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Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 13:10
da fabrio13H
Aironifan ha scritto:
oldprussians ha scritto:Ragazzi qui serve un po di razionalità...

I rugby e un gioco molto semplice.

Sia nel league che nel Union il scope e di sfondare la linea delle difesa. Questo si fa con:

1 la giocata con "dummy runners" ecc, che la trascinano da un parte e dal altra creando buchi , o
2 nel contato dove due difensori ti placcano, si scarica la palla, e automaticamente si ha già un in più..

Poi nel Union, dove ce il possesso, lasciando perdere il gioco tattico per questo esempio, nel ruck la palla deve essere pulita re riciclata..

Quello che o notate di questa attuale Italia e che:

1 Gli schemi d'attacco funzionano solo %50 del tempo. Questa e l'unica responsabilità dei allenatori..
2 Gli off load vengono fatti cosi raramente, perché non si fidano che il sopporto ce, e tante volte NON CE
3 nei Ruck il 9 ha palloni ma invece riciclare la palla veloce sta li a riformare il pod... questo può succedere 1 2 3 volte ma basta, se no gli avanti si stancano fare i metri. Bisogna causare panico nella difesa avversaria, e questo no può succedere con palloni lenti..
4 Inavanti troppi inavanti...

Allora perché i ricicli son cosi lenti? Tebaldi e veloce negli Ospreys? Forse perché, non si fida che la linea d'attacco "italiana" e pronta e quella gallese si? a volte bisogna agire senza pensare... Leonard gioca con Italiani.... lui si fida e passa veloce lo stesso e si vede cosa crea..

Secondo me questa Nazionale la cosa che li manca credere in se stessi.

Dopo quel blip in sud Africa si sono presi un paura, e adesso giocano con paura sul campo...
In altre parole, quello che manca ai nostri giocatori, è la naturalità del gesto. Che ai giocatori gliela formano l'ambiente e i tecnici, da giovani. Siamo alle solite. Che se ne vadano a casa i nostri tecnici federali.
Mi sa che siete su un punto fondamentale del rugby italiano attuale e complimenti a @oldprussian che ha tirato fuori la questione in modo semplice. (anche se nel mio poor english ho dovuto cercare la parola pod, poi ho capito :oops:
C'è però da dire che non sarà così facile, penso, acquisire quella fiducia. Forse chi gioca in Pro12 su quel livello puo' esserci a sufficienza, come dici tu parlando di Leonard; certo che se penso a cosa è successo tantissime volte quando una partita va sul gioco frenetico e rotto, l'ultima volta sabato con l'Emergenti (certo, lì giocano quasi tutti in Eccellenza) ma varie volte anche con la Maggiore, e alle ramazzate che prendiamo e rischiamo anche con squadre modeste, allora penso che non è così semplice fare questo passaggio, infatti è il passaggio che porta verso il rugby di elite.

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 13:27
da Tallonatore80
I "Tecnici Federali" vedono i ragazzi praticamente MAI se non durante i raduni.

Le skill base, l'attitudine e la gestualità derivano dall'allenamento e dall'impegno quotidiano.


Manca una piramide, un sistema basso alto che consenta di compattare la frammentazione di squadre e giocatori, con selezioni che si scontrino e meno campanili.

Esempio:

10 squadre Giovanili a Brescia, i migliori riforniscono la selezione Bresciana, i migliori quella lombarda, i migliori le celtiche e la nazionale.
ogni livello con il suo campionato (anche senza retrocessioni, ma con trofei e introiti).

Ah già esiste già, lo fanno dappertutto ma non da noi !

PS: certo che se poi le stesse società rifiutano aiuto di tecnici con patentino giovani anche nelle piccole realtà per questioni di campanile e simpatia, andiamo poco lontano. Occhio a parlare di merito, perchè anche nella tanta decantata base del rugby e nelle giovanili esistono nefandezze gestionali e poco meritocratiche.

Gavazzi sta facendo quello che farebbe chiunque altro, tira fedeli al suo campanile. Serve professionalità anche coi bambini, non solo la buona volontà. Ma che professionalità c'e' se ad un allenatore con esperienza viene preferito l'amico dell'amico che ha fatto il corso di mezza mattinata in comitato ?

Basta se no ne sputtano almeno 20...

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:26
da mauott
Aironifan ha scritto:In altre parole, quello che manca ai nostri giocatori, è la naturalità del gesto. Che ai giocatori gliela formano l'ambiente e i tecnici, da giovani. Siamo alle solite. Che se ne vadano a casa i nostri tecnici federali.
non credo che la tecnica di base (perchè di quello stiamo parlando) venga insegnata ai giocatori dai tecnici federali in nazionale giovanile ... i tecnici federali potranno anche avere dei limiti ma le skill di base vanno insegnate nei club e, purtroppo e per motivi vari, sono pochi quello che lo fanno per non parlare poi del fatto che molti tecnici del minirugby hanno tanta buona volontà ma un'impostazione rugbystica vecchia di decenni ..

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:33
da mauott
Tallonatore80 ha scritto: Esempio:
10 squadre Giovanili a Brescia, i migliori riforniscono la selezione Bresciana, i migliori quella lombarda, i migliori le celtiche e la nazionale.

se riesci a farlo ti pago da bere per un anno 8-) ... siamo arrivati al punto che anche in società con solida tradizione e senza prima squadra si litiga (trascurando il lavoro sul campo) per un misero posto in consiglio (che chissà poi quale vantaggio porta) ...

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:34
da Tallonatore80
esatto mauott...

la guerra dei poveri impoverisce tutto...


non ho fatto un esempio a caso ;)

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:37
da Aironifan
Tallonatore80 ha scritto:I "Tecnici Federali" vedono i ragazzi praticamente MAI se non durante i raduni.

Le skill base, l'attitudine e la gestualità derivano dall'allenamento e dall'impegno quotidiano.


Manca una piramide, un sistema basso alto che consenta di compattare la frammentazione di squadre e giocatori, con selezioni che si scontrino e meno campanili.

Esempio:

10 squadre Giovanili a Brescia, i migliori riforniscono la selezione Bresciana, i migliori quella lombarda, i migliori le celtiche e la nazionale.
ogni livello con il suo campionato (anche senza retrocessioni, ma con trofei e introiti).

Ah già esiste già, lo fanno dappertutto ma non da noi !

PS: certo che se poi le stesse società rifiutano aiuto di tecnici con patentino giovani anche nelle piccole realtà per questioni di campanile e simpatia, andiamo poco lontano. Occhio a parlare di merito, perchè anche nella tanta decantata base del rugby e nelle giovanili esistono nefandezze gestionali e poco meritocratiche.

Gavazzi sta facendo quello che farebbe chiunque altro, tira fedeli al suo campanile. Serve professionalità anche coi bambini, non solo la buona volontà. Ma che professionalità c'e' se ad un allenatore con esperienza viene preferito l'amico dell'amico che ha fatto il corso di mezza mattinata in comitato ?

Basta se no ne sputtano almeno 20...
Non saprei dire se è la base responsabile del vertice o viceversa. Forse è una specie di circolo vizioso. Ma il pesce puzza dalla testa, come dice il proverbio. Mi accontenterei di vedere la federazione che mette i settori giovanili (TUTTI) in mano a uno staff, per dire, Neozelandese, tanto per cominciare. In modo CAPILLARE. E vadano via quelli (non so chi siano, chiunque siano) i cui risultati, sono sotto gli occhi di tutti.

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:45
da Campo11
Pensare di perdere contro Samoa per evidenti problemi in prima linea, fino a 2 anni fa era una barzelletta....
Tra la 20, emergenti e nazA e' un bilancio disastroso.
Forse si e' sbagliato qualcosa in questi ultimi anni????
Qualcuno ammette che la barca sta affondando? ... La colpa e' dei club???

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:46
da Aironifan
mauott ha scritto:
Aironifan ha scritto:In altre parole, quello che manca ai nostri giocatori, è la naturalità del gesto. Che ai giocatori gliela formano l'ambiente e i tecnici, da giovani. Siamo alle solite. Che se ne vadano a casa i nostri tecnici federali.
non credo che la tecnica di base (perchè di quello stiamo parlando) venga insegnata ai giocatori dai tecnici federali in nazionale giovanile ... i tecnici federali potranno anche avere dei limiti ma le skill di base vanno insegnate nei club e, purtroppo e per motivi vari, sono pochi quello che lo fanno per non parlare poi del fatto che molti tecnici del minirugby hanno tanta buona volontà ma un'impostazione rugbystica vecchia di decenni ..
Siamo d'accordo. Ma se la federazione per prima, non attinge là dove ci sono le vere competenze (lei che può farlo), non so proprio chi debba farlo. Io farò un discorso utopico e un po' semplicistico, forse, ma ci vogliono delle iniezioni, a dosi massicce, di 'anglosassonità' nei settori giovanili che formano i giocatori. Sennò non se ne esce.

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 15:49
da stilicone
In queste due ultime pagine ho letto tante cose interessantssime, davvero un compendio.
Senza fatica immagino che a livello di società di base ci sia di tutto, dai simpatici pancioni agli ambiziosi da due soldi che pensano solo al proprio orticello.
Però voglio ribadire una cosa molto semplice: la Federazione da un decennio ha 30 milioni di euro all'anno o giù di lì da spendere per migliorare, o almeno per incrementare il numero dei praticanti.
Non voglio gridare al rogo, che tanto non serve a una cippa; però loro DEVONO fare di più, perbacco.

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 16:02
da Tallonatore80
Fare a casaccio?

Meglio di No.

E quei soldi comunque non servirebbero ad accontentare i desideri di tutta la base, che si straccia le vesti, ma che alla fine vota sempre quelli...

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 16:04
da stilicone
A me pare che finora abbiano fatto a casaccio. L'auspicio è che prima o poi cambi qualcosa (chi visse sperando ecc.ecc. )

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 18:01
da GiorgioXT
Tallonatore80 ha scritto: Manca una piramide, un sistema basso alto che consenta di compattare la frammentazione di squadre e giocatori, con selezioni che si scontrino e meno campanili.

Esempio:

10 squadre Giovanili a Brescia, i migliori riforniscono la selezione Bresciana, i migliori quella lombarda, i migliori le celtiche e la nazionale.
ogni livello con il suo campionato (anche senza retrocessioni, ma con trofei e introiti).
Non servono selezioni, basterebbe fare campionati competitivi , meritocratici e questo per un periodo abbastanza lungo senza cambiare regolamenti e parametri;
Non serve nemmeno uniformare ed imporre guide tecniche , anzi , nelle altre nazioni evolute chi va a controllare gli allenatori delle giovanili (in francia ogni coach ha un patentino su cui vengono annotati i risultati di ogni stagione ed i controlli da parte FFR, ma anche in NZ ed irlanda è simile) non và a vedere se applica completamente la ricetta, ma verifica che gli allenamenti vengano svolti in modo corretto, che si sia lavorato sugli skills ecc. ecc. non se uno preferisce il gioco di mischia ed un altro quello aperto.
Quello di cui soffriamo in Italia, purtroppo non solo nel rugby, è la mancanza di apertura verso il confronto, si preferisce restare inquadrati ed andare avanti al piccolo trotto … mentre gli altri galoppano.

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 18:48
da Tallonatore80
quello di cui soffriamo in italia è la lamentite acuta.

E come si parla di fare selezioni (come esistono ovunque tranne che da noi) e si toccano gli orticelli, tutti si voltano dall'altra parte.

Il corso Base allenatori segue il programma IRB.
Non è solo con i corsi che si cresce.

Certo che finchè non si riesce a fare una Joint stabile tra noceto e parma o tra brescia e rovato perché l'orticello non si deve toccare, non è che si va molto avanti.

Se tutto il mondo usa selezioni a piramide un motivo ci dovrà pur essere no?

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 19:12
da GiorgioXT
Tallonatore80 ha scritto:
Se tutto il mondo usa selezioni a piramide un motivo ci dovrà pur essere no?
Proprio no ... Tutti quelli che ci sono davanti hanno giovanili di club o college, la piramide arriva dopo.

Re: Samoa v Italia

Inviato: 16 giu 2014, 19:27
da Tallonatore80
Guarda che io sto parlando del POST giovanile.