facocero ha scritto:ho appena cambiato lavoro, ma sono sempre qui a milano, abbiamo iniziato il campionato, la prima è stata una tragedia mentre la seconda contro il verbania siamo riusciti a ribaltare il risultato nel secondo tempo! come il campionato in francia?
Bah che dirti del rugby francese...
Intanto va precisato che tra nord e sud della Francia ci sono grosse differenze.
Nel 2003 ho fatto l'Erasmus a Le Mans ed ho giocato con la squadra universitaria del Suaps Le Mans e le differenze con le squadre del sud mi mi sono sembrate evidenti.
Diciamo che una squadra del sud di 9° divisione francese (Regional 4) vale quanto una del nord di 7° o 6° (tipo Regional 1 o 2).
Per quanto riguarda le differenze di gioco il rugby francese mi sembra molto più veloce, la manualità, nel senso di velocità di esecuzione, è molto più rapida, si usa di più il gioco al piede, e c'e' una maggiore conoscenza del gioco (giocatori polivalenti). Dal punto di vista fisico differenze non ne ho trovate molte.
Diciamo che più che la conservazione del pallone si punta a muovere il più velocelmente possibile il pallone nello spazio, insomma il pallone più si muove meglio è, anche a costo di fare qualche in avanti.
In Italia e, per quello che ho potuto vedere io in questi anni, siamo più propensi alla conquista del campo anche centimetro per centimetro rispettando il principio della conservazione del pallone.
Ma la mia conoscenza del rugby italiano si limita alla serie C del sud Italia quindi potrebbe non essere veramente cosi'.
In ogni caso credo che la vera differenza sia nelle strutture d'allenamento e nei mezzi a disposizione.
Una squadra come il Nizza ha la prima squadra in 3° divisione, la squadra riserve, la squadra losir, la squadra old, una squadra femminile e centinaia di ragazzini sparsi nella varie squadre juniores + la squadra universitaria.
Aggiungi che hanno uno stadio che la Benetton Treviso se lo sogna e 2 altri campi di allenamento + ovviamente clubhouse e cazzi vari.
Ovvio che fare rugby cosi' è molto più semplice se si fa il rapporto ad esempio con il Cas Catanzaro Rugby che ogni anno deve lottare per avere un mezzo campo in terra battuta per fare gli allenamenti con 2 doccie fredde e 2000 problemi vari.
In Francia i Comuni, le Provincie, lo Stato, le Università ecc. considerano lo sport alla pari di ogni altra attività culturale e investono ogni anno moltissimi soldi nel suo sviluppo.
Per dirne una un paio d'anni fa l'Enel francese in collaborazione con la Federazione Francese di Rugby ha individuato 100 città dove il rugby non era presente e si è impegnata a coprire per tre anni "tutte" le spese di gestione delle squadre neonate in queste 100 città e allo stesso tempo i Comuni si sono impegnati a costuire le strutture sportive necessarie.
Avessimo gli stessi mezzi avremmo vinto almeno un paio di mondiali e svariati 6 Nazioni.