Pagina 6 di 19
Inviato: 11 ott 2007, 9:47
da Cane_di_Pavlov
Se è un doping da allenamento a maggior ragione i controlli andrebbero fatti lontano, per citare tue parole, da "gare, competizioni, manifestazioni ufficiali".
Inviato: 11 ott 2007, 9:47
da Bigio
Emy77 ha scritto:jo.locic ha scritto:io chiuderei il topic, per risolvere ogni problema, anche i rugbysti di alto livello leggono questo forum, e certe cose non fanno piacere, ne danno tranquillità....
è sempre un dispiacere chiudere un topic, ma se gli utenti iniziano a chiederlo ci devo pensare: che dite, la facciamo continuare come una discussione costruttiva sul problema doping oppure è solo gossip e beccate tra utenti e quindi lo chiudo?
Emy..mi sembra che abbia portato dei buoni contributi!
Ho solo fatto una ricostruzione "giornalistica"
Ho riportato il link del CONI dove si evince che solo 1 dopato è stato trovato lo scorso anno nel rugby
Ho detto che in altri sport poi chi è stato beccato una volta è riuscito a rifarsi una splendida carriera (Peruzzi)
Dimmi...perché chiudere un topic?
Bgo
p.s. Ref...siamo arrivati proprio in basso
Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 9:54
da oakhamXV
Vedi articolo su Repubblica di oggi.
Pare che nel ritiro estivo della nazionale un giocatore sia stato trovato positivo alla cocaini e rimando a casa in sordina.
E mo' la storia salta fuori.
Stiamo a vedere.
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 9:54
da giroboa
Comunque se volete sapere quanti dopati ci sono nelle singole discipline basta andare a questo inidirizzo.....il Rugby ne ha uno solo....nel 2006
http://www.coni.it/fileadmin/_temp_/con ... ci2005.pdf
Bigio
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 9:59
da Bigio
dal sito rugby.it
<i>DOPING/ RUGBY, FERRARO (PRC): ASSENZA TRASPARENZA IN FEDERAZIONE
10/10/2007 21:40
Roma, 10 ott. (Apcom) - "La notizia riportata oggi su Repubblica sulla vicenda della positività alla cocaina di un azzurro, mai portata all'attenzione del Coni e della Procura Antidoping dalla federugby, è sconcertante e di una gravità enorme". Lo ha affermato Antonio Ferraro, responsabile nazionale per lo sport di Rifondazione comunista.
Se i dettagli della vicenda venissero confermati, "si dimostrerebbe che l'intero sistema antidoping non funziona e che l'organizzazione sportiva è immobile nella lotta al peggiore male dello sport". "Il Coni, allora, dovrebbe farci sapere se, prima di una competizione importante quale è il mondiale di rugby, sono stati effettuati controlli preliminari ufficiali da parte delle autorità competenti e con quali esiti; e se non sono stati fatti il perché. Inoltre, lo stesso Coni dovrebbe spiegarci come possono coesistere la promozione di una cultura sportiva sana tra i giovani, giustamente tanto acclamata, e la presenza di atteggiamenti poco trasparenti e contro i principi della lotta al doping all'interno di una federazione importante come quella del Rugby", si legge nella nota.
"A questo punto, nulla impedirebbe alla magistratura, sia penale che sportiva, di acquisire il risultato dell'esame in questione, anche se ufficioso, e aprire un fascicolo per reato di doping. Ci aspettiamo risposte concrete e auspichiamo che tutte le forze politiche, sportive e sociali, si muovano sinergicamente per rafforzare la lotta al doping", conclude la nota.
</i>
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 10:02
da Mirta
Oakham, hanno appena chiuso una discussione su questo fatto... Vai appena + giù e la trovi.
Comunque, solo per statistica, il caso che + si assomiglia quello in questione è quello di Mutu, trovato positivo alla coca in un controllo antidoping fatto dalla sua società (all'epoca il Chelsea) e squalificato x 7 mesi.
E poi ho letto cavolate paurose tipo "doping da allenamento" o "doping da prestazione"...Mamma mia...
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 10:08
da pulici
Il topic e' stato chiuso perche' qualche utente ha fatto il nome del possibile interessato.
Peccato perche' il tema e' importante ed inquietante nello stesso tempo.
Speriamo che dia la sveglia per controlli piu' severi in materia di doping (vedi fattore Gh).
Peccato che qualcuno cerchi ancora di dare la colpa ai media per queste notizie.
Il rugby se non vuole perdere la sua immagine pulita e onesta deve sapersi confrontare anche con questi temi.
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 10:09
da Bigio
...mi sembra un po poco per chiudere un topic..ma che ci vuoi fare certe vicinanze..fanno male
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 10:12
da Emy77
è vero, il tema è importante e quindi merita una discussione, più che mai oggi che è venuta fuori questa notizia.
però magari cambiando il titolo in qualcosa di + generico sul doping, altrimenti si va a finire come nell'altra.
qui non modero io quindi non posso: cicca, tu che dici?
RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla cocaina
Inviato: 11 ott 2007, 10:13
da milesgersen
è la prima volta che vedo un forum di internet che si censura da solo su notizie che stanno sulla stampa nazionale....scusate io sono nuovo di questo forum (non certo dello sport a livello nazionale) e quindi forse ci sono delle dinamiche di cui non sono a conoscenza e ne chiedo venia....ma non mi sembra che facendo cosi si faccia un gran favore al movimento....il ciclismo è nell'occhio del ciclone proprio per aver fatto per troppi anni il pesce nel barile....
dal Giornale edizione del 11.ottobre 2007 (cè anche la foto di staibano...)
La notizia ha fatto sollevare le scrivanie della federazione. Un azzurro positivo per cannabis proprio nell’immediata vigilia della partenza della nazionale per la Coppa del Mondo. Ricostruiamo i fatti: gli azzurri, nel ritiro in Val d’Aosta, si sottopongono a una serie di analisi di prassi, tese ad accertare da un lato lo stato di salute dell’atleta e dall’altro la rispondenza dello stesso ai protocolli antidoping. Sono analisi di routine, come hanno spiegato dallo staff azzurro, ma necessarie per evitare sorprese con la tenaglia dell’antidoping francese. Dopo qualche giorno la decisione di rimandare a casa un giocatore, il pilone del Parma Fabio Staibano, ufficialmente perché non in forma per affrontare un impegno come il mondiale. Adesso però è facile associare quell’esclusione alla scoperta che un azzurro è stato escluso dalla nazionale perché risultato positivo al doping, anche se poi la federazione non ha segnalato l’irregolarità alla Procura antidoping.
Una brutta tegola, insomma, sulla testa della Fir. In quelle analisi «private» erano presenti i metaboliti di cannabis. Doping sociale. Non così grave quindi, ma sempre doping. Di quei risultati, la Fir ed in particolare il manager della nazionale e lo staff di Berbizier ne erano a conoscenza. All’interno della Fir c’è chi dice che anche il presidente della Fir sapeva. E ieri Giancarlo Dondi è andato dai vertici del Coni per trovare una linea comune. «Di questa cosa non ne ero a conoscenza - ha ribadito il lider maximo del rugby italiano -. Sapevo solo che il giocatore era stato mandato a casa perché aveva dei risultati ematici sballati e dei problemi di ordine muscolare».
Versione che trova conferma nelle parole di Andrea Cavinato, l’allenatore dell’Overmach Parma: «Quando mi hanno rimandato Staibano, mi hanno detto che le analisi avevano evidenziato valori sballati che andavano a influire sulle sue prestazioni muscolari. Valori che ne avrebbero compromesso l’utilizzo durante il mondiale. Si sono raccomandati di tenerlo a riposo per 10 giorni e poi di continuare a farlo allenare».
Delle due l’una. O il presidente Dondi sapeva, oppure lo staff della nazionale ha mentito al presidente nel cercare di tenere nascosta una realtà esplosa a scoppio ritardato. In federazione si insiste a dire che la questione era nota solo allo staff e al manager e a sorprendersi del perché la storia sia venuta alla ribalta. Dondi nella mattinata di ieri ha ricevuto una relazione dal medico della nazionale, il dottor Melegati, in cui si ripercorre tutta la storia delle analisi. Relazione girata via fax alla Procura antidoping del Coni che ha acquisito la notizia dell’illecito agli atti. Analisi private, dunque. I cui risultati non permetterebbero di deferire il giocatore. Procura che potrebbe però attivarsi nei prossimi giorni. Resta tuttavia la sensazione del «far finta di niente» del management azzurro di fronte al problema, condita con la bugia del problema muscolare che sarebbe stata la causa della mancata convocazione per il mondiale. Doping sociale oppure no, resta evidente l’approssimazione con la quale è stato trattato il caso. Se ci sono «valori ematici sballati» nel sangue di un giocatore, di solito non ci si limita a rispedirlo a casa. Si indaga, si approfondisce. E c’è poi un altro aspetto del problema, quello politico. Dopo il flop azzurro al mondiale culminato con l’occasione perduta a Saint Etienne contro la Scozia, è già scattata la resa dei conti fra le varie anime all’interno della Fir. E l’atleta non può essere il capro espiatorio di una guerra di corte, anzi di cortile.
Inviato: 11 ott 2007, 10:13
da feed
Da il giornale.
da Roma
La notizia ha fatto sollevare le scrivanie della federazione. Un azzurro positivo per cannabis proprio nell’immediata vigilia della partenza della nazionale per la Coppa del Mondo. Ricostruiamo i fatti: gli azzurri, nel ritiro in Val d’Aosta, si sottopongono a una serie di analisi di prassi, tese ad accertare da un lato lo stato di salute dell’atleta e dall’altro la rispondenza dello stesso ai protocolli antidoping. Sono analisi di routine, come hanno spiegato dallo staff azzurro, ma necessarie per evitare sorprese con la tenaglia dell’antidoping francese. Dopo qualche giorno la decisione di rimandare a casa un giocatore, il pilone del Parma Fabio Staibano, ufficialmente perché non in forma per affrontare un impegno come il mondiale. Adesso però è facile associare quell’esclusione alla scoperta che un azzurro è stato escluso dalla nazionale perché risultato positivo al doping, anche se poi la federazione non ha segnalato l’irregolarità alla Procura antidoping.
Una brutta tegola, insomma, sulla testa della Fir. In quelle analisi «private» erano presenti i metaboliti di cannabis. Doping sociale. Non così grave quindi, ma sempre doping. Di quei risultati, la Fir ed in particolare il manager della nazionale e lo staff di Berbizier ne erano a conoscenza. All’interno della Fir c’è chi dice che anche il presidente della Fir sapeva. E ieri Giancarlo Dondi è andato dai vertici del Coni per trovare una linea comune. «Di questa cosa non ne ero a conoscenza - ha ribadito il lider maximo del rugby italiano -. Sapevo solo che il giocatore era stato mandato a casa perché aveva dei risultati ematici sballati e dei problemi di ordine muscolare».
Versione che trova conferma nelle parole di Andrea Cavinato, l’allenatore dell’Overmach Parma: «Quando mi hanno rimandato Staibano, mi hanno detto che le analisi avevano evidenziato valori sballati che andavano a influire sulle sue prestazioni muscolari. Valori che ne avrebbero compromesso l’utilizzo durante il mondiale. Si sono raccomandati di tenerlo a riposo per 10 giorni e poi di continuare a farlo allenare».
Quello che mi suona strano e, "ma necessarie per evitare sorprese con la tenaglia dell’antidoping francese"
Cosa vuol dire? Che se i Francesi non avessero grosse "tenaglie" i controlli sui giocatori sarebbero stati più blandi????????????????
Inviato: 11 ott 2007, 10:15
da giongeffri
Io continuo a dire che il fatto che il protocollo antidoping del rugby non prevedesse i controlli sugli ormoni GH è assolutamente ALLUCINANTE.
Re: RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla coc
Inviato: 11 ott 2007, 10:18
da Mirta
pulici ha scritto:Peccato perche' il tema e' importante ed inquietante nello stesso tempo.
Speriamo che dia la sveglia per controlli piu' severi in materia di doping (vedi fattore Gh).
Peccato che qualcuno cerchi ancora di dare la colpa ai media per queste notizie.
Il rugby se non vuole perdere la sua immagine pulita e onesta deve sapersi confrontare anche con questi temi.
Sono d'accordo con te. E spero che vengano introdotti anche i test sul cosidetto doping genetico (che se non sbaglio son stati messi a punto proprio da un team di italiani)
RE: Re: RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla
Inviato: 11 ott 2007, 10:19
da pullo
18/8/2007 - 13:38
foto: Massimiliano Verdino
NEI PROSSIMI GIORNI IL NOME DEL TRENTESIMO AZZURRO
Aosta – Lo staff medico della Nazionale Italiana Rugby ha sottoposto questa mattina ad Aosta gli atleti Alessandro Zanni (flanker, Cammi Calvisano) e Fabio Staibano (pilone, Overmach Cariparma) ad una serie di accertamenti clinici volti a valutare le condizioni dei due giocatori.
Il responsabile medico azzurro Gianluca Melegati – assistito dai medici di squadra Marco Patacchini ed Alessandro Patricola – visti gli esiti degli esami svolti, ha escluso complicazioni per Alessandro Zanni, riscontrando solo una lieve contrattura muscolare giudicata guaribile con tre giorni di riposo.
Lo staff tecnico della Nazionale, sentito il parere dei sanitari azzurri e valutati gli esiti degli esami svolti da Fabio Staibano, ha ritenuto le condizioni fisiche di quest’ultimo – originariamente non inserito nella lista dei 30 per i Mondiali, e richiamato dopo il forfait del seconda linea Carlo Del Fava - non idonee a proseguire la preparazione ai Mondiali di Francia 2007, predisponendo il rientro del giocatore al Club d’appartenenza.
Nei prossimi giorni, in seguito al Cariparma Test Match contro il Giappone, il CT Pierre Berbizier e tutto lo staff tecnico della Nazionale renderanno noto il nome del sostituto.
Perchè hanno chiuso il topic? Adesso chiuderanno anche questo?!
RE: Re: RE: Giocatore della nazionale di rugby positivo alla
Inviato: 11 ott 2007, 10:21
da sunriseboy
Scusate, forse arrivo dopo qualche opera "chirurgica" sul topic, ma in tutto questo la cocaina che c'entra???
