Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Luqa-bis
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Luqa-bis »

Osservazioni corrette.

Ma se ogni ruolo presuppone la sua preparazione tecnica, di rimando una domanda: per i piccoli esiste uno spazio di gioco anche altrove (inteso fuori da quei 3-4 posti suddetti) o è meglio, secondo voi, che "cambino sport"?
zorrykid
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da zorrykid »

Luqa-bis ha scritto:Osservazioni corrette.

Ma se ogni ruolo presuppone la sua preparazione tecnica, di rimando una domanda: per i piccoli esiste uno spazio di gioco anche altrove (inteso fuori da quei 3-4 posti suddetti) o è meglio, secondo voi, che "cambino sport"?
In qualsiasi sport se oltre alla tecnica sei supportato dal fisico tanto meglio.... Cambiare sport? Assolutamente no, per questa ragione esistono le varie categorie. A seconda del tuo fisico, delle tue capacità giochi nella categoria più adatta... Pensa se nello sport gioca solo chi è alto due metri, corre i 100 metri in 9" e dotato di tecnica sopraffina ci sarebbero 4 squadre di calcio, 2 di rugby, 3 di pallavolo ed il resto a casa con il telecomando in mano... 8-)
Immagine Vado bene per Rialto?
Luqa-bis
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Luqa-bis »

Quindi metti le categorie anche per le under 14, 16, 18, ecc?

O forse è opportuno, anche dal punto di vista "educativo" che il piccoletto giochi assieme a quelli grossi dello stesso paese, scuola, quartiere?

E che magari chiu lo educa gli insegni a valorizzare le sue qualità e gli faccia capire , magari, che se vuole primeggiare, visto che per certe cose è sfavorito, deve trottare di più sullealtre , magari allenando la tecnica.

Perché io trovo normale che in quei 3-4 ruoli ci sia posto per giocatori piccoli e/o leggeri.
Trovo un po' meno sensato che diventi come era tra amici quando si giocava a calcio: in porta il più piccolo o il più scarso.
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andrea12
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 »

Cerco di sintetizzare e rispondo sopratutto a luqa-bis: in tutto il mondo il rugby è il gioco per tutti.
Anche a livello seniores, e anche a livello internazionale, spiccano le diversità costituzionali. Poi quando inizia il gioco, anche un non-esperto, capisce che alcune cose le fanno alcuni e altre, altri. C'è spazio per tutti ma sopratutto bisogna dare spazio a tutti. Fare il mediano, costruire e far evolvere un giocatore nel ruolo di mediano, lo ritengo un passaggio non delicato, ma a cui va dedicato il tempo e le attenzioni che servono. Ci vogliono anche dei prerequisiti di base, per esempio un'ottima sensibilità neuromuscolare ma sopratutto chiarezza delle regole e di come si può inventare qualcosa pur di andare in meta. Questo per il 10. Per il9, se non parti da buone mani non vai da nessuna parte. Per il 10, si deve far capire che l'avvio del gioco d'attacco dipende dalle scelte dell'apertura, e da come ha letto, a quello che propone....il tutto in tempo reale.
All'estero, fin dalla U.15 i coach sono 3: attacco, mischia e mediani.............
Soffriamo già molto il rapporto con gli altri sport, perchè il nostro sistema è ancora basato sul volontariato dopolavoristico, che tra l'altro è la vera anima del rugby ma è anche quello che tiene in piedi la maggioranza dei Club. Coi bambini, però, ci vogliono dei professionisti del movimento, proprio per fare emergere le qualità di ognuno e ricominciare lavorando su quelle. Il rugby non è nient'altro che l'atletica leggera giocata: bisogna correre per tanto tempo, bisogna correre velocemente, bisogna lanciare, bisogna saltare...........non è atletica?
In quei 3 / 4 posti.........ci metti chi riesce a divertirsi in quel ruolo; chi si accorge che è più bello mandare in meta gli altri, chi ha buone mani e buonissima reattività, chi giochicciiando con la palla si accorge di avere un feeling con l'attrezzo che altri non hanno, chi diventa il crocevia di ogni azione, e chi ci pensa a come vincere anche quando sta facendo dell'altro, chi si inventa delle situazioni..........credo che ci sia una bella predisposizione naturale. Ci sono anche ottimi 9 e 10 da 180 cm e sui pesi direi che è un altro discorso, perchè anche l'obesità non predispone al ruolo di pilone.
pilone63
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da pilone63 »

andrea12 ha scritto:Cerco di sintetizzare e rispondo sopratutto a luqa-bis: in tutto il mondo il rugby è il gioco per tutti.
Anche a livello seniores, e anche a livello internazionale, spiccano le diversità costituzionali. Poi quando inizia il gioco, anche un non-esperto, capisce che alcune cose le fanno alcuni e altre, altri. C'è spazio per tutti ma sopratutto bisogna dare spazio a tutti. Fare il mediano, costruire e far evolvere un giocatore nel ruolo di mediano, lo ritengo un passaggio non delicato, ma a cui va dedicato il tempo e le attenzioni che servono. Ci vogliono anche dei prerequisiti di base, per esempio un'ottima sensibilità neuromuscolare ma sopratutto chiarezza delle regole e di come si può inventare qualcosa pur di andare in meta. Questo per il 10. Per il9, se non parti da buone mani non vai da nessuna parte. Per il 10, si deve far capire che l'avvio del gioco d'attacco dipende dalle scelte dell'apertura, e da come ha letto, a quello che propone....il tutto in tempo reale.
All'estero, fin dalla U.15 i coach sono 3: attacco, mischia e mediani.............
Soffriamo già molto il rapporto con gli altri sport, perchè il nostro sistema è ancora basato sul volontariato dopolavoristico, che tra l'altro è la vera anima del rugby ma è anche quello che tiene in piedi la maggioranza dei Club. Coi bambini, però, ci vogliono dei professionisti del movimento, proprio per fare emergere le qualità di ognuno e ricominciare lavorando su quelle. Il rugby non è nient'altro che l'atletica leggera giocata: bisogna correre per tanto tempo, bisogna correre velocemente, bisogna lanciare, bisogna saltare...........non è atletica?
In quei 3 / 4 posti.........ci metti chi riesce a divertirsi in quel ruolo; chi si accorge che è più bello mandare in meta gli altri, chi ha buone mani e buonissima reattività, chi giochicciiando con la palla si accorge di avere un feeling con l'attrezzo che altri non hanno, chi diventa il crocevia di ogni azione, e chi ci pensa a come vincere anche quando sta facendo dell'altro, chi si inventa delle situazioni..........credo che ci sia una bella predisposizione naturale. Ci sono anche ottimi 9 e 10 da 180 cm e sui pesi direi che è un altro discorso, perchè anche l'obesità non predispone al ruolo di pilone.
Direi che è un paio di passi avanti alla'atletica...perchè nel rugby non basta correre veloce su due binari come gli sprinter, ma si deve saper usare gli appoggi, essere elusivi e contemporaneamente leggere lo spazio migliore dove indirizzare la propria corsa.
Un grande velocista molto spesso non potrà essere un grande rugbysta, troppo difficile inculcare in chi ha corso per anni "sui binari" che non solo si può, ma si deve "deragliare"
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andrea12
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 »

Caro Pilone 63,
io invece credo che il rugby sia almeno 50 anni indietro all'atletica. Il paragone, poi, era sulle qualità di base, non sugli effetti di un lavoro specifico, dove non c'è chi fa meglio o peggio; ma dove c'è chi lavora in una direzione e chi ha necessità differenti. Io però ti consiglierei di non paragonare la professionalità dei tecnici in atletica, non perchè per circa vent'anni l'ho fatto anche io, ma perchè la ricerca e l'applicazione onesta e professionale, là, sono pane quotidiano e si lavora solo sulla qualità. Ti dirò, anche, che il discorso che si stava facendo, era riferito sopratutto ai ragazzini e ragazzi del rugby di formazione.
Ti dirò anche che all'estero questa permeabilità tra atletica e rugby c'è eccome, e si vede benissimo anche nel nostro rugby di elite (chiamalo pure di eccellenza). Noi abbiamo purtroppo molti giocatori che non sanno correre (mi limito ai 3/4 perchè di buoni corridori dei reparti avanzati ne ho visti molto pochi), cosa che era anche del calcio ma trenta anni fa. Guarda che gli arretrati siamo noi, non i ragazzini dell'atletica che già a livello allievi (14/15 anni) si allenano almeno 1 volta al giorno per tutti i giorni. Se poi sono ragazzini che hanno i tempi per regionali, campionati italiani o più sopra, il doppio allenamento non è fantasia (450 allenamenti/anno sai cosa vuol dire?). Dobbiamo rispettare chi lavora davvero, anche se non fanno l'Accademia di rugby.
All'estero ti posso assicurare che centri e ali sono lo scarto del meglio in pista, così come un Habana piuttosto che tanti altri che si ritrovano a 16/18 anni e vanno a fare i corsi dagli allenatori di atletica. Pilone63, guarda che anche i piloni lo fanno nei Paesi dove il rugby è uno sport serio e importante.
Tecnicamente, un cambio d'angolo a 8, 9 m/sec non lo fai se non sai correre veloce e per correre veloce devi correre sul dritto; la "trasformazione", cioè adattare quelle nuove acquisizioni alla necessità del tuo gesto, lo fai dopo aver imparato a correre. Sennò diventa la cosa ridicola del vedere sti poveri ragazzini, che non avendo percezione della parte anteriore del piede e della posizione del bacino, il cambio d'angolo lo fanno sui talloni e rallentando ulteriormente la corsa...............non serve a niente e non saranno mai efficaci. Poi c'è il concetto di evitamento, che vale per tutti i ruoli......ma potremmo andare avanti ore e siamo già tornati alla didattica del rugby.
No, non sono d'accordo. Buon rugby lo stesso :D
ellis
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da ellis »

Alcuni problemi sono stati abbondantemente trattati in queste pagine: la difficoltà di capire chi è l'apertura durante tutte le fasi di gioco, il fatto che se metti 20-25 giocatori non eccelsi a fronteggiarsi tra loro nessuno cresce a dovere, l'impoverimento del campionato.

Ma secondo me c'è un argomento che è il vero argomento della regola che nessuno ha trattato; e che, paradossalmente, potrebbe essere quello determinante nella vicenda, quello del bene-bene o male-male.

Succederà che le squadre italiane, non potendo mandare allo sbaraglio le aperture dell'Under 18, imposteranno, da apertura, il giocatore italiano più bravo/eclettico che hanno in rosa tra i trequarti, magari spostandolo dal suo ruolo naturale (?) di centro o ala o mediano di mischia.

Penso ai Toniolatti (vabbè che ora è negli Aironi), Bacchetti, Sepe, Chillon, Chiesa e svariati altri.

In questo caso quale sarebbe il risultato ?

Non ce li vedo Bacchetti e Chiesa all'apertura; però se questa regola ci fosse stata in passato e avesse fatto perdere meno tempo a Bocchino in altri ruoli, non credete che adesso sarebbe più rodato come apertura ?
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andrea12
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 »

Ellis, mi spieghi meglio il concetto di bene-bene e male-male?
Giuro che non ho capito. Grazie :D
Luqa-bis
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Luqa-bis »

Siccome mi pare che sia livornese odella zona, cioè non lontano da me, provo ad accennare io:

sta a dire che o la cosa funziona benissimo e le aprture italiane fioccano

oppure funzionerà male e neifatti avremoin mediana dei giocatori arrangiati.

Che poi Chiesa all'apertura non ha giocato male per il livello dell'eccellenza italiano, solo che non ha alcune caratteristiche tipiche dell'apertura classica.
Pavese
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Pavese »

Certo, i club saranno obbligati schierare aperture giovani ed italiane.

Invece la FIR trova un giocatore che fa ottima impressione al 6N come apertura, Campagnaro, e cosa fa? Nel tour estivo in Sudafrica di questi giorni lo ricaccia a giocare centro. Questo vuol dire dare il buon esempio...

Ancora, al posto di lavorare per la nazionale del futuro si gioca per vincere la partita che serva per dire di aver battuto i sudafricani...
jack50
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Messaggio da jack50 »

Pavese ha scritto:Certo, i club saranno obbligati schierare aperture giovani ed italiane.

Invece la FIR trova un giocatore che fa ottima impressione al 6N come apertura, Campagnaro, e cosa fa? Nel tour estivo in Sudafrica di questi giorni lo ricaccia a giocare centro. Questo vuol dire dare il buon esempio...

Ancora, al posto di lavorare per la nazionale del futuro si gioca per vincere la partita che serva per dire di aver battuto i sudafricani...
CAMPAGNARO non è e non ha mai giocato apertura se non per estrema necessità è stata una estemporanea MALLETTATA(*) di Cavinato.

(*) vedi Bergamasco mediano di mischia
Pavese
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Messaggio da Pavese »

Avendo visto le partite in cui Campagnaro ha giocato apertura posso garantirti che l'esito è stato decisamente diverso da quello di Bergamasco a numero 9. Ed ho usato un eufemismo.
jack50
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da jack50 »

Pavese ha scritto:Avendo visto le partite in cui Campagnaro ha giocato apertura posso garantirti che l'esito è stato decisamente diverso da quello di Bergamasco a numero 9. Ed ho usato un eufemismo.
ha sbagliato tutti i calci di spostamento per il resto ha giocato da solo senza mai far giocare la squadra,da centro non si discute,anzi ce ne fossero così ma da apertura.......
Pavese
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Pavese »

Può esserci solo una spiegazione: abbiamo visto partite diverse. In quelle che ho visto io è stato sempre uno dei migliori in campo. Migliorabile nel gioco al piede, ma se guardiamo chi gioca in nazionale maggiore...
Se tu ne hai viste ancora altre partite in cui ha giocato apertura allora mi chiedo quando mai abbia giocato centro
marcorimini
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Messaggio da marcorimini »

Pavese ha scritto:Può esserci solo una spiegazione: abbiamo visto partite diverse. In quelle che ho visto io è stato sempre uno dei migliori in campo. Migliorabile nel gioco al piede, ma se guardiamo chi gioca in nazionale maggiore...
Se tu ne hai viste ancora altre partite in cui ha giocato apertura allora mi chiedo quando mai abbia giocato centro
Se ti riferisci alle tre partite del mondiale dove Campagnaro ha giocato come apertura, allora sì, ho davvero paua che tu abbia visto un'altra partuta
Decisamente fuori ruolo, con scelte pericolose per la squadra, abituato al "faso tuto mi", piuttosto che passre la palla debordava fino alla touche, senza avanzamento
Calci cervellotici, piazzato male, etc
Una sciagura
Spero che da centro se lacavi meglio
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