Inghiottiamo subito l'amaro calice e senza remore alcune diciamo pure che la Scozia ha fatto mangiare dei grossi cardi amari all'Italia.
Nel giorno che voleva essere la buona occasione per fare bella figura l'Italia a XIII riesce ad incassare il più alto passivo della sua (seppur breve) storia: 104 - 00.
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Diamo a Sir Willam Wallace ciò che è suo, gli scozzesi, infatti, danno una performance da 18 mete in 80 minuti, convertendone la maggior parte mentre l'Italia fatica molto ad uscire dalla propria metà campo, gli highlander riescono a sfondare con più facilità sulle fascie laterali e meno su quelle centrali.
Apre le danze Patterson (Lee) all'ottavo minuto, seguiranno a ruota e a più riprese Steele, Henderson, Fletcher, Moore, Cox, Nixon, Benn, Nanyn - autore di una splendida meta e Fisher.


Nonostante gli italiani si siano avventati su ogni giocatore con determinazione dall'inizio alla fine, la superiorità tecnica dei britannici e la loro rodata esperienza sia di professionisti del League - quasi tutti provenienti dallEngage Super League - sia come team nazionale - da oltre quattro anni la loro squadra viene seguita e preparata per incontri di alto livello - hanno fatto la differenza.

Gli italiani hanno mostrato determinazione nel correre appresso ad ogni scozzese mostrando il fianco ma senza mai mostrarsi perduti. Hanno fatto vedere dei buoni placcaggi apprezzati dal folto pubblico e in un più di un'occasione sono riusciti a sfondare la prima linea di placcaggio facendo sperare gli astanti in una meta che purtroppo (e in un paio di occasioni per sfortuna) non è arrivata. Degni di lode su tutti sono stati Shane Pavan (dichiarato man of the match per parte italiana), Marco Ferrazzano, sempre presente, Matthew Sands e John Grasso (italo-australiano in forza all'Amatori Catania), che ha fatto trepidare il pubblico nel secondo tempo con un intercetto su passaggio scozzese che lo ha portato a correre per circa 40 metri prima di venir fermato da ben 4 avversari.

La ferita tra gli italiani è quindi bella profonda e piena di sale ma non mi sento di giudicare pesantemente nessuno dei giocatori - benchè qualcuno possa obbiettare che sono coinvolto - perchè ho visto la loro chiara volontà di fare il meglio possibile, sino al fischio finale, davanti ad un pubblico incuriosito e partecipe che sembra aver capito questo intento.

Le seguenti non vogliono essere scusanti ma semplici puntualizzazioni in modo che tutti voi possiate avere un quadro migliore delle condizioni di performance dei nostri: la Scozia presentava 9 anglo-scozzesi professionisti nella maggior serie del Rugby a XIII d'Inghilterra, appunto, l'Engage Super League e assieme al Galles sono in lizza per la vittoria finale; agli italiani mancavano alcuni uomini importanti trattenuti dalle rispettive squadre union per il campionato in corso, il raduno dei giocatori italiani è stato fin troppo ravvicinato (per gli stessi impegni con le rispettive squadre) al match, alcuni giocatori come Sands hanno raggiunto i compagni solo un giorno prima per l'allenamento di rifinimento.

In settimana i nostri si trasferiranno in Libano per affrontare la prossima avversaria, sfida che si presenta molto dura poichè quasi tutti i giocatori del Libano provengono dal campionato Australe NRL. I nostri avranno però una altra intera settimana per allenarsi assieme e rodare le impostazioni di gioco.
ITALIA: 1 Eduardo Lerna, 2 Manuele Cipriani, 3 Jason Dubas-Fisher, 4 Shane Pavan, 5 Pierluigi Gentile, 6 Filippo Veronese ,7 John Grasso, 8 Paul Stanica, 9 Nicolino Facco, 10 Greg Brincat, 11 Matthew Sands, 12 Marco Terrazzano, 13 Ludovico Torreggiani. A disposizione: 14 Rob Di Leva, 15 Andrea Zacchia, 16 Angelo Ricci, 17 Filippo Macerati.
SCOZIA: 1 Jamie Benn, 2 Jon Steele, 3 Kevin Henderson, 4 Mick Nanyn, 5 James Nixon, 6 Brendan Lindsay, 7 Gareth Moore, 8 Mitchell Stringer, 9 Ben Fisher, 10 Neil Lowe, 11 Alex Szostak, 12 Richard Fletcher, 13 Lee Paterson. A disposizione: 14 Paddy Coupar, 15 John Cox, 16 Andrew Henderson, 17 Rob Lunt
Mete: Paterson (8), Steele (11, 54), K Henderson (14, 27), Fletcher (20, 59), Moore (24), Cox (32), Nixon (34, 41, 47, 79), Benn (36, 70), Nanyn (65, 76), Fisher (67)
Calci di trasformazione: Nanyn 16/18.
Arbitro: Steve Ganson (Inghilterra)
Primo tempo: 0-54
Spettatori: 2139
Rugbyleague.com Man of the Match: Jamie Benn (Scozia)
Saluti PR

