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Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 4:29
da Laporte
FRA ha scritto:
Laporte ha scritto:
e basta !
e cambia avatar che Garcia oltre a prendere quattrini, come tutti gli altri giocatori professionisti, italiani, francesi, scozzesi o equiparati che siano prende anche molte botte per quella maglia, e almeno per questo andrebbe rispettato senza mostrare quell'orrido fotomontaggio ogni volta che decidi di affliggerci con le tue simpatiche ideuzze tipo "ascoltate tutti che adesso vi spiego il rugby".
Sappi che la tua educata e compita osservazione mi ha spinto ad una verifica del regolamento del forum http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php?f=6&t=8006 . Se il mio avatar viola le condizioni previste al punto 8 (Firma ed Avatar) lo cambierò senz'altro ma su richiesta dei moderatori. . A proposito: siamo in un forum moderato per il quale al punto 2 è previsto . "Eventuali contestazioni vanno effettuate via e-mail oppure tramite i messaggi privati (PM)"

In ogni caso per par condicio sottoporrò agli amministratori gli Avatar di altri utenti.

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 8:51
da yeti
penoso, veramente penoso

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 10:01
da acarrer
yeti ha scritto:penoso, veramente penoso

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 11:10
da Laporte
yeti ha scritto:penoso, veramente penoso
il tuo livello degli interventi sta crescendo. complimenti

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 11:37
da yeti
Laporte ha scritto:
yeti ha scritto:penoso, veramente penoso
il tuo livello degli interventi sta crescendo. complimenti
Perchè, tu non trovi penosa tutta questa querelle di Tizio contro Caio e di Caio contro Sempronio su argomenti di nessunissima pertinenza col tema proposto?
Cosa ne faresti tu? La pubblicheresti nella BUR e lo renderesti lettura obbligatoria alle scuole medie?

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 11:56
da Cane_di_Pavlov
yeti ha scritto:
Laporte ha scritto:
yeti ha scritto:penoso, veramente penoso
il tuo livello degli interventi sta crescendo. complimenti
Perchè, tu non trovi penosa tutta questa querelle di Tizio contro Caio e di Caio contro Sempronio su argomenti di nessunissima pertinenza col tema proposto?
Cosa ne faresti tu? La pubblicheresti nella BUR e lo renderesti lettura obbligatoria alle scuole medie?
clicca qui e vedrai che d'incanto il forum diventerà un posto migliore

http://rugby.it/forum/ucp.php?i=zebra&m ... dd=Laporte

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 11:57
da TommyHowlett
E' ancora tanto lunga 'sta storia?

E' un 3d estremamente interessante per l'argomento trattato e voi rischiate di farlo bloccare per vostre "riflessioni" personali...

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 12:12
da gab
Alcune impressioni di ritorno da Cardiff. Dopo aver assistito a France-England passeggio con gli amici. D’improvviso, davanti all’Hilton, ci imbattiamo in Hook che parla tranquillamente con un paio di belle ragazze, visibilmente emozionate. Poco lontano Philips fa la stessa cosa. Stanno ovviamente uscendo dal ricevimento ufficiale. Visto che tutti entrano lo facciamo anche noi e ci mettiamo a parlare con i disponibilissimi giocatori e componenti dello staff. Vedo volti sostanzialmente rilassati (la campagna è finita), cui fanno eccezione i Bergamasco, che raccontando la partita hanno toni e sguardi ancora molto vividi, e Castro e Parisse.
Vengo al punto. L’impressione che ho è quella di un gruppo che – sostanzialmente – si accontenta. Si accontenta di essere nel giro che conta, si accontenta di non avere, nel tabellino, lo ‘zero’ nella colonna delle vittorie. Non voglio essere equivocato. Non mi azzardo nemmeno lontanamente dal pensare che vadano in campo rassegnati. Infatti, lottano come leoni. Talvolta hanno qualche momento di sbandamento, ma appena trovano il modo di ricostruirsi mentalmente (anche solo una bella azione) si rianimano e aumentano la loro incisività.
Prescindo per un momento dalle querelles stranieri/oriundi/italiani e mallett si/no – che pure sono tutt’altro che secondarie. Quello che sembra mancare è una presenza “forte”, “dura”, insomma motivante al massimo, da parte della federazione. Dev’essere il vertice che imprime a tutto il gruppo gli obiettivi. Abbiamo tanti limiti, tanti problemi ma non questi non possono giustificare tutto. Non possiamo mirare a vincere il sei nazioni ma a lottare tutte – o quasi – le partite questo si. Guardiamo gli scozzesi. Sono una squadra al nostro livello, con cui ce la giochiamo sempre. Ma negli scontri con le altre nazionali il loro rendimento medio è superiore al nostro (nel pub dove guardavo Irlanda-Scozia i gallesi erano ammirati dalla prestazione offerta dal XV del cardo). Su questo punto si dovrebbe riflettere. Senza la volontà feroce (che deve essere instillata dall’alto), senza gli “occhi di tigre” di Velasco, si va poco lontano. Gli scozzesi non volevano arrivare ultimi, non lo meritavano e hanno dato tutto per riuscirci. Poi Sexton li ha aiutati ma questo è un altro discorso.
Negli ultimi due anni, ci siamo giocati tre partite su dieci (Galles l’anno scorso, England e Scozia e quest’anno). Sono troppe poche, a prescindere da Mallett e dai (troppi) stranieri/oriundi.

Spero di essermi spiegato.

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 12:21
da Shye
gab ha scritto:Alcune impressioni di ritorno da Cardiff. Dopo aver assistito a France-England passeggio con gli amici. D’improvviso, davanti all’Hilton, ci imbattiamo in Hook che parla tranquillamente con un paio di belle ragazze, visibilmente emozionate. Poco lontano Philips fa la stessa cosa. Stanno ovviamente uscendo dal ricevimento ufficiale. Visto che tutti entrano lo facciamo anche noi e ci mettiamo a parlare con i disponibilissimi giocatori e componenti dello staff. Vedo volti sostanzialmente rilassati (la campagna è finita), cui fanno eccezione i Bergamasco, che raccontando la partita hanno toni e sguardi ancora molto vividi, e Castro e Parisse.
Vengo al punto. L’impressione che ho è quella di un gruppo che – sostanzialmente – si accontenta. Si accontenta di essere nel giro che conta, si accontenta di non avere, nel tabellino, lo ‘zero’ nella colonna delle vittorie. Non voglio essere equivocato. Non mi azzardo nemmeno lontanamente dal pensare che vadano in campo rassegnati. Infatti, lottano come leoni. Talvolta hanno qualche momento di sbandamento, ma appena trovano il modo di ricostruirsi mentalmente (anche solo una bella azione) si rianimano e aumentano la loro incisività.
Prescindo per un momento dalle querelles stranieri/oriundi/italiani e mallett si/no – che pure sono tutt’altro che secondarie. Quello che sembra mancare è una presenza “forte”, “dura”, insomma motivante al massimo, da parte della federazione. Dev’essere il vertice che imprime a tutto il gruppo gli obiettivi. Abbiamo tanti limiti, tanti problemi ma non questi non possono giustificare tutto. Non possiamo mirare a vincere il sei nazioni ma a lottare tutte – o quasi – le partite questo si. Guardiamo gli scozzesi. Sono una squadra al nostro livello, con cui ce la giochiamo sempre. Ma negli scontri con le altre nazionali il loro rendimento medio è superiore al nostro (nel pub dove guardavo Irlanda-Scozia i gallesi erano ammirati dalla prestazione offerta dal XV del cardo). Su questo punto si dovrebbe riflettere. Senza la volontà feroce (che deve essere instillata dall’alto), senza gli “occhi di tigre” di Velasco, si va poco lontano. Gli scozzesi non volevano arrivare ultimi, non lo meritavano e hanno dato tutto per riuscirci. Poi Sexton li ha aiutati ma questo è un altro discorso.
Negli ultimi due anni, ci siamo giocati tre partite su dieci (Galles l’anno scorso, England e Scozia e quest’anno). Sono troppe poche, a prescindere da Mallett e dai (troppi) stranieri/oriundi.

Spero di essermi spiegato.
Sul fatto che gli scozzesi siano una squadra al nostro livello non sono d'accordo.
Hanno una facilità nel gioco alla mano e nell'avanzamento che noi ci sogniamo..che venga dall'insegnamento di base o dalla CL non lo so, ma per me di sicuro hanno qualcosa in più dal punto di vista della tecnica individuale.
Che poi la mentalità sia determinante d'accordissimo, ma non è quella che ti fa fare break e offloads, purtroppo.

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 12:37
da gab
non te la fa fare, d'accordo, ma ti aiuta a farla

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 12:42
da Shye
gab ha scritto:non te la fa fare, d'accordo, ma ti aiuta a farla
Quello sicuro ;-)

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 12:46
da ABBA71
TommyHowlett ha scritto:E' ancora tanto lunga 'sta storia?

E' un 3d estremamente interessante per l'argomento trattato e voi rischiate di farlo bloccare per vostre "riflessioni" personali...
hai ragione, mi sa che la sez dedicata e' su terzo tempo :D :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 13:00
da orso1967
gab ha scritto:Alcune impressioni di ritorno da Cardiff. Dopo aver assistito a France-England passeggio con gli amici. D’improvviso, davanti all’Hilton, ci imbattiamo in Hook che parla tranquillamente con un paio di belle ragazze, visibilmente emozionate. Poco lontano Philips fa la stessa cosa. Stanno ovviamente uscendo dal ricevimento ufficiale. Visto che tutti entrano lo facciamo anche noi e ci mettiamo a parlare con i disponibilissimi giocatori e componenti dello staff. Vedo volti sostanzialmente rilassati (la campagna è finita), cui fanno eccezione i Bergamasco, che raccontando la partita hanno toni e sguardi ancora molto vividi, e Castro e Parisse.
Vengo al punto. L’impressione che ho è quella di un gruppo che – sostanzialmente – si accontenta. Si accontenta di essere nel giro che conta, si accontenta di non avere, nel tabellino, lo ‘zero’ nella colonna delle vittorie. Non voglio essere equivocato. Non mi azzardo nemmeno lontanamente dal pensare che vadano in campo rassegnati. Infatti, lottano come leoni. Talvolta hanno qualche momento di sbandamento, ma appena trovano il modo di ricostruirsi mentalmente (anche solo una bella azione) si rianimano e aumentano la loro incisività.
Prescindo per un momento dalle querelles stranieri/oriundi/italiani e mallett si/no – che pure sono tutt’altro che secondarie. Quello che sembra mancare è una presenza “forte”, “dura”, insomma motivante al massimo, da parte della federazione. Dev’essere il vertice che imprime a tutto il gruppo gli obiettivi. Abbiamo tanti limiti, tanti problemi ma non questi non possono giustificare tutto. Non possiamo mirare a vincere il sei nazioni ma a lottare tutte – o quasi – le partite questo si. Guardiamo gli scozzesi. Sono una squadra al nostro livello, con cui ce la giochiamo sempre. Ma negli scontri con le altre nazionali il loro rendimento medio è superiore al nostro (nel pub dove guardavo Irlanda-Scozia i gallesi erano ammirati dalla prestazione offerta dal XV del cardo). Su questo punto si dovrebbe riflettere. Senza la volontà feroce (che deve essere instillata dall’alto), senza gli “occhi di tigre” di Velasco, si va poco lontano. Gli scozzesi non volevano arrivare ultimi, non lo meritavano e hanno dato tutto per riuscirci. Poi Sexton li ha aiutati ma questo è un altro discorso.
Negli ultimi due anni, ci siamo giocati tre partite su dieci (Galles l’anno scorso, England e Scozia e quest’anno). Sono troppe poche, a prescindere da Mallett e dai (troppi) stranieri/oriundi.

Spero di essermi spiegato.
io ho una chiave di lettura un po' diversa, e probabilmente mi attirerò le ire di molti: a me pare che l'Italia ha la capacità di "tirare al ribasso" il gioco dei propri avversari, e non so se interpretare la cosa come un riflesso degli avversari a giocare al risparmio (vedasi la prestazione dell'Inghilterra al Flaminio, o la stessa Scozia rispetto alle altre partite del torneo) o se il gioco se vogliamo "anomalo" dell'Italia (fasi che si contano sulle dita di una mano e poi palla in mano agli avversari, calci spesso risibili per tecnica e tattica) riesca in effetti ad "sporcare" in qualche modo le manovre degli altri (posto che comunque ci rimette quasi sempre le penne). Però mai con la Francia, che riesce sempre e comunque a fare i propri comodi... :roll:

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 13:01
da milesgersenroma
da quello che si è visto in questo 6N e sull'andamento in CL non mi sento proprio dire che la scozia è al nostro livello
per come la vedo la scozia quest'anno si pùo considerare come la 2^ forza del torneo e sola la desetudine a giocarsela alla pari con le altre albioniche le ha impedito di fare il botto
e per l'anno prossimo sarei preoccupato ancor di più

sotto un certo punto di vista era anormale considerare la scozia al nostro livello solo per una crisi di gestione e gioco del loro rugby d'elite
una volta rimesso a posto questo le differenze riescono fuori

questo rende la vittoria contro di loro ancor più importante ..e ancor più pressante riuscire a fare quel "famigerato" balzo in avanti del nostro rugby professionistico ancora fermo in mezzo al guado

ps
come avevo gia scritto, ero e sono favorevole alla CL ma non certamente sul come ci si è andati

Re: 6 nazioni 2010: qualche riflessione a freddo

Inviato: 24 mar 2010, 13:21
da gab
per squadra al nostro livello intendevo dire che è una squadra con cui siamo in grado di "rivaleggiare" (verbo scelto non a caso). Siccome i risultati indicano che ce la giochiamo (5 vittorie, 6 sconfitte) i nostri hanno un approccio mentale diverso assai più tosto. E anche la federazione pare aver preso quello come pietra di paragone del torneo. Vincendo con i cardi l'ambiente si assegna il sei in pagella. Per questo ho cercato di descrivervi le sensazioni provate vedendo, poche ore dopo, gli azzurri.
Il fatto che noi abbiamo un gioco anomalo c'entra poco: l'abbiamo anomalo con tutti e per tutti.