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Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 14:46
da TommyHowlett
Il consiglio FIR a quanto pare sta cercando di correre ai ripari; per il prossimo anno è prevista l'istituzione di una quarta accademia U18 localizzata al Sud (dove, ancora non si sa) e soprattutto non saranno "riconsegnati" i giocatori ai club per i tornei di categoria nel weekend, ma giocheranno solo in tornei inter-accademia e contro selezioni straniere.
Eccezionale sul Gazzettino odierno l'articolo-critica di Malfatto sulla situazione delle giovanili italiane, con tanto di elenco delle recenti e meno recenti (comunque tantissime) disfatte delle nostre nazionali minori.

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 15:17
da zorrykid
parega ha scritto:e per la fir riunita oggi tutto come prima ?
i risultati disastrosi del settore giovanile degl'ultimi due o tre anni non portavano a fare nessun cambiamento ?
almeno a portare allenatori stranieri che possano darci uno straccio di una linea guida per migliorare un movimento a terra ?

andiamo avanti cosi' ..... per dondi e i suoi amici tutto come prima

ne vedremo delle belle ............
Invece mi arriva come Direttore dell'Alto Livello Carletto che non mi è neppure oriundo..... :?

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 15:44
da Daddy
Tanto peggio di perdere onorevolmente non si può fare :roll: o si?! si può perdere di brutto!!! :cry:

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 16:11
da GiorgioXT
TommyHowlett ha scritto:Il consiglio FIR a quanto pare sta cercando di correre ai ripari; per il prossimo anno è prevista l'istituzione di una quarta accademia U18 localizzata al Sud (dove, ancora non si sa) e soprattutto non saranno "riconsegnati" i giocatori ai club per i tornei di categoria nel weekend, ma giocheranno solo in tornei inter-accademia e contro selezioni straniere.
In parole povere , vogliono curare la polmonite con bagni gelati e vento freddo ...

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 16:57
da TommyHowlett
GiorgioXT ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Il consiglio FIR a quanto pare sta cercando di correre ai ripari; per il prossimo anno è prevista l'istituzione di una quarta accademia U18 localizzata al Sud (dove, ancora non si sa) e soprattutto non saranno "riconsegnati" i giocatori ai club per i tornei di categoria nel weekend, ma giocheranno solo in tornei inter-accademia e contro selezioni straniere.
In parole povere , vogliono curare la polmonite con bagni gelati e vento freddo ...
Dipende.
Secondo me il problema, a livello di nazionale, nasceva dal fatto che in accademia una cosa imparata non aveva possibilità di essere applicata sul campo, dato che i ragazzi giocavano le partite nelle rispettive squadre, ciascuna con un allenatore diverso, presumibilmente con un sistema di gioco diverso e ad un livello comunque estremamente basso.
Questo nuova evoluzione teoricamente dovrebbe permettere di rafforzare lo spirito di gruppo e di conseguenza di impostare sui giocatori, nel frattempo allenati nei fondamentali, un qualunque tipo di gioco che deve necessariamente essere uniforme per tutte e quattro le accademie e simile a quello espresso dalla nazionale maggiore (magari pure migliore :-] ); gli incontri tra accademie e contro le selezioni estere servirebbero per testare gioco e giocatori ad un livello più consono a quanto richiesto dal rugby internazionale.
Nella speranza che qualcuno decida una volta per tutte di accantonare la stro...ta del Progetto Statura e soprattutto che i club non si oppongano a cedere giocatori alle Accademie.

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 17:01
da stefanot
TommyHowlett ha scritto:Il consiglio FIR a quanto pare sta cercando di correre ai ripari; per il prossimo anno è prevista l'istituzione di una quarta accademia U18 localizzata al Sud (dove, ancora non si sa) e soprattutto non saranno "riconsegnati" i giocatori ai club per i tornei di categoria nel weekend, ma giocheranno solo in tornei inter-accademia e contro selezioni straniere.
Eccezionale sul Gazzettino odierno l'articolo-critica di Malfatto sulla situazione delle giovanili italiane, con tanto di elenco delle recenti e meno recenti (comunque tantissime) disfatte delle nostre nazionali minori.
Questa soluzione può essere interessante se avranno modo di confrontarsi in maniera continuativa contro selezioni straniere, cosa che dubito molto. Ma soprattutto metterà i club contro le accademie: chi vorrà lasciare andare in accademia i migliori giovani? Per non poterli schierare in partita e vederseli sfuggire quando escono dall'accademia?
Sarebbe molto più semplice prevedere una giornata del torneo interaccademie al mese più amichevoli di lusso contro altre accademie francesi e anglosassoni durante le pause

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 18:07
da TommyHowlett
stefanot ha scritto: ...
Questa soluzione può essere interessante se avranno modo di confrontarsi in maniera continuativa contro selezioni straniere, cosa che dubito molto. Ma soprattutto metterà i club contro le accademie: chi vorrà lasciare andare in accademia i migliori giovani? Per non poterli schierare in partita e vederseli sfuggire quando escono dall'accademia?
Sarebbe molto più semplice prevedere una giornata del torneo interaccademie al mese più amichevoli di lusso contro altre accademie francesi e anglosassoni durante le pause
All'estero ogni club ha un'accademia propria (es. Inghilterra) o, quantomeno, un'accademia di riferimento per più club (Galles, Irlanda); e per le accademie ci sono veri e propri campionati; lì non ci sono problemi di "furti" o perdite di ragazzi, semplicemente sono a disposizione dei club o delle selezioni quelle rare volte dovessero averne bisogno.
Questo è uno dei punti dolenti dell'inserimento del sistema-accademia in Italia, dove storicamente i club badano esclusivamente al proprio orticello e non può essere concepita facilmente una cessione, ancorché provvisoria, di un proprio potenziale giocatore ad una realtà totalmente estranea al club.

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 19:53
da GiorgioXT
TommyHowlett ha scritto:
All'estero ogni club ha un'accademia propria (es. Inghilterra) o, quantomeno, un'accademia di riferimento per più club (Galles, Irlanda); e per le accademie ci sono veri e propri campionati; lì non ci sono problemi di "furti" o perdite di ragazzi, semplicemente sono a disposizione dei club o delle selezioni quelle rare volte dovessero averne bisogno.
Questo è uno dei punti dolenti dell'inserimento del sistema-accademia in Italia, dove storicamente i club badano esclusivamente al proprio orticello e non può essere concepita facilmente una cessione, ancorché provvisoria, di un proprio potenziale giocatore ad una realtà totalmente estranea al club.
La prima affermazione che fai contraddice la seconda : se un club ha l'accademia (= bada al prprio orticello) perchè dovrebbe cedere giocatori agli altri ?
in Francia ed Inghilterra, ma anche in Galles ed Irlanda , lo sviluppo e la formazione dei giovani sono affidati alle società, la Federazione detta le direttive, mette i paletti e fa le valutazioni... ma non si sogna di togliere giocatori alle società o college per metterli in un proprio college o accademia !
perchè dovrebbe occuparsi di cose che gli altri fanno bene e meglio ?
Invece da noi - proprio per continuare a non fare differenze fra chi fa formazione dei giocatori e chi li compra -, prima si sono fatte le accademie di club , che alcuni club hanno semplicemente usato per poter fare una under 17 decente e con abbastanza giocatori , anche qui senza verificare chi sapeva fare e chi no (l'esclusione del Noceto è stata vergognosa...) poi senza avvisi queste sono state tolte (e si è visto chi ci teneva e chi no ...chi ci teneva le ha fatte comunque anche senza i soldi FIR) per passare ad una struttura interamente federale costosissima (>1 milione di euro ad accademia) che ha prodotto risultati peggiori dei precedenti.
Ora si insiste , si prenderanno 120 sedicenni, che anche se scelti in perfetta buona fede saranno i "migliori" in quel momento (e non è detto l'anno successivo) si tolgono dalle loro case e sopratutto dal confronto con il resto del rugby ... li facciamo giocare fra di loro andata-ritorno-andata-ritorno per 6 volte più qualche partita sporadica con stranieri ... e poi magari vi arrabbiate se un ragazzo che ha portato la stessa maglia tuttanera, biancoazzurra o rossoblu dalla under 8 non è disposto a rinunciarci ...
Ma vi rendete conto del danno che state facendo ? invece che lavorare per elevare il livello complessivo (e si può fare) si limita la base di reclutamento, si crea un sistema chiuso e senza verifiche ... questo è buono solo per i dirigenti, non certo per il movimento

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 12 apr 2010, 20:54
da tecnorugby
GiorgioXT ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:
All'estero ogni club ha un'accademia propria (es. Inghilterra) o, quantomeno, un'accademia di riferimento per più club (Galles, Irlanda); e per le accademie ci sono veri e propri campionati; lì non ci sono problemi di "furti" o perdite di ragazzi, semplicemente sono a disposizione dei club o delle selezioni quelle rare volte dovessero averne bisogno.
Questo è uno dei punti dolenti dell'inserimento del sistema-accademia in Italia, dove storicamente i club badano esclusivamente al proprio orticello e non può essere concepita facilmente una cessione, ancorché provvisoria, di un proprio potenziale giocatore ad una realtà totalmente estranea al club.
La prima affermazione che fai contraddice la seconda : se un club ha l'accademia (= bada al prprio orticello) perchè dovrebbe cedere giocatori agli altri ?
in Francia ed Inghilterra, ma anche in Galles ed Irlanda , lo sviluppo e la formazione dei giovani sono affidati alle società, la Federazione detta le direttive, mette i paletti e fa le valutazioni... ma non si sogna di togliere giocatori alle società o college per metterli in un proprio college o accademia !
perchè dovrebbe occuparsi di cose che gli altri fanno bene e meglio ?
Invece da noi - proprio per continuare a non fare differenze fra chi fa formazione dei giocatori e chi li compra -, prima si sono fatte le accademie di club , che alcuni club hanno semplicemente usato per poter fare una under 17 decente e con abbastanza giocatori , anche qui senza verificare chi sapeva fare e chi no (l'esclusione del Noceto è stata vergognosa...) poi senza avvisi queste sono state tolte (e si è visto chi ci teneva e chi no ...chi ci teneva le ha fatte comunque anche senza i soldi FIR) per passare ad una struttura interamente federale costosissima (>1 milione di euro ad accademia) che ha prodotto risultati peggiori dei precedenti.
Ora si insiste , si prenderanno 120 sedicenni, che anche se scelti in perfetta buona fede saranno i "migliori" in quel momento (e non è detto l'anno successivo) si tolgono dalle loro case e sopratutto dal confronto con il resto del rugby ... li facciamo giocare fra di loro andata-ritorno-andata-ritorno per 6 volte più qualche partita sporadica con stranieri ... e poi magari vi arrabbiate se un ragazzo che ha portato la stessa maglia tuttanera, biancoazzurra o rossoblu dalla under 8 non è disposto a rinunciarci ...
Ma vi rendete conto del danno che state facendo ? invece che lavorare per elevare il livello complessivo (e si può fare) si limita la base di reclutamento, si crea un sistema chiuso e senza verifiche ... questo è buono solo per i dirigenti, non certo per il movimento
purtroppo ho la brutta impressione che tutti cerchino di portare a casa qualcosa ma il vero interesse nei confronti del movimento non ne vedo.
all'interno dei club qual è il livello di formazione dei vari allenatori, anche dall'under 8? i club fanno un lavoro di scrematura prima e di formazione poi fra i vari allenatori disponibili? non penso perchè di solito si utilizzano i "volontari" a disposizione. i club si contraddistinguono per i risultati? club con tanti iscritti riescono a scegliere qualcuno di meno peggio e poi visto il livello dei campionati e dei tornei comunque riescono a vincere. Le accademie, che così impostate comunque non condivido, come possono lavorare se ai nostri giovani mancano i fondamentali?
Purtroppo si può polemizzare all'infinito ma la base del movimento resta povera anche se giocatori, allenatori, dirigenti devono comunque difendere i colori del cuore.

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 13 apr 2010, 8:30
da Laporte
TommyHowlett ha scritto:Il consiglio FIR a quanto pare sta cercando di correre ai ripari; per il prossimo anno è prevista l'istituzione di una quarta accademia U18 localizzata al Sud (dove, ancora non si sa) e soprattutto non saranno "riconsegnati" i giocatori ai club per i tornei di categoria nel weekend, ma giocheranno solo in tornei inter-accademia e contro selezioni straniere.
Eccezionale sul Gazzettino odierno l'articolo-critica di Malfatto sulla situazione delle giovanili italiane, con tanto di elenco delle recenti e meno recenti (comunque tantissime) disfatte delle nostre nazionali minori.
modello franchigie anche per i giovani... mmmmm non mi piace.

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 13 apr 2010, 9:09
da Chuba
In una annata in cui il professionismo nei club non-Celtic è di fatto cancellato, perchè un ragazzo dovrebbe puntare sul mestiere-rugby trascurando magari lo studio?
E se dopo essere stato in accademia due o tre anni scopre di non essere poi quel fenomeno che credeva? Con il club ha di fatto rotto i ponti, il professionista non può farlo, cosa si fa?

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 13 apr 2010, 9:16
da Terzapilone
Nessuno si pone la seguente domanda:
Ma chi erano - cosa avevano allenato - che risultati avevano ottenuto i tecnici federali che seguono le nazionali giovanili prima di entrare nel grembo di mamma federazione ? ? ?

per quel che ne so' io tolto CAVINATO che ha vinto (mi sembra 2 scudetti giovanili uno top 10 ) gli altri ..........

forse prima di criticare il movimento rugbystico italiano - i campionati - i clubs magari basterebbe mettere ad allenare gente in grado di farlo e possibilmente referenziata.

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 13 apr 2010, 9:54
da stefanot
Credo che la strada giusta per il nostro movimento fosse quella praticata all'inizio, ovvero formare centri di formazione in loco presso i club che si dimostrano meritevoli. Io credo sia l'unica strada percorribile, ovvero un club vuole avere l'eccellenza a livello giovanile, ma ha problemi nel reperire risorse economiche o tecniche, fa richiesta alla Federazione che, previa valutazione di documentazione ecc, invia materiale umano, tecnico ed economico tenendo però sotto controllo tutta l'attività fatta, i risultati, chiedendo rapporti tecnici ecc.
Questo permetterebbe di mantenere e dare continuità al lavoro svolto in maniera ottima da quei pochi centri di formazione che abbiamo a livello di under18 e magari formarne altri. Inoltre invece di prendere giovani 17enni e portarli a centinaia di km fuori casa e facendoli studiare in altre scuole, li si lascia dove sono e si muovono i capitali e i tecnici.
Questa soluzione dei centri di formazione non si sa come mai sia stata abbandonata dopo un anno a favore delle accademie under18

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 13 apr 2010, 10:10
da spettatore
Ma a voi non sembra di stare in URSS ? tutto il potere e le risorse al Comitato Centrale.

Poi sappiamo come è finita.......

Re: Nazionali giovanili

Inviato: 13 apr 2010, 10:20
da gianlucare
stefanot ha scritto:Credo che la strada giusta per il nostro movimento fosse quella praticata all'inizio, ovvero formare centri di formazione in loco presso i club che si dimostrano meritevoli. Io credo sia l'unica strada percorribile, ovvero un club vuole avere l'eccellenza a livello giovanile, ma ha problemi nel reperire risorse economiche o tecniche, fa richiesta alla Federazione che, previa valutazione di documentazione ecc, invia materiale umano, tecnico ed economico tenendo però sotto controllo tutta l'attività fatta, i risultati, chiedendo rapporti tecnici ecc.
Questo permetterebbe di mantenere e dare continuità al lavoro svolto in maniera ottima da quei pochi centri di formazione che abbiamo a livello di under18 e magari formarne altri. Inoltre invece di prendere giovani 17enni e portarli a centinaia di km fuori casa e facendoli studiare in altre scuole, li si lascia dove sono e si muovono i capitali e i tecnici.
Questa soluzione dei centri di formazione non si sa come mai sia stata abbandonata dopo un anno a favore delle accademie under18
La risposta della FIR fu... STATIZZARE
in un mondo che va sempre di più verso le privatizzazione e gestioni in mano a chi ne ha le capacità di gestire.
Il problema delle accademie dei clubs è stato che prendevano i migliori giocatori della zona per poi giocare contro le stesse squadre alle quali avevano tolto i migliori.
Se si potesse fare un campionato fra quelle 10 accademie, U16/U18/U20
Tipo il top10 U20 magari 10/12 accademie che giocano fra di loro.