o forse qualche schema di giochi per i trequarti? qualche linea di corsa diversa? una qualsiasi variazione ai pick & go vicino al punto di incontro...non tanto per creare chissà quali schemi d'azioni, semplicemente per infondere qualche dubbio sulla squadra avversaria.( credo che chiunque dei nostri avversari visonando le nostre partite, vista la nostra ripetitività nelle fasi di attacco , sappia contenerci al meglio, le poche mete segnate a riprova di questo)italicbold ha scritto:Giocatori con il dono di volare tra le difese avversarie.gangaibc ha scritto:Adesso però chi ci servirebbe per imparare il gioco aperto e poter giocare con qualche arma non già spuntata in partenza?
CHI HA DATO DI PIU'?
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grenoble
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
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italicbold
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Puo' darsi, ma che oggi l'Italia non abbia uno Shane Williams, un Habana, un Clerc oppure un Rokocoko é piuttosto evidente. Sembra banale e in fondo lo é.grenoble ha scritto:
o forse qualche schema di giochi per i trequarti? qualche linea di corsa diversa? una qualsiasi variazione ai pick & go vicino al punto di incontro...non tanto per creare chissà quali schemi d'azioni, semplicemente per infondere qualche dubbio sulla squadra avversaria.( credo che chiunque dei nostri avversari visonando le nostre partite, vista la nostra ripetitività nelle fasi di attacco , sappia contenerci al meglio, le poche mete segnate a riprova di questo)
All'Italia di oggi manca il killer capace di scogliere una difesa con un cadrage debordement, come dicono i francesi. Un finisseur, insomma.
Uno che faccia, o almeno abbia le cartucce per farlo, cose cosi' (mi dici cacchio, é per rendere l'idea
http://www.youtube.com/watch?v=T7cFmQDWvug
Le linee di corsa possono anche essere complicatissime e diversissime, il problema é che oggi davanti trovi piloni e seconde linee che corrono come centometristi, capaci di ritrovarsi a rifinire azioni, di creare un sostegno costante, e di venire a coprire buchi come indiavolati. Poi alla fine quello che fa la differenza, che crea i break, é la tecnica individuale e la velocità esplosiva.
E l'Italia, un giocatore che abbia le due cose insieme non ce l'ha.
Dici che é banale eh ? Forse.
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italicbold
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Che magari Costes sia stato migliore di Mallett é anche vero.
Ma la differenza tra avere tra le mani un Paolino Vaccari o un Ivan Francescato e non averli secondo me é tanta.
Ma la differenza tra avere tra le mani un Paolino Vaccari o un Ivan Francescato e non averli secondo me é tanta.
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Eppure anche quell'Italia vinceva più per il piede di Dominguez e la solidità degli avanti, che non per le invenzioni dei 3/4 (che in rapporto alla loro epoca erano comunque molto superiori agli attuali).italicbold ha scritto:Che magari Costes sia stato migliore di Mallett é anche vero.
Ma la differenza tra avere tra le mani un Paolino Vaccari o un Ivan Francescato e non averli secondo me é tanta.
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italicbold
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Certo, quindi direi anche chejaco ha scritto:Eppure anche quell'Italia vinceva più per il piede di Dominguez e la solidità degli avanti, che non per le invenzioni dei 3/4 (che in rapporto alla loro epoca erano comunque molto superiori agli attuali).
Che magari Costes sia stato migliore di Mallett é anche vero.
Ma la differenza tra avere tra le mani un Diego Dominguez e non averlo secondo me é tanta.
Scherzi a parte, se guardi la meta di Croci di Grenoble Paolo Vaccari prende la palla 3 volte e ogni volta crea la differenza per velocità e tecnica. E' lui che fa i break, l'off load che libera il compagno, fino a far arrivare la palla a Croci.
Con Grenoble ci abbiamo costruito tutta l'antologia del rugby italiano.
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luqa
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Quindi sotto indagine non va messo il CT, ma semmai:
1. le capacità di reclutaemnto del moviemnto: quanti giocatori di possibili buone qualità non vengono intercettati (osservare i volumi del settore propaganda nelle varie federazioni)
2. le capacità di formazione e selezione: come stanno a gestualità e "mente rugbistica" i nostri giocatori? quanto vale realmente la questione cm x kg ? (volumi e qualità nel settore juniores)
3. l'abitudine alla competizione di alto livello: quale è il livello del campionato e le possibilità di gico ai massimi livelli offerte agli U22?
Il gradino che manca non lo copre nessun CT , amio modesto parere, lo devono coprire Movimento, Federazione e Lega.
Poi possiamo anche discutere se il tecnico che cura i 3/4 è all'altezza del suo ruolo...
1. le capacità di reclutaemnto del moviemnto: quanti giocatori di possibili buone qualità non vengono intercettati (osservare i volumi del settore propaganda nelle varie federazioni)
2. le capacità di formazione e selezione: come stanno a gestualità e "mente rugbistica" i nostri giocatori? quanto vale realmente la questione cm x kg ? (volumi e qualità nel settore juniores)
3. l'abitudine alla competizione di alto livello: quale è il livello del campionato e le possibilità di gico ai massimi livelli offerte agli U22?
Il gradino che manca non lo copre nessun CT , amio modesto parere, lo devono coprire Movimento, Federazione e Lega.
Poi possiamo anche discutere se il tecnico che cura i 3/4 è all'altezza del suo ruolo...
- jaco
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Mi piace quando ci diamo ragione!italicbold ha scritto:
Scherzi a parte, se guardi la meta di Croci di Grenoble Paolo Vaccari prende la palla 3 volte e ogni volta crea la differenza per velocità e tecnica. E' lui che fa i break, l'off load che libera il compagno, fino a far arrivare la palla a Croci.
Con Grenoble ci abbiamo costruito tutta l'antologia del rugby italiano.
Ho, infatti, sottolineato come quei 3/4 (Vaccari, Francescato, Cuttitta, Stoica...) avessero uno spessore internazionale che adesso ci sognamo...
Poi non è che su Grenoble "abbiamo costruito tutta l'antologia", grenoble è tutta l'antologia del nostro rugby (almeno per quel che riguarda i 3/4). Le partite in cui la nostra "cavalleria" abbia fatto davvero la differenza si contano sulle dita di una mano...
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luqa
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Giusto per essere cattivo.
Ma lo spessore di quei 3/4 , negli anni '90, non era forse dovuto anche al fatto che noi avevamo un po' anticpato la fase professionistica e poi ci siamo "fermati" quando il professionismo è divenato comune a tutto il rugby a 15?
Inoltre ,c'era una scuola di 3/4 allora, o si trattava di una "nidiata" occasionale, estemporanea?
Ma lo spessore di quei 3/4 , negli anni '90, non era forse dovuto anche al fatto che noi avevamo un po' anticpato la fase professionistica e poi ci siamo "fermati" quando il professionismo è divenato comune a tutto il rugby a 15?
Inoltre ,c'era una scuola di 3/4 allora, o si trattava di una "nidiata" occasionale, estemporanea?
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italicbold
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Credo che se sapessimo la risposta avremmo la soluzione.luqa ha scritto:Giusto per essere cattivo.
Ma lo spessore di quei 3/4 , negli anni '90, non era forse dovuto anche al fatto che noi avevamo un po' anticpato la fase professionistica e poi ci siamo "fermati" quando il professionismo è divenato comune a tutto il rugby a 15?
Inoltre ,c'era una scuola di 3/4 allora, o si trattava di una "nidiata" occasionale, estemporanea?
Secondo me é aumentata anche, e soprattutto, la velocità media delle prime e seconde linee, che sono molto più mobili e rapide.
Io penso che l'evoluzione del rugby italiano passa necessariamente per un costante allargamento della base da cui pescare i talenti (sembra lapalissiano, e sono due, ma in fondo non lo é).
Ero e sono favorevole alla Celtic, ma accompagnata da un'apertura geografica più ampia.
Magari il nostro futuro Tommy Howlet é già nato.
A Brindisi.
- jaco
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Certo: il Milan e la Benetton erano un po' le franchige italiane "ante-litteram" e sì, erano praticamente dei professionisti in un mondo di semiprofessionismo (non definirei proprio dilettanti, a parte rare eccezioni, gli atleti degli anni '90).luqa ha scritto:Giusto per essere cattivo.
Ma lo spessore di quei 3/4 , negli anni '90, non era forse dovuto anche al fatto che noi avevamo un po' anticpato la fase professionistica e poi ci siamo "fermati" quando il professionismo è divenato comune a tutto il rugby a 15?
Inoltre ,c'era una scuola di 3/4 allora, o si trattava di una "nidiata" occasionale, estemporanea?
No, io non direi mai che in Italia abbiamo avuto una "scuola di 3/4": ottimi interpreti sì (da Mascioletti ai Francescato, da Marchetto ai Gaetaniello, fino a Cuttitta, Vaccari, Stoica), ma io non ricordo un gioco "alla francese" (ma neanche alla Gallese), con la luminosa eccezione di Grenoble (e qualche sporadica azione in altre partite tipo Dublino 1997 o le mete di Francescato e Cuttitta agli All Blacks ...)
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dg
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
a me pare manchi, com eho già detto da altre parti, giocatori con più gambe, più mani e più testa.
quanti dei nostri giocatori hanno le gambe per fare una finta e lasciare sul posto l'avversario?
quanti giocatori hanno la capacità di tenersi appiccicato il pallone e riciclarlo al momento giusto e nel modo giusto?
quanto dei nostri giocatori sono in grado di 1) vedere che c'è più di una opzione 2) scegliere l'opzione migliore 3) andare a creare all'avversario una situazione di pericoloo da cui scaturiscono più opzioni ?
quanti dei nostri giocatori hanno le gambe per fare una finta e lasciare sul posto l'avversario?
quanti giocatori hanno la capacità di tenersi appiccicato il pallone e riciclarlo al momento giusto e nel modo giusto?
quanto dei nostri giocatori sono in grado di 1) vedere che c'è più di una opzione 2) scegliere l'opzione migliore 3) andare a creare all'avversario una situazione di pericoloo da cui scaturiscono più opzioni ?
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grenoble
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
assolutamente no, anzi condivido in pieno, il mio appunto era un altro: propio partendo dal fatto che sappiamo di non aver fuoriclasse ( come hai ben descritto in grade di fare la differenza, di mettere il resto della suqadra in una posizione di vantaggio, etc) si deve fare di necessità virtù: quantomeno confondere le idee all'avversario e non bsarsi continuamente sullos tesso schema di attacco..italicbold ha scritto:...E l'Italia, un giocatore che abbia le due cose insieme non ce l'ha.
Dici che é banale eh ? Forse.
il rrgby a differenza di alteri sport permette ad un collettivo allenato, che sa sempre in ogni fase cosa fare ( parlo di schemi, timing, supporto al ball carrier, etc) di poter fare la differenza..anche senza schierare habana all'ala no?
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italicbold
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
A mio avviso questo funziona in chiave difensiva.grenoble ha scritto: il rrgby a differenza di alteri sport permette ad un collettivo allenato, che sa sempre in ogni fase cosa fare ( parlo di schemi, timing, supporto al ball carrier, etc) di poter fare la differenza..anche senza schierare habana all'ala no?
E l'Italia tutto questo lo fa. In questi 3 test match abbiamo subito soltanto 4 mete (1 piuttosto regalata agli Aussies, ma va contata comunque
La Francia, per dire anche se é un confronto che puo lasciare il tempo che trova, ne ha prese lo stesso numero soltanto negli ultimi 20 minuti contro i Wallabies.
E questo a mio avviso é il vero merito di Mallett che ha completato sotto l'aspetto psicologico il lavoro sui fondamentali di Berbizier.
Il problema é quando attacchiamo,
quando abbiamo davanti difese schierate, quando gli avversari hanno un "collettivo allenato, che sa sempre in ogni fase cosa fare".
Là non abbiamo giocatori capaci di garantire quel break decisivo, di riuscire a passare il muro, quando ci sbattiamo addosso per più di 4/5 volte, con un colpo di classe.
Noi, quello non ce lo abbiamo. Possiamo inventarci le capriole carpiate, il doppio velo con ritorno a sinistra, ma alla fine si finisce a fare a capocciate, o con la palla che vola di mano in mano, spesso anche maldestramente, verso la touche.
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topotto53
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
indubbio che mallett ha dato una dignià di difesa finora sconosciuti ala nazionale di rugby... a parte le minro mete prese.. ( solo 4 in 3 gare di cui 1 veramente incredibile..) rimane che le mete sono state prese all'inizio del tempo ( 1° per aus e fiji, 2° per arg..) questo vuol dire che da tempo non abiamo più quei drammatici ultimi 20 minuti dove prendevamo mete a gogo, anzi, al di là del risultato finale, praticamente tutte le ultime partite del 2010 e una parte di quelle del 2009 ( vedi TM autunnali) , forse a parte SA-Italia 2à partita di quest'estate, ci ha visto in crescendo, direi quasi in attacco e cmq, visibilmente in minor difficoltà rispetto all'avversario.. questo vuol dire che la difesa, anche così arcigna, non è poi così dispendiosa.. e sopratutto così dura da gestire a livello mentale.. direi che una partita come ha fatto la francia contro l'aus sabato scorso, l'italia non la subisce da tempo... ( 6 mete in 30 minuti...)italicbold ha scritto:A mio avviso questo funziona in chiave difensiva.grenoble ha scritto: il rrgby a differenza di alteri sport permette ad un collettivo allenato, che sa sempre in ogni fase cosa fare ( parlo di schemi, timing, supporto al ball carrier, etc) di poter fare la differenza..anche senza schierare habana all'ala no?
E l'Italia tutto questo lo fa. In questi 3 test match abbiamo subito soltanto 4 mete (1 piuttosto regalata agli Aussies, ma va contata comunque).
La Francia, per dire anche se é un confronto che puo lasciare il tempo che trova, ne ha prese lo stesso numero soltanto negli ultimi 20 minuti contro i Wallabies.
E questo a mio avviso é il vero merito di Mallett che ha completato sotto l'aspetto psicologico il lavoro sui fondamentali di Berbizier.
Il problema é quando attacchiamo,
quando abbiamo davanti difese schierate, quando gli avversari hanno un "collettivo allenato, che sa sempre in ogni fase cosa fare".
Là non abbiamo giocatori capaci di garantire quel break decisivo, di riuscire a passare il muro, quando ci sbattiamo addosso per più di 4/5 volte, con un colpo di classe.
Noi, quello non ce lo abbiamo. Possiamo inventarci le capriole carpiate, il doppio velo con ritorno a sinistra, ma alla fine si finisce a fare a capocciate, o con la palla che vola di mano in mano, spesso anche maldestramente, verso la touche.
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italicbold
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Re: CHI HA DATO DI PIU'?
Una cosa da notare é anche lo stato degli avversari dopo averci affrontato.
Gli australiani, cosi' come gli argentini, alla fine delle partite contro di noi stavano sulle ginocchia.
Una partita contro l'Italia anche se vinta lascia sempre strascichi fisici nei negli avversari.
Sempre facendo un confronto con il match di sabato sera a Parigi, gli Australiani non solo avevano maramaldeggiato in termini di punteggio, ma alla fine zompettavano come grilli.
Gli australiani, cosi' come gli argentini, alla fine delle partite contro di noi stavano sulle ginocchia.
Una partita contro l'Italia anche se vinta lascia sempre strascichi fisici nei negli avversari.
Sempre facendo un confronto con il match di sabato sera a Parigi, gli Australiani non solo avevano maramaldeggiato in termini di punteggio, ma alla fine zompettavano come grilli.