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Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 12:41
da Buttalapasta
Alucard ha scritto:ma perchè funziona nelle union e da noi non dovrebbe funzionare? pensiamo all'Irlanda
Ma le provincie irlandesi hanno rappresentative comuni che risalgono al 1879, mentre in Italia siamo abituati, in qualsiasi sport (recente esperimento baseball a parte), ad avere società sportive che gestiscono l'attività a ogni livello e in modo autonomo, in competizione anche forte con le altre società.
Ma poi anche, chi le gestirebbe queste ipotetiche formazioni federali? Gli stessi che con grande sagacia hanno gestito l'ingresso in Magners?

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 12:47
da JosephK.
Alucard ha scritto:e cmq ripeto, siamo propio sicuri di avere le possibilità di fare un campionato professionistico del genere?
Questa è LA domanda e fai benissimo a portarla all'attenzione Al. Probabilmente trattasi del tipico circolo vizioso che può essere virtuoso. Cioè se il campionato è strutturato bene e gestito professionalmente le risorse economiche arrivano.
Intendo dire che forse con un campionato serio e non spezzato (quindi più appetibile a sponsor), magari all'inizio partito con imput forti dalla federazione (penso a sostegno monetario a chi fa giocare giovani proveninti dal proprio vivaio, alla produzione di match tv fatta dalla Fir da dare gratuitamente a La7 che diventerebbe la partner per essere la tv del rugby italiano così da dare visibilità immediata nazionale costante, idea già esposta da Giorgio se non sbaglio), con l'utilizzo ponderato delle attuali risorse già esistenti ma dirottate agli italiani e non agli stranieri di diciottesima fascia (giusto per citare alcune cose tra le tante già citate sopra) forse avere 12 squadre prof in Italia non sarebbe così un'utopia.
Se questo campionato mostrasse solidità, continuità nel tempo, e magari sperabilmente competitività, con un pubblico più affezzionato a partite classiche come i derby storici ecc. ma anche a nuovi incontri con team dove giocano i migliori prospetti italici e non il sudafricano di 32 fascia scaricato di turno, cioè con squadre con giocatori riconoscibili, che lottano per la nazionale e il posto da titolare, forse tutto questo non sarebbe impossibile.

Insomma forse andrebbero invertiti i punti della discussione, forse è il "come" è organizzato/gestito il campionato (e tutto quello che vi fa da contorno, cioè comunicazione/promozione del "prodotto campionato") che "fa" il professionismo e non ci dovremmo chiedere dunque se già ora "ci sono le possibilità per 12 squadre professioniste" perché forse non ci sono queste possibilità "proprio perché" c'è questo campionato, così organizzato per tempi di gioco, giocatori in campo, stranieri mediocri ecc.

Tra l'altro, ripeto, quale sarebbe l'interesse di uno sponsor a mettere soldi per vedere il suo marchio girare in 5 città, con la copertura televisiva che ben conosciamo, con 1000 spettatori, in un campionato dove si gioca ancora meno o si rigiocano 10 volte le stesse partite?

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 13:39
da Alucard
se nn vi piace l'esempio dell'Irlanda allora predete il Galles, la Nuova Zelanda o l'Austalia(ricordate che qui nn c'è un livello intermedio tra il campionato delle province ed il S14)...il senso nn cambia...

le idee ci sono, e prima l'ho detto, un campionato come un TOP14 o la GP sarebbe meglio, ma stiamo parlando delle due realtà con il più grande bacino di giocatori, sponsor, tifosi, ecc ecc, noi invece che siamo una nicchia in Italia, perchè siamo sicuri di poter copiare questo modello? il S10 ne è la prova del fallimento, mentre le altre nazioni con caratteri simili ai nostri sono riuscite in progetti vincenti come le franchige.

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 14:16
da Laporte
Buttalapasta ha scritto:
Alucard ha scritto:ma perchè funziona nelle union e da noi non dovrebbe funzionare? pensiamo all'Irlanda
Ma le provincie irlandesi hanno rappresentative comuni che risalgono al 1879, mentre in Italia siamo abituati, in qualsiasi sport (recente esperimento baseball a parte), ad avere società sportive che gestiscono l'attività a ogni livello e in modo autonomo, in competizione anche forte con le altre società.
Ma poi anche, chi le gestirebbe queste ipotetiche formazioni federali? Gli stessi che con grande sagacia hanno gestito l'ingresso in Magners?
ma quanto ce l'hanno menata con l'identità veneta, i dogi di qua, i dogi di là e Parma di qua e parma di là....

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 15:01
da Buttalapasta
Laporte ha scritto:ma quanto ce l'hanno menata con l'identità veneta
A me viene sempre in mente quello che diceva mio papà buonanima, rugbysta del CUS Pavia, e cioè che in Italia l'importante è essere "campione del mondo del tuo cortile"...

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 16:06
da nino22
Siamo sicuri di poter fare un campionato del genere?
Ripeto che se non si forzano un po di meccanismi da questa situazione non ce ne usciremo mai

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 17:12
da Laporte
nino22 ha scritto:Siamo sicuri di poter fare un campionato del genere?
Ripeto che se non si forzano un po di meccanismi da questa situazione non ce ne usciremo mai
ovvio che bisogna forzare qualche meccanismo.

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 18:10
da nino22
Laporte ha scritto:
nino22 ha scritto:Siamo sicuri di poter fare un campionato del genere?
Ripeto che se non si forzano un po di meccanismi da questa situazione non ce ne usciremo mai
ovvio che bisogna forzare qualche meccanismo.
Infatti la mia era proprio una risposta a tale domanda.
Secondo me è vero che un super12 può sembrare un forzatura ma bisogna appunto forzare e forzare ancora di + imponendo x under20 in campo e italiani di nazionalità e formazione in campo, solo cosi si può crescere. E poi far si che le rispettive under20 giochino un super12 parallelo imho è fondamentale.

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 18:36
da Laporte
nino22 ha scritto:
Laporte ha scritto:
nino22 ha scritto:Siamo sicuri di poter fare un campionato del genere?
Ripeto che se non si forzano un po di meccanismi da questa situazione non ce ne usciremo mai
ovvio che bisogna forzare qualche meccanismo.
Infatti la mia era proprio una risposta a tale domanda.
Secondo me è vero che un super12 può sembrare un forzatura ma bisogna appunto forzare e forzare ancora di + imponendo x under20 in campo e italiani di nazionalità e formazione in campo, solo cosi si può crescere. E poi far si che le rispettive under20 giochino un super12 parallelo imho è fondamentale.
forzare sui giovani italiani è fondamnetale.

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 1 feb 2010, 21:14
da frankye88
Questo ipotetico campionato delle franchigie potrebbe avere un senso solo se:

1-I candidati rispettino determinate richieste economiche.Una necessità impellente per il rugby italiano è quella di creare un campionato professionistico che possa dare garanzie economiche a tutti i giovani rugbysti,convincendoli a "fare i rugbysti",professionalmente.

2-Il campionato NON giochi durante 6 Nazioni e Test Match.Chi ci giocherebbe nelle franchigie?Basterebbe iniziare in tempo e far finire il campionato dopo il 6 Nazioni,in modo da rifornire le squadre della Serie A,la quale dovrebbe ovviamente essere strutturata in modo da giocare anche durante Test Match e 6 Nazioni,di tutti quei giocatori non selezionati in nazionale.

3-La Federazione fornisca bonus alle squadre di Serie A per i giocatori che forniscono alle franchigie,che pagherebbero il resto del contratto,e bonus alle franchigie per i giocatori dei listoni ed in generale per gli italiani all'estero.

4-Il campionato sia senza retrocessioni,magari per un tempo ben determinato.Questo permetterebbe fra qualche anno di aprire la competizione a 2 o più team della Serie A che abbiano raggiunto la giustà maturità economico-organizzativa.Voglio dire,perchè vietare alla Benetton Treviso o al Rovigo o a Padova o a L'Aquila o a qualsiasi altra squadra di partecipare,nell'immediato,o nel futuro,quando rispettano tutti i parametri di ingresso?

5-Le squadre abbiano un numero limitato di stranieri,di under 20,di giocatori di formazione italiana da scrivere a referto.

6-La federazione si applichi per trovare un sostanzioso sponsor ed una televisione che trasmetta le partite.In chiaro o pay tv non importa,quello che importa è che la tv in questione sganci soldi alla federazione.

7-Lasciare la Challenge alle squadre di Serie A,cosa già vociferata,e a mio parere ottima.Questa scelta darebbe la possibilità alle squadre di club di crescere competendo con squadre di assoluto livello,vista anche la nuova formula delle coppe europee.

Per adesso non mi viene in mente altro.Se ho detto castronerie,vi prego di correggermi.
Saluti.

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 2 feb 2010, 0:20
da alvarobolz
frankye88 ha scritto:Questo ipotetico campionato delle franchigie potrebbe avere un senso solo se:

1-I candidati rispettino determinate richieste economiche.Una necessità impellente per il rugby italiano è quella di creare un campionato professionistico che possa dare garanzie economiche a tutti i giovani rugbysti,convincendoli a "fare i rugbysti",professionalmente.

7-Lasciare la Challenge alle squadre di Serie A,cosa già vociferata,e a mio parere ottima.Questa scelta darebbe la possibilità alle squadre di club di crescere competendo con squadre di assoluto livello,vista anche la nuova formula delle coppe europee.

Per adesso non mi viene in mente altro.Se ho detto castronerie,vi prego di correggermi.
Saluti.

1 - Questo creo sia un punto molto importante; mi dicono amici petrarchini che la "università" ruba talenti al rugby. Quanto sarebbe il budget di una società per poter pagare "bene" a 30-40 proffesionisti ???

7- Non credo che in Europa acetterebbero.

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 2 feb 2010, 7:48
da Laporte
frankye88 ha scritto:Questo ipotetico campionato delle franchigie potrebbe avere un senso solo se:

1-I candidati rispettino determinate richieste economiche.Una necessità impellente per il rugby italiano è quella di creare un campionato professionistico che possa dare garanzie economiche a tutti i giovani rugbysti,convincendoli a "fare i rugbysti",professionalmente.

2-Il campionato NON giochi durante 6 Nazioni e Test Match.Chi ci giocherebbe nelle franchigie?Basterebbe iniziare in tempo e far finire il campionato dopo il 6 Nazioni,in modo da rifornire le squadre della Serie A,la quale dovrebbe ovviamente essere strutturata in modo da giocare anche durante Test Match e 6 Nazioni,di tutti quei giocatori non selezionati in nazionale.

3-La Federazione fornisca bonus alle squadre di Serie A per i giocatori che forniscono alle franchigie,che pagherebbero il resto del contratto,e bonus alle franchigie per i giocatori dei listoni ed in generale per gli italiani all'estero.

4-Il campionato sia senza retrocessioni,magari per un tempo ben determinato.Questo permetterebbe fra qualche anno di aprire la competizione a 2 o più team della Serie A che abbiano raggiunto la giustà maturità economico-organizzativa.Voglio dire,perchè vietare alla Benetton Treviso o al Rovigo o a Padova o a L'Aquila o a qualsiasi altra squadra di partecipare,nell'immediato,o nel futuro,quando rispettano tutti i parametri di ingresso?

5-Le squadre abbiano un numero limitato di stranieri,di under 20,di giocatori di formazione italiana da scrivere a referto.

6-La federazione si applichi per trovare un sostanzioso sponsor ed una televisione che trasmetta le partite.In chiaro o pay tv non importa,quello che importa è che la tv in questione sganci soldi alla federazione.

7-Lasciare la Challenge alle squadre di Serie A,cosa già vociferata,e a mio parere ottima.Questa scelta darebbe la possibilità alle squadre di club di crescere competendo con squadre di assoluto livello,vista anche la nuova formula delle coppe europee.

Per adesso non mi viene in mente altro.Se ho detto castronerie,vi prego di correggermi.
Saluti.
1. Mi sa che sarebbe opportuno. Io credo che il rugby italiano debba decidere: o passare ad un vero progfessionismo o a un vero dilettantismo. Dobbiamo decidere se essere Francia oppure Aergentina. Credo però che sarà più faciel finire con la seconda. Potrebbe anche non essere del tutto male, se si svilupapsse un sistema di vviai del genere.Ma consocendo l'Argentina e la vita sociale ed economica di quel paese, dubito. La io giocatori provano col rugby per trovarsi un mestiere, in Italia no.. hanno i paparini.

2. Occorrebbe cambaire il calnderaio internazionale. L'HC dovrebbe svolgersi in un periodo rpeciso dell'anno come il S-14 . Ma vedi al punto 2

3.D'accordo meno che per i gicoatori all'estero. Quelli sono la nostar fortuna per la nazionale.

4. OK

5. OK, ma di VERA formazionie italiana,. No equiparati.

6. una TV oggi arriva solo se paghi

7. pe r le coppe non facciaamoci problemi. Un paio d'anni e il problema è risolto :(

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 2 feb 2010, 13:53
da Alucard
da solorugby:

Piano B, a Dominguez piace così

Sfumata (o quasi) la Celtic League, prosegue il dibattito nel rugby italiano circa il cosiddetto Piano B, ossia l'opzione alternativa per continuare a cullare sogni di gloria e di crescita del rugby nostrano pur lontani dall'Europa che conta. Un dibattito che, sul "Corriere dello Sport" di oggi, ha coinvolto anche il leggendario ex apertura azzurro (74 caps, 983 punti) Diego Dominguez: "Investiamo sul campionato i soldi risparmiati (dalla trattativa celtica, ndr). Penso ad un torneo stile NBA, senza retrocessioni, sostenuto da Federazione e Tv. Dieci squadre, puntando in primis sulle città. Una franchigia a Milano, una a Roma, magari una a Torino. Poi Treviso, Viadana e chi ha i mezzi per sostenere la sfida".
Modello che poco si discosta dall'idea, nata in Federugby dopo aver studiato quanto già avvenuto nell'Italian Baseball League, di un campionato a 6, massimo 8 franchigie regionali composte esclusivamente da giocatori italiani. "L'indirizzo - assicura Dominguez - è questo. In Inghilterra la Premiership l'hanno lanciata così".

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 2 feb 2010, 14:21
da porcorosso
Alucard ha scritto:da solorugby:

Piano B, a Dominguez piace così

Sfumata (o quasi) la Celtic League, prosegue il dibattito nel rugby italiano circa il cosiddetto Piano B, ossia l'opzione alternativa per continuare a cullare sogni di gloria e di crescita del rugby nostrano pur lontani dall'Europa che conta. Un dibattito che, sul "Corriere dello Sport" di oggi, ha coinvolto anche il leggendario ex apertura azzurro (74 caps, 983 punti) Diego Dominguez: "Investiamo sul campionato i soldi risparmiati (dalla trattativa celtica, ndr). Penso ad un torneo stile NBA, senza retrocessioni, sostenuto da Federazione e Tv. Dieci squadre, puntando in primis sulle città. Una franchigia a Milano, una a Roma, magari una a Torino. Poi Treviso, Viadana e chi ha i mezzi per sostenere la sfida".
Modello che poco si discosta dall'idea, nata in Federugby dopo aver studiato quanto già avvenuto nell'Italian Baseball League, di un campionato a 6, massimo 8 franchigie regionali composte esclusivamente da giocatori italiani. "L'indirizzo - assicura Dominguez - è questo. In Inghilterra la Premiership l'hanno lanciata così".
Mah detta così non ha un granchè di senso... bisogna aiutare le città a far la franchigia, che sostanzailmente significa dar soldi e forze (giocatori-allenatori) mentre gli altri se ce la fanno da soli ok altrimenti lascia che si secchino...
...
Non so la vedo grigia se i testoni della FIR e in generale del Rugby italiano tirano fuori idee come un prestigiatore conigli da un cilindro...
Saluti PR

Re: Un piano B ? eccolo...

Inviato: 2 feb 2010, 14:45
da Laporte
porcorosso ha scritto:
Alucard ha scritto:da solorugby:

Piano B, a Dominguez piace così

Sfumata (o quasi) la Celtic League, prosegue il dibattito nel rugby italiano circa il cosiddetto Piano B, ossia l'opzione alternativa per continuare a cullare sogni di gloria e di crescita del rugby nostrano pur lontani dall'Europa che conta. Un dibattito che, sul "Corriere dello Sport" di oggi, ha coinvolto anche il leggendario ex apertura azzurro (74 caps, 983 punti) Diego Dominguez: "Investiamo sul campionato i soldi risparmiati (dalla trattativa celtica, ndr). Penso ad un torneo stile NBA, senza retrocessioni, sostenuto da Federazione e Tv. Dieci squadre, puntando in primis sulle città. Una franchigia a Milano, una a Roma, magari una a Torino. Poi Treviso, Viadana e chi ha i mezzi per sostenere la sfida".
Modello che poco si discosta dall'idea, nata in Federugby dopo aver studiato quanto già avvenuto nell'Italian Baseball League, di un campionato a 6, massimo 8 franchigie regionali composte esclusivamente da giocatori italiani. "L'indirizzo - assicura Dominguez - è questo. In Inghilterra la Premiership l'hanno lanciata così".
Mah detta così non ha un granchè di senso... bisogna aiutare le città a far la franchigia, che sostanzailmente significa dar soldi e forze (giocatori-allenatori) mentre gli altri se ce la fanno da soli ok altrimenti lascia che si secchino...
...
Non so la vedo grigia se i testoni della FIR e in generale del Rugby italiano tirano fuori idee come un prestigiatore conigli da un cilindro...
Saluti PR
Credo che le franchigie debbano partire dai club esistenti, ma pensare ad estendersi. Nel senso che i Duchi della Lombardia posso aver sede amche a Calvisano o a Brescia, ma collegarsi alle squadre di Milano e fare ogni tanto qualche capatina alll'Arena...