare di nuovo con l'umiltà e la voglia di migliorarsi di prima. Come giustamente hanno detto tutti gli azzurri, siamo lontani dall'essere arrivati, siamo appena partiti.
Angelo
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Bartlebooth
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Re: RE: Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
quotoAngelo71 ha scritto:Concordo con quell'articolo, e parzialmente con Willimoski. Da un lato gli Azzurri si meritavano una celebrazione, per tutto quello che hanno fatto di buono, e per l'impegno che ci hanno messo anche quando di buono c'è stato poco, dall'altro non è ora di montarsi la testa per risultati che iniziano ad essere positivi. A me pare comunque che l'umiltà finora sia rimasta quella buona, da parte dei giocatori, e che i trionfalismi in senso stretto vengano più dall'esterno.
Questa Nazionale inizia ad essere ad un buon livello, non certo stratosferico come la nazionale di pallavolo di Velasco, che dal nulla ha vinto tutto in pochi anni, e non credo abbia avuto gli stessi riconoscimenti e celebrazioni dei nostri Azzurri. Diamoa Cesare quello che è di Cesare.
In tutti noi c'era voglia di fare festa, dopo anni di prese in giro nazionali ed internazionali, me compreso.
Ora la festa è passata, e bisogna tornare di nuovo con l'umiltà e la voglia di migliorarsi di prima. Come giustamente hanno detto tutti gli azzurri, siamo lontani dall'essere arrivati, siamo appena partiti.
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MariaTeresa
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Re: RE: Re: Adesso si esagera….scene di divismo
Anche io ho inteso la cosa, più che come una celebrazione degli Azzurri da parte dei tifosi, come un ringraziamento ed "omaggio" degli Azzurri ai tifosi che li hanno seguiti e supportati ma che non sono potuti venire allo stadio perchè non hanno trovato i biglietti...svariotti ha scritto:io credo che più che un bagno di folla x i giocatori sia stato un omaggio a tutte le persone che si sono mosse fino a Roma, pur senza avere il biglietto per la partita, per sostenere la nazionale! se poi questa cosa porta visibilità e mi toglie 5 minuti Galles - Inghilterra me sbatto la ciolla!
Non toglie la delusione di non aver trovato i biglietti, ma almeno gli Azzurri hanno mostrato che ci tengono ai propri tifosi
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luqa
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Mah, non vorrei apparire offensivo nei confronti dell'estensore dell'articolo, né dell'iniziatore della discussione, ma se c'è da muovere delel critiche, sarebbe ilcasodimuoverle prima e non di concentrarle su un evento, inaspettato,ma che ci stava.
1. Si è costretti a giocare,perché si ha uno stadio piccolo e perché chivendeva ibiglietti ha fatto casino, con 20000 appassionati che rimangono fuori.
Erg o si mette un maxi schermo (e unoanche in un'altra città a oltre 500 km).
2. Per rimediare alla brutta figura, si decide di andare "COMUNQUE" a salutare i tifosi.
3. Si gioca la partita e siperde male.
Per i varimotivi che sono e saranno discussi nei filetti tecnici.
Resto dell'idea che se qualcuno si fosse accorto di quel passaggio in avanti alla fine delprimotempo e se invece diprendere una meta "in contropiede" Parisse (menomato da tempo) fosse risucito a passare ai comapgni al largo, ilrisultato nonsarebbe stato così netto.
4. Si va lostesso a Piazza del Popolo.
5. A voi fa "allergia" ilrap diStaibano.
Potrei scrivere lo stesso sul "o Sole mio" di Dallan.
Sul 7 Nation Army suonato sabato a Piazza del Popolo,
ma...
6. Mi è piaciuta l'amarexzza che c'era negli occhi diBergamasco Mirkomentre commentava la sconfitta (anche se miè aprso divederci anche una certa nota aloclica) quando ha detto, insmoking in Piazza "si, balliamo, la partita è andata piuttostomale,almeno tiriamoci su ilmorale qui".
7. Mi è piaciuto tantissimo Zanni alla DS quando davanti al sollecito del cobnduttore "Dì che le mamme portino i bambini a giocare a rugby" ha detto "Ma no, i bimbi è bene che facciano lo sport che preferiscono, se non è ilrugby va bene lo stesso", e quando Teocoli ha rimarcato "Il rugby è unopsort per fisici(esagerati), infatti Tombolini nonpotrebbe" , ha chiosato "Ma , potrebe giocare mediano di mischia o ala".
Ilrugbista che mi è piaciuto di più in TV.
8 Mentre scrivo in TV sulla RAI alla trasmissione culinaria della Clerici ci sono Scott Palmer ed una graziosa rugbista mediano di mischia (Elisa) che non conosco.
A ma pare una "occasione" simpatica e sicuramente a me più gradita dei "calendari patinati e pruriginosi" o degli articoli e delel copertine sulle riviste "da uomini", che però accetto come parte del "giochino mediatico".
9 Se proprio vogliamo criticare anche gliatteggiamenti che rischiano di rendere antipatici i rugbisti, allora facciamo notare anche le cose più sottili:
Non facciamo del rugby un sostituto di famiglia e scuola (eh Checchinato?)
Facciamo notare a Volpi e a quelli della DS che nelrugby è vietato sgambettare un giocatore (che sentire tutte le volte "Eh, da voi nelrugby questo... manco lo considerate fallo..).
Ammettiamo in pubblico che nel rugby minore ci sono squadre che giocano scorretto, sostenitori calcistici, bassezzine organizzative tesserative ecc.
10. Convincete Mauro che lo hanno capito tutti che il rugby è uno sport di contatto.
11. Dondi ha pregi e difetti.
Non tutto il bene è merito suo.
Non tutto ilmale è colpa sua.
Resto convinto delle critiche mosse tempo fa alla Federazione.
In primis la filosifa chili e centimetri, la scelta effettuata anni fa sul campionato U21, e la latitanza sul 7 e sui veterani.
Però è il Presidente di una squadra che mi sta dandosoddisfazioni. Chapeau.
1. Si è costretti a giocare,perché si ha uno stadio piccolo e perché chivendeva ibiglietti ha fatto casino, con 20000 appassionati che rimangono fuori.
Erg o si mette un maxi schermo (e unoanche in un'altra città a oltre 500 km).
2. Per rimediare alla brutta figura, si decide di andare "COMUNQUE" a salutare i tifosi.
3. Si gioca la partita e siperde male.
Per i varimotivi che sono e saranno discussi nei filetti tecnici.
Resto dell'idea che se qualcuno si fosse accorto di quel passaggio in avanti alla fine delprimotempo e se invece diprendere una meta "in contropiede" Parisse (menomato da tempo) fosse risucito a passare ai comapgni al largo, ilrisultato nonsarebbe stato così netto.
4. Si va lostesso a Piazza del Popolo.
5. A voi fa "allergia" ilrap diStaibano.
Potrei scrivere lo stesso sul "o Sole mio" di Dallan.
Sul 7 Nation Army suonato sabato a Piazza del Popolo,
ma...
6. Mi è piaciuta l'amarexzza che c'era negli occhi diBergamasco Mirkomentre commentava la sconfitta (anche se miè aprso divederci anche una certa nota aloclica) quando ha detto, insmoking in Piazza "si, balliamo, la partita è andata piuttostomale,almeno tiriamoci su ilmorale qui".
7. Mi è piaciuto tantissimo Zanni alla DS quando davanti al sollecito del cobnduttore "Dì che le mamme portino i bambini a giocare a rugby" ha detto "Ma no, i bimbi è bene che facciano lo sport che preferiscono, se non è ilrugby va bene lo stesso", e quando Teocoli ha rimarcato "Il rugby è unopsort per fisici(esagerati), infatti Tombolini nonpotrebbe" , ha chiosato "Ma , potrebe giocare mediano di mischia o ala".
Ilrugbista che mi è piaciuto di più in TV.
8 Mentre scrivo in TV sulla RAI alla trasmissione culinaria della Clerici ci sono Scott Palmer ed una graziosa rugbista mediano di mischia (Elisa) che non conosco.
A ma pare una "occasione" simpatica e sicuramente a me più gradita dei "calendari patinati e pruriginosi" o degli articoli e delel copertine sulle riviste "da uomini", che però accetto come parte del "giochino mediatico".
9 Se proprio vogliamo criticare anche gliatteggiamenti che rischiano di rendere antipatici i rugbisti, allora facciamo notare anche le cose più sottili:
Non facciamo del rugby un sostituto di famiglia e scuola (eh Checchinato?)
Facciamo notare a Volpi e a quelli della DS che nelrugby è vietato sgambettare un giocatore (che sentire tutte le volte "Eh, da voi nelrugby questo... manco lo considerate fallo..).
Ammettiamo in pubblico che nel rugby minore ci sono squadre che giocano scorretto, sostenitori calcistici, bassezzine organizzative tesserative ecc.
10. Convincete Mauro che lo hanno capito tutti che il rugby è uno sport di contatto.
11. Dondi ha pregi e difetti.
Non tutto il bene è merito suo.
Non tutto ilmale è colpa sua.
Resto convinto delle critiche mosse tempo fa alla Federazione.
In primis la filosifa chili e centimetri, la scelta effettuata anni fa sul campionato U21, e la latitanza sul 7 e sui veterani.
Però è il Presidente di una squadra che mi sta dandosoddisfazioni. Chapeau.
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xli
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A me è piaciuta molto l'intervista a Troncon sul campo a fine partita:
sembrava visibilmente deluso,visto il risultato e malgrado la grande prova personale fatta.
Poi ha detto che la miglior formazione è sempre quella che scende in campo e non si possono contare le assenze, forse banale ma mi è veramente piaciuto.
Poi qualcuno ha notato che è l'unico giocatore della nazionale a fare sempre il "grillotalpa" nei breakdown? Grande,di nuovo!
sembrava visibilmente deluso,visto il risultato e malgrado la grande prova personale fatta.
Poi ha detto che la miglior formazione è sempre quella che scende in campo e non si possono contare le assenze, forse banale ma mi è veramente piaciuto.
Poi qualcuno ha notato che è l'unico giocatore della nazionale a fare sempre il "grillotalpa" nei breakdown? Grande,di nuovo!
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beju
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Poi qualcuno ha notato che è l'unico giocatore della nazionale a fare sempre il "grillotalpa" nei breakdown? Grande,di nuovo![/quote]
sinceramente il troncon migliore che abbia mai visto!
sempre presente in ogni occasione e per di piu recupera palloni su palloni, mi sembra 5,di cui uno ingiustamente punito.
esemplare in campo e fuori,un vero leader!
sinceramente il troncon migliore che abbia mai visto!
sempre presente in ogni occasione e per di piu recupera palloni su palloni, mi sembra 5,di cui uno ingiustamente punito.
esemplare in campo e fuori,un vero leader!
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Argos_73
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- Iscritto il: 3 ott 2005, 0:00
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Non esprimo giudizi, mi pare che stiamo su un campo minato, però personalmente preferivo quando appena qualche anno fa alla fine di ogni partita del 6 nazioni, i giocatori venivano fuori e si mischiavano alla gente, ridevano un po' imbarazzati se chiedevi loro un autografo e magari ti offrivano una birra che bevevano con te (mi è successo personalmente dopo Italia-Francia nel 2003, grazie ancora per questo a Matteo Mazzantini).
Adesso i cancelli sono chiusi, i giocatori si affacciano se hanno voglia e firmano qualche autografo senza quasi nemmeno guardarti in faccia, se li inconontri fuori dal campo (visto che mi è capitato ancora spesso di incontrarli) sono sempre un po' meno rugbisti da terzo tempo e un po' più con il "sorriso da lavoro" come ha detto qualcuno prima di me. Certo non tutti ed in primis Alessandro Troncon gran giocatore e grande uomo prima che immenso rugbista. Sono ancora non troppo vecchio (33 anni) ma gioco a rugby da 27 anni e credo di avere almeno il diritto di dire che preferisco che i giocatori rimangano uomini di rugby (con pregi e difetti che tutti noi rugbisti abbiamo ed apprezziamo) e non diventino icone mediatiche. Scusate se sono intervenuto con questa mia considerazione personale.
Adesso i cancelli sono chiusi, i giocatori si affacciano se hanno voglia e firmano qualche autografo senza quasi nemmeno guardarti in faccia, se li inconontri fuori dal campo (visto che mi è capitato ancora spesso di incontrarli) sono sempre un po' meno rugbisti da terzo tempo e un po' più con il "sorriso da lavoro" come ha detto qualcuno prima di me. Certo non tutti ed in primis Alessandro Troncon gran giocatore e grande uomo prima che immenso rugbista. Sono ancora non troppo vecchio (33 anni) ma gioco a rugby da 27 anni e credo di avere almeno il diritto di dire che preferisco che i giocatori rimangano uomini di rugby (con pregi e difetti che tutti noi rugbisti abbiamo ed apprezziamo) e non diventino icone mediatiche. Scusate se sono intervenuto con questa mia considerazione personale.

Giocherò finchè avrò voglia di superare me stesso su un terreno di gioco, finchè la vittoria conterà molto per me...
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beju
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questo e' un altro discorso ma sono pienamente d'accordo!Argos_73 ha scritto:Non esprimo giudizi, mi pare che stiamo su un campo minato, però personalmente preferivo quando appena qualche anno fa alla fine di ogni partita del 6 nazioni, i giocatori venivano fuori e si mischiavano alla gente, ridevano un po' imbarazzati se chiedevi loro un autografo e magari ti offrivano una birra che bevevano con te (mi è successo personalmente dopo Italia-Francia nel 2003, grazie ancora per questo a Matteo Mazzantini).
Adesso i cancelli sono chiusi, i giocatori si affacciano se hanno voglia e firmano qualche autografo senza quasi nemmeno guardarti in faccia, se li inconontri fuori dal campo (visto che mi è capitato ancora spesso di incontrarli) sono sempre un po' meno rugbisti da terzo tempo e un po' più con il "sorriso da lavoro" come ha detto qualcuno prima di me. Certo non tutti ed in primis Alessandro Troncon gran giocatore e grande uomo prima che immenso rugbista. Sono ancora non troppo vecchio (33 anni) ma gioco a rugby da 27 anni e credo di avere almeno il diritto di dire che preferisco che i giocatori rimangano uomini di rugby (con pregi e difetti che tutti noi rugbisti abbiamo ed apprezziamo) e non diventino icone mediatiche. Scusate se sono intervenuto con questa mia considerazione personale.
matteo fa parte di un altra razza...
quella specie,purtroppo, ormai e' in via d'estinzione !!
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ellis
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Beh l'articolo di Libero è molto interessante.
Ed anche alcune cose dette da Wil.
Però secondo me entrambe le idee insistono troppo sulla denigrazione della parata a Piazza del Popolo.
Il grosso del gruppo nostro (del forum) come saprete a fine partita si è recato direttamente dallo stadio Flaminio (o da Piazza del Popolo per color che non avevano il biglietto) al Tre Fontane, giocando la partita del Forum e rimanendo lì a cenare prima di tornare a mezzanotte a Campo de' Fiori.
Senza remore per non aver visto la sfilata; questo per dire: ognuno dà l'importanza che vuole alla parata, ma non è su questo argomento che dobbiamo incentrare la discussione: meriti per le cose belle e critiche per le cose brutte viste in questo 6N devono essere fatte da tutti sì ma su basi tecniche.
E cioè è giusto essere contenti per le due vittorie e per la bella prova a Twickenham così come è giusto dire che, attualmente, è ancora troppo ampio il divario con Iralnda e Francia; siamo soddisfatti sì, ma attenzione a non cullarsi troppo sugli allori; la parata è servita per salutare i tifosi che non hanno avuto la fortuna di trovare un biglietto, per far sentire ai giocatori l'affetto costante del pubblico vecchio e l'affetto nuovo del pubblico "new entry": tutte cose positive, non biasimiamole troppo.
Semmai avete ragione quando dite che certi giornali o Tv hanno usato troppo buonismo nel commentare la disfatta di sabato scorso; una sconfitta grave, che deve far riflettere; e che deve far lavorare in certe direzioni.
Ed anche alcune cose dette da Wil.
Però secondo me entrambe le idee insistono troppo sulla denigrazione della parata a Piazza del Popolo.
Il grosso del gruppo nostro (del forum) come saprete a fine partita si è recato direttamente dallo stadio Flaminio (o da Piazza del Popolo per color che non avevano il biglietto) al Tre Fontane, giocando la partita del Forum e rimanendo lì a cenare prima di tornare a mezzanotte a Campo de' Fiori.
Senza remore per non aver visto la sfilata; questo per dire: ognuno dà l'importanza che vuole alla parata, ma non è su questo argomento che dobbiamo incentrare la discussione: meriti per le cose belle e critiche per le cose brutte viste in questo 6N devono essere fatte da tutti sì ma su basi tecniche.
E cioè è giusto essere contenti per le due vittorie e per la bella prova a Twickenham così come è giusto dire che, attualmente, è ancora troppo ampio il divario con Iralnda e Francia; siamo soddisfatti sì, ma attenzione a non cullarsi troppo sugli allori; la parata è servita per salutare i tifosi che non hanno avuto la fortuna di trovare un biglietto, per far sentire ai giocatori l'affetto costante del pubblico vecchio e l'affetto nuovo del pubblico "new entry": tutte cose positive, non biasimiamole troppo.
Semmai avete ragione quando dite che certi giornali o Tv hanno usato troppo buonismo nel commentare la disfatta di sabato scorso; una sconfitta grave, che deve far riflettere; e che deve far lavorare in certe direzioni.
- Willimoski
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